62| Lizzie, James & that guy

Lizzie Greenway non aveva mai avuto troppi amici, anzi. Prima di conoscere James, le ragazze ed il resto dei Malandrini si poteva dire che avesse soltanto Severus. In realtà non era così.

C'era stato qualcuno, ancora prima di tutti gli altri, che abitava molto vicino a lei. Villa Greenway era sempre stata una casa osservata da tutti, solo una persona aveva avuto il coraggio di bussare. Si trattava di un ragazzino, un mago che aveva la stessa età della Serpeverde.

Il suo pallone, mentre giocava a calcio con i suoi fratelli più piccoli, era caduto nel cortile dell'imponente casa e così aveva dovuto trovare "il coraggio" di sorpassare il confine del pericolo, come lo definivano tutti.

Fu una sorpresa per quel ragazzino trovarsi davanti una giovane donna, di probabilmente meno di diciott'anni, che lo guardava con fare amichevole. L'aveva salutato con un sorriso <<Ciao, hai bisogno di qualcosa?>>

<<Eh, sì, il mio pallone è finito nel vostro giardino>>

<<Dammi del tu, senza problemi. Te lo prendo io, vieni prego. Entra pure>> e così facendo lo aveva invitato dentro, solo allora si era presentata <<Come ti chiami? Io sono Aimee>>

<<Alex, piacere>> aveva borbottato, con le guance rosse dall'imbarazzo.

Il pallone venne ben presto recuperato ma ad Alex quello era smesso di importare non appena aveva visto una bambina ferma sulle scale. Era piuttosto bassa e teneva le mani chiuse a pugno premute sulle bocca, come se non volesse farsi notare.

<<Ah, lei è mia sorella Eliza>> aveva detto Aimee <<Lui è Alex, Lizzie>>

<<Piacere>> aveva sussurrato la bambina. Era stato in quel momento che i due avevano iniziato a passare sempre più tempo insieme e giocavano praticamente dalla mattina alla sera. Più tardi, Isabelle aveva scoperto che anche la famiglia di Alex possedeva la magia e per un periodo di tempo erano stati tutti inseparabili.

Poi però i genitori di Alex avevano deciso che per il bambino fosse meglio frequentare una scuola di magia più severa e con un circolo più ristretto. Per quel motivo, si erano trasferiti nelle zone dell'Europa del Nord, per permettere al figlio di unirsi a Durmstrang (addirittura anni prima dell'ammissione vera e propria).

Da allora, Lizzie non l'aveva mai più rivisto e ben presto il ricordo di quella presenza nella sua vita era svanito e lei aveva chiuso Alex in uno dei cassetti della sua memoria. Per il primo periodo aveva continuato a pensare a lui, poi aveva avuto altri grilli per la testa.

Una volta cominciato il suo percorso ad Hogwarts, Lizzie si era concentrata sul diventare la migliore. E se, prima, mentre si relazionava con gli altri tendeva a mostrare anche meno potere di quanto in realtà avesse, adesso invece dava il meglio di sé. Non aveva più inibitori per quanto riguardava quell'ambito.

Era cresciuta un sacco. Era totalmente diversa da quando Alex l'aveva conosciuta ed era cambiata infinitamente dal suo primo anno ad Hogwarts. Prima era sola. Ora non più. Ora aveva quelle persone così importanti da chiamare famiglia.

Stavano tornando tutti a casa Greenway, quella sera di metà luglio. C'era stato un evento con i fuochi d'artificio ed i ragazzi erano andati a vederli ed avevano persino acquistato dello zucchero filato ma, purtroppo, era arrivato il momento di tornare.

Simon aveva offerto a tutti la possibilità di rimanere a dormire a Villa Greenway e nessuno aveva osato dire di no. Alla fine, lo facevano anche per passare del tempo con l'uomo: non era difficile capire che si sentisse da solo, nonostante le frequenti visite delle figlie era ovvio che gli mancasse Isabelle. Così ci si impegnavano per fare "baccano" e farlo ridere, era un po' il loro nuovo passatempo preferito.

Lizzie guardò male James dopo l'ennesima sua battuta <<Ma perché non riesci a fare la persona normale ogni tanto?>>

<<Ma amore mio io non ho niente di normale!>>

<<Pff>> sbuffò la ragazza, incominciando a camminare all'indietro. Ormai erano quasi arrivati a casa <<Quello lo sapevo, tesoro, speravo però che in tutto questo tempo il tuo minuscolo cervellino fosse cresciuto anche solo di mezzo millimetro!>>

James sorrise, scuotendo il capo. Mimò con le labbra un bacio volante, che spedì verso la propria ragazza facendola arrossire.

Si accorse di un gruppo di ragazzi dietro Liz ma non fece in tempo ad acchiapparla per il braccio per non farli scontrare. La schiena dell'Incantatrice cozzò contro quella di un'altra figura piuttosto massiccia.

<<Oddio, scusami>> fece subito la Serpeverde, massaggiandosi la parte bassa della colonna vertebrale <<Non ti avevo visto!>> esclamò, voltandosi per capire contro chi si fosse scontrata.

<<Ah, nessun problema>> rispose l'altro, un ragazzo. Solo dopo averla osservata per qualche istante si rese conto di chi avesse davanti <<Eliza Greenway? Liz? Sei tu?>>

La strega, che aveva fatto per ricominciare a camminare verso casa sua, si fermò di nuovo. Aggrottò le sopracciglia <<Sì? Sono io. Ci conosciamo?>>

<<Accidenti, sono tanti anni che non ci vediamo! Ti ricordi di me? Sono Alex, giocavamo sempre insieme quando eravamo piccoli!>>

A quelle parole, una lampadina si accese nella testa di Liz, che aprì la bocca e lo puntò con l'indice sinistro <<Oddio. Ora sì che mi ricordo di te! Cielo, sono anni e anni sul serio. Come stai? Come va?>>

Alex le sorrise <<Bene, bene. Ma tu piuttosto? Ho saputo di tua madre proprio stamattina, me l'ha detto mio padre>>

<<Ah adesso bene. E... beh... mia madre era e sarà sempre insostituibile, però si va avanti. È questo che si fa, no? Ma dimmi, che ci fai qui? Pensavo frequentassi...>>

<<Durmstrang, sì. Non farti problemi a dirlo, siamo tutti maghi qui>> rispose, indicando distrattamente i suoi amici <<In realtà, sono tornato perché beh... incomincerò a frequentare Hogwarts!>> annunciò <<E volevo riprendere confidenza con la mia terra nativa, diciamo>>

<<Hogwarts? Davvero? Beh, sicuramente ti troverai bene. Anche se rispetto a Durmstrang noi siamo tutti un po' schizzati>> affermò la Serpeverde, scambiandosi un'occhiata con Marlene.

<<Parla per te, Lizzie!>> ribatté Sirius, incrociando le braccia al petto <<Sei tu la pazza tra noi! Non provare a negarlo!>>

<<Ahh>> sospirò la Greenway <<Mon ami, dobbiamo davvero iniziare una conversazione che finirà con te schiantato dall'altra parte della strada?>> scherzò <<Ma comunque, mi sono dimenticata di fare le presentazioni. Alex, ti presento i miei amici. Queste sono Lily e Marlene e loro sono James, Remus, Peter e Sirius. Ragazzi, questo è Alex!>>

<<Piacere!>> fecero subito le ragazze, stringendo la mano a quel giovane dagli occhi verdi smeraldo e dai capelli marroni così scuri da sembrare neri. Al contrario, i maghi di Grifondoro rimasero fermi, solo poi Remus se ne uscì con una perla di saggezza.

<<Ci avete fatto caso, ragazzi, che ci ha presentato in ordine di preferenza?>>

Liz alzò un sopracciglio <<Ma che vai dicendo, Moony?>>

<<Facci caso. Hai detto James per primo perché vabbè, il perché lo sappiamo. Poi modestamente ci sono io, segue Pete ed infine questa faccia da baccalà di Sirius>>

<<Hey Lupin, che ne dici di tacere?>>

<<Problemi, Black?>>

<<Bambini>> commentò Liz, ridacchiando alla vista dei suoi amici litigare. Tornò a prestare l'attenzione ad Alex e si presentò a sua volta al suo gruppo di amici, che le spiegò che invece gli altri sarebbero rimasti a Durmstrang <<Beh, è stato bello conoscervi, ma noi dobbiamo andare. Ragazzi?>>

Nessuno sembrò sentirla, tutti troppo impegnati a guardare Sirius e Remus improvvisare un incontro di wrestling. Così fece quello che sapeva fare meglio, utilizzò la magia. Le sue iridi si colorarono mentre il mondo si fermava.

<<Oh, finalmente mi ascoltate! Papà starà pensando che siamo morti, dobbiamo tornare a casa!>>

Lily annuì ed infatti fu la prima ad essere liberata dal giogo dell'incantesimo dell'amica <<Hai ragione, forza ragazzi!>>

<<Scusa?>> la chiamò uno del gruppo di Alex <<Come hai fatto ad usare la magia? Non rischi di...>>

<<Ah, beh, io sono una strega un po' particolare. Mi sono concessi dei permessi, chiamiamoli così>> rispose Eliza, accennando un sorriso <<I vantaggi degli Incantatori, a quanto pare>>

Finalmente, tutti i ragazzi si mossero verso villa Greenway e Liz salutò Alex per l'ultima volta <<Beh, se non ci rivediamo in giro, ci rivediamo sull'Hogwarts Express!>>

<<Ciao Liz!>>

Mentre camminavano, James fece scivolare il braccio sulle spalle di Liz e la strinse, cominciando a farle domande su quel ragazzo che non aveva mai visto prima. Volle sapere TUTTO su di lui, persino la sua data di nascita.

Liz fu ben felice di raccontare al suo ragazzo la storia di Alex. O meglio, ciò che ricordava. Dopotutto, erano passati davvero diversi anni dall'ultima volta che l'aveva visto.

Potter dal canto suo era ben interessato all'argomento. Aveva notato l'espressione di quel ragazzo non appena anche Lizzie l'aveva riconosciuto, si era illuminato. Come se avesse atteso quel momento per metà della sua vita. Non gli piaceva per niente quello sguardo, era lo stesso che la sua meravigliosa streghetta aveva nei primi mesi di frequentazione con Craig.

Tuttavia James non poté fare nulla di fronte alla gentilezza della Serpeverde. Non si era sentito di obiettare quando Liz propose ad Alex di passare del tempo con tutti loro, per farsi delle amicizie buone, diceva.

Così si era trovato costretto ad accogliere il mago nel migliore dei modi, con la gentilezza tipica di chi lo faceva per fare un favore a qualcuno. Persino Sirius trovava quel ragazzo simpatico e non riusciva a capire quanto in realtà James si sentisse minacciato.

O meglio, non minacciato. Punzecchiato. Come se il suo cervello amasse ricordargli del fatto che Lizzie avrebbe potuto trovare un sostituto a lui facilmente e senza troppi problemi. Odiava quella sensazione di impotenza di fronte all'amore.

Però la sua streghetta preferita non sembrava della stessa idea, anzi. L'Incantatrice più potente mai esistita non aveva neanche lontanamente accennato a quell'idea: aveva presentato il mago fieramente come suo ragazzo ed anche durante il giorno lo trattava normalmente, baciandolo ed abbracciandolo come se niente fosse. Non sembrava essere consapevole dei sentimenti di Alex nei suoi confronti; se ne era a conoscenza, però, non doveva importarle comunque più di tanto.

Almeno quello, per James, fu motivo di sollievo.


Luglio stava ormai volgendo al termine e così anche uno dei mesi di vacanza dei ragazzi. I maghi si stavano godendo i propri giorni di riposo al meglio. Di mattina, a meno che non avessero programmato niente di emozionante, dormivano, mentre invece di pomeriggio si divertivano ad uscire tutti insieme.

Ci aveva pensato Liz a risolvere un grande problema, quello dei trasporti. Nel suo gruppo di amici lei era l'unica a poter utilizzare la magia fuori da Hogwarts, per motivi anche abbastanza ovvi, gli altri no però. Non poteva fare da teletrasporto umano per tutti, anche perché prima o poi sarebbe impazzita, e così aveva iniziato a pensare ad una soluzione.

Se ne uscì con una delle invenzioni più importanti del secolo. Acquistò a Diagon Alley sei cristalli e li incantò, donando loro una piccola, minuscola fiamma di potere. Usò tutta la sua magia per renderli stabili e poi li donò ai suoi amici.

<<Sono cristalli magici>> aveva detto, introducendoli <<E sono un regalo per voi. Ogni volta che vorrete spostarvi, per andare in un luogo che conoscete, attenzione, vi basterà invocare il cristallo e questo vi risponderà. Vi ritroverete materializzati in men che non si dica>>

<<E li hai fatti tu?>> aveva chiesto Alex sorpreso <<Wow!>>

<<Sì>> aveva confermato la strega <<A te non ne ho fatto uno semplicemente perché non conosci i posti dove noi andiamo di solito ed anche perché abiti vicino a me, non è un problema materializzarti>>

Alex l'aveva guardata con fare grato <<Va bene, va bene. Grazie!>>

I ragazzi li usavano pressoché ogni giorno, ognuno per i suoi motivi. C'era James che andava sempre da Lizzie. C'erano Marlene e Lily che se ne andavano a fare compere e poi facevano sempre il giro delle case dei loro amici. C'era Sirius che andava sempre da Remus e viceversa. C'era Peter, che si trovava sempre da uno dei suoi amici.

Erano geniali, quelle invenzioni, bisognava ammetterlo. Non esisteva niente del genere sul mercato, questo perché i maghi adulti potevano tranquillamente usare i propri poteri oppure sfruttare i camini, non c'era bisogno di niente del genere. I giovani maghi invece avrebbero potuto usufruirne, soltanto che una materializzazione non controllata poteva essere molto pericolosa.

In quel modo però non c'erano problemi. Soltanto quei sei maghi di Hogwarts potevano materializzarsi in qualsiasi momento, ed era tutto merito di Lizzie Greenway.

Quei cristalli sarebbero stati davvero davvero utili. Soprattutto nei mesi a venire.

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