🔞 F*ck your fave: Gojo - Teacher's pet 🔞
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"Basta ti prego, non ne posso più" Y/n ansimò. Tutto il suo corpo tremava coperto di sudore.
Quando Y/n aveva acconsentito alla richiesta del del suo ex Sensei di vedersi per un "allenamento speciale" di sicuro non si sarebbe aspettata tutto questo.
L'aveva contattata dopo anni che non si sentivano più ed ora il suo suo pene smisuratamente grosso continuava ad entrare ed uscire da lei ritmicamente senza dare segni di cedimento mentre le mani grandi e longilinee erano piantate sui suoi fianchi bloccando ogni suo tentativo di "fuga".
Per quanto anche in passato a Y/n fosse sempre piaciuta la sensazione del suo Sensei dentro di lei, le pareti al suo interno non ne potevano letteralmente più. Era più di un'ora che Gojo aveva un'erezione non-stop. Quel fottuto anello che gli stringeva la base del pene gli permetteva di andare avanti praticamente all'infinito considerata anche la sua innata resistenza.
Y/n non si ricordava nemmeno più quante volte era venuta ormai. Forse quattro, forse di più. Lui invece decisamente meno. Probabilmente solo un paio di volte visto che continuava a fermarsi prima di raggiungere il limite per poi riprendere di nuovo.
"Y/n Chan, fai la brava bambina e sopporta il tuo sensei~" le sussurrò lui abbassandosi verso il suo orecchio dove i suoi denti mordicchiarono il lobo provocandole un ulteriore rantolo di piacere.
"Non sono più una bambina, Gojo" mormorò Y/n stringendo le lenzuola sotto di lei tra le mani.
Ed era vero. Gojo aveva ormai già 34 anni mentre lei ne aveva quasi 25. Praticamente quasi dieci anni di differenza.
"Già, non sei più una bambina, ora sei una donna sexy~" rispose lui spingendo i suoi fianchi a fondo lasciando uscire dalle sue labbra carnose un grugnito prima di sfilarsi completamente ansimandole nell'orecchio.
"Sai cosa ti dico però?" Le disse poi passandosi una mano nei capelli bianchi sudati. "Resterai sempre il mio personale animale domestico~. La mia coniglietta" rise meschino lui facendola stendere sul letto a pancia in giù prestando attenzione a non sfregare nulla contro al suo membro altamente sensibile mentre con una mano torturò l'intimità di Y/n fino a farla tremare nuovamente.
"Ah f-fermo" mugugnò Y/n chiudendo gli occhi e stringendo in automatico le cosce. "Mi farai venire ancora così... Ho perso il conto" sibilò poi tra gemiti e lamenti.
"Y/n chan~ voglio sentirti mentre mi chiami Sensei" le sussurrò lui sdraiandosi a peso morto su di lei e provocandosi da solo un gemito quando sfregò contro di lei.
Si ritrasse immediatamente e la fece girare sulla schiena così che potesse guardarla.
Aveva il respiro affannato e la punta turgida del suo membro era arrossata e gonfia per lo sforzo.
Era già la seconda volta di seguito che si fermava prima di raggiungere il picco e, nonostante la sua resistenza incredibile, anche lui iniziava a sentire la stanchezza e soprattutto ad essere ipersensibile al tocco. Y/n era sicura che se lo avesse toccato con decisione sarebbe persino potuto esplodere seduta stante talmente pulsavano le vene che correvano sulla lunghezza.
Aveva i capelli tutti sudati appiccicati alla fronte e alcune gocce di sudore scendevano lungo le tempie e lungo il collo. Il viso arrossato per l'eccitazione e lo sforzo fisico e gli occhi languidi che aveva sempre quando stava per venire.
Y/n si limitò a guardarlo con gli occhi semichiusi. Dio quanto era sexy in quelle condizioni. Era più forte di lei. Nonostante fosse esausta e nonostante non fosse sicura di poter reggere un altro orgasmo, quando la guardava con quella faccia eccitata e quasi predatoria non poteva fare altro che soccombere al piacere e alla volontà del suo carismatico e sexy Sensei.
"Y/n Chan" disse con un sorriso sghembo lui avvicinando i suoi fianchi alla sua faccia. "Nonostante io voglia andare avanti all'infinito, non so quanto ancora potrò resistere quindi... Chiamami Sensei~" le sussurrò portandosi una mano alla base del pene per poi avvicinarlo alla bocca di lei. "Su~. Come ai vecchi tempi, Y/n Chan"
Lentamente fece scorrere il glande sulle sue labbra, mordendosi un labbro mentre alcune gocce di liquido pre seminale finirono sulla bocca di lei rendendola più scivolosa e decisamente più piacevole provocandogli un verso a metà tra un gemito e un sospiro.
La ragazza obbedì come un cagnolino docile. Era umiliante a tratti, ma non riusciva a non fare come le diceva. Troppo presa dal desiderio e troppo attratta da quella situazione.
"Sensei~" Y/n sussurrò. Le sue labbra si mossero dolcemente contro la protuberanza lucida e rigonfia facendo rabbrividire l'insegnante dai capelli bianchi. "Gojo Sensei, hai bisogno del mio aiuto, vero?"
Il sorriso appagato di Gojo si allargò ancora di più e posò il palmo della mano sulla guancia di Y/n accarezzandola con il pollice e lasciando andare un lungo sospiro quando lei aprì la bocca e la sua lingua accarezzò la punta del suo membro leccando il liquido leggermente salato che fuoriusciva per l'avvicinarsi del piacere. "Aah~... Il tuo sensei ha bisogno che tu faccia un lavoretto per lui~"
Con un "mmh" di approvazione Y/n avvolse le sue labbra attorno alla sua spessa lunghezza prendendolo quanto più a fondo possibile fino a quando lo sentì in fondo alla gola.
Gojo posò entrambe le mani sulla sua testa spingendola ancora di più contro di sé fino quasi a causarle un conato per quanto spingeva. Y/n si tirò indietro con un lamento, tossendo prima di ritornare ad avvolgere la bocca su di lui succhiando e muovendo la lingua lungo la parte inferiore per poi andare nuovamente più a fondo e deglutendo così che le contrazioni premessero di più su di lui.
Gojo sibilò a denti stretti per la sensazione avvolgente mentre le sue mani continuavano a riposarsi sulla testa di lei. Gli sembrava di sciogliersi.
"Aaah~" mormorò poi mentre i suoi muscoli tremarono leggermente "Y/n Chan" ansimò quando le sue mani si strinsero nei capelli della stregona.
Reclinò la testa all'indietro mentre Y/n continuava a lavorare egregiamente su di lui facendolo impazzire.
Quando aprì gli occhi e vide la lingua della sua ex studentessa correre lungo il suo pene caldo ed estremamente sensibile Gojo grugnì di piacere e con il pollice pulì un angolo della bocca di Y/n dove stava colando un po' del suo liquido. Il suo respiro era affannato e sapeva che a questo giro non sarebbe stato in grado di bloccare il piacere in tempo. Era semplicemente troppo bello per resistere e si era già bloccato così tante volte ormai che il desiderio di poter finalmente lasciar andare era insopportabile.
Però, dall'altro lato, voleva troppo scoparla ancora. Sentire le sue pareti avvolgenti ed umide e calde stringersi attorno a lui come se volessero risucchiarlo. Ma non poteva farlo ora, sapeva che non sarebbe durato abbastanza a lungo da portare a termine quello che avrebbe iniziato.
Mentre il culmine del suo piacere si presentò dietro l'angolo e gemiti gutturali sfuggirono al controllo delle sue labbra, pregò con tutto sé stesso che l'anello che si era messo funzionasse ancora così da permettergli di infilarlo dentro la sua studentessa preferita senza bisogno di aspettare.
"A-aah~ Y/n Chan~" ansimò mentre i suoi fianchi si spinsero contro la sua bocca infilandosi in profondità e causando finalmente l'esplosione che Gojo aveva ritardato così tanto.
Tutto il suo corpo tremò mentre il piacere accumulato in precedenza gli venne scaricato addosso come una secchiata d'acqua fredda che lo lasciò ansante e senza fiato mentre gemiti quasi animaleschi riempirono la stanza d'albergo.
Quando le scariche furono finalmente cessate Gojo si rilassò un istante riprendendo fiato mentre Y/n si passò una mano sulle labbra per pulirle dai residui del suo liquido denso e quasi dolciastro.
Nemmeno trenta secondi dopo Y/n si ritrovò a pancia in giù. La sua faccia premuta contro il cuscino mentre Gojo le afferrò entrambi i polsi portandoli dietro la sua schiena tenendoli con una mano mentre l'altra si abbassò sul suo membro ancora rigido e, dopo averlo sfregato un paio di volte, allineò la punta arrossata e turgida con l'ingresso dell'intimità di Y/n premendo leggermente fino a quando non entrò scivolando completamente con un gemito d'approvazione.
"Ah~ Sensei" gemette Y/n reagendo istintivamente. Le sue pareti strette attorno alla sua lunghezza mentre rimaneva fermo dentro di lei.
Faceva quasi male. La sua grandezza smisurata premeva direttamente sulla cervice che era stata colpita così tante volte durante quel loro "allenamento" che anche solo la pressione applicata stando fermo era sufficiente a mandarle una specie di pizzicore in tutto il corpo.
"Y/n Chan, sopportami ancora un po'. Ancora una volta. Almeno un'altra volta, so che puoi farlo" le sussurrò seducentemente nell'orecchio per poi morderle il collo lasciandole un chiaro segno del suo morso.
Y/n rabbrividì e ansimò nel cuscino che attutiva efficacemente i suoi gemiti e i lamenti, incapace di fermare il suo Sensei che le provocava sempre quelle dolorose e piacevoli sensazioni.
"S-sensei... Continua ti prego" mormorò poi presa dalla foga del momento mentre i suoi fianchi si alzarono per sentire meglio tutto il suo professore dentro di lei.
Gojo grugnì mordendosi un labbro con un sorriso malizioso. "Non posso non accontentare la mia studentessa preferita..." Rispose sfilandosi quasi totalmente per poi spingersi all'interno con forza e prendendo subito un ritmo particolarmente veloce sempre tenendole i polsi ma questa volta con entrambe le mani.
"Nhgh~ Fanculo~" ansimò Gojo chiudendo gli occhi e rallentando il ritmo lasciandole andare i polsi per afferrarle avidamente i fianchi e, colpire contro i suoi lentamente ma con più violenza. "Y/n Chan, sei ancora così stretta nonostante tutte le volte che sei venuta~" Le sussurrò mordendole la schiena e grugnendo di piacere.
Quando sentì di essere al limite si tirò fuori completamente per l'ennesima volta cercando di calmarsi per durare ancora qualche minuto.
Y/n mugugnò in disappunto. "Gojo..." Gli disse girandosi a pancia in sù. Non aspettava altro che godere per l'ennesima volta con il suo Sensei. Portarlo al limite e farlo ansimare.
Ormai doveva essere piuttosto esausto anche lui. Il sudore scendeva lungo il solco sulla sua spina dorsale e tutto il suo corpo tremava.
Y/n dall'altro lato non faceva testo. Ormai non opponeva resistenza, la sua mente era completamente andata e il suo corpo in una specie di limbo. A metà tra il piacere e l'insensibilità.
"Y/n Chan, fai la brava e pazienta. Il tuo sensei ti farà stare bene" le disse Gojo. "Apri di nuovo le gambe per lui~"
A quelle parole Y/n obbedì nuovamente come un cucciolo fedele al suo padrone ed aprì le gambe avvolgendo le sue mani dietro al suo collo mentre lui si ributtò al suo interno e, questa volta, senza fermarsi, continuando senza sosta fino a che entrambi non collassarono sul letto tra gemiti di piacere e ansimi.
Gojo rimase qualche istante sul petto di Y/n, ansimando e madido di sudore mentre lei teneva gli occhi chiusi e respirava pesantemente. Le tremava tutto il corpo e si sentiva sporca. Era ricoperta di sudore e non solo. I loro liquidi mescolati sul suo corpo in una specie di pasticcio appiccicoso.
Quando Gojo si tirò fuori da lei un fiotto di liquido bianco e denso uscì da lei colando verso il letto e sporcando ulteriormente le lenzuola mentre il professore dai capelli bianchi si girò a pancia in sù, togliendosi finalmente l'anello di dosso e gettandolo sul pavimento dando pace sia a Y/n che a se stesso.
Quando vide che Y/n era già praticamente nel mondo dei sogni prese delle salviettine per pulirla come meglio potè. Si sarebbe lavata da sola la mattina dopo, non era nulla di troppo grave.
Le diede un bacio sulla fronte prima di dirigersi verso il bagno della camera e, una volta finito, si coricò nel letto di fianco a lei per la notte.
La mattina dopo, quando Y/n aprì gli occhi la luce stava già filtrando attraverso la finestra. Con il viso pressato nel cuscino tastò pigramente l'altro lato del letto cercando il suo ex Sensei ma al suo posto trovò solo un letto vuoto.
Quando anche i suoi occhi constatarono che il lato del letto occupato dal suo "professore" era vuoto grugnì infastidita e si alzò a sedere sul letto sfregandosi gli occhi assonnati. Sul comodino di fianco a lei trovò, con sua sorpresa, un biglietto con scritto "sono in missione, ci vediamo tra una settimana Y/n chan".
Tipico di Gojo. Uno spirito libero impossibile da fermare. Prima o poi si sarebbe rifatto sentire e Y/n sapeva esattamente per quale motivo.
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