82| Lizzie, James & that cruel ending

Se c'era una cosa che James Potter amava fare, era sicuramente passare le giornate ad osservare la sua ragazza splendere. Letteralmente. Avrebbe potuto continuare ad osservare Eliza Greenway per tutta la vita senza mai stancarsi.

Era il sole, quella ragazza. E lui viveva per prendersi una scottatura.

Nello specifico, adorava vederla combattere al Club dei Duellanti, però il suo momento preferito era sicuramente quando la ragazza saltava a bordo della sua scopa, pronta a disputare un incontro di Quidditch.

Sul suo viso c'era un'espressione così concentrata e sicura che James invidiava moltissimo. Anche lui, prima di una partita, era sempre attento ma Lizzie aveva quel qualcosa in più. Lei gli diceva sempre quanto ammirasse il suo essere un buonissimo capitano, James la riteneva ancora meglio, seppur il capitano lo facesse qualcun altro.

Seduto sugli spalti, la sua attenzione era puntata sulla strega più potente mai esistita. Non guardava nemmeno la partita, guardava lei. Scrutava il suo sguardo attento, la sua espressione, il modo in cui si asciugava il sudore sulla fronte con il braccio sinistro.

Di tanto in tanto, quando le sue tattiche venivano intercettate dai Tassorosso, Liz si voltava e cercava gli occhi di James tra la folla. Aveva bisogno di lui, dei suoi sorrisi, della sua approvazione. Era quello che la spingeva ad andare avanti, ed era così fin da quella maledetta reazione allergica del terzo anno.

Seppur non volesse ammettere, all'epoca, quanto James Potter fosse importante per lui. Seppur dicesse di odiarlo per aver distrutto la lettera di sua madre. Seppur sapesse che, in realtà, era lei che aveva sbagliato, era lei a non aver letto la lettera.

Però ora le cose erano cambiate. Loro stavano insieme e si amavano. Si completavano a vicenda e non c'era niente di più bello dell'amore che provavano l'uno per l'altra.

Liz sfrecciò accanto alle tribune, la pluffa ben salda tra le mani. James e Marlene la incitarono addirittura più forte dei suoi stessi compagni Serpi e lei segnò i dieci punti più belli della partita. Il suo goal era stato straordinario ed aveva spiazzato il portiere di Tassorosso!

<<SEI STATA BRAVISSIMA!>> le gridò James, quando lei gli ripassò vicino per tornare al centro dello stato.

<<Grazie!>>

L'incontro terminò pochi minuti dopo, poiché il Cercatore di Serpeverde acchiappò il boccino, decretando quindi la vittoria della sua squadra.

Per quanto fosse 'triste' riguardo alla vittoria dei suoi più acerrimi nemici, che significava automaticamente che se i Grifoni non avessero vinto la partita contro i Corvonero le Serpi avrebbero vinto il campionato, James era felicissimo per la sua streghetta.

Come al solito, dopo il fischio finale, Liz sfrecciò verso le tribune, dove il suo ragazzo la stava già aspettando. Gli buttò le braccia al collo e lo strinse in un abbraccio carico di gioia.

James le tirò un buffetto sul naso, facendola sorridere istintivamente <<Forza, vai a festeggiare, ci vediamo dopo!>>

Gli occhi di tutti erano puntati su di lei, così Liz scelse di fare la cosa più saggia possibile. Schioccò un bacio sulla guancia del ragazzo e volò dai suoi compagni, non prima di aver gridato <<Mi devi un appuntamento!>>

<<Contaci, ma belle!>>


James coprì gli occhi di Liz con le mani, sorprendola. Lei sorrise, avendo riconosciuto subito il profumo <<Indovina chi sono!>>

<<L'abominevole uomo delle nevi?>>

<<Ci sei vicina>>

<<Babbo Natale?>>

<<Proprio lui, brava, ma chérie>>

<<Devo dire che in effetti vi assomigliate!>> commentò Marlene, lasciando un bacio sulla guancia dell'amica e scompigliando i capelli a James <<Vi lascio. Buon appuntamento, ragazzi!>>

<<Grazie Marls, ti voglio bene!>>

<<Anche io!>>

Il mago aspettò che l'altra Grifondoro se ne fosse andata per avvicinarsi a Lizzie e circondarle la vita con le braccia. Chinò la testa, appoggiando la fronte contro quella della ragazza ed aprendosi in un sorriso gigante.

<<Sei in vena di romanticismo, oggi?>>

James le sfiorò le labbra <<Per te sono sempre pronto>>

<<Pronto per l'appuntamento?>>

<<Puoi scommetterci>>


Arrivò ben presto anche il momento dell'ultima partita dei Grifondoro. La squadra in rosso doveva vincere assolutamente, solo in quel caso avrebbero conquistato la Coppa delle Case. Se avessero perso, i Serpeverde sarebbero stati campioni per il terzo anno di fila - ossia da quando Lizzie era in squadra.

E, a proposito della strega, non fu difficile individuarla tra gli spalti. Era seduta tra i Serpeverde ma indossava una felpa a maniche lunghe del colore della divisa dei Grifoni fatta da lei con la magia: sul davanti figurava soltanto una scritta piccolissima in bianco sul petto, che recitava 'Best girlfriend ever', mentre sulla schiena, rigorosamente in oro, troneggiava il numero 07 - quello di James - e sopra ad esso era scritto a caratteri cubitali 'Potter'.

I suoi compagni di Casa si dividevano, c'era chi la guardava male per applaudire ad ogni azione dei noti rivali e c'era chi invece trovava tenerissimo il fatto che, nonostante la sfida tra loro fosse sempre aperta, Lizzie fosse lì a tifare per la persona che amava.

L'Incantatrice scattava in piedi ogni volta che James compiva un miracolo dei suoi, segnando con azioni impossibili e davvero belle.

<<Bravo!>> gli urlava, applaudendo.

Ecco una cosa bella di Liz, se ne fregava di ciò che pensavano gli altri. La guardavano male perché sperava in una vittoria dei Grifondoro nonostante quello significasse la perdita della Coppa delle Case per i Serpeverde? Non poteva importargliene di meno.

Sfortunatamente, il Cercatore di Grifondoro venne scaraventato giù dalla scopa da quello dei Tassorosso e quest'ultimo riuscì ad afferrare il boccino d'oro, siglando la vittoria della sua squadra.

I Grifoni, seppur furiosi, corsero subito a vedere come stesse il loro compagno, caduto da una distanza piuttosto pericolosa. Stava bene, era stato proprio fortunato!

Le Serpi invece incominciarono a festeggiare sulle tribune, coinvolgendo anche Lizzie. Prima di fare qualsiasi cosa, però, la ragazza si voltò verso James, che le sorrise e la incoraggiò a divertirsi. I suoi occhi erano spenti, chiaramente tristi per aver perso dopo una delle sue performance migliori, ma nonostante quello in qualche modo le mostravano anche allegria.

I festeggiamenti veri e propri tuttavia cominciarono poco dopo, tornati nella propria Sala Comune. La squadra ricevette i complimenti di Lumacorno e poi i ragazzi vennero lasciati liberi di fare ciò che volevano.

Neanche due settimane dopo si sarebbero tenuti gli esami e Liz non vedeva l'ora. Quell'anno era stato davvero estenuante e lei sperava soltanto di rilassarsi! Inoltre, la vacanza che Lily stava programmando da mesi era sempre più vicina!

<<ALLA NOSTRA VITTORIA!>> i Serpeverde alzarono i calici di champagne che il professore aveva gentilmente e di nascosto, sottolineando di nascosto, portato lorol.

<<ALLA VITTORIA!>>





Il cuore di Eliza Greenway si era spezzato soltanto due volte in vita sua, la prima quando sua madre era morta e la seconda quando James aveva baciato Abby. Solo, non immaginava che molto presto quelli che considerava famiglia gliel'avrebbero distrutto di nuovo.

Che uno dei suoi fratelli gliel'avrebbe distrutto di nuovo.

Perché Sirius Black quel giorno di luna piena di giugno commise l'errore peggiore della storia, mettendo in pericolo Severus Piton e l'incolumità e la protezione di Remus, suggerendo al Serpeverde di dirigersi al Platano Picchiatore per scoprire cosa nascondesse il gruppo.

Dicendogli così, l'aveva pressoché mandato alla ghigliottina. Ignaro di tutto, non sarebbe riuscito a fare niente per difendersi, nonostante fosse un mago molto, molto abile.

Se non fosse stato per l'intervento repentino di James, Piton sarebbe stato ucciso da Remus, senza se e senza ma.

E la McGranitt era andata su tutte le furie.

Remus, feritosi pur di resistere all'impulso di azzannare all'odore di un umano, era stato portato in infermeria non appena la sua trasformazione era svanita, ma Severus... lui era il vero problema. Il Platano Picchiatore gli aveva provocato delle ferite in alcuni punti così gravi che era stato costretto a letto a sua volta.

Eliza non era presente al momento dell'incidente, anzi, era dentro insieme a Marlene e Lily. Poi aveva percepito qualcosa al cuore, come un colpo. Aveva capito dopo che si trattava di James, che sanguinava dal braccio a causa di uno dei colpi presi.

Subito, aveva cominciato a rimproverare Sirius. Quello stupido aveva messo in pericolo Remus e quella era la cosa peggiore. Soprattutto considerando che ora anche Piton sapeva la verità sul lupo mannaro.

Il vero problema era James, che si era messo in mezzo.

Per quanto anche lui fosse arrabbiato con Sirius, deluso più che altro, lo difese. Lo difese dicendo che la cazzata era stata colossale ma che era sicuro che non avrebbe mai fatto del male a Remus di sua spontanea volontà.

Eliza era scoppiata, allora. James non l'aveva mai vista così furiosa.

<<E lo difendi anche?>> aveva gridato al suo ragazzo <<Sei davvero così ingenuo da difenderlo? Gli voglio bene come ne voglio a mia sorella ma ha esagerato. Ha messo in pericolo non una ma ben TRE vite, tra cui quella di Remus e tra cui anche la tua! Come puoi difenderlo?! Avete rischiato da morire, maledizione!>>

<<Lizzie, calmati, per favore...>>

<<Dimmi soltanto una cosa>> l'aveva zittito lei, profondamente delusa da quel comportamento <<Sapevi di questo piano? Sapevi ciò che stava per succedere?>>

<<Io...>>

<<Lui non sapeva niente, Lizzie, sono stato io>> era intervenuto Sirius, fulminato poi dallo sguardo della ragazza <<È la verità, io...>>

<<No, io... lo sospettavo>> aveva confessato invece James, stringendo i pugni e serrando la mascella <<Non sapevo del piano preciso, ma sapevo qualcosa>>

Era bastato quello per frantumare il cuore di Liz <<Lo sapevi e non hai fatto niente per fermarlo... hai salvato Severus, sì, ma avresti potuto impedire sia a lui che a Remus di farsi male ed invece no...>>

<<Liz...>>

<<Hai preferito fare l'eroe dell'ultimo minuto. Ma bravo, complimenti...>>

<<Liz, ti prego, ascolt...>>

<<Io e te abbiamo chiuso>>

Mai parole furono così dolorose come quelle.

James aveva spalancato lo sguardo, Sirius con lui <<C-cosa? No, Liz, aspetta. Non puoi fare così!>>

<<Non posso fare cosa, scusa? Non posso scegliere di non voler stare con una persona che pur di proteggere il suo migliore amico è stata disposta fino all'ultimo momento a lasciare che qualcuno si facesse male? Io ti difenderei da tutto, James, e tu lo sai... ma questa è stata imperdonabile>>

Detto quello, aveva schioccato le dita ed era sparita.

Si era materializzata nella Sala Comune di Grifondoro, spaventando quei pochi studenti presenti, ma si era scusata in fretta. Gli occhi lucidi non lasciavano trasparire altro se non dolore.

Ma, purtroppo, per lei non era ancora finita.

Si era diretta in camera di Marlene senza fiatare, con la testa china ed un'espressione bastonata. Era a pezzi. Stava crollando lentamente, con il cuore frantumato a causa della delusione.

Aveva allungato la mano davanti a sé e con la magia aveva aperto la porta della stanza dell'amica. Una lacrima le era scivoltata per la guancia ripensando a James. Dio, aveva così bisogno di sfogarsi!

<<Marls, non hai idea di quello che... OH MIO DIO>>

<<Liz! Oddio, Liz aspetta...>>

Ma la strega non poteva credere ai suoi occhi. Marlene e Dorcas Meadowes... se ne stavano mezze nude, una addosso all'altra, a baciarsi con passione.

Ed il cuore fece crack di nuovo.

<<Lizzie, ti giuro che...>>

<<Vuoi due...?>>

<<Sì>>

<<Da quanto... da quanto tempo... va avanti... questa storia?>> le parole le erano sembrate acciaio in bocca. Come... ma... lei non sapeva nulla.

Marlene aveva abbassato la testa, profondamente in colpa <<Da gennaio>> aveva bisbigliato piano <<Poco dopo le vacanze>>

<<E... e non mi hai detto niente?>> Marlene l'aveva sentito chiaramente il momento in cui la sua voce si era spezzata e le fece un male atroce.

<<Volevo dirtelo, ma non c'era mai l'occasione. Te lo giuro!>>

<<Hai avuto tutte le occasioni di questo mondo, Marlene! Sono passati sei mesi, sei cazzo di mesi!>> aveva sbottato allora Liz e quelle lacrime che aveva tentato di trattenere erano sfuggite al suo controllo. Dorcas non l'aveva mai vista piangere e quella visione le aveva stretto lo stomaco.

<<Lizzie...>>

<<Perché non me l'hai detto?>>

<<Volevo, ma... tu eri sempre con James ed io... io non volevo interrompervi e...>>

<<Guarda il lato positivo>> la voce di Liz si era fatta improvvisamente gelida, mentre si asciugava le lacrime e freddava lo sguardo <<Da oggi non ci sono problemi>>

<<Di che stai parlando?>>

<<Ero venuta a dirti che ho lasciato James>> aveva risposto Liz, ghiacciando Marlene sul posto all'istante <<E già che ci sono, ti lascerò anche un'altra notizia. È uno scoop fresco fresco... a quanto pare, Eliza Greenway stasera non ha perso soltanto un ragazzo, ma anche quella sua presunta migliore amica a cui teneva tanto>>

<<Liz, mi spiace davvero tanto. Avrei dovuto dirtelo! Lo so, me ne rendo conto. Ho sbagliato, ma lascia che...>>

Era bastato un gesto della mano perché la voce di Marlene sparisse.

Dorcas, che aveva tenuto lo sguardo fisso su Eliza, non era riuscita quasi a riconoscerla. Sembrava tornata davvero quella vecchia versione di sé, quella che tutti temevano. E la cosa l'aveva terrorizzata.

<<Vi auguro di durare fino a che morte non vi separi>> erano state le ultime parole di Liz prima che questa se ne andasse ancora.

Quella volta più a pezzi di prima.

E né James né Marlene avevano ancora realizzato che cosa quelle loro decisioni e quella loro scelta di parole avessero scatenato.

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