5 Anni Dopo - prima parte (Jeff)

Sono passati cinque anni da quando Dylan ha ucciso le sue prime vittime, la sua prima volta... Si è anche trovato un nome da Killer, "Dylan Blood". Se non mi sbaglio il suo cognome dovrebbe essere "Blake", ma... dopotutto ormai... "Dylan Blake" non esiste più.
Pensavo che dopo aver fatto "l'iniziazione" avrebbe smesso, invece ha continuato, eccome se ha continuato. Di solito usciamo insieme per uccidere, ma ci sono volte che andiamo anche da soli. Io, da quando c'è lui, non sento più, tutto questo bisogno di uccidere, sinceramente. Lo faccio quando sono arrabbiato, stressato, nervoso e così via... lui invece, esce quasi tutti i giorni.
È diventato più grande, ormai ha 21 anni, è diventato anche più alto di me, cosa che, ovviamente, mi secca non poco, ma va bé. A parte questo, in lui non è cambiato altro.
La stessa notte del suo primo assassinio, abbiamo fatto l'amore. Dio, era così carino, tutto rosso, con le lacrime agli occhi, che non la smetteva di gemere di piacere. Quel Dylan non avrebbe mai potuto prendere il sopravvento, ma invece un anno fa, è successo. Stavo dormendo, e ho sentito qualcosa di caldo sulla pelle, era lui, che voleva farlo, e senza rendermene conto, sono stato sotto.
Poi... sua sorella sta sempre con Jane, penso proprio che stiano insieme, lei uccide molto raramente, solo quando litiga con Jane. Non vi racconto niente su di lei, semplicemente perché non mi interessa granché, ma se ci tenete...
Ha 17 anni, è diventata davvero una bella ragazza, aiuta Slander in cucina certe volte... e bé... non so altro, la sua vita privata non sono certo fatti miei.
Il Clown invece, nonostante Slander gli abbia vietato di avvicinarsi a me, continua a provarci, ma non è mai più riuscito neanche a sfiorarmi. Primo, perché quando c'è lui in giro sono sempre armato. Secondo, perché quando c'è lui in giro Dylan è sempre armato. Terzo, perché quando c'è lui in giro siamo sempre armati. E bé... siamo due killer contro uno.
Sono le 3.35 del mattino, sia io che Dylan siamo andati ad uccidere oggi e adesso ho sonno. Quindi mi faccio una doccia veloce, mentre lui è ancora fuori, e mi metto a letto in Boxer.
Dopo un po' sento qualcuno sedersi e mettersi sotto le coperte, do per scontato che sia Dylan, e continuo a dormire. Poi sento qualcosa che si poggia sul mio "amico", lì sussulto e tiro via le coperte, rivelando una testa nera, anziché castana, e pelle bianca, anziché color caramello un po' più chiaro. Jack.
Mi alzo di corsa dal letto e prendo il mio coltello con la punta rivolta verso di lui. Mi metto spalle al muro, per avere una visuale migliore. Lo ammetto, sono spaventato, in cinque anni non ha mai provato ad entrare nella mia camera, soprattutto di notte.

- Che c'è Jeff, non avrai paura? -

- Che ci fai qui? Mi pare che Slander sia stato chiaro cinque anni fa. -

- Oh si, chiarissimo. Ma... è da un po' che non ti scopo, e mi sono trattenuto molto, non credi che meriti una ricompensa? -

- Và al Diavolo! -

- Ahahaha, lo sai benissimo anche tu che non puoi resistermi, Jeff. - Nel mentre sta per sfiorarmi, la porta si apre con un sonoro "BUM" e una figura si lancia su Jack tramortendolo. Dylan. Tiro un sospiro di sollievo. Ma la storia non è ancora finita.

- Tu devi stare alla larga da Jeff, ti è chiaro o no?! - Gli urla Dylan mentre tiene il suo Kriss ben fermo e puntato sulla gola del corvino. - Sparisci! O ti conficco la lama in gola! - Jack lo spinge via alzandosi, e dirigendosi verso la porta, ma prima di uscire e chiudersela alle spalle, si volta verso di noi.

- La storia non è finita qui. Sappiatelo. - Ed esce sbattendo la porta.
Io porto il mio sguardo su Dylan. È ricoperto di sangue, dalla testa ai piedi, così come parte della nostra camera.

- Grazie, se non fossi arrivato... - Non mi da il tempo di finire la frase, che mi abbraccia.

- Non preoccuparti, adesso è tutto finito. - Sento gli occhi pizzicarmi, segno che sto per piangere. Ho avuto, davvero tanta paura che Jack riuscisse nel suo intento.
Si allontana sciogliendo l'abbraccio, è la prima volta che piango da cinque anni. Da quando quel bastardo mi violentava.
Abbasso la testa nascondendo gli occhi, ma lui, evidentemente preoccuparto, con una mano me li scosta, mettendo in mostra i miei occhi lucidi. Il suo volto è sorpreso, immagino non pensasse neanche minimamente che avrebbe mai potuto vedermi piangere. - Ehi, Jeff... - Dice in tono dolce. - Va tutto bene, è tutto finito. - Avvicina lentamente il suo viso al mio, e mi da un dolce bacio sulle labbra. - Che ne dici, ti va di andare a fare la doccia insieme? - Mi chiede senza togliere quel tono dalla sua voce, che a me non dispiace affatto.
Annuisco e andiamo in bagno insieme, prima ci facciamo una doccia, per toglierci il sangue di dosso, e poi entriamo nella vasca. Lui prima di me. Io mi metto in mezzo alle sue gambe, con la schiena sul suo petto, e lui con le braccia, mi avvolge in un caldo abbraccio. Tra le sue braccia mi sento protetto, l'unico luogo in cui io mi senta davvero al sicuro. Mi lascio coccolare dalle sue mani e dalla dolcezza della sua voce, fino ad addormentarmi.



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