Come detto poco prima in classe, Bakugou non sarebbe stato solo quello giorno, bensì con me, Kaminari e Sero.

Ed io che volevo stesse solo con me.

Alcuni brusii si alzarono nella mensa del liceo Yuuei: c'era chi parlava di segreti, di insicurezze; altri spettegolavano, prendevano in giro, scherzavano.

Come facevamo anche noi, escludendo me.

Volevo chiedere a Bakugou di Midoriya, se avesse qualcosa a che fare in quella faccenda.

Per colpa della sua morte, lui si rintana in se' stesso.

Come faccio io, che soffro, sapendo di non poter competere con il verdino per una ragione a me ignota.

Poi mi decisi.

Presi un respiro profondo, guardando il biondo, che ricambió subito dopo.

«Perché soffri?»

A quella domanda, Kaminari e Sero mi guardarono silenziosi, soprattutto Denki, il quale aveva un espressione tra il sorpreso e il deluso, al sentire le mie parole.

«Sono cazzi tuoi?!»

«Sì, siamo amici, infondo, no? Gli amici aiutano, ed è quello che voglio fare io, se necessario.»

Rimase fermo, con sguardo rivolto verso il proprio pranzo.

«Perché nomini Midoriya?»

Inizio, posando i miei occhi rossi e vispo su di lui.

«Perché lo chiami per nome?»

Il silenzio regnava sovrano in quella mensa, dove tutti sentirono le mie parole.

«Perché....»

Lo sentii sospirare, tentando di non piangere e fare ulteriori figure.

«...Lo amavo.»