9| Lizzie, James & Hogsmeade

Andare ad Hogsmeade era uno degli eventi preferiti di tutti gli studenti di Hogwarts dal terzo anno in poi, e per Eliza Greenway e James Potter le cose non erano diverse. Entrambi non vedevano l'ora di arrivare e passare una giornata libera dallo studio e dai professori.

Liz e Finn si erano accordati per incontrarsi davanti al Negozio degli Scherzi di Zonko intorno alle quattro per il loro appuntamento, mentre lei aveva in programma di fare altre cose prima di quell'ora. Cose come prendere una Burrobirra in compagnia dei Malandrini.

Prima di entrare ai Tre Manici di Scopa, si sistemò i capelli specchiandosi nella vetrina del negozio accanto. Non voleva sfigurare!

Arrivò perfettamente in orario e trovò già James, Sirius, Remus e Peter seduti ad aspettarla. Con loro, Marlene McKinnon e Lily Evans, che stranamente non era stata trascinata via da Severus.

<<Ciao>> li salutò, accomodandosi vicino a Lupin <<Tutto bene?>>

<<Sì, tu?>>

<<Anch'io. Grazie per l'invito>> fece, leggermente in imbarazzo. Si vedeva che non era abituata a stare con loro. Con tutti loro, per lo meno. Ci aveva quasi fatto l'abitudine ad avere James intorno, non la disturbava neanche più così tanto.

Sorrise educatamente a Madama Rosmerta quando lei venne a chiederle se volesse qualcosa <<Una Burrobirra piccola, per favore>> ordinò.

<<Wow Greenway, sei più gentile di quanto ricordassi!>> scherzò Sirius. Liz notò James muoversi di scatto e subito dopo Black piegarsi e toccarsi la gamba. La fulminata tra i due non passò inosservata.

Grazie Potter, pensò.

<<Beh, non penso di avere più un motivo valido per trattare il mondo come un essere categoricamente inferiore. Anche se lo è>> rispose, con un sorrisetto a metà tra il suo solito ghigno freddo ed un'espressione da umana dotata di cuore.

Remus sorrise, cambiando argomento di conversazione e spostandolo sui corsi di studio che stavano frequentando <<Com'è Aritmanzia?>>

<<Non la definirei una materia fondamentale, però è abbastanza interessante. La professoressa Vector è qualificata, ma la trovo banale in determinate spiegazioni. Le ore di lezione sulle proprietà del numero sette sono state belle, invece>>

<<Tu quindi ci hai capito qualcosa?!>> esclamò Marlene, intromettendosi e portandosi le mani tra i capelli <<Beata te! Io mi sono persa a metà spiegazione perché Mary non la smetteva di chiacchierare!>>

<<Se vuoi, ti posso passare i miei appunti>> le propose, osservandola illuminarsi e sorridere a cinquanta denti.

<<Oh per Merlino, grazie! Mi salveresti la vita!>>

Non sarebbe la prima, pensarono contemporaneamente Liz e James. Subito dopo, si guardarono, forse avendo capito di avere le menti coordinate.

Lily notò quello scambio di occhiate e tirò una gomitata a Sirius, con un sorrisetto sul viso. L'altro fece la stessa cosa con Remus, che lo fece con Peter, che lo fece con Marlene.

Le Burrobirre di tutti arrivarono insieme e si buttarono in una chiacchierata di gruppo per passare il tempo.

<<Lily>> chiamò Liz, attirando l'attenzione della nata-babbana <<Come funziona la vita tra i babbani di preciso? Cosa c'è di diverso da quello che facciamo noi, esclusa la magia ovviamente? Nei libri le differenze non sono spiegate bene>>

<<Ci sono diverse cose che funzionano diversamente, però penso che riguardino tutte quante la magia. Sì, voglio dire, i babbani si spostano tramite auto o altri mezzi, i maghi utilizzano degli incantesimi. I lavori sono diversi, non esistono Auror, ma elettricisti, meccanici, idraulici... tutte cose che i maghi sistemano con la magia>>

<<Ho capito>> annuì la Serpeverde <<Quindi niente di veramente rilevante>>

<<Non degno di nota. Però credo che sarebbe bello se i maghi iniziassero a studiare i babbani. Scoprirebbero che non sono rozzi come credono!>>

<<Sono d'accordo>> la appoggiò <<Babbanologia a scuola è interessante, ma non mi andava di seguire un altro corso>>

<<Con i voti che hai tu, Eliza, non penso che sarebbe stato un problema!>> commentò Remus, pacatamente, voltandosi a guardarla.

<<I voti sono un conto, il tempo è un altro, Lupin>> gli rispose, alzando le spalle e sorseggiando la sua Burrobirra. Quel giorno era più calma e disponibile del solito: evidentemente era l'aria di Hogsmeade a farle bene <<Comunque sia, credo che non tutti a scuola appoggerebbero lo studio dei babbani>>

<<I tuoi compagni di Casa, per esempio?>> Sirius amava infilare il dito nella piaga, evidentemente.

<<Sì, i miei compagni. C'è anche tuo fratello, no?>>

<<Touché>> replicò il Grifondoro <<Purtroppo sì, c'è anche Regulus>>

<<Tornando al discorso. Sarebbe bello poter studiare i comportamenti dei non-maghi, ma nessun altro di Serpeverde è chiaramente interessato. Forse solo una ragazza del sesto anno>>

<<A te non importa del sangue?>> chiese James. Sembrava veramente interessato ad ottenere una risposta da parte sua.

<<No, per me tra purosangue, mezzosangue e nati-babbani non c'è differenza. Sono tutti maghi, alla fine dei conti. Che importa se un genitore è babbano o se entrambi lo sono o non lo è nessuno dei due?>>

James non nascose un sorriso. Liz Greenway era ancora una volta un passo avanti a tutti, a quanto sembrava.

Lily sembrava quella più contenta, tanto che si alzò in piedi e costrinse Remus a togliersi. Si sedette accanto alla Serpeverde e la prese a braccetto, emozionata. Si misero a parlare di magia e di incantesimi, tutti gli altri le guardavano come se stessero parlando in arabo.

Non c'era dubbio che fossero le due streghe più brillanti di tutto il Castello, Liz era superiore in fatto di potenza ma per quanto riguardava le capacità di memoria erano sullo stesso piano.

Poi chiacchierarono tutti insieme ancora un po', di argomenti come il Quidditch. Era un interesse comune, che non rischiava di far scoppiare litigate inutili. O meglio, Sirius e Peter iniziarono a discutere su quale fosse la squadra più forte, ma niente di eccessivamente grave!

Soltanto dopo diverso tempo Liz controllò il proprio orologio, accorgendosi di essere clamorosamente in ritardo per il suo appuntamento con Finn. Sgranò lo sguardo, facendo una smorfia con le labbra.

Si alzò in piedi di scatto e si scusò <<Devo proprio andare, sono in ritardo! Buona continuata!>> affermò, salutando e afferrando al volo la propria borsa <<Ah, Marlene, quando vuoi ti passo gli appunti, solo fammelo sapere prima così li preparo! Ciao a tutti!>>

Senza aspettare risposta, lanciò un paio di falci e un galeone sul tavolo e corse via. Finn la stava aspettando davanti a Zonko, ciondolando nel tentativo di riscaldarsi.

<<Ciao! Scusa il ritardo, ho perso la cognizione del tempo!>>

<<Non importa!>> mormorò lui, a mo' di saluto <<Sei stata ai Tre Manici di Scopa?>>

<<Sì, dovevo incontrarmi con qualcuno>> rispose vagamente <<Ma comunque sia, prego! Andiamo!>>

Presero a camminare e a parlare, ma la mente di Liz era ferma da Madama Rosmerta. Avrebbe davvero voluto continuare a passare il tempo con quel gruppo di ragazzi: era incredibile come le cose potessero cambiare da un momento all'altro.

Fino ad un mese prima, se le avessero detto che si sarebbe divertita in compagnia di James Potter sarebbe scoppiata a ridere. Ora invece non aveva più niente da ridere, era la pura e semplice verità!

Non lo considerava più borioso, semplicemente un po' vanitoso. Ed egocentrico. E qualche altro aggettivo che in quel momento non le veniva in mente.

<<Allora... come mai mi hai chiesto di uscire?>> per spezzare l'imbarazzante silenzio che si era venuto a fermare dopo i saluti iniziali, Liz si decise a parlare <<Beh, me l'hai già detto in realtà. Quindi... perché ti piaccio? Di solito sono una che fa paura, stando a quello che dicono in Casa>>

<<Sarai anche cento volte più potente di me, ma sei almeno cinquanta centimetri più bassa e almeno trenta chili più magra! Dubito che mi potresti far paura!>> scherzò, ridacchiando <<Perché mi piaci? Facile, perché sei fuori dal comune. Sei al centro del gossip della scuola ma della popolarità non ti importa, sei nella squadra di Quidditch e sei la migliore ad Hogwarts. Sei diversa>>

Liz non sapeva come dirgli che si sbagliava completamente. A lei della popolarità importava eccome! Ma non nel senso vero del termine, non voleva l'attenzione, voleva il potere derivante da essa!

<<Wow, sono motivazioni interessanti...>> mormorò, passandosi la lingua sulle labbra e sfregandosi le mani per riscaldarsi <<Ed immagino che tu voglia sapere se ciò che provi tu è ricambiato...>>

<<Sarebbe bello, sì>> annuì lui ironicamente, tentando di risultare simpatico. Liz non era propriamente soddisfatta, anzi. Avrebbe chiaramente preferito una risposta seria.

<<Vedi... non sono affatto interessata, in questo momento, ad una relazione con te. Non so come dirtelo senza ferire i tuoi sentimenti, quindi sarò brutale. Tu non mi piaci>> sentenziò, voltandosi e fermandosi per guardarlo. Era tornata per un momento quella ragazza fredda ed insensibile: quasi non ci si ritrovava più.

<<Ma...>>

<<Ripeto, non è mia intenzione ferirti. Però, Finn, la verità è questa>>

Il ragazzo ci rimase un attimo, non capendo se stesse scherzando o stesse dicendo seriamente. Ma quello che lui non poteva sapere era che, se non ti chiamavi James Potter, non avevi il lusso di scherzare con lei.

<<Okay...>> sussurrò, annuendo pacatamente <<Va bene, ho capito. Però...>>

<<Però?>>

<<Non c'è nemmeno la più piccola possibilità che tu ti possa innamorare di me?>> glielo chiese con uno scintillio così particolare negli occhi che quasi le fece stringere lo stomaco.

<<Non lo so>> rispose sinceramente <<Ascolta, Finn, sei sicuramente una brava persona e non lo nego, ma non posso decidere ora. C'è bisogno di conoscersi prima di innamorarsi>>

Il Serpeverde le strinse la mano, sorridendole <<Va bene. Non importa. Conosciamoci. Ti accorgerai che sono meglio di quanto credi!>>


<<Ti accorgerai che sono meglio di quanto credi!>> James scimmiottò la voce di Craig, facendo scoppiare a ridere Peter e Sirius <<Ma chi si crede di essere?>>

<<Senti chi parla!>> lo rimbeccò Lily.

I Malandrini e le aggiunte erano ancora ai Tre Manici di Scopa a chiacchierare e a divertirsi, ma intanto Potter ne aveva approfittato per lanciare un incantesimo su Liz per ascoltare cosa stesse dicendo. Nessun altro poteva sentirla.

<<Che sta dicendo?>> chiese infatti Marlene.

<<Io mi domando proprio perché stai origliando la conversazione della Greenway, James!>> replicò Remus, incrociando le braccia al petto <<Ci sta fare il pettegolo, ma che speri di ottenere? La parola d'ordine del dormitorio di Serpeverde?>>

<<Zitto Moony, non sento!>>

<<Eh sì, zitto Remus!>>

<<Sta zitto tu, Sirius!>>

<<Ragazzi zitti!>> fece allora Peter, battendo le mani e sovrastando il chiasso <<Jamie-boy non sente!>>

Alzarono tutti un sopracciglio, James compreso <<Jamie-boy? È nuovo questo?>>

<<Ma non volevi sentire, tu?>> controbatté Lily, sospirando <<È sbagliato, ma se proprio vuoi ascoltare quello di cui parlano, fallo e basta!>>

<<Hai appena emanato una perla di saggezza, Evans, sappilo!>> ridacchiò Sirius, sporgendosi per ascolta a sua volta ciò che la Greenway stava dicendo.

<<Vuole baciarla!>> esclamò James all'improvviso, facendo saltare Marlene per lo spavento e facendo andare di traverso la Burrobirra a Peter.

<<E... qual è il problema?>>

<<Come qual è il problema?, McKinnon!>> fece Potter, drammatico <<Non devono baciarsi!>>

<<Oh accidenti, James, ammetti di essere geloso e basta!>> Remus sbatté la testa contro il tavolo <<Non farla tanto lunga!>>

<<Non sono per niente geloso!>>

<<Per l'amor del cielo...>> bisbigliò Lily, strappando la bacchetta di mano a James ed estendendo l'incantesimo di udito a tutto il tavolo <<Voglio sapere se si baciano! Quindi state zitti!>>

<<Non eri tu quella che pensava fosse sbagliato?>> le chiesero Marlene e Peter in coro, scambiandosi un'occhiata divertita.

<<Shh!!>>


<<Tu vuoi COSA?!>> era stata la risposta sconcertata di Liz alla richiesta di Craig <<Ascolta, quale parte di non ci conosciamo non ti è particolarmente chiara? Se vuoi posso spiegarti la differenza in modo comprensibile!>>

<<Non fraintendermi! Non intendevo un bacio bacio, uno sulla guancia!>> lui alzò subito le mani <<Ho capito cosa vuoi dirmi, Greenway, e ti assicuro che non sono un pervertito!>>

Eliza sorrise alla sua ultima frase, doveva ammettere che l'aveva fatta ridere <<Senti, io te lo darei pure il bacio sulla guancia, ma ci sono degli impiccioni che mi stanno ascoltando...>>

Finn la guardava sconvolto, ruotando poi la testa per controllare <<Ma qui non c'è nessuno!>>

<<Riesco a percepire quando un incantesimo viene lanciato su di me, Finn, quindi fidati se ti dico che ci stanno ascoltando. A giudicare dalla traccia magica direi che lo stanno facendo più o meno da quando ci siamo incontrati...>> incrociò le braccia al petto, stretta nella sua giacca scura <<Gradirei continuare il mio appuntamento in pace, grazie!>> poi bisbigliò sottovoce un <<Questa me la paghi>>

Sfilò la bacchetta dal braccialetto e lanciò un incantesimo non-verbale in meno di due nano-secondi. Innalzò una barriera protettiva intorno a lei e al ragazzo, non distogliendo gli occhi dai suoi nemmeno per un attimo.

<<Sei forte, Greenway, accidenti!>> si complimentò Finn, passandosi la mano tra i ricci disordinati <<Cioè, lo sapevo già. Ma superi te stessa!>>

Era più o meno la stessa cosa che le aveva detto James un paio di volte, ma in qualche strano modo contorto... non aveva lo stesso significato.

Non riusciva a spiegarselo, eppure lei sapeva tutto. La cosa la terrorizzava e la infastidiva al tempo stesso.

Finalmente protetta dall'ascolto dei Malandrini, Liz si concesse di chinarsi e di lasciare un bacio veloce sulla guancia di Finn. Si tenne i capelli con le mani, svolazzanti a causa del vento. Non dovette nemmeno tenersi sulle punte dei piedi, era abbastanza alta di per sé ed in più lui non era una montagna.

Si sorrisero velocemente - o meglio, lui lo fece -, prima di ritirarsi e tornare ognuno nelle proprie posizioni iniziali.

<<Beh, allora, Eliza...>>

<<No, no!>> lo interruppe, con un gesto della mano <<Liz va benissimo!>>

<<Oh, Liz... quindi che ne pensi di uscire qualche altra volta insieme?>>

<<Sarebbe fantastico>> gli rispose, più gentile del normale. All'inizio avrebbe risposto subito di no, ma man mano che il tempo era passato si era resa conto di avere vicino una persona carismatica e simpatica.

Finn non le piaceva in quel modo, però niente le vietava di potersi innamorare in seguito, se le cose fossero divenute serie!

<<Bello...>>

<<Già...>>

<<Allora... ci vediamo domani, Liz...>>

<<A domani...>> mormorò lei, a mo' di saluto. Lo osservò andare via per ricongiungersi ai suoi amici e non poté fare a meno di paragonare lui e James.

Erano due persone totalmente diverse, già a partire dalla Casata e passando per il carattere, però avevano una cosa in comune: entrambi erano riusciti a farla ridere. Evento più unico che raro, potremmo dire.

Una volta che Finn divenne solo un puntino lontano, Liz si voltò e, furente, si diresse a cercare James.

Oh, quella volta l'avrebbe appeso a testa in giù e l'avrebbe scorticato vivo! Non aveva dubbi al riguardo!

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