9.

Teddy e James rientrarono a casa subito dopo, Teddy sembrava impaziente di spogliarlo e James fu felice di aiutarlo in quell'operazione.

Una volta completamente nudi, finirono a pomiciare sul divano, Teddy che sovrastava James mentre premeva i fianchi con forza contro i suoi.

Il barista gemette, stringendo le braccia attorno alle sue spalle, non voleva farlo allontanare dal suo corpo.

Teddy prese a leccargli il collo e a soffiargli all'orecchio, facendolo eccitare.

Quando sollevò la.testa per baciarlo sulle labbra, James aprì gli occhi e lo fissò in faccia.

Si guardarono e si sorrisero emozionati, poi Teddy afferrò James per un polso e si portò la mano tra le cosce.

Il giovane venne spinto sul pavimento su cui cadde in ginocchio e avvampò, notando il membro di Teddy così vicino.

Teddy sospirò, aprendo le gambe per fargli spazio mentre sospirava e si portava una mano tra i capelli rossi, portando le ciocche che gli erano cadute sugli occhi all'indietro.

Il barista lo fissò in faccia, titubante, poi abbassò lo sguardo sul membro che teneva stretto nella mano.

James prese a muovere il polso su e giù l'asta dura e osservava in silenzio la punta serica comparire e scomparire dietro il suo pugno.

Mentre Teddy lo fissava, in attesa, James pensava a come avrebbe dovuto muoversi, così sollevò lo sguardo sul maggiore.

"Guidami. Dimmi cosa devo fare" disse il moro e Teddy lo fissò.

"Prendimelo in bocca, gioca con la punta, leccala, succhiala, mi piace qualsiasi cosa. Segui l'istinto..."

James sospirò continuando a fissare la sua mano.

Dopo qualche secondo, posò le labbra sulla punta vellutata e le schiuse, succhiando appena.

Teddy gemette mentre stringeva le dita attorno al copri divano. Spalancò le cosce per permettere al più piccolo di fargli tutto ciò che voleva.

James sollevò gli occhi su di lui e si staccò, senza mai smettere di muovere il pugno.

"Come sto andando?" Chiese, le guance rosse.

"Devo risponderti?!" Chiese Teddy fissandolo.

"Beh, si... se sto facendo qualcosa di male... non l'ho mai fatto" disse James posando lo sguardo sulla sua mano.

"Stai andando benissimo" disse il maggiore e James si accorse della piccola goccia che uscì.

Si abbassò e vi passò sopra la lingua, accarezzando dolcemente il piccolo forellino, gesto che fece ansimare pesantemente Teddy che strinse con forza il tessuto sotto il suo corpo.

James sorrise e tenendo ferma l'erezione con la mano, scese con la punta della lingua verso il basso, senza mai staccarla dall'asta dura del compagno finché non raggiunse i testicoli.

Sollevò lo sguardo e poi ne accolse uno, sentendolo sotto le labbra mentre succhiava.

Teddy gemette, accarezzandogli i capelli con la mano libera mentre cercava di impegnarsi a stare immobile, anche se le cosce tremavano incontrollate già da tempo.

Stai buono o lo soffochi, si disse prima di portarsi un braccio a coprire gli occhi, le gambe aperte.

Lo stava facendo ammattire, possibile fosse davvero la sua prima volta che faceva certe cose?

Sospirò.

Ovvio che si, glielo avrebbe detto tutto eccitato se fosse successo prima...

James si prese il suo tempo a stimolare entrambi i testicoli, poi si sollevò e accolse nuovamente la punta, leccandola con lentezza disarmante.

"Jamie..." disse Teddy con voce e sguardo disperato, le cosce che tremavano con forza.

James sorrise trionfante e prese a masturbarlo con forza, allontanando la testa, da lui per guardarlo in faccia.

Posò le labbra sul suo ventre per lasciargli un bacio.

"Vieni per me..." sussurrò sollevando lo sguardo e Teddy lo fece.

Venne sporcandosi il ventre con un lungo fiotto denso che lo lasciò senza forze e fiato.

James sorrise, continuando a pompare il membro del compagno, finché quest'ultimo non gli allontanò la mano, ipersensibile.

Il barista si portò la mano tra le cosce e si masturbò con forza, socchiudendo le labbra, mentre il piacere lo travolgeva. Venne nella sua mano, bagnandosi le dita.

Senza pensare, si portò le dita alle labbra e le succhiò, ripulendole completamente. Sollevò lo sguardo sul maggiore e la sua occhiata bollente di Teddy gli fece capire che aveva apprezzato lo spettacolo.

"Volevi occupartene tu?" chiese James confuso mentre Teddy lo faceva salire sul divano e lo baciava con trasporto, stringendolo tra le sue braccia.

"Non sapevo fossi così sconcio a letto..." disse Teddy accarezzandogli le labbra rosse e gonfie.

"Beh, tu non me lo hai mai chiesto. Credo sia solo perché sono sempre stato single e sono abituato a masturbarmi. Ho una fantasia molto ma molto fervida a furia di ammazzarmi di seghe davanti ai porno. So di non piacere alla gente per questo..."

"Sei perfetto così, invece. E devi essere te stesso sempre e non cambiare mai. Per nessuno. E poi a me piacciono i ragazzi porcellini..." disse.

James alzò gli occhi al cielo e lo sorpassò.

"Vado a farmi una doccia" disse guardandolo malizioso.

"Perché?" chiese Teddy.

"Perché voglio essere pulito e profumato per te... Ho aspettato a lungo, non farmi aspettare troppo... Voglio togliermi questo fardello, per favore..." disse il barista, ancheggiando prima di salire le scale.

Teddy fece uno sforzo enorme per non sbavare mentre gli fissava senza ritegno il culo.

Però, niente male! Si disse mentre lo osservava.

Quando James raggiunse il piano superiore, lo chiamò.

"Jamie... aspetta..." disse e il castano si voltò, guardandolo.

"Si?" chiese.

"Faresti una cosa per me?" 

"Che cosa vuoi?" chiese.

"Mettiti i boxer quando esci dal bagno... Voglio che te li togli davanti a me.." disse Teddy, facendo arrossire James.

"Oh. O-ok..." disse per poi raggiungere la camera da letto.

Teddy lo vide uscire poco dopo, sventolando i boxer grigi che teneva in mano, prima di chiudersi in bagno, dando due giri di chiave.

Teddy si portò entrambe le mani sul viso e sospirò frustrato. Sarebbe morto, lo sapeva.

Era una fantasia innocente, voleva vedere James con i boxer indosso, fissargli il sedere e poi vederlo sfilarsi lentamente l'intimo, facendogli perdere il senno.

Teddy scrollò la testa e si rivolse al suo membro che stava già cominciando a risvegliarsi.

"A cuccia, tu!" poi afferrò il corrimano delle scale e raggiunse la camera da letto.

Dal cassetto del comodino tirò fuori preservativi e lubrificante che gettò sul letto e poi li seguì, gettandosi mollemente sul materasso, fissando assorto il soffitto.

Adesso sarebbe ufficialmente successo! Quello che lui si era stupidamente offerto di fare stava per accadere e sospirò.

Dove stavano le sue sigarette quando ne aveva bisogno?!

Teddy voltò la testa verso il comodino per cercare il pacchetto di sigarette, ma non c'erano.

Sicuramente le aveva gettate sul tavolo della cucina...

Si alzò e uscì dalla camera sentendo l'acqua scorrere nella doccia.

Scese al piano inferiore ed entrò in cucina, guardandosi attorno finchè non trovò il pacchetto di sigarette sul mobile accanto alla porta sul retro che dava sul giardino.

Si infilò la sigaretta in bocca e salì le scale.

Stava per raggiungere la camera da letto quando James uscì in quell'istante dal bagno, aprendo la porta e restando sulla soglia indossando solo i boxer.

Il suo sguardo si spense appena quando si accorse della sigaretta.

"Teddy... Ti fa male" disse entrando in camera, seguito dal maggiore che si ritrovò ad ammirare il suo fondoschiena tondo.

Che voglia di dargli una sculacciata... pensò leccandosi le labbra.

Il maggiore fece roteare la sigaretta tra le dita e la posò sul comodino in camera da letto.

James la fissò contrariato ma rivolse l'attenzione a Teddy che si era seduto ai piedi del letto e lo stava fissando.

"Quindi?" Chiese il barista guardandolo confuso. "Che devo fare con i boxer?"

"Fammi uno spogliarello, voglio vederti..." disse Teddy appoggiandosi all'indietro sui gomiti.

James sollevò un sopracciglio.

"U-uno spogliarello?" Chiese per poi mordersi l'interno della guancia, pensieroso.

"Esatto. Voglio vedere mentre ti spogli..." disse Teddy per poi voltarsi e afferrare il cellulare posato sul comodino.

Aprì una applicazione di musica in streaming e fece partire "You Can Leave Your Hat On" di Joe Cocker.

Non appena le prime note presero a risuonare nella camera, James guardò scioccato il maggiore che scoppiò a ridere divertito, i capelli che cambiavano colore, diventando biondi.

"Tu sei tutto pazzo!" Borbottò James senza accennare a muoversi.

"Realizza la mia fantasia..." sussurrò e il cuore di James sussultò nel petto.

"Ma dai... sono quasi nudo... e poi non so ballare" disse Coprendosi il busto nudo con entrambe le mani.

"Ti giuro che se lo fai ti prometto qualsiasi cosa..." disse Teddy fissandolo malizioso.

L'eccitazione di James schizzò alle stelle e abbassò le braccia, ascoltando le note.

Le sue guance divennero rosso fuoco perché si sentiva morire dall'imbarazzo.

Decise così di dare le spalle a Teddy che fece un sospiro di apprezzamento quando cominciò a muovere timidamente i fianchi avanti e indietro.

Non aveva idea di cosa dovesse fare.

"Sbaglio o questa canzone è di un film famoso?" Chiese James muovendo le mani all'indietro ad accarezzarsi il sedere.

"Se non conosci Nove Settimane e mezzo ti trucido" disse Teddy ricevendo un'occhiataccia da James.

"No. Niente occhiate. Sei tu quello in torto. Dobbiamo vederlo una sera!"

James ridacchiò voltandosi per essere di fronte a Teddy.

"Perché tu riusciresti a vedere un film con me seduti semplicemente sul divano? Dopo quello che sta succedendo qui?"

"A differenza tua so tenere le mani a posto..." disse.

"Quindi ci verresti al cinema con me?" Chiese James.

Teddy annuì.

"Ma certo..."

"E terresti le mani a posto.. Non cercheresti di saltarmi addosso appena si spengono le luci?" Chiese James portando una mano tra le cosce ad accarezzarsi il membro che andava indurendosi.

Lo sguardo di Teddy venne calamitato da quel gesto e si leccò le labbra.

"Ma forse tu preferiresti andare in quel cinema porno e realizzare quella fantasia che avevi letto in quel libro..." disse Teddy e James singhiozzò, imbarazzato ed eccitato.

"Cazzo, io andrei al cinema porno solamente per commentare con te la bellezza degli attori! Sai da quanto desideravo poter parlare di porno gay con te? E lo scopro solo ora!" Disse posando entrambe le mani sui fianchi e smettendola di ballare.

Teddy lo guardò e allungò entrambe le mani verso i suoi fianchi, baciandogli il membro duro attraverso il tessuto dei boxer, bagnandolo.

James gemette gettando la testa all'indietro, eccitato.

"Ed... per favore" disse e quelle parole furono la.disfatta del tatuatore che lo allontanò da sé.

"Toglieteli. Ti prego" disse Teddy con tono di supplica mentre James infilava le dita oltre l'elastico e li abbassava.

Teddy gemette e si sdraiò sul materasso, la testa verso i cuscini.

James lo raggiunse gattonando e lo sovrastò.

"Posso ricevere un bacio?" Chiese e Teddy gli afferrò la nuca con entrambe le mani e lo spinse con forza contro la sua bocca, facendo cozzare i loro denti prima di baciarlo con urgenza.

James gemette nel bacio e si strinse addosso a Teddy, spalmandosi sopra il suo corpo.

Il gesto lo fece gemere nella bocca del maggiore, le sensazioni troppo forti.

Teddy allungò le mani verso il sedere del barista, stringendolo tra le sue dita, sentendo la pelle morbida e liscia sotto i polpastrelli.

I due si baciarono a lungo, finchè James, preso dal momento, prese ad ancheggiare sul suo membro, finendo per sedersi sul suo bacino.

Teddy non ci capì più niente e gli accarezzò le cosce mentre lo fissava dal basso, eccitato.

"Eddie" sospirò James strofinandosi contro il tatuatore che gli strinse il membro nel pugno, facendolo squittire.

"Fai l'amore con me" disse James deglutendo e accarezzandogli il petto.

Teddy annuì poi allungò una mano ad afferrare il lubrificante. Lo aprì e dopo averlo scaldato tra le dita, le portò all'apertura di James che sussultò appena, mordendosi il labbro e guardandolo dritto in faccia, le guance rosse.

"Rilassati tesoro" disse Teddy baciandogli il collo, dopo essersi messo a sedere.

James gli circondò le spalle con entrambe le braccia, posando la testa su di esse mentre prendeva un respiro profondo per calmarsi.

Sentiva le dita del maggiore accarezzarlo, senza mai entrare.

"Mi piace" sussurrò dopo qualche secondo. "Però continua. O mi uccidi..."

Teddy gli baciò la spalla mentre entrava nel suo corpo con un dito.

James si irrigidì per un istante più per la sorpresa che per il bruciore, che era quasi nullo.

"Stai bene?" Gli chiese Teddy che cominciò a sudare per lo sforzo e per il caldo.

"Si, sto bene" disse James con un sorriso per poi ricevere un bacio da Teddy che lo distrasse dall'intrusione del suo secondo dito.

James strinse un pugno a strattonare i capelli del compagno e poi spinse il sedere all'infuori.

"Ti prego" sospirò il più giovane contro le sue labbra, guardandolo dritto negli occhi.

Teddy gli fece cenno di afferrare il preservativo e James lo strinse tra le dita, mentre si allontanava da sui e si sedeva sulle sue gambe.

Le guance del più piccolo erano rosso fuoco e Teddy le sentì tremare quando si posarono sul suo membro e lo protessero.

Teddy deglutì e chiuse gli occhi per un breve attimo, quando quella stessa mano prese a spandere il lubrificante.

Quando finì, James lo guardò, un pò timido, il cuore che gli batteva furioso nel petto, come quello di Teddy.

"Come?" chiese James, ma era un sussurro.

"Così va bene..." mormorò Teddy accarezzandogli le cosce prima di stringergli i fianchi con le mani e portarselo più in alto.

Poi con una mano si strinse la base del membro e l'allineò all'apertura di James che adesso tremava.

"Hey.. Tranquillo. Sarai tu a decidere il ritmo, se farmi entrare o meno, ok? Io... Sono nelle tue mani" disse Teddy e James lo fissò negli occhi, mentre si abbassava contro di lui.

"Oh" fu la sua unica espressione, le labbra rosse chiuse in una "o".

Teddy strinse la mandibola e cercò di dedicarsi al corpo di James, se si fosse fermato a guardarlo in faccia sarebbe venuto solo con quello.

Maledizione! Lui aveva una discreta resistenza a letto, perché doveva fare così schifo proprio con James?!

Il bruciante graffio sul suo petto lo distolse dai suoi pensieri e aprì gli occhi per posarli sulla faccia di James. Si stava trattenendo.

Teddy sentiva che era arrivato a metà, ma non aveva più il coraggio di scendere da solo.

Doveva dargli una mano.

Lentamente si mise a sedere e strinse la schiena del più giovane con entrambe le braccia. James ansimò e posò le labbra sulle sue, baciandolo come un disperato.

Teddy approfittò della sua momentanea distrazione per spingere verso l'alto i fianchi e impalare completamente James che urlò per poi mordergli con forza il labbro inferiore.

"Così maledettamente stretto" soffiò, poi sorrise.

"Dovevo, stavo morendo" si scusò falsamente Teddy.

James tremava attorno a lui e lo sentiva pulsare con forza.

Il maggiore chiuse gli occhi e posò il mento sulla spalla del barista.

Perse il conto di quanti minuti passarono, prima che James riuscisse a muoversi.

"Cazzo" sospirò, sollevando il capo per guardarlo in faccia.

Teddy gli baciò a stampo le labbra.

"Muoviti" disse.

James lo guardò in cagnesco.

"Non dovevo essere io a decidere il ritmo?!" disse tra i denti.

"Non ti muovevi ed io stavo impazzendo!" disse Teddy con il suo sorriso bianco da infarto cerebrale.

L'occhiata omicida di James morì alla vista di quel dannato sorriso che gli aveva fatto perdere la ragione anni prima. Ma non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce.

Dopo qualche secondo, Teddy portò entrambe le mani alle natiche di James che sussultò e tornarono a muoversi in sincrono perfetto.

"E si, sono stretto... dubito dicano la stessa cosa di te... giusto?" chiese James.

Teddy lo fissò.

"Se questa è una patetica scusa per stare sopra... scordatelo Potter!"

"Hai paura che trovi una voragine là in mezzo?" chiese James affondando i fianchi.

Teddy sospirò e continuò ad andare incontro alle spinte del più piccolo, quando sentì il piacere ad un passo.

"Non venire..." gli disse tra i denti, strattonandogli i fianchi e poi bloccandosi con un'espressione beata sul volto.

James rabbrividì quando venne fatto sollevare.

"Cazzo!" disse tra i denti. Faceva male.

Il dolore durò un attimo, il tempo di sentire i fianchi venire spostati verso il petto e poi la sua erezione venne avvolta dalle labbra di Teddy.

James singhiozzò, posando entrambe le mani contro il muro che aveva davanti a sè.

Teddy lo stava leccando e succhiando come se ne valesse della sua stessa vita e James... ebbe la terribile idea di abbassare lo sguardo.

Gli occhi famelici di Teddy e le sue labbra rosse attorno al suo membro furono la sua disfatta.

"Eddie!" gridò James mentre buttava la testa all'indietro, venendo sul suo viso.

~*~

I due ragazzi uscirono dal bagno dopo essersi lavati ed entrarono in camera da letto per dormire qualche ora prima di cenare.

James si morse il labbro inferiore mentre un pensiero strano gli affollava la mente e fissava Teddy sdraiarsi.

Con quanti uomini era stato Teddy prima di lui? Ne avrebbe rivisti altri dopo quel weekend?

Lo seguì sul letto poco dopo, poi gli si accoccolò addosso, la testa sulla sua spalla ignorando l'irrigidimento del maggiore a quel gesto intimo.

"È il più bel compleanno che abbia mai passato..." Disse James con un sorriso, poi fissò in silenzio il muro davanti a lui, pensieroso, mentre accarezzava il petto del maggiore con la mano.

"Manca ancora al tuo compleanno..." Disse Teddy.

"Lo so. Ma è già speciale... Grazie" disse con un sorriso sincero.

I due non dissero più niente, Teddy chiuse gli occhi, pronto ad addormentarsi.

"Mi fai una promessa?" Sussurrò James.

Teddy non rispose, in attesa.

"Non vedere nessuno mentre ti frequenti con me, per favore" disse.

Teddy sospirò e si voltò sul fianco sinistro, piegando il braccio sotto il cuscino.

James rimase in attesa di una risposta, che non arrivò mai.

Si voltò a sua volta sul fianco destro, dando la schiena al compagno.

Mentre fissava in silenzio la porta della stanza, calde lacrime presero a scendere silenziose lungo le guance, finché non si addormentò, sfinito. 

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top