7| Lizzie, James & the Hogwarts Library
Dal giorno delle selezioni per le squadre di Quidditch erano passate due settimane e il rapporto civile tra Liz Greenway e James Potter sembrava proseguire abbastanza normalmente. Non erano amici, però non erano nemmeno nemici.
L'evento della caduta pareva averli avvicinati ed ora si parlavano persino normalmente e civilmente. Qualche volta, si scambiavano persino un sorriso - ma era un evento più raro.
Era circa metà ottobre, ormai, ed era facile trovare la giovane Serpeverde in biblioteca. Se non era lì, o era ad allenarsi per il Quidditch o a seguire le lezioni. Era, effettivamente, stata presa come cacciatrice e le piaceva impegnarsi in qualcosa che non fosse lo studio.
Serpeverde-Grifondoro sarebbe stata la prima partita della stagione e si sarebbe svolta durante il primo fine-settimana di novembre. Liz non vedeva l'ora di scontrarsi contro gli studenti in rosso, principalmente contro James.
Sarebbe stata la prima occasione di averli veramente l'uno contro l'altro e tutti gli studenti avevano il fiato sospeso. Dopotutto, cosa c'era di meglio di un po' di gossip in merito al mago e alla strega più popolari di tutta Hogwarts?
Liz raggiunse la biblioteca e salutò Madama Pince a bassa voce, prima di sedersi ad un tavolo in fondo alla sala e sparpagliare i propri libri. Aveva già studiato metà dei libri dei corsi e non aveva riscontrato nessun tipo di problema, quindi non fu difficile per lei svolgere i propri compiti in poco tempo.
Riuscì anche a permettersi di prendere un libro dallo scaffale dedicato alla Divinazione per leggerlo ed approfondire ciò che già sapeva: non l'aveva scelta come materia, però ne era comunque affascinata.
Come diceva sempre suo padre: "È importante conoscere quante più cose possibili, figliola. Ricordati tuttavia che la conoscenza non deve essere un'arma ma un trampolino". Era un vecchio saggio, quell'uomo. Eliza non riuscì a non sorridere al pensiero di Simon Greenway e degli occhietti languidi e verdi che mostrava ogni volta che sua figlia combinava qualcosa.
Aimee era sempre stata più attaccata alla madre, ma Liz sentiva un legame speciale con il padre. Certo, questo non voleva dire che la strega non amasse Isabelle Greenway, anzi. Erano come sorelle, tutte e tre.
Tornò a concentrarsi sul suo libro ed in meno di un'ora lo finì. Con un pizzicò di magia, trascrisse le informazioni più importanti su di una pergamena e la infilò nella propria borsa.
Stava per andarsene e tornare al dormitorio quando sentì le voci di James e Sirius. I due ragazzi si stavano lamentando di quanto non capissero niente delle lezioni di Astronomia che avevano frequentato e del compito assegnato.
La professoressa aveva ordinato anche ai Serpeverde di iniziare a creare una prima mappa riguardante i corpi celesti che popolavano l'universo, per la Greenway era OVVIAMENTE stato un lavoro facilissimo.
Fece finta di non averli visti e intanto prese un altro libro dallo scaffale. Stavolta toccava a Cura delle Creature Magiche, altro argomento che la affascinava parecchio.
<<Accidenti, ma perché l'Astronomia esiste?!>> sbuffò Sirius ad alta voce, beccandosi un rimprovero da Madama Pince.
Solo in quel momento James si accorse di Eliza, infatti scattò in piedi e fece all'amico <<Ho una soluzione!>>
La strega sfiorò la copertina del tomo scelto con la mano sinistra, piena di anelli sottili e fini in argento e in oro. Erano tutti regali di suo padre, che gliene comprava uno per ogni volta che si trovava a viaggiare all'estero.
<<Liz!>> la chiamò Potter, facendola voltare.
<<Che c'è?>> chiese, facendo finta di non aver ascoltato niente <<Che state facendo?>>
<<Astronomia...>> rispose Sirius, battendo la testa contro il tavolo con un'espressione stralunata e depressa in volto.
<<Ci potresti aiutare? Tu sei forte anche in quello, noi invece siamo un po' delle schiappe!>> fece James, grattandosi la guancia destra e aspettando che la ragazza gli rispondesse.
<<Okay>> annuì e si avvicinò ai due Grifoni, girando il libro di Sirius verso di sé e leggendo il paragrafo che stavano studiando. La mano con gli anelli era ferma sul tavolo (e James stava studiando i piccoli cerchi attorno alle sue dite), l'altra scorreva sulle pagine <<Qual è il problema?>>
<<La materia>> diceva Sirius, con la voce ammortizzata dal tessuto della propria divisa premuto sulle labbra.
James gli tirò uno scappellotto dietro la nuca <<Non riusciamo a capire niente. Sembra che la professoressa parli in arabo!>>
<<Per prima cosa vi serve una pergamena pulita, con questa non riuscirete a capirci niente. Seconda cosa...>> si interruppe per tirarsi le ciocche frontali dei capelli dietro la nuca e le fissò con una forcina <<Questi appunti sono completamente falsati. Non è vero che Titano è il satellite più grande del Sistema Solare, sbagliare l'informazione sulla grandezza vi condiziona tutta la mappa. Il più grande è Ganimede, che appartiene a Giove. Quindi spostate questo e lo mettete qui. Poi spostate quest'altro e lo mettete a posto di quest'altro. Poi più o meno la vostra mappa avrà un aspetto base abbastanza composto>> spiegò, indicando con le dita il disegno già fatto dai due Malandrini.
<<E quindi aver mancato Ganicoso ci ha fatto sbagliare tutto?>> domandò Black, esasperato. Liz fece cenno di sì con la testa.
<<Già>> rispose, stiracchiandosi con le braccia dietro la schiena <<Non è l'unico errore che c'è, perché alcuni dimensioni planetarie sono riportate in una scala sbagliata, però nel complesso è anche abbastanza normale>>
<<Oh, che sollievo. Pensavo che dovessimo rifarla da capo!>>
<<Oh no, Potter, dovete rifarla. Per Merlino, se dovete! Ho detto che è fatta più o meno bene, non che sia presentabile alla professoressa!>>
A quell'affermazione tutti e due si demoralizzarono ancora di più. Se avessero potuto, avrebbero sfondato il tavolo a suon di testate.
<<Mi fate pena...>> sussurrò ironicamente Eliza, scuotendo il capo e tirando fuori la propria bacchetta. La puntò sulla pergamena sbagliata ed eseguì un incantesimo non-verbale. Grazie alla magia, questa si sistemò ed assunse l'aspetto di un compito fatto per bene.
Nessuno dei due ragazzi la vide, così lei ne approfittò per salutarli e sgattaiolare via con il suo libro.
<<Ma hey, non abbiamo finito di...>> James si interruppe non appena notò le correzioni apportate. Fece per correre dietro a Liz e ringraziarla ma Sirius lo fermò.
<<Che cos'era quello?>> chiese, afferrandogli il braccio e fissandolo sconvolto.
<<Quello, cosa?>>
<<Lo sai!>>
<<No, non lo so. Di che parli?>>
<<Di te e la Greenway che chiacchierate, di lei che ci aiuta senza nemmeno fulminarci, di lei che ci sistema il compito e ce lo rende impeccabile. Di te che continui a guardarla come se volessi mangiartela di baci. Di questo parlo, James>> esclamò <<Avevi detti che volevi diventarle amico, ma non che volessi innamorarti!>>
<<Sta zitto!>> borbottò James, colpendolo con un calcio sullo stinco <<Già i pettegolezzi su di noi sono abbastanza, non mi interessa che tutto il castello sappia che mi piace, va bene?>>
<<Tu, proprio tu, il re del gossip, mister l'universo deve conoscermi, hai deciso di non voler stare al centro dell'attenzione?>> Sirius sembrava più stupito da quell'affermazione che dall'ammettere di James di provare qualcosa per l'inarrivabile Liz Greenway.
<<Smetti di fare l'idiota per una volta!>> sentenziò Potter, curvandosi e lanciando un incantesimo silenziatore <<Ascolta, non lo sa nessuno, va bene?>>
<<Che ti piace Liz?>>
<<Esatto, non lo sa nessuno e non lo sa nemmeno lei. Quindi fammi la cortesia di stare zitto ed ascoltami!>>
<<Va bene, va bene! Sputa il rospo su TUTTA la questione!>>
<<Non c'è molto da dire. Liz non è la bastarda che tutti pensano che sia! O meglio, il 10% delle volte non lo è. Amico, devi fidarti se ti dico questo. Con me era "orribile" perché le avevo fatto un torto>>
<<E con tutti gli altri invece? Se ci pensi, Liz non è mai stata buona con nessuno>>
<<Per questo non ho risposta, Sirius. Però... però non è quel mostro che si descrive. Anzi>>
<<Sembri conoscerla parecchio...>>
<<Amico, senti... io non ho intenzione di mollare adesso, quando sono più vicino a diventarle amico di quanto io non lo sia mai stato. Voglio che lei possa fidarsi di me, e magari, chi lo sa, un giorno organizzeremo scherzi insieme!>>
<<Sì, okay sognare, ma adesso non esagerare>>
<<Senti chi parla!>>
<<Io non dico cose del genere!>>
<<Ah no? E cos'è che hai detto a Marlene allora? Sei stata forte oggi, McKinnon!>>
<<Non scimmiottare la mia voce, punto uno. Punto due, Marlene è solamente un'amica. La Greenway per te non lo è!>>
La loro discussione continuò per almeno un'ora, quando Liz fece il suo ritorno per riappoggiare il libro preso. Aveva finito anche quello. È fondamentalmente inutile ripetere quante capacità quella giovane strega avesse: sapeva fare tutto ed anche bene. Era eccellente, straordinaria, unica nel suo genere.
Madama Pince ormai aveva perso il conto di tutti i libri letti da Eliza nel corso dei due anni passati e nel mese e mezzo di quel terzo. Trecento? Pochi. Cinquecento? Forse anche di più. Era una vera e propria macchinetta.
Quella volta Liz non si fermò a sentire James e Sirius parlare, anche se si rese subito conto dell'incantesimo del silenzio lanciato intorno a loro. Se avesse voluto, l'avrebbe spezzato in meno di mezzo minuto; tuttavia decise di non disturbarli.
Salutò la bibliotecaria e tornò nella sua stanza. Aveva già deciso di scrivere una lettera a suo padre, così prese la pergamena e carezzò il proprio gufo sul manto piumato prima di iniziare. Rory, si chiamava.
Intinse la piuma nell'inchiostro e lasciò che i suoi pensieri fluissero.
Caro papà,
Come vanno le cose a casa? Spero che la nonna non ti stia facendo impazzire troppo con tutte quelle dicerie sulla gravidanza di Aimee! Ormai sappiamo com'è fatta, non mi stupisco più di niente! Tu stai bene? Ti è passata l'influenza?
A parte l'introduzione un po' penosa, ti scrivo per dirti che mi manchi già e che non vedo l'ora che arrivino le vacanze di Natale per poter tornare da te! Ho già in mente un regalo perfetto da farti, anche se manca ancora diverso tempo. E anche se mi avete impedito di comprare doni, tu ed Aimee!
Il vero motivo per cui sto scrivendo questa lettera è un altro, detto sinceramente! Il fatto è che non ti ho detto una cosa!!!! È una novità che volevo tenere segreta per farti una sorpresa, volevo dirtela di persona ma non riesco più a trattenermi! Sono entrata nella squadra di Quidditch di Serpeverde! Sono una cacciatrice, esattamente come lo era la mamma! Sono così orgogliosa di aver seguito i suoi passi!
Sapevi che lei è stata la prima giocatrice donna nella squadra ad aver segnato più di centoventi volte di fila in un solo incontro? Vorrei che fosse qui per potermi raccontare tutto! Anche se ci pensa già il professor Lumacorno a descrivermi ogni singolo dettaglio delle sue partite epiche!
Altra novità... i professori dicono che potrei già sostenere i M.A.G.O di gran parte delle materie! Non è meraviglioso? Non potrò mai ringraziarti abbastanza, papà, per avermi trasmesso questo gene! Sono felice di avere il dono della conoscenza e soprattutto di averlo ereditato da te!
Non voglio tediarti più di tanto, papà. Non era una lettera strettamente necessaria, ma ci tenevo a sentirti e a farti sapere cosa succede a scuola in questo periodo. Ah, a proposito, ricordati quello che ti avevo detto sulla musica: voglio tutti gli aggiornamenti sui nuovi pezzi usciti di recente!
E dì ad Aimee che la saluto tantissimo e che non vedo l'ora di spupazzare la mia nipotina! Non le scrivo perché so che mi racconterebbe tutto quello che le succede con fiumi e fiumi di parole e voglio che mi dica ogni cosa faccia a faccia!
Adesso vado.
Mi manchi tantissimo! Ti voglio bene, papà!
Con affetto
tua, Lizzie.
Una volta finito di scrivere, chiuse il foglio in una busta bianca e la sigillò. Rimase pensierosa per qualche istante, poi però la consegnò a Rory. Le aprì la finestra e la lasciò libera di andare. Il gufo sbatté le ali e partì alla svelta.
<<Torna presto!>> le urlò dietro, salutandola.
Di solito, Rory era molto rapida nelle consegne. Era quasi certo che entro quella serata avrebbe ricevuto la risposta di suo padre.
Non vedeva l'ora!
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