Capitolo 4
Sempre la seconda scelta, la pecora nera, la delusione della famiglia...
Questi erano i pensieri che continuavano a tormentare un ragazzino il giorno del suo undicesimo compleanno.
La sua famiglia lo aveva sempre definito la mela marcia dell' albero;
e non si erano minimamente ricordati di quel grande giorno.
Tutti eccetto il suo fratellino minore,Regulus.
Il piccolo maghetto, infatti, era ormai diventato la sua ombra e lo ammirava come se fosse un supereroe.
Il piccolo in questione, era entrato di corsa nella camera del fratello maggiore, buttandosi sul letto del ragazzo, urlandogli buon compleanno e fratturandogli quasi tutte le costole.
La camera del ragazzo era dipinta di un neutro bianco, senza nessuna personalità.
Era piena di mobili molto antichi, e del tutto intatta, quasi come se nessuno vi ci abitasse.
Questa escludeva una piccola mattonella sotto il letto, che si poteva spostare, bussandovi tre volte. Essa conteneva disegni di ogni genere da paesaggi a volti, a disegni astratti. Inoltre era piena di foto di due ragazzi e di moto, tenuti nascosti da anni lì, in modo da essere visti solo da lui.
Un piccolo pezzetto di camera in cui poteva essere se stesso...
Solo in quel momento la chioma di folti capelli neri di Sirius Black, si mostrò in tutta la sua bellezza e nel suo ormai classico disordine.
I profondi occhi grigi scrutarono con attenzione il fratellino e il pacchetto che aveva in mano.
Senza aver detto nulla, ma semplicemente guardandosi negli occhi, i due si abbracciarono in un abbraccio spezzacostole.
Dopo alcuni minuti si staccarono, Sirius aprì il suo regalo e ringraziò suo fratello.
Erano delle caccabombe.
Per quanto poteva sembrare stupido come regalo a degli occhi esterni, per loro significava non cambiare mai.
Resta come sei.
Ti voglio bene.
MA sopratutto...
Io ci sono per te.
Inoltre era un ottimo scherzo da fare ai genitori.
Nello stesso momento si sentì un becco sbattere contro la porta.
Regulus corse ad aprire, e vide un gufo nel immenso corridoio,pieno di porte e oggetti preziosi. Poi corse verso Sirius con tutta la gioia del mondo, consegnandogli la famigerata lettera tanto attesa:
SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA DI HOGWARTS
Preside: Albus Silente
(Ordine di Merlino, Prima Classe,
Grande Mago, Stregone Capo, Supremo Pezzo Grosso,
Confed. Internaz. dei Maghi)
Caro signor Black,
Siamo lieti di informarla che Lei ha diritto a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui accluso troverà l'elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie.
L'anno scolastico avrà inizio il 1° settembre. Restiamo in attesa del Suo gufo.
Distinti saluti,
Minerva McGonagall
Vicepreside
Non ero mai stato tanto felice in vita mia, insomma la mia lettera di Hogwarts, ANDRÒ AD HOGWATS!!
Corsi per tutta la camera con Regulus al mio seguito. Finché non mi girai e lo abbracciai forte sapendo di essere riuscito finalmente a scappare da anni di urla e maltrattamenti.
Ciò che mi rendeva più felice , però, era il fatto che poco tempo dopo anche il mio fratellino sarebbe riuscito a scappare da questa prigione chiamata "famiglia". A Regulus, però, non venivano assegnate punizioni tremende come schiaffi o reclusioni per giorni nella camera. Questo perché i miei genitori pensavano che fossi io a costringerlo e così, le mie punizioni erano sempre doppie.
Ciò in realtà era un bene...
Insomma era meglio così, almeno lui non soffriva e io avevo un aiuto dall' esterno durante le punizioni.
Scossi le testa, e pensai a cose belle, ero davvero felice di poter essere me stesso, a Hogwarts, ancora non ci credo...
Salve tutti, innanzitutto state tutti bene, avete sentito le scosse?
É da un po' che non pubblico, ma con la scuola sono stata occupata.
So che avevo detto che questo capitolo sarebbe stato sul binario 9 e 3/4, ma ho deciso di scrivere prima come ogni malandrino ha ricevuto la propria lettera.
Quindi stasera pubblicherò il capitolo su Remus e nei prossimi giorni quello di Peter.
(P.s. grazie mille per le 132 visualizzazioni)
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto!
Al prossimo capitolo.
Fatto il misfatto,
Maty
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