7.
TEDDY
Teddy aprì gli occhi e si voltò nel letto, accorgendosi subito del corpo addormentato accanto a lui.
Senza pensarci si ritrovò a sorridere mentre osservava il viso addormentato di James e allungò una mano per portargli all'indietro alcune ciocche che gli avevano nascosto il bellissimo viso.
La sera prima si erano baciati a lungo e James voleva andare a farsi una doccia ma Teddy glielo aveva impedito, costringendolo ad infilarsi a letto e a dormire qualche ora.
Allungò la mano verso il comodino e afferrò il cellulare in carica e controllò l'orario.
L'una del pomeriggio.
Si stiracchiò nel letto e si passò una mano tra i capelli verde acqua per poi scendere lentamente e in silenzio dal letto. Prima di uscire dalla stanza si voltò per guardare un'ultima volta il ragazzo addormentato nel suo letto e chiuse la porta dietro di sè.
Scese al piano inferiore mentre si accarezzava le braccia, cercando di scacciare via i brividi. Non aveva freddo, erano brividi di aspettativa.
Aveva fantasticato per tutta la settimana su quello che gli avrebbe volentieri fatto in quel weekend ma non riusciva a vederlo così distrutto.
Prima di addormentarsi James aveva detto: "Mi fanno così tanto male le gambe..."
Teddy sospirò mentre entrava in cucina e accendeva la macchinetta per fare il caffè. Il barista era James, è vero, ma Teddy amava il caffè americano e come se lo faceva gli bastava e avanzava. Visto che non avrebbe affatto bevuto il suo caffè, mise sul fuoco anche il bollitore dell'acqua per fare un the a Teddy.
Aprì uno sportello e mangiucchiò qualcosa mentre giocava con il suo cellulare.
Quando il caffè fu pronto Teddy preparò il the e lo lasciò in infusione in una teiera, poi tornò al tavolo della cucina e continuò la sua partita a carte mentre aspettava James.
Tre tazze di caffè dopo e quattro partite a solitario dopo, Teddy vide giungere in cucina James che indossava una felpa con il cappuccio che gli cadeva da una spalla, mentre cercava di tirare su la zip e nascondere il petto nudo.
Teddy cercò di distogliere lo sguardo ma James si era subito accorto della sua occhiata e lasciò andare la zip, facendo penzolare le due estremità.
"Sai che non ho alcuna intenzione di bere quella cosa che hai preparato e che tu chiami caffè, si?" disse James avvicinandosi ai fornelli.
"Lo so, ti ho preparato il the, è qui sul tavolo...." disse indicando con la testa la teiera mentre si alzava per riempirsi la tazza con il caffè.
"Ti fa male bere così tanto caffè... lo sai?" chiese James.
"Detto da te che lo vendi fa ridere..." borbottò Teddy voltandogli le spalle per versare il caffè.
"Ma a me degli altri non importa, di te si..." disse James versandosi il the mentre Teddy sorrideva dolcemente.
"Che tenero che sei..." disse guardandolo da dietro la spalla e James alzò gli occhi al cielo borbottando qualcosa.
Teddy strinse la tazza con una mano mentre gli accarezzava i capelli con quella libera.
"E dai, su. Ti ho solo fatto un complimento... " disse dolcemente, facendo scorrere le dita lungo la nuca fino a toccare il collo.
James allontanò la tazza dalle labbra ma non gli disse di fermarsi.
Teddy continuò ad accarezzarlo lentamente, muovendosi poi verso la spalla, accarezzandolo con la sola punta delle dita, provocando in James una serie di brividi.
Il barista abbassò la tazza sul tavolo, inspirando profondamente.
Perché diavolo doveva comportarsi come una ragazzina alle prime armi?!
Perché è ciò che sei... gli ricordò la coscienza e chiuse gli occhi, abbandonandosi alle carezze.
Lo avrebbe baciato nuovamente? James sbarrò gli occhi al pensiero. Anche se lo desiderava tantissimo, non si era ancora lavato i denti e dato che non desiderava far morire Teddy, avrebbe declinato quella deliziosa offerta.
Se Teddy riusciva a farlo tremare con delle semplici carezze, se fosse andato oltre cosa sarebbe successo? Sarebbe morto?!
James sospirò e Teddy allontanò la mano dal suo corpo e il barista aprì gli occhi, contrariato, anche se non glielo disse.
Tornò a bere il suo thè e se ne versò una seconda tazza pur di avere qualcosa tra le mani.
Teddy posò la tazza vuota nel lavandino e poi si appoggiò con i fianchi ad esso mentre si voltava per guardare il giovane, entrambe le braccia piegate davanti al petto.
"Se ti va possiamo andare a fare una passeggiata... o devi pranzare?" chiese il maggiore a James che lo guardò.
"Beh, ovvio che pranzo. E' da ieri che non mangio nulla se non un panino..."
"Ma perché non hai mangiato la pizza, allora? E' nel forno" disse indicandolo e James vide il cartone bianco attraverso il vetro.
"Ero nervoso..." disse abbassando la testa e Teddy si avvicinò a lui, afferrandogli il mento e guardandolo in faccia.
"E ora non lo sei più?" chiese, vicinissimo.
James deglutì.
"Sei tu che mi rendi nervoso" ammise e Teddy lo squadrò.
"Non devi esserlo, sai che ti voglio bene" disse.
James si illuminò come un sole e il cuore di Teddy battè un pò più forte nel petto.
"Awww, lo sapevo!" disse per poi stringergli la vita in un abbraccio.
Restò fermo, senza doppi fini, ma Teddy era così carico che fu impossibile non pensare male.
Deglutì e poi cercò di allontanarlo dolcemente, per non farlo insospettire.
Purtroppo il suo corpo non mentiva e lo sguardo di James venne calamitato proprio dove Teddy non voleva. Il giovane barista avvampò e guardò l'eccitazione del maggiore con la bocca aperta e le guance rosse, prima di allontanarsi.
"Non ti conviene restarmi vicino con la bocca aperta che potrei prenderlo come un invito!" disse Teddy cercando di scacciare un pò la tensione.
"Sei un maiale!" disse James alzandosi e posando la tazza vuota nel lavandino, poi uscì dalla cucina per salire al piano superiore ed entrare in bagno.
Chiuse la porta alle sue spalle e si spogliò, appendendo la felpa al gancio dietro la porta poi si sfilò pantaloni e boxer che gettò via.
Afferrò spazzolino e dentifricio ed entrò nella doccia.
Mentre si stava strofinando i denti, gettò la testa all'indietro bagnandosi i capelli, poi quando sentì i passi di Teddy nel corridoio, disse: "Hey, Eddie, perché non riesco a mettere l'acqua tiepida?"
Teddy entrò in bagno e quando vide James completamente nudo e sotto il getto dell'acqua rimase imbambolato, le guance e i capelli presero rapidamente una tonalità di rosso brillante.
James si passò una mano sul corpo, si tolse i residui dalla bocca e guardò Teddy con sguardo malizioso mentre si portava una mano tra le gambe ad accarezzarsi il sesso duro.
Si sentiva tra il metà imbarazzato e l'eccitato, mentre continuava a fissare Teddy negli occhi che, senza pensare, aprì le ante trasparenti della doccia ed entrò completamente vestito al suo interno, sbattè con forza James contro le piastrelle e mentre l'acqua scorreva fresca sui loro corpi accaldati e bollenti, lo baciò con impeto, ringhiando quando le loro lingue entrarono in contatto nella bocca del barista.
James gli strinse la vita coperta dalla tshirt con entrambe le mani, poi le sollevò verso l'alto per sfilargliela e gettarla ai loro piedi.
James mosse le mani verso l'elastico dei pantaloni che indossava il tatuatore, accarezzandogli poi le natiche con entrambe le mani.
Teddy si staccò dal bacio e lo guardò in faccia.
"Ti piace il mio culo?" chiese con tono beffardo al ragazzo che annuì.
Teddy sorrise e si abbassò con la testa per baciargli il collo, lo riempì di baci leggeri, alternandoli a leccate, mentre James gettava la testa all'indietro, consentendogli un maggiore accesso.
Teddy prese tra le labbra il lobo del giovane e lo succhiò tra le labbra, poi dedicò qualche secondo a leccare l'orecchio del giovane barista che si aggrappò alla sua vita, graffiandogli la pelle con le unghie mentre si lasciava andare ad un gemito.
Era eccitato al massimo e strusciarsi contro Teddy che era ancora vestito dalla vita in giù lo faceva delirare.
"Teddy!" gemette James, infilando le mani oltre l'elastico dei pantaloni e dei boxer, toccando la pelle nuda dell'uomo che lo premeva contro il muro.
Il tatuatore lasciò andare l'orecchio, guardò James in faccia mentre si abbassava con entrambe le mani i pantaloni oltre la vita e assaltò nuovamente il collo del giovane che boccheggiò, rischiando di soffocare per via dell'acqua che gli cadeva sulla testa.
Allungò la mano verso la doccetta e la gettò per terra, per poi accarezzare le spalle del tatuatore che aveva abbassato la testa per baciargli il petto.
James stava cercando di strusciarsi contro il bacino del maggiore ma non appena sentì la sua lingua lambirgli un capezzolo turgido singhiozzò eccitato, coprendosi la bocca con una mano.
Era già al limite, se poi lo stuzzicava in quel modo...
Teddy sollevò lo sguardo su di lui, mentre succhiava la punta turgida tra le labbra, facendogli tremare le ginocchia.
James gli strinse il membro in una mano, cominciando a masturbarlo, mentre Teddy fece lo stesso impugnando quello del barista.
Mossero il polso in contemporanea, Teddy sollevò la testa per baciare James che rispose al bacio entusiasta, accarezzando la punta serica di Teddy con il pollice. Il maggiore sbatté la mano libera sulle piastrelle accanto alla testa di James, fissandolo in faccia, mentre continuava a masturbarlo, aumentando la velocità del polso.
"Eddie" boccheggiò James aggrottando le sopracciglia per poi venire con un gemito, sporcando il ventre di Teddy che lo seguì a ruota subito dopo, eccitato per il pensiero di essere stato lui, con le sue mani, a fargli perdere il controllo in quel modo.
James sollevò le braccia per stringere le spalle del maggiore, restando immobili, godendosi la presenza dell'altro e sorridendo felici per come le cose stavano cambiando per entrambi.
Note: mi raccomando non chiudete la storia senza aver prima stellinato e/o commentato.
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