8.

JAMES


James e Teddy stavano camminando sulla spiaggia in silenzio, uno accanto all'altro. Il sole stava tramontando. 

Dopo essersi lavati, James andò in cucina a mangiare la pizza, mentre Teddy si preparava per uscire di li a poco.

Sorrise guardandosi allo specchio.

Finalmente il primo scoglio era stato superato e tutto ciò che sarebbe capitato da quel momento in poi sarebbe stato spettacolare, ne era certo.

James non era stato affatto felice di sapere di dover uscire, visto quello appena accaduto sotto la doccia, ma era una necessità di Teddy. Se non prendeva almeno per mezz'ora una boccata d'aria sarebbe esploso.

Aveva in mente delle cose da fare con James dopo essere rientrati e voleva farle con calma.

Quando scese al piano inferiore, James stava giocando con il cellulare mentre mordeva un trancio di pizza. Sollevò gli occhi nocciola su di lui e le sue guance presero una tonalità rosata.

Ti prego non farmelo o finisce male... Pensò Teddy mentre si versava un'altra tazza di caffè.

"È la quarta tazza che ti vedo bere oggi..."

Teddy si voltò verso di lui.

"I miei genitori sono morti, ma se vuoi prendere le loro veci prego, papino...." Disse Teddy sedendosi accanto a lui.

James alzò gli occhi al cielo mentre tornava a mangiare la sua pizza.

Teddy notò i bordi della pizza.

"Non li mangi?" Gli chiese e James gli allungò il cartone.

"No. Non mi piacciono" disse e Teddy sbarrò gli occhi, indignato e ne mangiò uno lui.

"I bordi sono la cosa più buona!" Disse il maggiore e James scollò la testa.

"Assolutamente no. La cosa migliore è il condimento sulla pizza, quando la pasta si impregna di pomodoro ed è morbidissimo e gustosissimo..." disse prima di addentare la fetta di pizza e poi gemere, gli occhi chiusi.

Teddy trattenne il respiro, mentre ammirava la bellezza del giovane.

"Devi smetterla di rendere ogni cosa zozza, io sto cercando di fare il bravo, ma tu così non mi aiuti..." disse Teddy posando la tazza di caffè nel lavandino prima di lavarla.

"E chi ti ha mai chiesto di fare il bravo... Siamo qui perché devo perdere la mia verginità o te lo sei dimenticato?" Chiese il barista continuando a mangiare mentre Teddy versava il detersivo sulla spugna e la metteva sotto il getto di acqua per renderla piena di schiuma.

"Non l'ho dimenticato, ma voglio fare una passeggiata..."

"E se la facessimo più tardi?" Gli chiese James alzandosi dalla sedia e raggiungendo il maggiore.

Infilò entrambe le mani sotto la maglietta leggera che portava per accarezzargli l'addome mentre posava le labbra sul suo collo.

Teddy sospirò, continuando ad insaponare la tazza e le altre stoviglie che vi erano nel lavandino.

"Mi fa impazzire quando lo fai a me" gli sussurrò all'orecchio James prima di stringergli il lobo su cui vi era un orecchino e succhiare delicatamente.

Teddy sentì l'eccitazione che aveva cercato di tenere a bada

per tutta la mattina lo colpì improvvisamente e si voltò verso James.

"Ok, non farò affatto il bravo ora" disse con i capelli che diventavano rossi e invertendo le posizioni: James con la schiena rivolta verso il lavandino e Teddy davanti a lui.

Il tatuatore lo guardò dritto in faccia per qualche secondo, poi si avventò come un disperato sulla sua bocca, baciandolo come se ne dipendesse la sua sopravvivenza grazie a quelle labbra.

James gemette nel bacio mentre sentiva le mani di Teddy privarlo della felpa.

"Stabiliamo una regola: visto che fa caldo, in casa si gira senza vestiti...." Disse gettando la felpa dietro di sé e sfilandosi la t-shirt dalla testa, rivelando il busto nudo.

James annuì mentre accarezzava con la punta delle dita le costole.

"Mi piace come idea" soffiò mentre Teddy infilava le dita nell'elastico dei pantaloni e glieli abbassava lungo le gambe, denudandolo e abbassandosi fino a cadere in ginocchio.

Teddy baciò la pelle delle sue cosce mentre James si aggrappava all'indietro al bordo del lavandino, mordendosi le labbra, in attesa.

Teddy si sollevò a baciare il ventre del compagno, fino a posare le labbra sull'ombelico. Dopo un leggero bacio prese a fare l'amore con lui, leccandolo con devozione.

"Amo il tuo ombelico, l'ho sempre amato" disse il maggiore con tono di reverenza, soffiando contro la pelle morbida.

James sorrise e allungò una mano verso la sua guancia e Teddy si abbandonò alla carezza, chiudendo gli occhi.

Quando si sporse in avanti, fece sgusciare fuori la lingua per leccare la base del membro di James che lanciò un gridolino strozzato, le nocche bianche mentre le dita si stringevano attorno ai capelli rossi di Teddy che sollevò lo sguardo sul barista.

Teddy perdeva il senno quando abbassava la testa e vedeva il partner guardarlo in faccia mentre gli praticava sesso orale.

James lo fissò, il petto che si alzava e abbassava velocemente, le guance rosse così come il collo.

Che visione celestiale!

Teddy socchiuse le labbra attorno alla punta e James gridò, buttando la testa all'indietro.

Teddy mosse le mani lungo le cosce, sentendole tremare e poi verso l'alto, accarezzando il ventre piatto fino a raggiungere il petto, stringendolo tra le dita, mentre cominciava a succhiare.

Nella cucina si sentì per qualche secondo solo il rumore umido della sua suzione, poi James cominciò a gemere ad alta voce, stringendo una mano di Teddy nella propria.

Il maggiore abbassò lo sguardo per poi chiudere le palpebre mentre muoveva la testa su e giù l'asta.

"Oh cazzo!" Gemette James spalancando maggiormente le cosce e cercando di tenere fermo i fianchi.

Quando Teddy rilassò la gola, prendendolo tutto, James si sciolse letteralmente tra le sue labbra e raggiunse il piacere gridando il suo nome e tremando come una foglia.

Non appena le labbra di Teddy si staccarono dal suo membro, James crollò a terra sfinito, il respiro spezzato.

Il maggiore lo strinse tra le braccia, sorridendo.

"Mi fai solo ingigantire l'ego già grosso di suo..." disse Teddy ridacchiando e ricevendo un pugno sulla spalla dal più piccolo.

"Non sono abituato a queste cose..." disse James sfilandosi i pantaloni e circondando la vita del tatuatore con le gambe.

I due si fissarono e James gli circondò le spalle con le braccia prima di posare le labbra sulle sue e baciarlo.

Sentiva il proprio sapore nella bocca dell'altro e gemette prima di abbassare una mano e stringere il membro duro che tendeva i pantaloni di Teddy.

"Mi dispiace, non penso di durare molto...." Disse Teddy mentre sollevava i fianchi per liberare l'erezione.

"Non importa... abbiamo un sacco di tempo..." disse il giovane con un sorriso cominciando a masturbare il compagno con un ritmo sostenuto.

Teddy boccheggiò e posò la testa sulla spalla del barista prima di sospirare e sporcare la mano del compagno con il suo piacere.

"Merda" sospirò Teddy mentre sollevava la testa.

James si portò la mano sporca di sperma alle labbra e leccò le dita una per una, succhiandole tra le labbra, senza mai interrompere il gioco di sguardi con Teddy che lo fissava affamato.

"Mi farai morire un giorno" disse e James ridacchiò, per poi leccare l'ultimo dito, ma prima di riuscire a portarlo alle labbra, Teddy gli strinse il polso e chiuse le labbra attorno alle dita del barista che lo fissò eccitato.

"Mmm" disse Teddy. "Sei più buono tu.. " disse.

"Ovviamente..." disse James prima di alzarsi in piedi e tendere la mano a Teddy.

"Come fai a saperlo?" Chiese il maggiore mentre si sollevava i pantaloni e James faceva lo stesso.

"Beh, mica è la prima volta che mi assaggio..." disse candidamente il giovane e Teddy si allontanò, avvicinandosi al lavandino per lavarsi le mani.

"Forza, è meglio se usciamo o se sto in casa con te ancora impazzisco..." borbottò.

"Come se fosse uno sforzo per te..." disse James raggiungendolo e scontrando i fianchi del maggiore con i propri per farsi spazio sotto l'acqua del lavandino.

Teddy sospirò e afferrò il pacchetto di sigarette che erano sul mobile accanto all'ingresso.

"Ti aspetto fuori, non farmi aspettare..."

"Si, papà..." disse James con tono sarcastico, mentre cercava di tenere a bada un sorriso.

I due si diressero sulla spiaggia che era ancora affollata da qualche turista.

Teddy aveva le mani nelle tasche mentre James faceva penzolare le braccia ai lati del corpo.

Desiderava stringere la mano di Teddy ma al tempo stesso non sapeva se a lui piacesse l'idea e poi il pensiero che qualcuno potesse fissarli lo preoccupavano.

Decise così di fingere di finirgli addosso, facendo in modo che Teddy tirasse fuori la mano.

Quando furono verso la fine della spiaggia, lontani da occhi indiscreti e circondati da vecchie barche colorate di pescatori rivolte a faccia in giù sulla sabbia, James scontrò la mano di Teddy che fece il primo passo e allungò la mano verso quella del più piccolo, intrecciando le loro dita insieme.

James arrossì emozionato, tenendo lo sguardo basso sulla sabbia.

Gli piaceva quel contatto, anche se non parlavano, il pensiero di avere Teddy li accanto a lui lo faceva stare bene.

Passeggiarono a lungo cosi finché James non notò un gabbiano sul bagnasciuga e tirò fuori dalla tasca lo smartphone per fargli una foto.

Dopo averla scattata, Teddy continuò a camminare, mentre James scattava foto al passaggio.

Stava fotografando le onde del mare e Teddy era in piedi che fissava assorto l'orizzonte che andava a tingersi di rosso, i capelli verde acqua che risaltavano.

Senza pensare si ritrovò a scattare alcune foto e poi disse: "Stai in mezzo!" Facendo allontanare Teddy che infilò una mano nella tasca e tirò fuori un'altra sigaretta.

James alzò gli occhi al cielo.

"Ancora? Tra sigarette e caffè ti verrà un malore prima dei trent'anni..." disse James, ricevendo un dito medio da parte di Teddy che aveva acceso la sigaretta.

James alzò gli occhi al cielo mentre lo raggiungeva, il cellulare bloccato e in tasca.

"Lo dico per te. E poi non mi piace baciarti dopo, sembra di baciare un camino..." borbottò James, pestando i piedi sulla sabbia e sollevandola.

"Quindi significa che hai intenzione di baciarmi?" Chiese il maggiore.

James avvampò, affondando le mani nelle tasche e fissando la sabbia sotto i piedi.

"Io ho sempre voglia di baciarti...." Ammise.

Teddy lanciò in acqua la sigaretta, afferrò James per la felpa e lo spinse contro uno scoglio e lo baciò con ardore, accarezzandogli il corpo a piene mani.

"La sigaretta... non si butta in acqua, pensa all'ambiente..." protestò James ma Tedy non lo ascoltò, gli aprì la felpa e si avventò sui suoi capezzoli succhiandoli e mordendomi senza avviso e James urlò per poi gemere gettando la testa contro il masso alle sue spalle.

"Che cazzo se ne frega dell'ambiente quando tu mi stai così vicino... Dio!" Ringhiò, tenendo i fianchi di James contro il masso, impedendogli di muoversi e la temperatura di James si alzò di parecchio.

Quanto amava essere la vittima di tutte quelle attenzioni!

Teddy si dedicò a lungo ai suoi capezzoli, leccandoli, succhiandoli e pizzicandoli tra le dita, per poi torcerli quasi con cattiveria, gesto che fece ansimare James che aveva le labbra socchiuse e bagnate di saliva.

Teddy si abbassò per leccargli l'ombelico e poi con la lingua tornò verso la testa, leccando il ventre, il petto, poi il collo, fini a giungere alla bocca.

Strinse il collo di James con entrambe le mani mentre affondava la lingua nella bocca del più giovane e poi la ritraeva, costringendo il barista a tirarla fuori, per richiedere un bacio.

Teddy ringhiò e gli morsicò la lingua, ricevendo un gemito di dolore da parte del giovane che gli graffiò la schiena. Quando Teddy gli succhiò la punta della lingua tra le labbra, ricevette uno strattone ai capelli.

James aveva affondatoa mano tra i suoi capelli della nuca e gli aveva tirato all'indietro la testa, facendolo gemere.

Lo aveva fissato in silenzio.

"Non mordermi la lingua" disse con voce roca.

I due si guardarono per qualche secondo e poi fu James a spingergli la lingua in bocca, baciandolo con foga, come se ne dipendesse dalla sua stessa vita. Anche Teddy rispose al bacio con impeto, accarezzadogli l'esterno della coscia e costringendolo a sollevare la gambe per stringerla contro il suo fianco, mentre i loro bacini entravano in contatto.

Teddy prese a muovere i fianchi con forza contro quelli di James che aveva ancora le dita strette attorno ai suoi capelli e gemettero all'unisono mentre scosse di piacere li investivano.

"Cosa mi hai fatto, Jamie" confessò Teddy al suo orecchio per poi ansimare e leccarglielo tutto.

James singhiozzò eccitato, la saliva sul suo petto ormai raffreddata e i capezzoli turgidi e sensibili per le attenzioni ricevute. Sentiva la stoffa della maglia di Teddy strofinare sul suo petto, rendendolo ipersensibile e facendolo eccitare.

"Eddie!" Gemette e Teddy sollevò la testa per guardarlo in faccia.

"Dimmi" disse tempestandogli le labbra con dei baci a stampo.

James gemette e chiuse gli occhi.

"Fai l'amore con me, ne ho bisogno..." ansimò. 

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