78| Lizzie, James & three birthdays in a row
*La luna piena del marzo 1976 cadeva il 16, quindi il giorno del compleanno di Lizzie. Per comodità, l'ho spostata a due giorni dopo <3
Marzo era un mese strano in fatto di galeoni, si finiva sempre a non avere più niente di tutto ciò che i genitori spedivano ai ragazzi. Dopotutto, era il mese di tre compleanni importanti, uno dopo l'altro. Remus apriva le danze, il 10 marzo. Poi toccava a Lizzie, il 16. E infine James, il 27.
Il lupo mannaro, come al solito, venne sorpreso da una festa da parte dei suoi amici e ricevette così tanti regali da far invidia a mezzo mondo. Più il tempo passava e più lui riusciva a farsi amare dalle persone, era incredibile!
Venne il turno di Lizzie. L'Incantatrice, che aveva deciso di lasciar perdere con la sua finta rottura con James ed aveva rivelato la presa in giro, aveva festeggiato grazie all'aiuto dei suoi amici. Ci avevano pensato i Malandrini ad organizzare qualcosa per lei.
Quella per la Serpeverde fu probabilmente una delle feste più grandi che avessero mai organizzato. I maghi avevano fornito posto, musica, da bere, da mangiare, di tutto. Però era servito loro un piccolo aiuto da parte proprio della festeggiata, che aveva dovuto nascondere con la magia rumori sospetti.
Normalmente ci avrebbero pensato loro, ma quell'anno avevano proprio esagerato e non erano sicuri che quattro incantesimi combinati avrebbero avuto lo stesso effetto di uno lanciato dall'Incantatrice.
Così la strega aveva ricevuto i suoi regali, scoprendo di quanto potesse spaziare la fantasia umana! Ma la sua parte preferita fu il dopo-festa. Ossia quando lei e James se ne scapparono insieme fuori dal Castello.
Rifugiati nel loro campo da Quidditch, se ne stavano abbracciati per terra, stretti nelle loro felpe e attaccati. Non sentivano nemmeno una briciola di freddo, nonostante si gelasse.
<<Grazie>> aveva sussurrato Liz, curvando il collo per poter ruotare la nuca e lasciando così un bacio sulla mandibola del suo ragazzo <<Grazie per stasera, grazie per tutto. Davvero. Non avrei potuto sognare di meglio!>>
<<Oh, ma non è ancora finita! Ho preparato una lista!>>
<<Tu? Una lista? Cos'è, è cambiato il tempo?>>
<<Ah ah, simpatica>> aveva replicato lui, infilando il naso tra le ciocche di lei per poter godere meglio del suo profumo <<Sì, una lista. Vuoi sapere di cosa?>>
<<Sono tutta orecchi>>
<<Non prendermi in giro, o non ti dico niente!>>
<<Bambino>> aveva sussurrato lei a bassa voce, ridacchiando.
<<Come scusa?>>
<<No, ho detto... andiamo>>
<<Mh... la lista riguarda... beh riguarda i cento modi in cui ti amo. O meglio, alcuni tra gli infiniti modi in cui ti amo>>
Gli occhioni di Liz si erano illuminati all'istante e James aveva capito all'istante quanto ne fosse valsa la pena.
<<V-vuoi sentirla?>>
<<Certo>> aveva mormorato la Serpeverde, girandosi nella stretta di James e facendo in modo di sistemarsi perpendicolarmente al corpo del suo ragazzo. Appoggiò la guancia destra contro il petto robusto di James e chiuse gli occhi.
<<Sarà un po' lunga>>
<<Non importa, voglio ascoltarla>>
<<Sai che pretenderò qualcosa di altrettanto dolce per il mio compleanno, no?>>
<<Puoi scordartelo>>
<<Allora... direi di iniziare, no?>>
<<Il palco è tutto tuo>>
<<Amo il modo in cui mi fai sentire. Amo il tuo sorriso. Amo il modo in cui ci completiamo i pensieri. Amo il tuo tocco. Amo la luce nei tuoi occhi. Amo la tua premura. Amo la tua passione per la vita. Amo il modo in cui sei affettiva. Amo il suono della tua voce quando bisbigli al mio orecchio. Amo il nostro modo di comunicare. Amo la tua tenerezza. Amo la tua intelligenza. Amo quando restiamo svegli insieme fino a tardi. Amo farti le coccole. Amo il tuo senso dell'umorismo. Amo i tuoi occhi. Amo che ci piaccia la stessa musica. Amo come ti piacciano persino le piccole cose che faccio per te. Amo il modo in cui sei adorabile. Amo il modo in cui mi ami. Amo il modo in cui mi rispetti. Amo il modo in cui mi guardi. Amo come mi fai sorridere. Amo come invecchieremo insieme. Amo la tua risata. Amo il tuo essere generosa. Amo il fatto che tu mi dica come ti senti. Amo il modo in cui mi accarezzi il viso. Amo il modo in cui tratti i miei amici. Amo il modo in cui riesci a leggermi nella mente>>
<<Dio, James>> aveva sussurrato Liz interrompendolo, aveva le lacrime agli occhi <<Questa è... è una delle cose più belle che tu abbia mai fatto per me>>
<<E non ho ancora finito>> aveva risposto lui, sfregando il proprio naso contro quello di lei <<Questi sono solo trenta. Ho ancora settanta modi da elencarti>>
<<Se non vuoi, non...>>
<<Non pensare che lascerò la mia lista a metà! Non dopo averla scritta tutta quanta!>>
<<Ti amo, lo sai?>> aveva chiesto, ricevendo un bacio in risposta.
<<Amo sapere che sarai sempre la spalla alla quale appoggiarmi. Amo fare passeggiate e viaggi insieme. Amo condividere scherzi e battute personali con te. Amo te, dalla testa ai piedi - anche se alcune parti nello specifico! Amo che mi darai sempre una sensazione di pace in questo mondo. Amo come ami le nostre famiglie. Amo la tua compassione per gli altri. Amo come non riusciamo mai a scegliere un posto dove mangiare quando abbiamo un appuntamento. Amo tutti i momenti speciali che abbiamo condiviso. Amo come siamo una squadra perfetta, l'equilibrio ideale. Amo il modo in cui mi canti le tue canzoni preferite. Amo quando balliamo insieme. Amo come ti prendi cura di me. Amo i massaggi che mi fai. Ti amo esattamente come sei. Amo il modo in cui mi ispiri ad essere migliore. Amo la nostra vita insieme. Amo il modo in cui sei bella quando dormi. Amo come trovi sempre il tempo per ringraziarmi per qualcosa. Amo la tua forza. Ti amo perché hai degli obiettivi. Amo come le tue speranze si abbinino perfettamente alle mie. Amo il modo in cui sei testarda. Amo il modo in cui riesco a vedermi attraverso i tuoi occhi. Amo il modo in cui sei la mia migliore amica in tutto l'universo. Amo il fatto che ascolti sempre quello che ho da dire. Amo come tu sia sempre l'ultima voce che sento prima di dormire. Amo il fatto che mi completi. Amo la tua personalità. Amo il modo in cui mi baci il collo. Amo sapere che ci sarai sempre quando avrò bisogno di te. Amo il tuo calore e la tua dolcezza. Amo come sai sempre quello di cui ho bisogno. Amo come riesci a farmi ridere. Amo il modo in cui pronunciamo le stesse frasi senza averlo nemmeno programmato. Amo il modo in cui non mi arrenderò mai con te>>
Liz aveva iniziato a piangere per la commozione e si era accucciata contro il petto del ragazzo, che l'aveva stretta ed aveva iniziato a lasciarle tanti baci sparsi per la testa.
<<Hai visto?>> gli aveva domandato <<Hai visto cosa sei in grado di farmi? Non pensare mai, mai più che io possa sostituirti con un altro. Hai capito?>>
<<Ho capito>>
<<Bene>>
<<Posso continuare? Ho ancora trentaquattro modi da elencare>>
<<Vai, su. Prima che io ricominci a piangere>>
<<Amo il modo in cui ti addormenti quando parliamo tramite collegamento mentale quando siamo distanti. Amo il modo in cui mi proteggi e mi difendi. Amo il tuo lato romantico. Amo il modo in cui riesci a provocarmi le farfalle nello stomaco. Amo la tua fiducia. Amo come riesci a farmi sentire bene quando le cose vanno male. Amo il modo in cui mi supporti e mi incoraggi. Amo la tua apertura verso nuovi orizzonti. Amo la tua spontaneità. Amo il tuo coraggio. Amo come tu abbia una passione per i film proprio come me. Amo il modo in cui parli. Amo il modo in cui ti prendi cura di noi. Amo i momenti che condividiamo. Amo il modo in cui sei coraggiosa. Amo quando mi chiami 'il tuo piccolo bimbo'. Amo la tua competitività. Amo il modo in cui mi prendi in giro senza fine. Amo le sorprese che mi fai. Amo come mi lasci bigliettini ovunque dicendomi che mi ami. Amo come faresti qualsiasi cosa per rendermi felice. Ti amo perché ci ami. Amo tutte quelle tradizioni che abbiamo iniziato. Ti amo perché hai fiducia in noi. Ti amo perché mi accetti sia con i miei pregi che con i miei infiniti difetti. Amo come i tuoi baci riescano ancora a scombussolarmi dentro. Amo il modo in cui credo di averti conosciuta per tutta la mia vita. Amo quando mi racconti storie di quando eri piccola. Amo come immaginiamo un futuro insieme. Amo quando usciamo e possiamo anche non fare niente, pur passando un pomeriggio meraviglioso. Amo il tuo profumo. Amo il modo in cui a casa cucini per me. Amo il modo in cui ridiamo per le stesse cose. Amo il modo in cui sei tutto ciò che avrei mai potuto desiderare>>
James aveva allora terminato il suo monologo, asciugando a suon di baci le lacrime che scorrevano per le guance della sua ragazza.
<<Quindi... che ne pensi?>>
<<Che ne penso?>> aveva replicato Liz, singhiozzando <<Penso che questo... non ho mai ascoltato niente di più bello. Penso a quanto sono fortunata ad averti. Penso a quanto tempo io abbia sprecato odiandoti, quando forse saremmo potuti stare insieme fino allo sfinimento. Penso a quanto la mia vita sia bella solo perché ci sei tu a colorarla. Penso a questo, brutto idiota>>
<<Ti amo, lo sai, no?>>
<<Sì, lo so. E ti amo anche io>>
Il compleanno di James, invece, fu altrettanto bello. Il 27 marzo cadeva di sabato, quell'anno. C'era l'occasione perfetta per fare festa sia di sabato che di domenica, cosa che ovviamente tutti gli studenti fecero.
Non avrebbero potuto sognare di meglio. I professori non sospettavano niente, convinti dai suoi migliori studenti che quel weekend non avrebbero messo a ferro e fuoco il Castello. Avevano l'occasione della vita! Era l'unica data tra i compleanni del gruppo che capitava di sabato, avevano controllato.
James era euforico. Non vedeva l'ora di divertirsi insieme alla sua famiglia, seconda famiglia in realtà. Però voleva così bene a tutti i membri del suo gruppo che per tutti loro avrebbe scalato cento montagne a mani nude e senza magia.
Lizzie, memore di tutte le parole stupende che il suo meraviglioso ragazzo aveva speso nei suoi confronti, aveva dato fondo ad ogni brandello della sua magia. Voleva che fosse felice. Voleva riuscire a vedere la gioia sul suo viso. E così non aveva badato agli incantesimi.
Aveva iniziato a dispendere magia a mezzanotte, nel momento preciso in cui le lancette erano scoccate da 23:59:59 a 00:00:00. Aveva iniziato con i fuochi d'artificio, creando cascate colorate e disegni allegri e spensierati.
Poi, a colazione, aveva decorato da sola tutta la Sala Grande, riempiendola di cartelloni, e riuscendo persino a convincere la McGranitt a non togliere nulla. Aveva fatto in modo che all'ingresso di James centinaia di piccole creature iniziassero a cantargli 'Buon compleanno' e che ogni tanto ricominciassero il loro spettacolino.
Inoltre, aveva modellato i duelli al Club dei Duellanti e aveva fatto in modo che ogni colpo lanciato esplodesse in una decorazione, che diceva o 'Buon compleanno, ma petite Marmotte' oppure 'Boubou, happy birthday!'
Liz però non si era occupata soltanto di quello, stava anche reggendo sulle sue spalle tutti gli incantesimi protettivi intorno alla Sala Comune dei Grifoni. Era esausta, perché non solo aveva corso da una parte all'altra per tutta la mattina, ma aveva dovuto anche fare in modo che tutto fosse perfetto ed era difficile.
Fatto sta che quella sera la festa fu un successo, piena di luci colorate rette dalla magia, di fumogeni assolutamente innocui e per nulla fastidiosi e di musica sparata a tutto volume.
La strega non avrebbe mai potuto esserne più felice. Vedeva James ballare con i ragazzi, lo vedeva scartare i suoi regali e divertirsi e sapeva di aver fatto la scelta giusta.
E così non le importò quando la testa prese a farle così tanto male da costringerla ad accasciarsi contro la parete. Non c'era nessuno con lei in quel momento e così nessuno la vide deglutire e resistere.
Perché, se avesse ceduto, la festa sarebbe finita. E lei non avrebbe mai, mai, mai, rovinato il compleanno del suo ragazzo.
Neppure quando lui la portò a ballare disse nulla, neanche una parola riguardo a quell'emicrania che la stava uccidendo.
L'importante era che lui fosse felice.
Il suo cuore batteva per il sorriso di James. Non sarebbe stata lei a spegnerlo.
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