57.
THOR
La festa era già cominciata da tempo quando Thor, insieme a Oliver e Charlie, entrò alla Tana.
James e Teddy erano già arrivati ed erano in piedi davanti al tavolo delle bibite mentre parlavano e si baciavano.
Thor si guardò attorno in cerca di Hugo, ma la famiglia di suo zio non era ancora arrivata.
Decise di avvicinarsi alla tavolo delle bevande e afferrò delle tartine che nonna Molly aveva appena posato sul vassoio.
"Sei troppo giovane per bere, lo sai si?" Lo stuzzicò James posandogli un braccio attorno alle spalle.
Thor sbuffò alzando gli occhi al cielo.
"Una birra posso berla.." disse mentre afferrava una bottiglia dal collo e la sollevava.
James sollevò un sopracciglio.
"Tuo padre sa che bevi?" Chiese preoccupato, voltandosi verso il salotto dove Charlie stava parlando con Harry.
"È una dannata birra e poi tornerò a casa e mi butterò a letto, va bene così?" Disse mentre apriva il tappo della bottiglia e se la portava alle labbra.
James sospirò.
"Come mai stai bevendo? Le cose a casa sembrano andare meglio, no?" Chiese James in un sussurro.
Thor sollevò le spalle.
"Se ti riferisci ai miei genitori si... Sono tornato a casa da qualche giorno... Sono... D'accordo con quello che provo per Hugo...." Thor sospirò bevendo un altro sorso.
"Con lui come va? L'ho visto l'altro giorno al locale, con il suo amico Zac... Mi sembrava molto giù di morale... Teme di averti rovinato la vita" disse suo cugino mentre Teddy si avvicinava ai due.
"Sono io che gliel'ho rovinata. Lo sai che Ron ed Hermione hanno litigato per questo? E lui dorme sul divano..." Disse Thor mogio.
"Lo zio Ron è sempre stato un po' un coglione... Non devi fartene una colpa..."
Teddy scrollò la testa.
"Se ti sentisse ti urlerebbe di tutto..."
"Beh, è la volta buona che gli dico in faccia che è un ottuso del cazzo.. mi chiedo sempre perché zia Hermione sta con lui... Potrebbe avere di meglio..."
"Beh... Sai che si dice sui rossi, si?" Chiese Teddy con un sorriso malizioso.
James sbatté le palpebre, confuso.
"Cosa si dice?" Chiese.
Teddy ridacchiò e guardò Thor.
"Oh beh... Lui sa qual'è il pregio... Si scopa suo figlio..." Disse Teddy indicandolo con la bottiglia di birra che aveva in mano.
"C...che stai dicendo?" Thor era confuso al massimo.
Teddy alzò gli occhi al cielo.
"Porca miseria ma solo io mi sono accorto che hanno degli uccelli enormi?"
James, che stava bevendo, sputò il liquido addosso a Thor che urlò scandalizzato, facendo voltare tutti gli adulti verso di loro.
"Va tutto bene?" Chiese Harry guardandoli.
"Si... Mi sono versato la birra addosso" disse Thor posando lo sguardo sulla maglietta ormai bagnata.
James era paonazzo e aveva gli occhi nocciola sbarrati, una mano posata sulla bocca aperta per lo stupore.
Thor scrollò la testa sbuffando prima di allontanarsi dai due.
Salì al piano superiore verso i bagni mentre il campanello di casa Weasley suonava.
Thor si bloccò con un piede a metà sul gradino, poi si voltò verso l'ingresso, il cuore che batteva furioso nel petto.
Rimase immobile in attesa finché qualcuno non andò ad aprire.
Sospirò triste quando ad entrare in casa furono Nika Anastas e Zac Andrews. Il sol vedere il migliore amico di Hugo gli fece chiudere lo stomaco per il nervoso.
Dubitava a quel punto che Hugo si fosse presentato alla festa. Sapeva che la colpa di tutto era la sua presenza, non si sarebbe mai messo contro suo padre, per cui non si sarebbe presentato.
Raggiunse il bagno e si chiuse la porta alle spalle. Vi si appoggiò contro con la schiena sentendo gli occhi pizzicare. Si sentiva uno schifo.
Che diavolo di persona era diventata? Era così talmente egoista che pur di avere Hugo avrebbe preferito sapere la sua famiglia distrutta?
Con un sospiro si avvicinò al lavandino e si sfilò la maglia bagnata.
La guardò in silenzio, ma la mentre era da un'altra parte.
Avrebbe dovuto rinunciare? Adesso che tutti sembravano essere d'accordo con loro due insieme?
Si abbassò verso il mobile sotto il lavandino e afferrò il phon. Asciugò la maglia e se la rimise poi decise di scendere.
Gli mancavano tre gradini quando si accorse di Zac abbracciare qualcuno davanti a lui.
Quando i due giovani si separarono, Thor ebbe un tuffo al cuore, poi lo sentì battere furiosamente.
Hugo si voltò verso di lui e le sue guance pallide presero velocemente colore.
"Ciao" disse il giovane.
"Che ci fai qui?" Disse Thor, pentendosi subito per il tono freddo usato.
Hugo aggrottò le sopracciglia.
"È il compleanno di James" disse guardandolo, poi abbassò la testa.
Thor finì di scendere gli ultimi gradini fino a trovarsi davanti a lui.
"Scusa" mormorò Thor mentre si avvicinava al suo corpo.
Desiderava toccarlo, ma non sapeva se poteva.
Hugo si mosse velocemente verso di lui e gli strinse la vita con le braccia e posò la fronte sul suo petto. Thor rimase immobile, emozionato per quel gesto.
"Ho detto ai miei che dopo il diploma verrò a vivere con te a Liverpool"
Thor deglutì e abbassò la testa. Il suo naso era seppellito tra i capelli rossi del cugino.
"Non voglio che ti rovini la vita per colpa mia..." disse Thor.
"Ed io non voglio rovinare la tua, ma... ti amo troppo per lasciarti andare... non mi interessa nulla, tu sei tutto ciò che voglio." Disse Hugo sollevando una mano per accarezzargli una guancia liscia.
Thor mosse la testa per baciargli il palmo e sorrise.
Il momento venne interrotto dall'arrivo di Louis, il figlio più piccolo di Bill e Fleur.
I due giovani si separarono e lo fissarono.
Il ragazzino aveva un giubbotto di pelle nera e stava infilando nei jeans dello stesso colore un pacchetto di sigarette.
Quando vide Thor, sorrise malizioso mangiandoselo con lo sguardo.
Il moro sentì la mano di Hugo stringergli con forza il fianco, le dita affondate nel tessuto del maglione.
Thor voleva baciarlo per quel moto di possessione nei suoi confronti.
Louis si passò una mano piena zeppa di anelli tra i ciuffi che gli oscuravano la vista. Thor si accorse della matita nera che gli circondava gli occhi chiari e solo in quel momento si accorse che aveva le unghie smaltate di nero. Al collo aveva all'incirca sei collane tutte di lunghezze differenti, alle orecchie degli orecchini pendenti.
Se Thor non lo avesse già conosciuto prima, lo avrebbe benissimo scambiato per una ragazza.
Louis non disse nulla, si limitò a sorpassarli per andare in salotto, portandosi dietro una scia di fumo che fece arricciare il naso ad Hugo.
Thor si voltò verso il compagno e gli sorrise.
"Adoro quando sei geloso" gli disse spingendolo verso il sottoscala per avere un po' di privacy per baciarlo.
"Geloso?" Chiese Hugo guardandolo confuso. "Io non sono geloso"
Thor sorrise e posò le labbra su quelle del rosso che gli strinse le spalle con entrambe le braccia mentre rispondeva al bacio.
Thor era sopraffatto dalle emozioni, si spinse contro il corpo morbido del ragazzo, affondando la lingua nella sua bocca calda, adorava sentire le mani del giovane sul suo corpo. Amava sentirlo stringere e graffiargli la schiena.
Quando sentì le mani di Hugo stringere entrambe le natiche, Thor si staccò per riprendere fiato e per fissarlo negli occhi, confuso.
Hugo si leccò le labbra e sorrise prima di ricambiare l'occhiata.
"Devo chiederti una cosa..." disse per poi abbassare lo sguardo sulla sua gola esposta.
"Cosa?" Chiese Thor.
"Quando.. quando avevi detto che volevi stare sotto.... Beh... ci pensi ancora?"
Thor lo guardò per un attimo e sorrise malizioso.
"Ci penso ogni giorno..." disse Thor abbassando la testa per mordicchiargli l'orecchio.
Hugo sospirò socchiudendo appena gli occhi.
"Quindi...se... ti dicessi che ho prenotato un albergo... verresti?"
"C-come hai fatto a prenotare un albergo?" Chiese Thor guardandolo.
"Diciamo che conosco il proprietario... gli ho promesso di andare a lavorare per lui per il periodo estivo..."
Thor lo guardò.
"Tutto questo solo per portarmi a letto?" Chiese Thor ridacchiando.
"Beh non abbiamo più un posto dove farlo..." disse Hugo guardandolo e accarezzandogli le spalle.
Thor ridacchiò e gli baciò le labbra.
"La torta è nel frigo!"
I due giovani si voltarono verso il salotto e decisero di non fare gli asociali e andare ad interagire con il resto della famiglia.
Thor fu stupito di non vedere Ron e guardò Hugo confuso.
Hermione stava parlando con Harry, Ginny e i gemelli.
"Ho detto basta. Questa è stata l'ultima goccia. Ron è troppo ottuso mentalmente, io non lo sopporto più. Gli sono grata per avere avuto Hugo e Rose, ma io ho bisogno di altro nella mia vita... io..beh... c'è questo collega carino che mi ha invitata ad uscire... è molto tranquillo e dolce, ha una mentalità aperta.. sa che mio figlio è gay e mia figlia è una ragazza madre, ha detto che non vede l'ora di conoscerli... e
.. spero di presentatelo... sempre se vorrete che io faccia parte della famiglia" stava dicendo Hermione.
Hugo allungò una mano verso Thor e gliela strinse con forza.
"I tuoi hanno rotto?" Sussurrò Thor all'orecchio di Hugo.
"Si. Mia madre ha cacciato di casa papà. Da un lato meglio così. Non ne potevamo più di sentirli litigare ogni dannato giorno. Io sono gay e sono felice di esserlo. Io ti amo e tutti in famiglia sono d'accordo con noi. L'unico che non lo capisce è mio padre. Per cui... meglio così..." disse Hugo.
"E non ti dà fastidio vedere tuo padre fuori casa? Non ti manca?"
Hugo guardò Thor.
"Ti assicuro che mio padre non mi mancherà nemmeno tra trent'anni. È meglio perderlo che trovarlo..." borbottò Hugo.
Thor aggrottò le sopracciglia ma non disse nulla.
Cosa avrebbe dovuto dire?
Lui sapeva solo che se i suoi genitori si fossero mai separati ne avrebbe sofferto.
Il suo sguardo si mosse verso il fondo del salotto dove Charlie e Oliver stavano parlando. Deglutì il groppo che gli si era formato in gola e sorrise quando Oliver si voltò verso di lui e gli fece un cenno con la mano.
"Vado a sentire cosa vuole mio padre..." disse Thor baciando la tempia di Hugo che lo fermò per un polso prima di lasciarlo andare.
"Digli che non torni a casa a dormire" disse il più piccolo per poi muoversi verso Rose, Max Bell e il piccolo Ethan che stava tirando i capelli di Arthur che lo teneva tra le braccia.
Thor si mosse verso i genitori e i due uomini lo strinsero tra le braccia.
"Ti vogliamo bene" dissero al giovane prima di sorridere emozionati.
Thor li guardò e sorrise a sua volta.
"Che succede? Voi non mi dite mai che mi volete bene, a meno che non ci sia qualcosa sotto..." Disse il figlio guardandoli.
"Ok, in effetti stamattina è successa una cosa meravigliosa..." Disse Oliver con un sorriso.
"Cosa?" Chiese Thor guardandoli.
"La tua adozione è completata. Sei nostro figlio a tutti gli effetti!"
Thor guardò scioccato i genitori e poi urlò felice, stringendoli tra le braccia.
"Oddio non posso crederci! Perché non mi avete detto nulla?! Sono vostro figlio ufficialmente!"
"Volevamo dirtelo, ma pensavamo di aspettare domani quando saremmo stati da soli..." Disse Charlie.
"Ma io non potevo aspettare e... Dovevo dirtelo!" Disse Oliver sorridendo felice.
"Si, dovrai cambiare i documenti di identità. Sarai Thorfinn Wood adesso. Ufficialmente" disse Charlie baciandogli i capelli.
Thor sorrise e baciò i suoi genitori sulle guance, poi li guardò in faccia.
"Ho sentito che Hermione e Ron hanno rotto. Mi dispiace, ma a sentire sia lei che Hugo è stata la scelta migliore... Io... Beh se voi due doveste mai separarvi ci starei malissimo, anche se dovessi vivere in un'altra città..." Disse Thor ed entrambi gli uomini lo strinsero e lo coccolarono.
Thor chiuse gli occhi godendosi le loro carezze e il loro affetto.
"Puoi stare tranquillo, non ho alcuna intenzione di lasciare tuo padre" disse Charlie posando una mano sulla spalla di Oliver che si voltò verso il marito e si scambiarono un bacio.
Thor sentì le guance avvampare mentre li osservava. Si imbarazzava sempre con le dimostrazioni di affetto così palesi.
Tossì per fare staccare i suoi genitori e li guardò in faccia.
"Uhm... Penso di non tornare a casa stasera a dormire..." Disse Thor.
I due uomini lo guardarono.
"Dormi da Hermione?" Chiese Charlie.
"Uhm... Io... Penso di sì?" Disse il giovane, non sapendo se dire la verità.
"Ok..." Disse Oliver.
"Hai i preservativi dietro?" Chiese Charlie e Thor sbarrò gli occhi avvampando.
"Papà!" Disse imbarazzato prima di allontanarsi.
Aveva da poco raggiunto Hugo per dirgli che andava bene trascorrere la notte insieme quando Molly giunse in salotto con la torta per James e le candeline accese sopra.
"Esprimi un desiderio!" Disse Rose con un sorriso mentre James si inchinava verso le candele per soffiarle.
Il giovane chiuse gli occhi e rimase fermo qualche secondo, poi spense le candele e in quello stesso momento videro Teddy inginocchiarsi davanti al compagno e mostrargli una scatolina.
James quando se ne accorse si portò una mano davanti alla bocca, scioccato per il gesto.
"James, sei l'amore della mia vita e voglio continuare a trascorrere il mio futuro con te. Vuoi sposarmi?"
Rose scoppiò a piangere mentre batteva le mani e sia Harry che Ginny si guardarono scioccati per quella proposta.
James urlò un "si!" Entusiasta e poi gettò entrambe le braccia al collo di Teddy, finendo insieme sul pavimento, impegnati in un bacio appassionato.
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