89| Lizzie, James & the double date
James Potter sapeva quanto fosse faticoso per Lizzie Greenway fare i conti con il suo immenso potere, soprattutto se tutte le persone tendevano a guardarla ogni volta che attraversava un corridoio oppure entrava in un'aula.
Da quando aveva dato ancora una volta prova della sua forza, la strega aveva iniziato ad essere trattata diversamente. Nessuno osava contraddirla durante una conversazione, nemmeno quando erroneamente sbagliava il nome di uno studente, molti non la guardavano addirittura negli occhi, forse terrorizzati da quella leggenda falsa che raccontava di come gli occhi della ragazza fossero in grado di pietrificare all'istante.
Non lo dava a vedere, lei, eppure ne soffriva. Aveva fatto così tanta strada dal suo terzo anno, era cambiata in meglio, ma nessuno sembrava riconoscerglielo davvero. Tre anni prima, non avrebbe avuto problemi a sventrare una persona con lo sguardo, adesso, invece, a momenti dava da mangiare persino agli uccellini indifesi.
No beh, ecco, l'ultima parte magari no. Però il concetto è quello.
Eliza Greenway non era più soltanto la potentissima strega dall'animo gelato. La Serpe del gelo l'aveva soprannominata qualcuno anni prima, forse alcuni dei compagni di Finn Craig, che lei aveva brevemente frequentato prima di James. Ma quella persona non esisteva più.
O meglio, continuava a vivere, seppur si fosse dispersa nell'immensità dell'animo puro di quella ragazza tanto cocciuta quanto brillante.
Così il giovane Grifondoro aveva tentato di tutto, pur di far tornare il sorriso sul viso della sua streghetta. Le aveva fatto regali, le aveva cantato una serenata meravigliosa sotto la pioggia - cosa che, James non capiva come fosse possibile, aveva provocato più pietà che altro. Eppure, era bellissima come canzone la sua!
Lizzieeee, mia Lizzieeee, faceva, Seiiiii splendenteee, seiii, semplicemente seiiii, la meravigliaaa dell'animaaaa miiiiiaaaaa. Il tuo sorrrrrriiiiiiisooooo miiiiiii faaaaa gioire! Guaaaardamiiii e amamiiiiiiii.
Non era proprio bella?! Lizzie invece l'aveva guardato malissimo!
Bah, le donne!
Alla fine, persino uno dalle infinite risorse come James aveva dovuto mollare la presa. Il malumore di Lizzie non era un qualcosa che si poteva curare, anzi. Doveva soltanto essere lenito. La ragazza doveva tornare a vivere da sola, sulle sue gambe.
Molto spesso lei e James se ne stavano insieme nella Stanza delle Necessità, seduti abbracciati senza dirsi niente. Per loro, il silenzio valeva più di centinaia di parole.
Anche in quell'occasione erano lì.
Liz era seduta sulle gambe di James ed era appoggiata al suo petto, facendovi combaciare la spalla sinistra. Aveva lasciato cadere la propria testa nell'incavo del collo del ragazzo e così era rimasta.
James giocherellava con i suoi capelli e li arrotolava intorno all'indice sinistro. Ogni tanto, posava le labbra sul suo viso, lasciandole dei baci di qua e di là.
<<Credi che...>> gli sussurrò ad un certo punto, deglutendo <<Prima o poi...>>
<<Sì>> la interruppe lui, annuendo ed afferrandole velocemente la mano, intrecciando le dita alle sue <<Quello che è successo... non è stata colpa tua. Anzi, tutto il contrario. Ti hanno applaudita, Lizzie. Se non ci fossi stata tu, probabilmente qualcuno sarebbe morto!>>
<<Non sarebbe morto nessuno senza di me, James. Ero io il bersaglio>>
<<Hai comunque salvato tutti>>
<<Ed ora mi guardano come se fossi un nemico da abbattere. Prima mi amano e poi mi lapidano. Bello, vero?>> replicò lei, infastidita nuovamente a quel pensiero. Si alzò in piedi, iniziando a girare per la Stanza delle Necessità, che aveva assunto le sembianze della camera a casa della strega.
<<Hey hey hey>> anche James si tirò su, spolverandosi i pantaloni e togliendosi della polvere di dosso. Fermò il circolare della sua ragazza, posandole le mani sulle spalle <<Buona>>
<<Non sono un cane>> sibilò subito lei, cosa che lo fece sorridere.
<<No? Ma come? Pensavo fossi la mia cagnetta!>> resosi conto di quanto quella frase suonasse male, seppur volesse essere uno scherzo normalissimo e non da maniaci, James tentò di rimediare <<No cioè, io volevo...>>
<<Non sono un cane>> ripeté Lizzie <<E non sono nemmeno una puttana>> aggiunse. Per la prima volta, le sue labbra si curvarono leggermente verso l'alto.
<<Oh no, non lo metto in dubbio>> affermò James, chinandosi in avanti e sussurrandole all'orecchio qualche parola <<Tuttavia mi piacerebbe sentire cos'altro sa dire quella tua boccuccia>>
<<ODDIO>> trillò Liz, spintonando il ragazzo dal petto ed osservandolo indietreggiare stupefatta <<Sei un pervertito!>>
<<No!>>
<<NO? Mi hai appena chiesto di farti sentire come so...>>
Il mago la zittì con un bacio, che usò come scusa per far scivolare le mani lungo ai suoi fianchi e fino alla parta bassa della schiena.
<<Sei...>> mormorò Liz, tra uno scontro di labbra e l'altro <<... un maledetto pervertito>>
<<No>>
<<Io ti dico di sì>>
Discussero ancora per diversi minuti sull'argomento, prima che James se ne uscisse con una delle idee più strane che avesse mai avuto.
<<Facciamo un'uscita a quattro!>> propose, entusiasta. Addirittura batteva le mani.
<<Pensavo che il motivo per cui abbiamo finto di lasciarci mesi fa fosse proprio quello di evitare le proposte degli altri!>>
<<Sì, quello è vero. Ma stavolta scegliamo noi chi portare!>>
<<Che vuoi dire?>>
<<Io scelgo una persona e tu scegli l'altra, solo che non ci comunicheremo le rispettive compagnie. Ci stai?>>
<<Perché ho la sensazione che questa si rivelerà una pessima, pessima idea?>> domandò lei, incrociando le braccia al petto e fissando il fidanzato con un sopracciglio alzato.
<<Perché sei una miscredente!>>
<<James...>>
<<Dai!>> la incoraggiò <<Fidati di me! Vedrai che andrà tutto bene!>>
<<Se lo dici tu...>>
<<È un sì?>>
<<Forse>>
<<Quindi è un sì!>>
<<Fa un po' come vuoi...>> si arrese Liz <<Ma sappi che se ti porti Sirius ti scuoio vivo e dopo averlo fatto userò la tua pelle come sciarpa per l'inverno. Va bene?>>
Un brivido percosse la schiena del mago <<Affare fatto!>>
Quando Liz aveva proposto a Lily di accompagnarla a quella specie di appuntamento strano, la Grifondoro sapeva che accettare avrebbe sicuramente portato a qualche problema. Solo, non si aspettava che James non scegliesse Sirius. Né Remus o Peter.
No.
James aveva chiesto ad Alex, che convinto di fare un favore sia a lui che alla sua migliore amica aveva accettato subito. Quando però si era ritrovato davanti L&L, come le chiamavano all'interno del gruppo, aveva realizzato quanto imbarazzante sarebbe stata quell'uscita.
La nata-babbana provava ancora dei sentimenti per James ed Alex... Alex invece si era reso conto di non vedere più Lizzie in quel modo, anzi. Non era che una sorella, per lui.
E poi... beh, c'era Lily. Che era radiosa come il sole di primavera, che era buffa ed intelligente. Che aveva il potere di fargli scappare un sorriso anche quando era giù di morale.
Semplicemente c'era.
Né Liz né James, però, erano a conoscenza dei sentimenti dell'uno e dell'altra. Si sarebbero sicuramente sentiti traditi e l'ultima cosa che Lily e Alex volevano era che quei due smettessero di fidarsi di loro.
Liz in particolare. Lily si era innamorata del suo ragazzo. Probabilmente non l'avrebbe mai perdonata se l'avesse scoperto. Non poteva rischiare di perdere un'amica speciale come lei!
Così la Grifondoro ed il Serpeverde ingoiarono i rispettivi bocconi amari e tentarono di passare la miglior serata possibile. Più che per loro, lo fecero per i loro amici. Quando Liz era andata in bagno per un istante, infatti, James aveva spiegato loro il motivo di quell'uscita: riuscire a mandare in pace il cuore tormentato dell'Incantatrice.
Nonostante il forte imbarazzo che regnava tra gli altri due studenti di Hogwarts, quel doppio appuntamento non fu così male come Liz aveva predetto. Risero, scherzarono, passeggiarono tutti e quattro insieme alla luce della luna.
Lily non aveva smesso di lanciare occhiate nascoste ad Alex per l'intera serata. Evidentemente tiratosi più in tiro del solito per l'occasione, aveva comunque scelto di lasciare sul proprio viso quell'accenno di barba che lo caratterizzava. Sembrava un piccolo orso dalle guance morbide ed era carinissimo, almeno secondo la strega.
Gli occhi verde smeraldo del Serpeverde erano ancora più lucenti del normale ed i suoi capelli scurissimi erano stati pettinati al meglio, non come James, che preferiva di gran lunga sembrare uno che aveva appena preso la scossa.
<<Lils, tutto bene?>> le chiese proprio Alex ad un certo punto, stando attento a non farsi sentire da James e Lizzie, che stavano bisticciando riguardo a qualcosa di ignoto <<Hai un'espressione strana>>
<<Sì sì, tutto okay>>
Ma la sua risposta non pareva per nulla aver convinto l'amico, che le posò una mano sulla spalla <<È per loro?>>
<<Eh?>> Lily alzò gli occhi da terra e li posò su Liz e James... era convinta che guardarli scambiarsi un bacio avrebbe fatto male, che sarebbe stato doloroso come poche altre cose, e invece... invece non le fece niente. Scosse il capo, quindi <<No... non è per loro>>
<<Allora cosa...>>
<<Alex>> lo zittì soltanto pronunciando il suo nome e scambiandosi un'occhiata con lui <<Va tutto bene>>
<<Non sembra, sai? Se vuoi parlare...>>
<<No no>> rispose subito Lily, aumentando il passo. Poi però smise di camminare <<Lizzie, JP... mi è appena venuto in mente che Mary mi aveva chiesto se stasera avessi potuto aiutarla a studiare per Storia della Magia. Vi spiace se vado? Sennò mi uccide!>>
<<Oh tranquilla>> le rispose James, passando il braccio intorno alle spalle della sua streghetta <<Ci spiace però, ci stavamo divertendo!>>
<<Esatto>> confermò Liz, staccandosi dal mago per raggiungere Lily ed abbracciarla. Le schioccò un bacio sulla guancia <<Auguri, Mary è negata in Storia della Magia!>>
<<Grazie>> mormorò l'altra, accennando un saluto veloce ai suoi amici e sgusciando via. Sentì lo sguardo di Alex bruciarle sulla schiena ma cercò di resistere con tutta sé stessa dal voltarsi.
Aveva quasi raggiunto il dormitorio di Grifondoro quando una mano si avvolse intorno al suo braccio. Fece per cacciare un urlo ma la vista del mago di Serpeverde le impedì di svegliare persino Gazza.
<<Alex, che ci...>>
<<Andiamo, dai. Facciamo due passi da soli>>
<<Devo aiutare Mary e...>>
<<Oh andiamo, lo sappiamo tutti e due che non devi aiutare nessuno>> il sorrisetto sul viso di Alex riuscì a farle capire che non stava scherzando, l'aveva capito veramente <<Cos'è, ora non vuoi più parlarmi?>>
<<No, è che...>> Lily respirò profondamente <<Alex, ascolta, sono stanca stasera. Vorrei solo andare un po' a dormire>>
L'espressione sul viso del ragazzo non lasciava trasparire altro se non gentilezza. Le lasciò il braccio ancora prima che lei stessa potesse anche solo pensare di strapparlo dalla sua presa <<Va bene, va bene...>> acconsentì, annuendo <<Però sappi che se volessi parlare, io ci sono>>
<<Lo so>> sussurrò la nata-babbana, i suoi occhi si fecero un po' lucidi <<Vedi, pensavo che mi avrebbe fatto male vedere Liz e James insieme. Ma non è così... io... è come all'inizio, non riesco a provare niente nei loro confronti>>
Alex aprì la bocca incredulo <<Mi stai dicendo che...>>
<<Che nonostante tutto, io... non sono innamorata di lui. Non più almeno>>
I muscoli facciali del mago sembrarono quasi rilassarsi, cosa che sorprese Lily non poco <<Ah>>
<<Ah? Questo?>>
<<S-sì. Voglio dire, buon per te... insomma... ehm...>>
Alla strega scappò una specie di risata divertita <<Sta buono, Alex, o rischi di impappinarti a vita>>
<<Divertente>>
<<Molto, sì, lo so>>
Il ragazzo deglutì, non riuscendo a momenti nemmeno a parlare. L'ansia lo stava corrodendo dall'interno, mentre si perdeva negli occhi meravigliosi di Lily <<Se non è per James che stai così... perché?>>
Lei si irrigidì così tanto che il suo labbro inferiore prese a tremare, mostrando chiaramente tutto il panico che si stava irradiando nel suo corpo <<Io non...>>
<<Non sei obbligata a dirmelo, certo, solo che...>>
Lily non lo fece finire di parlare che lo acchiappò per il colletto della sua maglietta e lo costrinse ad abbassarsi. Fece scontrare le sue labbra con le proprie e lo baciò. Il cuore le batteva feroce nel petto, anche se la strega non sapeva se per quell'impulsività non da lei o se per la gioia di averlo fatto.
Non si aspettava che Alex ricambiasse quel gesto, anzi. Era convinta che l'avrebbe allontanata, che le avrebbe detto che, dopotutto, per lui c'era ancora solo Lizzie.
Invece no.
Invece le posò le mani sul viso e le sue dita lunghe si infilarono sotto ai capelli rossi della ragazza. Non si spostò, nemmeno di un centimetro.
Alex stesso non era sicuro di potersi ancora muovere.
<<Lily...>> sussurrò sulla bocca di lei <<Tu...>>
<<Sta zitto per una volta>> replicò subito Lily, allungando la mano e piazzandola dietro al collo del Serpeverde.
Lo baciò di nuovo.
E poi ancora.
Ed ancora.
Fino a che non riuscì più a respirare.
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