Capitolo 4
Cap IV
"Passion in my eyes, I lived it everyday,
but how could you go throw it all away?"
-"Betrayed", Avenged Sevenfold
Jin's POV
L'urlo e il tonfo dell'oggetto lanciatomi contro da Seon-Mi, fecero accorrere gli altri, che vedendomi in quello stato iniziarono a ridacchiare e a scambiarsi occhiatine e ammiccamenti.
Non feci in tempo ad aprire la bocca per mandarli al diavolo, che la porta del bagno si spalancò di scatto, rivelando così la figura di Seon-Mi, coperta solamente da quel lembo di stoffa che chiamava "pantaloncini" e un reggiseno di pizzo nero semitrasparente -improvvisamente mi dimenticai persino come si respirava.
<< Jin! Non ti hanno insegnato a bussare alle porte?! >> urlò la ragazza, stringendo i pugni e socchiudendo gli occhi fino a farli diventare due fessure. Aveva ragione, dopotutto, ma ancora non mi ero abituato ad avere un'estranea in casa...
Se così potevo chiamare la ragazza che amavo da quasi tutta la mia vita.
Inoltre, neppure a volerlo fare apposta, il violento pugno che avevo tirato alla maniglia della porta, doveva aver spaccato del tutto la serratura già da tempo compromessa...
<< Ero praticamente nuda! >> continuò, alzando la voce.
La fissai per qualche secondo, cercando di mettere insieme una frase di senso compiuto, quando sentii il fragoroso suono di qualcosa che andava in frantumi -una tazza, come constatai in seguito. Mi girai di scatto, ritrovandomi di fronte agli altri sei membri dei BTS che fissavano la scena: Jimin e Yoongi guardavano la mora alle mie spalle, con la bocca socchiusa e uno sguardo per nulla casto; Nam aveva fatto cadere la tazza che teneva in mano, nella speranza di coprire gli occhi a Jungkook -occhi che, tra l'altro, saettavano rapidi da me a Seon Mi-, mentre Tae e J-Hope mi sorridevano sornioni, appoggiati alla parete.
Infastidito dagli sguardi famelici del cantante e del rapper che percorrevano ogni centimetro del corpo mezzo nudo di Seon -la MIA Seon-, mi girai di scatto e d'istinto l'abbracciai per ripararla dalle occhiatine languide dei due ragazzi.
<< Sei ancora mezza nuda >> ringhiai, stringendola ancora più forte contro il petto.
A quel contatto inaspettato, il mio cuore iniziò a battere all'impazzata. Era passato così tanto tempo, da quando ero solito stringerla a me, che avevo dimenticato la morbidezza della sua pelle, il suo dolce profumo...
I nostri occhi s'incontrarono, non più in fugaci sguardi -come non avevano mai smesso di fare per tutto il pomeriggio-: vidi riflesso in lei lo stesso sentimento che aleggiava nel mio cuore, per quanto avessimo cercato di reprimerlo. Un lampo di nostalgia illuminò i suoi occhi, e veloce come era comparso sparì, sostituito da indifferenza e...astio.
Non le diedi neppure il tempo di protestare e la trascinai in camera, buttandola sul letto per poi lanciarle una delle mie maglie da allenamento -taglia XXXL-: incrociai le braccia al petto, attendendo che l'indossasse...
Ignorando le battutine dei ragazzi alle mie spalle, puntai lo sguardo sul tatuaggio che le decorava la clavicola destra, un piccolo sole stilizzato, al cui centro vi era una frase: "Sun is alone too, but still shines".
Leggere quella frase fu come ricevere una coltellata dritta al petto...del resto, era sempre stata una ragazza molto indipendente.
Seon-Mi fece scorrere lo sguardo da me alla porta inarcando un sopracciglio. Vista la mia totale immobilità, la ragazza si alzò dal letto e mi spinse fuori dalla porta sbattendomela in faccia e urlando un << Pervertito >>.
Giustamente lei usciva dal bagno mezza nuda ma il pervertito ero io. Ovvio.
Dopo l'ennesima porta sbattuta in faccia, mi ritrovai a dover affrontare gli sguardi dei ragazzi, accompagnati dalla richiesta di spiegazioni da parte del Maknae.
Decisi di non badare a nessuno di loro, catapultandomi -finalmente- in bagno e chiudendo fragorosamente la porta dietro di me, incurante del fatto che fosse ormai sul punto di scardinare.
Mi fiondai, quindi, sotto la doccia.
_____________________________________
Seon's POV
Solo dopo essermi ripresa, avevo potuto constare di esser ancora mezza nuda. Mi sentivo così infastidita da quel che era appena successo con "l'idiota", che dopo essermi infilata il reggiseno ero uscita di corsa dal bagno, dimenticando di raccattare i miei vestiti, compresa la canottiera che avevo sgraffignato dalla stanza di mio fratello, entrandovi di soppiatto.
Avevo solo il telefono con me.
Uscendo dal bagno, la mascella serrata per la rabbia, non avevo minimamente preso in considerazione l'ipotesi che qualcun altro del gruppo potesse vedermi.
E ovviamente erano accorsi tutti.
Che imbarazzo...
Ora mi trovavo finalmente a riparo da quelle infinite paia di occhi indiscreti, da alcune delle quali avrei giurato di aver -palesemente- captato dei languidi bagliori, nel vedermi in quello stato.
Dandomi mentalmente della stupida, indossai, con un gesto stizzito, la maglietta che Jin mi aveva lanciato prima che lo sbattessi fuori. Quindi, ripresi in mano il cellulare ed iniziai a comporre il numero della mia migliore amica, Krys. Avevo un bisogno disperato di sentire un parere fidato, dunque, feci partire una videochiamata -almeno avrei potuto vedere che faccia avrebbe fatto, sebbene fosse sempre stata una persona estremamente schietta.
Dopo un paio di chiamate andate a vuoto, il volto assonnato di Krys occupò lo schermo.
<< Sai che ore sono?! La gente a quest'ora dorme >> bofonchiò la ragazza, sfregandosi gli occhi assonnati.
<< Alle 10 e mezza del mattino?! >> ridacchiai, quindi, dopo un profondo respiro, cominciai ad esporre gradualmente il problema.
<< Ho fatto una cazzata >> esordii, picchiettandomi il palmo della mano sulla fronte.
<< Hm...che hai combinato stavolta? >> mi chiese Krys sbadigliando.
Cercai di riassumerle la situazione il più chiaramente possibile, prima di esser costretta a silenziare l'audio della videochiamata al fine di evitare che le urla della mia migliore amica attirassero tutti i ragazzi nella camera.
E per quella sera, era già abbastanza.
Aspettai che le urla -o meglio, gli insulti- si placassero, quindi riattivai l'audio.
<< Che devo fare? Io davvero non lo so... prima gli ho pure lanciato contro una saponetta >> piagnucolai.
<< Seh...volevi lanciargli altro, non la saponetta! >> precisò lei ridacchiando.
<< Krys! Sono una signora! >> risposi, fingendo di essermi offesa.
<< OK, ok...allora volevi lanciargli altro, in modo molto signorile! >> puntualizzò infine la mia migliore amica, schioccando la lingua e concludendo la chiamata con un << Domani rientro a Seul e ne parliamo...Ora torno a dormire >>.
Sempre la solita...
Restai a fissare come una stupida lo schermo ormai oscurato del telefono, chiedendomi cosa avrei dovuto fare per cercare di risolvere alla meno peggio la situazione che si era venuta a creare.
Non solo, ma avevo scordato di comunicarle in quale disastroso stato versava il nostr appartamento!
Bene: avrei reso il suo rientro a Seul alquanto traumatico...
Ero ancora immersa nei miei pensieri, quando vidi Jin spalancare la porta, appoggiandosi allo stipite; osservando il suo -bellissimo- viso, non potei fare a meno di notare un'espressione di stupore...in effetti, mi trovavo ancora nella sua stanza, e per di più, sdraiata sul letto.
Era bellissimo. Beh, lo era sempre stato, ma ora i tratti infantili del suo viso avevano lasciato spazio ad una mascella squadrata e labbra più piene, mentre il suo sguardo, un tempo innocente, si era trasformato in una tagliente lama, in grado di trafiggere, con un colpo deciso, anche la più spessa delle barriere. Le spalle erano divenute ampie, mentre le sue braccia, un tempo deboli e gracili, erano ora toniche e muscolose.
Assorta com'ero nelle mie constatazioni, non mi accorsi dell'improvvisa vicinanza del corpo del ragazzo, fin quando non accostò il suo volto al mio.
<< Hey, lo so che sono il World Wide Handsome, ma così mi consumi >> sussurrò, a pochi centimetri dalla mia bocca. Restammo a guardarci negli occhi per quella che parve un'eternità.
I nostri visi presero lentamente a avvicinarsi, tanto che riuscii a sentire il profumo della sua acqua di colonia. Jin aveva quasi appoggiato le sue labbra sulle mie, quando qualcuno si schiarì la gola.
Ci staccammo di scatto l'uno dall'altra e, ringraziando mentalmente il ragazzo che ci aveva interrotto -TaeBae? BaeBae? Boh...-, scappai fuori dalla stanza del moro per chiudermi nella mia, cercando di calmare il battito impazzito del mio cuore.
_____________________________________
Jin's POV
Entrai in salotto e mi buttai in modo sgraziato sul divano, strappando il telecomando dalle mani di Jimin.
<< Ehi! >> protestò debolmente il biondo, guardandomi sconvolto.
Non lo degnai neppure di una risposta: ero ancora infuriato per il modo in cui aveva squadrato Seon-Mi in corridoio...e al contempo rimuginavo sul tatuaggio che avevo appena notato sulla clavicola della mora, così come per altri piccoli segni neri che avevo intravisto di sfuggita sul fianco e sulle costole.
<< Dai Hyung, mi dispiace di avervi interrotti ma avevamo fame! >> ridacchiò il rosso, scompigliandosi i capelli.
<< Interrotto che cosa? >> chiese Nam, sedendosi sulla poltrona ed ingurgitando una manciata di patatine.
<< Guarda che schifo hai combinato su quel pavimento! >> disse Yoongi, indicando le briciole di chips che erano cadute dalla bocca di Nam, che per tutta risposta sfoderò le sue fossette. Scuotendo la testa esasperato, Yoongi andò a prendere scopa e paletta.
<< Il nostro World Wide Handsome era con Seon Mi >> rispose Taehyung, stringendosi nelle spalle.
<< TU COSA?!? >> urlò Jungkook, strozzandosi con la bibita che stava cercando di bere.
A seguito dell'uscita del Maknae, tutti i ragazzi si voltarono nella mia direzione, lanciandomi occhiate cariche di curiosità mista ad una certa perplessità.
<< Non succederà nulla, mi odia >> borbottai piccato, accendendo la televisione.
Cominciai a premere convulsamente il pulsante per passare rapidamente da un canale all'altro: sullo schermo del televisore le immagini si susseguirono ad una tale velocità, che per poco lo scenario grigio e apocalittico di un film, non si mischiò con quello idilliaco ed immerso nel verde di un documentario sugli orsi bruni.
<< Oh! Da quello che ho visto, nessuno dei due odiava l'altro >> constatò il piccolo alieno, sedendosi a gambe incrociate sul tappeto.
<< Jin, abbiamo sempre cercato di evitare l'argomento perché da sempre sappiamo che è un taboo per te; ma adesso, la tua ex ragazza è qui e resterà con noi per diverso tempo...quindi è necessario che tutti qui sappiano tutto >> dichiarò il leader.
Scossi la testa in segno di disaccordo: quella sera mi sentivo troppo stanco per scavare nei torbidi meandri del mio passato.
_____________________________________
FLASHBACK: IL DIABOLICO PIANO
<< Cioè, capisci? Per una cazzo di tazza! >>
La caffetteria era davvero affollata quel pomeriggio, forse a causa dell'acquazzone che, da ormai diversi giorni, stava causando non pochi problemi in tutta la città.
Nonostante i nervi a fior di pelle, decisi ugualmente di ordinare un caffè.
Doppio.
<< Anche da piccola era solita far tutte queste scenate per un nonnulla. Addirittura, mi ha graffiato per averle spostato le pantofole, Jin...le pantofole! >> Kookie sedeva davanti a me, sgranocchiando alcuni biscotti.
Scossi la testa, esasperato.
Certo, chiunque conoscesse Seon-Mi era consapevole del fatto che fosse una ragazza estremamente impulsiva e polemica.
E, a detta del mio migliore amico, possedeva tali caratteristiche da sempre.
Ma negli ultimi sei mesi, i suoi livelli di nervosismo sembravano aver superato il limite.
Eravamo entrambi sotto stress: divisi tra le impegnative e stremanti prove di ballo, e le lunghissime ed interminabili sessioni di studio, tutto era consentito.
Per non parlare di alcuni problemi, alquanto rilevanti, nati nelle rispettive famiglie.
Ma avevo sopportato abbastanza.
E avevo ceduto.
<< Senti Kookie...in realtà ti ho chiesto di uscire questo pomeriggio perché ho bisogno di parlarti di una cosa seria. E no, non mi riferisco soltanto allo strano comportamento di tua sorella negli ultimi mesi... >>
<< Ci avrei scommesso: hai un'aria strana da quando abbiamo messo piede fuori casa >>.
Presi un bel respiro, quindi sorseggiai l'ultima goccia del mio secondo caffè, chinando la testa all'indietro per far scivolare il contenuto dritto in gola.
Uno shot...
E parlai.
<< Yoora, hai presente? È una ragazza adorabile, dolce, premurosa e... >> non riuscii a non evidenziare un'importante caratteristica fisica della migliore amica della mia ragazza, facendo un gesto che lasciava ben poco spazio all'immaginazione.
Seon aveva un fisico statuario -merito di tutte quelle giornate passate ad allenarsi. Yoora, tuttavia, aveva una quinta di reggiseno...e l'occhio, seppur involontariamente, cadeva sempre lì.
<< Sì, sì...lo sappiamo tutti! >> ridacchiò Kook, rosso per l'imbarazzo: era innamorato di Yoora fin da quando l'aveva conosciuta, ma era stato bruscamente respinto, poiché quest'ultima lo vedeva più "come un fratello".
<< E quindi? >> chiese infine, fissandomi dritto negli occhi.
<< Beh... >>tentennai, sotto al peso di quello sguardo indagatore. Quello che stavo per dire avrebbe avuto il potere di segnare definitivamente il destino dell'amicizia tra me e Kookie.
E della mia relazione con Seon.
<< Sai, con Seon...Le cose non stanno andando molto bene. Yoora è la sua migliore amica e così, un paio di mesi fa, come ben sai, ho provato a chiederle qualche consiglio. Siamo usciti per diverse settimane e... >>
<< E?! >> disse Kookie, incitandomi a concludere la frase.
<< ...e l'ho baciata! >>.
Ecco.
<< CHE HAI FATTO?! >>chiese Kookie incredulo, sgranando gli occhi e sporgendosi al di sopra del tavolo.
Percepii la tensione nella sua voce ed ero certo stesse per sganciarmi un destro in pieno volto lì, sotto gli occhi dei clienti della caffetteria.
Ma quel che disse un istante dopo, tornando a sedersi, mi lasciò letteralmente senza parole.
<< Se lo merita, quella stronza di mia sorella! >>.
Deglutii con forza: in un modo o nell'altro, non tolleravo che qualcuno parlasse così della mia Seon, malgrado si trattasse di suo fratello.
Il motivo di quell'affermazione era semplice: durante una riunione di famiglia, Seon si era comportata da bambina viziata, chiedendo ai genitori una somma di denaro che non le spettava affatto e offendendo suo fratello, dandogli sostanzialmente del nullafacente.
Beh, Kookie aveva preferito non scendere nei particolari, riguardo quella storia.
In ogni caso, era talmente furioso con la sorella, che decise persino di aiutarmi quando gli chiesi un favore.
Un enorme e assurdo favore.
Ero consapevole del fatto che stessi uscendo con Yoora soltanto da poco tempo...ma più il tempo passava, più iniziai a convincermi che probabilmente Seon non era la donna della mia vita.
Punto.
Yoora, al contrario, comprendeva a pieno le mie esigenze e i miei sentimenti, ed era sempre lì, pronta a darmi una mano in qualsiasi momento.
______________________
Ciao ragazz* chiedo scusa per la frase iniziale "decentrata", ma wattpad nelle bozze me la fa vedere posizionata nella maniera corretta ma una volta pubblicata è storta :'(
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top