Capitolo 5º

Jeff mi fece sedere sul piano di lavoro della cucina, mi fece sdraiare con forza e salì anche lui stando sopra di me. Mi bloccò le mani con le sue stringendole fortissimo, ne lasciò una e mi afferrò per le guance stringendole

Io : perché lo hai fatto ?
Jeff : non lo so, mi andava di farlo
Io : non ha alcun sen..

Mi zittì baciandomi e tirandomi a se. Non mi dispiaceva baciarlo .. Anche se qualche ora prima voleva uccidermi. Qualche minuto dopo sentii che i suoi pantaloni si stavano rialzando nella parte bassa, mi sa che voleva fare altro quindi lo scansai

Io : adesso basta Jeffrey

Diede un pugno sul piano di lavoro vicino al viso e urlò

Jeff : NON CHIAMARMI JEFFREY !!

Mi prese per i capelli e mi buttò a terra facendomi picchiare la testa su un cassetto

Io : sei impazzito .. Merda che male ..

Mi strinsi la testa e lo guardai, vidi che i suoi occhi era diventati neri come i suoi capelli, mi afferrò per i capelli e mi trascinò via dalla cucina

Io : fermati mi fai male !!!!!

Mi fece alzare ma sempre tenendomi per i capelli, mi afferrò il viso con una mano e mi leccò il collo

Jeff : sei così tanto bella .. Ma anche tanto fragile .. Come un vaso di porcellana

Tornò a guardarmi negli occhi e fece una risata

Jeff : un vaso che adesso verrà rotto !!!

Mi spinse contro lo scaffale dei piatti antichi facendomeli rompere tutti quanti, caddi a terra, il naso iniziò a sanguinare e le mani si erano ricoperte di sangue, Jeff venne sopra di me, prese un pezzo di piatto molto affilato e mi fece un taglio sul collo, strinse la ferita con la mano facendo uscire il sangue per poi leccarlo

Jeff : sei così gustosa ihihahah

Lo guardavo con gli occhi spenti e indifferenti. Non muovevo un muscolo, ero bloccata ma solo perché non avevo più le forze per combattere. Mi alzò la testa sempre prendendomi per i capelli e disse un frase sotto voce vicino al mio orecchio

Jeff : adesso .. Va a dormire Violet ahahah

Mi lasciò la testa, alzò in aria il pezzo del piatto affilato per poi infilzarmi la spalla facendomi urlare dal dolore

Jeff : adoro queste urla AHAH

Levò il frammento per rialzarlo di nuovo e infilzandomi l'addome, feci un leggero gemito, la gola ormai si era come chiusa .. Jeff si alzò da terra e scappò via non appena sentì le sirene della polizia. Mi strinsi le ferite con le mani, respiravo a fatica e avevo paura; vedevo sfuocato; poco dopo vidi delle figure in rosso e in giallo che mi parlavano .. Ma era come se non li sentissi, ma poi sentii la voce di mio padre che urlò il nome .. Alla fine ci fu solo il buio più totale.

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