Tortura Finale (Jeff)

Oggi non ho visto Jack per tutto il giorno, così, anche se con molta fatica, sono potuto andare in bagno a lavarmi. Ho trovato uno specchio a figura intera, e quando mi sono guardato, non potevo credere a quello che vedevo. La mia bellissima pelle bianca, era piena di succhiotti in ogni dove, tagli ed ematoni in posti impensabili, e quello che mi faceva più schifo, l'odioso nome di Jack sul mio collo, che non se ne andrà mai, mi resterà per sempre il ricordo di questi giorni di merda. Inoltre sulla pancia, ho anche una bruciatura a forma di caramella, il simbolo di quel figlio di puttana. Questi segni, mi rimarranno per sempre impressi sulla pelle, e io non posso farci niente. Voglio soltanto che Dylan, il mio dolce Dylan, mi venga a prendere e mi porti via da questo posto.
Sono davanti allo specchio del bagno, e ho il fiato corto a causa della febbre, che quel bastardo è riuscito solo farmi aumentare, mi si sta appannando la vista, e dopo poco perdo i sensi.
Quando mi sveglio, non sono ne in bagno, ne in camera, ma in una cella. Ho i polsi incatenati al soffitto, e i miei piedi toccano a malapena il pavimento. Mi guardo in torno, notando che non c'è niente. Vorrei provare ad urlare, ma non ho abbastanza voce per farlo. All'improvviso una luce mi acceca e mi costringe a chiudere gli occhi.

- Vedo che ti sei svegliato, mio piccolo Killer. -

- Anf... Anf... Jack... -

- Sai, oggi mi sento particolarmente irritato, e penso che mi sfogherò con te. - Ha in mano una frusta e un sacchetto con degli oggetti non identificati al suo interno. Un ghigno sadico gli attraversa il volto e inizia a frustarmi, e io inizio ad urlare di dolore. - Sei uno schianto, Jeff. Senza niente addosso, con solamente i miei marchi su di te, sei splendido. - E continua a frustarmi, davanti e dietro facendomi sempre più male.

- Ti prego... basta... - Lo imploro di smettere ma lui continua interdetto. L'unica parte che non colpisce è il volto. Invece si diverte un mondo a colpirmi il culo, e l'addome, solo per vedere la mia faccia fare smorfie di dolore mentre lo supplico di smetterla.

- Ahahahaha. Tutto questo è estremamente eccitante! - Posa la frusta e cerca qualcosa nel sacchetto. Lo vedo estrarre qualcosa ma non ho capito cos'è, per colpa della visita appannata.
Si mette dietro di me e mi infila qualcosa nel culo poi sento un click, e sgrano gli occhi: un vibratore. Inizio a contorcermi, non posso sopportare un vibratore adesso.

- Toglilo! Toglilo! -

- Non ci penso nemmeno, piccolo Killer. - Mi sento afferrare per i fianchi e il suo membro che entra in me. Inizia subito con spinte forti e decise e dopo poco viene dentro di me e io con lui. Esce ma tiene dentro il vibratore.
Sono stanco, voglio solamente chiudere gli occhi e dormire, solo per sognare i bellissimi occhi verdi di Dylan. - Vado a mangiare, mi è venuta fame con tutto questo movimento. Ma non preoccuparti, più tardi torno. A dopo mio adorabile cagnolino! - Chiude la porta a chiave, portandosi via l'unico spiraglio di luce che c'era e lasciandomi così. Incatenato al soffitto, coperto di ferite, sangue e sperma, con il vibratore nel culo. Se non fosse per quel dannato affare, mi addormenterei.
Dopo un'ora credo, Jack torna giù, e mi toglie il vibratore, poi se ne va di nuovo. Io, stanco e senza forse, mi addormento dopo un paio di minuti, senza neanche accorgermene. Vengo svegliato qualche tempo dopo a causa di un rumore sordo provenire da sopra. Come qualcosa che si rompe, o viene scaraventa via. Ci sono delle voci, ma non riesco a sentirle chiaramente, vorrei urlare, chiedere aiuto, ma non ci riesco. Qualche minuto dopo la porta si apre di scatto facendo entrare la luce, cerco di mettere a fuoco la figura davanti alla porta, ma ciò che vedo è una figura nera che non riesco a distinguere. Sta dicendo qualcosa ma non riesco a capire cosa dice, si avvicina correndo, e io intanto perdo i sensi, vedendo tutto nero.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top