-13- I don't crying

Si avvicinava capodanno, oramai. Bakugou, da quando è morto Midoriya, sembra un libro aperto.

Piange spesso, è arrabbiato più di prima e si isola.

Che lo abbia cambiato?

Può essere, troppo evidente. Deve essere così.

Mi avvicino al suo banco, aspettando che il suo sguardo si posi su di me.

«Bakugou?»

Lo chiamo io, si gira con fare scocciato verso di me, i suoi occhi sono iniettati di sangue.

«CHE CAZZO VUOI CAPELLI.DI MERDA?!»

«Come stai?»

Domando con tutta la tranquillità del mondo, anche se lui mi aveva gridato male contro.

«SÌ! COSA INSINUI CON QUESTO?!»

Lo guardai, attento.

«Piangi sempre, ti isoli... sei più arrabbiato di prima e-»

Mi ferma, tappandomi la bocca.

«NON È VERO, IO NON PIANGO, IO NON MI ISOLO!»

Si giustifica gridando. Tutti ci stanno guardando, non sapendo cosa dire.

Mi prende per il colletto della camicia modellando la mia bocca, per poi portarmi vicino al suo viso.

Arrossisce, sentendo il suo fiato caldo sul collo e sulle labbra.

«Dimostralo, oggi vieni con noi in mensa.»

"Quanto vorrei baciarlo."

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