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ZAC

Zac stava fissando lo schermo del suo cellulare invece di studiare musica. La settimana successiva lo avrebbero esaminato ma Zac non riusciva per niente a concentrarsi.

Aveva sentito Nika la sera prima, si erano chiamati dandosi la buonanotte ma adesso, nel pomeriggio inoltrato, erano quasi le tre, Nika non gli aveva nemmeno scritto un messaggio, facendolo preoccupare non poco.

Stava bene? Perché non gli aveva ancora scritto? Sapeva che quel giorno lavorava, ma un messaggio per dirgli che stava bene?

Scocciato chiuse il libro che aveva davanti e afferrò il cellulare. Lo avrebbe chiamato, non gliene fregava un cavolo fosse al lavoro.

Stava per comporre il numero quando all'improvviso si accorse di Hugo che lo stava chiamando.

"Hey!" rispose con tono allegro Zac, però si preoccupò quando non sentì la voce del suo amico. "Va tutto bene?" Chiese preoccupato.

"Si..." Disse Hugo, ma prese un respiro profondo. "No, non va bene niente... Tu cosa fai? Sei a casa? Possiamo vederci? Ho bisogno di parlare con qualcuno, sto impazzendo..."

Zac sospirò, stringendo il telefono tra le dita.

"Certo, vieni pure..." Disse.

Il suo amico lo ringraziò e poi si salutarono.

Zac si passò una mano tra i capelli e sospirò. Stare ad ascoltare Hugo non gli avrebbe fatto pensare ai suoi problemi.

Hugo aveva fatto tanto per lui e Nika, era arrivato il momento di ricambiare il favore.

Zac chiuse il libro che aveva davanti e si alzò dalla sedia della scrivania per raggiungere sua madre in cucina.

Stava per dirle che Hugo stava arrivando, quando il giovane si bloccò sulla soglia.

Wally e Nicole erano strette in un abbraccio mentre si scambiavano un bacio appassionato. Con orrore, Zac si accorse che la mano di sua madre era sotto la maglia di Nicole.

"Mamma!" La chiamò, fissando ostinatamente a terra.

"Tesoro. C-hai finito di studiare?"

"Sta arrivando Hugo. Mi ha chiesto di aiutarlo con dei compiti di scuola..." Disse Zac sentendo il viso andargli a fuoco per la vergogna.

"Ah, ok..." Disse Wally mentre Nicole si allontanava dalla moglie per andare a prendere un bicchiere di acqua.

"Vuoi qualcosa da bere?" Chiese Nicole guardandolo da dietro la spalla, subito dopo aver aperto il frigo.

Zac guardò rapidamente sua madre che era a disagio.

"N-no... Sto bene così... Comunque se suonano sarà Hugo..." Disse prima di voltarsi e andare via il più velocemente possibile dalla cucina.

Quando si chiuse in camera sospirò. Sapeva che sia madre non era una amante delle effusioni in pubblico, soprattutto davanti a lui.

Nicole e sua madre, da quando si erano sposate, erano sempre state riservate e Zac non le aveva mai viste scambiarsi effusioni a casa, fino a quel momento.

Si passò una mano tra i capelli sospirando poi controllò il cellulare e aprì l'applicazione dei messaggi.

Sospirò frustrato, Nika nemmeno aveva ricevuto l'ultimo che gli aveva scritto.

Si buttò sul letto, fissando il soffitto, assorto.

Cosa diavolo era successo? Aveva lasciato il telefono a casa? Perché non lo aveva avvisato? Forse doveva chiamare lui al negozio...

Zac sbuffò. Odiava essere così apprensivo nei confronti di Nika, ma quando non lo sentiva per delle ore, come quel giorno, diventava apprensivo.

Afferrò nuovamente il cellulare sentendolo vibrare.

"Sto per arrivare" recitava il messaggio di Hugo. "Mi accompagna mio padre.."

"Addirittura? Ma che succede?" Rispose Zac.

"Eh, fammi arrivare e ti racconto. Non immagini!"

Zac sospirò e rimase in attesa, mentre pensava ad un modo per mettersi in contatto con Nika.

Il campanello suonò qualche minuto dopo, Zac si alzò dal letto ma mentre stava uscendo dalla sua camera sentì Nicole andare ad aprire e accogliere il suo amico.

Zac si infilò entrambe le mani nelle tasche dei pantaloni che portava e sorrise ad Hugo che si stava incamminando verso di lui.

"Hey, che succede?" Chiese il moro mentre entravano in camera sua.

"Succede che è tutto uno schifo. Ho rotto con Thor..." Ammise il rosso e Zac sollevò un sopracciglio.

"Cosa? Ma gli sei andato dietro per mesi!"

Hugo si sedette sconsolato sul letto.

"Lo so, ma... I nostri genitori hanno scoperto che io e lui stiamo insieme..."

Zac lo guardò scioccato.

"Scoperto? E come?"

"L'ex di Thor è andata da mio zio Charlie e gli ha mostrato una foto di me e Thor che ci baciamo fuori da scuola..."

"Porca puttana" disse Zac scioccato.

"Eh... Io per non rovinare tutto ho detto che era un bacio per una scommessa perché mio padre ha dato di matto, ma alla fine mi sono reso conto che questa relazione tra me e lui non può funzionare. Gli rovinerei la vita..." disse mogio.

Zac sospirò.

"Non capisco perché ti stai tirando indietro. Vi amate, se anche i vostri genitori lo sanno... qual'è il problema? Non siete imparentati... non... continuo a non capire..."

Hugo sospirò.

"Mio padre... ecco... lui è... molto chiuso con la testa... per lui le cose sono o bianche o nere. Non esce dalle sue convinzioni. Quando mia sorella ha annunciato di essere incinta, papà è impazzito... voleva cacciarla di casa, non capiva come mia sorella potesse aspettare un bambino a sedici anni..."

Zac lo guardò.

"Adesso... non posso più uscire senza che mio padre mi accompagni... sono osservato a vista. Anche se volessi andare a vedere come sta Thor... non posso farlo..." sospirò il rosso.

"Perché no? Per me dovresti stargli vicino. E tuo padre.... Vedrai che capirà..."

"Ne dubito. Mio padre è fatto così..." disse Hugo rassegnato.

Il rosso guardò l'amico che stava fissando il cellulare assorto.

"Che hai tu invece?" Chiese.

"Nika non mi risponde da tutto il giorno. Ho paura che gli sia successo qualcosa..."

Hugo lo guardò confuso.

"Non è al lavoro?"

"Esatto. E non mi ha mandato nemmeno il buongiorno! Capisci?"

Hugo continuò a guardarlo, confuso.

Zac sospirò.

"Sono patetico, lo so. So che è al lavoro e sicuramente è impegnato, ma quando non lo sento mi... boh, mi sento triste..." ammise.

Hugo sospirò.

"Lo capisco... capisco come ti senti... ma... non fai prima ad andare a trovarlo?"

"Dovrei andare al bar?" Chiese Zac come se quell'idea non gli fosse passata per la testa nemmeno per un secondo.

"Non devi. Andiamo insieme. Ti accompagno. Ho bisogno di stare in un posto diverso dalla mia stanza!" Disse Hugo alzandosi con un sorriso.

Zac lo seguì fuori dalla camera.

"E se poi lo scopro con un altro?" Chiese con tono drammatico.

"Sul posto di lavoro?" Chiese sollevando un sopracciglio il rosso.

"Dici che aspetta di andare a casa?" Chiese Zac mordendosi le unghie in preda all'ansia.

Hugo rise.

"Mamma stiamo uscendo. Andiamo a bere qualcosa al bar di Nika... va bene?" Chiese il ragazzo.

Zac guardò Hugo che lo fissò a sua volta.

"Andiamo, quelle due staranno facendo le porcate in camera da letto. Sai che prima le ho beccate mentre limonavano? In cucina!"

Hugo avvampò mentre scrollava la testa ed usciva dalla casa dell'amico. 

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