55.
NIKA
Nika aveva appena chiuso la porta di casa che Zac gli fu subito addosso, stringendogli il viso con entrambe le mani ed infilandogli la lingua in bocca.
Il ragazzino gemette e prese a oscillare i fianchi contro quelli del barista. Ce l'aveva duro da troppo tempo e ora voleva solo Nika e soddisfare la sua voglia.
Si strusció contro i suoi fianchi, premendolo con forza contro la porta di ingresso.
Gli tirò i capelli con entrambe le mani ansimando nel bacio mentre Nika gli stringeva la vita.
"Ti prego, ho bisogno di te" disse con tono disperato Zac succhiandogli le labbra e poi il mento.
Desiderava Nika da impazzire o sarebbe letteralmente esploso dalla voglia.
Si era preoccupato tantissimo quel giorno, temeva che Nika si fosse sentito male, che avesse bisogno di aiuto.
Quando glielo disse, Nika lo fissò con dolcezza e gli accarezzò le guance.
"Mi dispiace averti fatto preoccupare, giuro che non dimenticherò mai piú il cellulare a casa, se capitasse chiamami al bar. O ti chiamo io. Ma tu devi stare tranquillo ok? Tu sei nei miei pensieri sempre, intesi?"
Zac annuì sorridendo.
"Fai l'amore con me" gli disse mordendosi poi il labbro.
Nika lo trascinò in camera da letto e prese a spogliarlo velocemente. Desiderava vederlo nudo quanto prima.
Gli sfilò i pantaloni e quando si accorse che Zac non indossava intimo, deglutì eccitato.
"Vuoi farmi morire?" Chiese Nika mentre si inginocchiava a terra e accoglieva il membro duro del compagno tra le labbra.
Zac lanciò un grido eccitato e gli strinse i capelli con entrambe le mani.
Lo fissò a lungo, fissando le labbra rosse e bagnate attorno alla sua asta dura.
"Sei maledettamente eccitante così..." Disse Zac poi socchiuse gli occhi e gemette quando la sua mente gli mostrò un desiderio che lo stava tormentando da tempo.
"Voglio venire con te" disse Zac interrompendo Nika che si allontanò da lui e lo fissò.
Il giovane fece alzare il barista e prese a spogliarlo.
Ogni indumento che sfilava dal suo corpo, posava un bacio sulla sua pelle.
Quando gli sfilò la maglia dalla testa, si avventò con le labbra sui suoi capezzoli, leccandoli finché non furono turgidi.
Nika gemette e ansimò a quell'attacco. Gli accarezzò la schiena con entrambe le mani mentre il suo membro spingeva con forza contro la cerniera dei pantaloni.
"Zac" mormorò, sperando che il giovane si allontanasse dal suo petto, invece gliene succhiò uno tra le labbra, mentre l'altro veniva stuzzicato dalle dita della mano.
Nika singhiozzò eccitato. Sentiva il sangue pulsare nelle vene. Abbassò lo sguardo e osservò Zac dedicarsi ai suoi capezzoli con devozione.
Il maggiore gli accarezzò i capelli.
"Zac" mormorò ancora, ma questa volta perché le gambe stavano per cedere. "Spostiamoci sul letto...."
Zac si sedette sul letto, stringendo la vita del compagno con le mani e senza mai smettere di torturargli i bottoncini di carne reattivi.
Nika aprì i pantaloni che aveva indosso, sospirando quando la pressione sul suo membro diminuì.
Zac si portò una mano libera tra le gambe a stimolarsi il sesso duro, più mosse la mano per abbassare i pantaloni del compagno e denudarlo.
Zac gemette e si leccò le labbra non appena fu nudo davanti a lui. Gli leccò il sesso duro, sollevando gli occhi chiari su Nika che stava ansimando e portò una mano tra i suoi capelli che si erano arricciati verso la nuca.
Zac si dedicò a lungo al suo sesso, finché Nika non rabbrividì e cercò di allontanarsi da lui.
Zac mugolò e chiuse gli occhi stringendogli il sedere sodo con entrambe le mani. Portò le dita verso il solco tra le natiche e quel gesto fece sobbalzare Nika che si riversò completamente nella bocca del più giovane, gemendo il suo nome.
Zac lo pulì completamente con la lingua e quando fu soddisfatto si gettò con la schiena sul materasso e scalciò via le scarpe. Sorrise mentre si sistemava verso il centro del letto e poi tese entrambe le braccia verso il compagno che gattonò verso di lui, per poi sedersi sul suo bacino.
Il membro di Zac trovò posizione tra le natiche di Nika che sospirò e si sporse verso il compagno, baciandogli le labbra con dolcezza, entrambe le mani posate ai lati del viso di
"Ti amo" disse Nika guardandolo negli occhi.
"Ti amo anche io..." disse Zac guardandolo eccitato, accarezzandogli i fianchi e il busto nudo con entrambe le mani.
"Mi piace un sacco quando mi tocchi..." sospirò Nika contro le sue labbra.
"Amo toccarti, mi manchi quando siamo lontani..."
"Puoi venire a trovarmi al locale quando vuoi. Se devi studiare o fare i compiti puoi andare nella zona della libreria. Lì c'è silenzio..." disse Nika per poi sospirare quando Zac gli afferrò il sedere con le mani, costringendo il maggiore ad aggrapparsi al muro dietro la testa del giovane.
"Non voglio pensare alla scuola adesso..." disse Zac abbassando lo sguardo tra i loro corpi, notando come il sesso di Nika stava riacquistando vigore.
Zac si leccò le labbra.
"Voglio fare l'amore con te..." disse il ragazzo dagli occhi verde acqua mordendosi il labbro quando sollevò il bacino.
Nika rabbrividì.
"Vuoi...? Così..?" Chiese Nika guardandolo.
Zac deglutì e poi annuì.
"Ok" disse Nika. "Devi prepararmi però..."
Il maggiore si sporse verso il comodino e aprì il cassetto, afferrando il lubrificante.
"Sdraiati sul letto" disse il più piccolo, le guance rosse.
Nika si sdraiò a pancia in giù sul materasso, piegando entrambe le braccia sotto la testa mentre Zac si sistemava in ginocchio tra le sue gambe aperte.
Afferrò il lubrificante e aprì il tappo. Guardò Nika e sospirò.
Prese a massaggiare le natiche del ragazzo sotto di lui, strofinando le dita nel solco tra di esse. Il compagno sospirò, cercando di rilassarsi.
"Non ti farò del male... fermami se te ne faccio, intesi?"
Nika annuì in silenzio.
Zac premette un po' di lubrificante nel solco tra le natiche del maggiore e subito prese a spalmarlo con le dita, muovendole su e giù il solco.
Nika sospirò e Zac sentì la sua apertura contrarsi appena sotto le sue attenzioni.
"Tutto bene?" Chiese preoccupato.
"Si..." disse Nika.
Zac decise allora di oltrepassare il cerchio di muscoli con un dito.
"Sei strettissimo" mormorò il castano. "Stai bene?"
"Sto bene, continua..." mormorò Nika.
Zac allora si inchinò con il volto sulla schiena del compagno, baciandogli la pelle mentre affondava completamente con il dito nel suo corpo.
Aspettò qualche secondo una reazione di Nika ma il giovane non sembrò turbato.
Le dita divennero presto due, poi tre e solo a quel punto, Zac prese a sforbiciare, muovendo i polpastrelli verso l'interno.
Il corpo di Nika venne attraversato da una scarica violenta di piacere e gemette spalancando le gambe.
Zac stava sudando e il cazzo era talmente teso che gli faceva male.
"Nika. Ho bisogno di te..." disse Zac con voce tesa.
Il maggiore boccheggiò e si mosse in ginocchio sul letto. Allungò una mano verso il comodino e aprì il cassetto.
Tirò fuori la scatola dei preservativi e la diede a Zac che l'aprì con mani tremanti.
"È vuota" disse il più piccolo, sentendo la delusione colpirlo.
"Cosa? No, non è possibile... l'ho comprata da poco..." disse Nika controllando dentro la scatola.
Quando si accorse che era effettivamente vuota gemette frustrato.
"Cazzo, no..." disse gettando la testa sul cuscino.
Zac, ancora inginocchiato tra le sue gambe, prese ad accarezzargli la.schiena con le mani e poi gli venne in mente l'unica cosa fattibile.
"Facciamolo senza..."
Nika sgranò gli occhi e si voltò con la testa, guardandolo da dietro la spalla.
"Senza?" Chiese il maggiore.
Zac avvampò.
"Beh... stiamo insieme no? Ed io ero vergine.. sono sano e tu pure .. per cui..." disse Zac stringendosi nelle spalle, il cuore che batteva furioso.
Nika rimase in silenzio pensieroso, poi si alzò, sistemandosi sulle ginocchia, mentre si appoggiava con le mani sul muro di fronte a lui.
Prese un respiro profondo e poi guardò nuovamente Zac che non si era ancora mosso.
"Ok...va bene..."
Zac sbarrò gli occhi chiari e poi guardò il compagno.
"Va... bene?"
"Si... facciamolo senza.. non sono stato con nessuno a parte te... sei stato.. il primo anche tu per me... lo sai..." disse Nika per poi fissare il muro davanti a lui, le guance rosse.
"Ti amo così tanto..." mormorò Zac baciandogli la schiena mentre gli stringeva la vita con le braccia. "così... tanto..."
Nika deglutì il groppo che gli si era formato in gola. Sentiva il cuore battere furioso nel petto. Aveva paura, certo. Ma... stava facendo l'amore con Zac, il suo ragazzo e l'amore della sua vita.
"Ti amo anche io... ti amerò sempre..." disse Nika sussultando quando sentì Zac sistemarsi dietro di lui, la punta del suo pene che si muoveva nel solco delle sue natiche.
"Sei mio" disse Zac prima di spingere con i fianchi ed entrare nel suo corpo. "Oddio" singhiozzò.
Nika rabbrividì e si morse il labbro, cercando di rilassarsi. Gettò la testa all'indietro, tendendo i muscoli del collo mentre Zac si faceva strada nel suo corpo con una lentezza disarmante.
"Tutto bene?" Chiese Zac, ormai a metà strada nel suo corpo.
Il ragazzino stava fissando se stesso affondare nel corpo del suo ragazzo, sentiva la testa girare per l'emozione e le mani, strette attorno ai fianchi di Nika, tremare.
"Abbastanza..." disse Nika. "Quanto ti manca?"
"Poco..." disse Zac.
Nika premette i palmi sul muro e spinse all'indietro i fianchi con un gesto fluido, finché il suo sedere non toccò il bacino di Zac.
Nika gemette per il dolore acuto, Zac lanciò un grido eccitato e poi crollò sulla schiena del barista.
"Vuoi uccidermi, per caso? Cosa... cosa diavolo hai fatto?" Singhiozzò Zac accarezzando la schiena del compagno con la guancia.
"Volevo che ti sbrigarsi ad entrare ma... era meglio se aspettavo i tuoi dannati tempi. O porca troia" disse tra i dentro Nika, cercando di scacciare le lacrime che gli pizzicavano gli angoli degli occhi.
"Ti sei fatto male?" Chiese Zac preoccupato, portando la mano libera verso il sesso del compagno, trovandolo senza vigore.
Nika gemette.
"Lascia che mi prenda cura io di te... me lo permetterai?" Chiese Zac mentre muoveva la mano su e giù il membro del compagno che si stava lentamente risvegliando.
"Si. Fai tutto quello che vuoi..."
Zac sorrise e si sporse verso la spalla del compagno, mordendola.
Nika si voltò per guardarlo e Zac sorrise.
"Ora sei mio a tutti gli effetti..." ridacchiò.
Nika stava per chiedergli che diavolo stesse dicendo, quando Zac prese a muoversi lentamente nel suo corpo, la mano stretta attorno al suo sesso.
"Oh Zac" singhiozzò Nika, socchiudendo gli occhi.
Bruciava ancora, ma la mano del moro che si muoveva sul suo sesso era una deliziosa distrazione.
"Ti amo Nika..." sussurrò Zac uscendo dal suo corpo per poi rientrare fino in fondo.
Nika mugolò qualcosa che lo studente non capì, ma continuò a muoversi dentro e fuori il suo corpo, finché non si trovò con il sesso duro e gocciolante del compagno nella mano.
Prese ad accarezzargli la punta sensibile con il pollice mentre affondava con velocità nel suo corpo finché Nika con gridò eccitato e Zac si bloccò.
"Cosa...? Ti ho fatto male?" Chiese preoccupato.
"No... cazzo, continua a muoverti.." disse Nika allungando una mano verso la gamba del compagno.
Zac continuò a muoversi, entrando e uscendo dal suo corpo con sempre maggiore velocità.
Nika rabbrividì e gettò la testa all'indietro.
"È così bello con te... Zac!" Urlò, quando il ragazzo toccò un punto dentro di lui che lo fece sciogliere.
"Sono qui..." disse il ragazzo affondando le unghie nella pelle delicata dei suoi fianchi.
"Di più... ancora..." disse Nika socchiudendo gli occhi e gemendo a voce alta.
Zac continuò a muoversi nel suo corpo, finché Nika non si irrigidì tutto, contraendosi con forza attorno al suo membro.
"Oddio io sto... oh Zac..." singhiozzò il maggiore mentre Il ragazzino allungava la mano verso il sesso del compagno e lo sentì venire nella sua mano. "Cazzo" gemette quando le ultime ondate di piacere lo abbandonarono.
Zac aveva stretto i denti, ma tutto quello stimolare fu troppo per lui e mormorò il nome di Nika prima di sentire il piacere coglierlo.
Ebbe il tempo di estrarre il membro da dentro il suo corpo prima di schizzare con forza sulla sua schiena e sulle natiche del compagno.
"Nika... oddio" disse mentre muoveva la mano già sporca del piacere del compagno sul proprio membro.
Osservò il suo piacere sporcare la schiena del compagno e poi crollò sfinito sul materasso, le gambe che formicolavano dolorosamente.
"Le gambe" gemette, mentre posava la mano sporca sul ventre.
Nika si voltò verso di lui e gli si sdraiò addosso, coccolandolo e abbracciandolo.
Zac stava ancora cercando di respirare in modo normale quando Nika gli baciò il collo con delicatezza e poi posava la testa sulla sua spalla. Gli afferrò il polso e si portò la mano sporca alle labbra, leccando le dita per pulirle.
Zac lo fissò eccitato e sorrise.
"Mi piace stare sotto" disse.
Nika lo guardò con un sopracciglio sollevato.
"Ah davvero?" Chiese.
Zac annuì.
"È stato più intenso..."
Nika sorrise.
"Si... è più intenso da passivo.."
Zac gli tirò appena i capelli con la mano pulita.
"Ahi.. perché?" Chiese Nika confuso.
"Perché mi stai dicendo che ti piace stare sotto.."
"Beh... la prima e ultima volta che lo avevo fatto è stato orribile.... Tu sei... stato meraviglioso e... Il modo in cui ti muovi..." disse Nika sorridendo.
Zac avvampò.
"Il modo in cui mi muovo? Non me la sono goduta per niente, ero terrorizzato di farti male!" Disse Zac. "È orribile stare sopra. Penso troppo..."
Nika ridacchiò.
"Ok, ho capito... starò io sopra d'ora in poi... però... potresti ogni tanto soddisfare le mie voglie..." disse Nika baciandogli il petto.
"Ma io sono nato per soddisfarti..." disse Zac sollevandogli il mento per guardarlo in faccia.
Non disse nulla, ma il suo viso da felice si adombrò in fretta.
"Non lasciarmi mai. Non dimenticarti di me. Voglio ricevere il tuo buongiorno la mattina e sentire la tua voce quando torni a casa dal lavoro e la tua buonanotte. Dio, amo la tua voce quando mi dai la buonanotte.." disse Zac sospirando.
"Hai detto che sono tuo, no? E poi... ti manderò il buongiorno tutti i giorni e ti chiamerò quando torno a casa dal lavoro e si, amo darti la buonanotte... non dormo senza aver sentito la tua voce prima..."
Zac sorrise.
"Secondo te... noi due potremmo mai andare a vivere insieme?"
Nika lo guardò.
"Beh .. non ora ma... in futuro direi di sì .. perché?"
Zac scrollò le spalle.
"No, basta così. Volevo sapere cosa ne pensavi della convivenza..."
Nika sorrise.
"Voglio i miei spazi.. non mi va di farti venire a casa solo nei pomeriggi in cui mia madre lavora... vorrei tornare a casa e trovarti che mi aspetti.. magari la cena pronta..."
Zac sollevò un sopracciglio.
"Davvero? Quindi io devo essere la moglie?" Chiese.
"No .. direi che non sarai la moglie..." disse allungando una mano verso il sesso del ragazzo.
Zac si sporse per baciare le labbra del compagno.
"Quando torna tua madre?"
"Non prima delle undici.. vuoi restare qui a dormire?"
Zac negò con la testa.
"Non posso... però possiamo sempre farlo un'altra volta.. ed io sto sotto... che ne dici?" Chiese con un sorriso.
Nika ridacchiò.
"Affare fatto, ma prima dobbiamo farci una doccia. Ho la schiena che prude..." disse il maggiore sollevandosi dal suo corpo.
"Uh... attento, potrei fare cadere la saponetta per puro caso.." disse Zac alzandosi dal letto con un sorriso malizioso.
"Mi dispiace per te ma non ho saponette nella doccia, solo bagnoschiuma..." disse Nika.
Zac lo fulminò con lo sguardo.
Mentre si recavano in bagno, Zac guardò da dietro la spalla Nika, che gli stava fissando sfacciatamente il sedere.
"Ah, James ha detto che ti ha invitato per la sua festa di compleanno e di fidanzamento ed io sono incluso nell'invito..."
Nika sorrise mentre entrava nella doccia e apriva l'acqua.
"Te lo avrei detto più tardi... ero un po' impegnato" disse il maggiore tendendo le braccia verso di lui.
Zac si fece stringere dal compagno e lo baciò sulle labbra, pronto a ricongiungersi con lui un'altra volta.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top