6| Lizzie, James & the auditions

Liz Greenway era stata più che felice di presentare la pozione ad Horace Lumacorno. Il risultato del lavoro suo e di James Potter era stato eccezionale, forse era venuta ancora meglio di quella che aveva iniziato insieme a Severus Piton, e ne era soddisfatta!

Adorava stracciare tutti gli altri, lasciandoli un gradino indietro!

Mentre si risiedeva accanto a James, dopo aver lasciato la fiala con l'intruglio al professore, gli batté il cinque, presa da uno slancio nuovo. Sirius alzò le sopracciglia, curvandosi verso Remus e Peter e bisbigliando loro parole di sgomento.

Tutto il resto della classe spalancò la bocca, persino Lumacorno!

<<Ma che succede?>> diceva qualcuno.

<<Ora vanno d'accordo?>> chiedeva un altro.

<<Quindi non si odiano più?>>

<<Ma da quando James e Liz non vogliono uccidersi?!>>

Fu un momento così miracoloso ed incredibile che per una settimana nelle varie Case e nei corridoi di Hogwarts non si parlò di altro. Alcuni ragazzi tentarono persino di domandare a James come stessero le cose tra lui e la sua nemesi, ricevendo in risposta solo commenti piccati da parte dei Malandrini.

Non si azzardarono neanche per scherzo ad interrogare Liz. Poteva anche aver cambiato idea su Potter, ma questo non significava che l'avesse fatto anche riguardo a tutti gli altri ragazzi!

La realtà era che Eliza non aveva cambiato idea, stava solo applicando la loro tregua. Dovevano andare d'accordo per il bene del loro compito, per nessun altro motivo. Nessuno. Solo... si era lasciata un po' più andare. Non le era vietato, no?

Per un solo istante aveva permesso alle proprie difese di scivolare verso il basso. Esattamente come aveva fatto qualche giorno prima, quando era scoppiata a piangere e si era concessa di sfogarsi tra le braccia di James.

E lui non aveva fatto parola con nessuno di quello che era successo, sorprendendola. Era convinta che prima o poi avrebbe rivelato anche dell'episodio dopo la sua reazione allergica, ma invece era stato zitto. Forse nemmeno i Malandrini sapevano la verità su loro due. Glien'era pienamente grata!

<<Signorina Greenway, signor Potter!>> li chiamò Lumacorno all'improvviso prima di cominciare a spiegare, attirando la loro attenzione e quella di tutta la classe (curiosa e pettegola riguardo a quell'argomento) <<La vostra pozione era eccellente! Per questo motivo ho deciso che voi due lavorerete sempre insieme, quando si tratterà di coppie. Gli altri potranno scegliere, ma per voi due non sarà così. Chiaro?>>

Liz e James si scambiarono un'occhiata veloce, seppur fossero seduti una da una parte e uno dall'altra della stanza. Annuirono, non fiatando.

In fin dei conti, pensava il Grifondoro, non era così male lavorare con Liz. Era in gamba, sveglia, piena di talento e soprattutto era anche simpatica - quando non voleva ucciderlo, per lo meno.

Vide Severus dire qualcosa all'amica, che scosse il capo in risposta e aprì la bocca per replicare. Lei poi, dopo aver finito di parlare, alzò le spalle e si spostò alcune ciocche di capelli dal viso. Tornò a concentrarsi sulla lezione e non distolse mai lo sguardo dal proprio quaderno o dal proprio calderone.

Per James invece fu difficile non guardarla.

Ultimamente, aveva iniziato a considerare Liz sotto una luce diversa. Non era innamorato di lei o cose simili, non lo era mai stato, però lei non era più soltanto la sua acerrima "nemica".

Si divertiva comunque a prenderla in giro, ma con più moderazione. Ora che sapeva la verità ed ora che la Serpeverde aveva smesso di fulminarlo ogni volta che le passava vicino, non aveva intenzione di rovinare tutto.

Eliza, d'altro canto, non era ancora certa se confermare o no la tregua perennemente, non era sicura delle buone intenzioni di Potter. Doveva osservare e giudicare, doveva capire.

La svolta però avvenne durante le selezioni per le squadre di Quidditch di Serpeverde e Grifondoro. Agli studenti in rosso servivano metà dei ruoli, occupati in precedenza da ex alunni del settimo anno, a quelli in verde invece un cacciatore ed un battitore. Era proprio per il primo ruolo che Liz fece l'audizione.

Sotto consiglio di James, che le aveva fatto un'inattesa e ben accetta soffiata veloce su come si sarebbero svolte le selezioni, si focalizzò sull'equilibrio. Nel suo ruolo di capitano e cacciatore* di Grifondoro, Potter ora sembrava più grande e saggio.

Eliza saltò a bordo della scopa prestatale da Madama Bumb, dato che la sua vecchia era andata distrutta durante uno dei suoi esperimenti con le pozioni, e si librò in volo.

Come al solito, dimostrò di essere un gradino superiore agli altri. Persino in volo, materia in cui lo studio era importante ma meno rispetto alla forma fisica. I consigli ricevuti da parte di James furono importantissimi. Anche la professoressa si complimentò con lei, definendola un vero e proprio gioiello per la scuola: forse fu proprio per quel motivo che continuò ad allenarsi anche una volta finite le audizioni.

Era quasi sicuro che sarebbe stata presa in squadra, tanto valeva non perdere tempo e cominciare già ad esercitarsi.

James, che stava uscendo dagli spogliatoi, la vide e si fermò. Lasciò che Sirius andasse via e poi sgattaiolò a riprendere la propria scopa. Affiancò Liz in volo e la salutò con un mezzo-sorriso.

<<Hey Potter>> fece lei, voltandosi a guardarlo. Una gocciolina di pioggia le precipitò sul viso, costringendola ad alzare lo sguardo verso il cielo e ad accorgersi dell'improvviso peggioramento del meteo <<Com'è andata per la vostra squadra?>>

<<Bene, anche se penso che i Serpeverde abbiano guadagnato qualche elemento fin troppo in gamba!>>

<<Stai parlando di me, o sbaglio?>> Eliza spazzò via una stilla d'acqua da sopra il proprio sopracciglio sinistro e fece un sorriso.

<<Proprio di te!>> affermò James, alzando le spalle <<Ma sono io che ti ho proposto di fare le selezioni, me la sono cercata!>>

<<Cercherò di stracciarti, Potter, lo sai, no?>>

<<Non sarà così facile, Greenway!>>

La ragazza fece una smorfia, con tanto di schiocco di lingua contro il palato <<Ti va di fare qualche tiro?>> gli propose, mostrando la pluffa semi-rovinata che teneva in mano.

<<Sta per diluviare!>>

<<Paura, Potter?>> lo provocò, incrociando le braccia al petto e fissandolo maliziosamente. Bingo, pensò, punto debole beccato al primo colpo!

James doveva aver assunto un'espressione oltraggiata, perché le strappò la palla dalle mani e cominciò a volare verso gli anelli opposti a lui. Liz lo seguì a ruota, divertita da quel piccolo scambio di battute.

Fu una continua lotta, quel minuscolo allenamento. Mai James sentiva di aver faticato tanto nel rubare la pluffa a qualcuno! Ci era riuscito all'inizio, ma poi la ragazza era diventata imprendibile, complice forse anche la pioggia che gli macchiava gli occhiali tondi sul viso e gli impediva la vista.

Dopo uno scontro corpo a corpo, la scopa di Liz fece crac, ma lei non lo sentì. Anzi, continuò a giocare e non si rese nemmeno conto del fatto che ad ogni minimo scatto il manico ligneo si sfilava sempre di più. Era solo questione di tempo prima che si rompesse. Ed infatti fu così.

James era dall'altra parte del campo quando la sua ramazza si distrusse. Liz perse completamente l'equilibrio e cadde all'indietro. Non aveva nemmeno la sua bacchetta con sé, essendosi sfilata il bracciale prima di iniziare a giocare per timore di romperlo, non poteva fare niente. Se non precipitare.

Quando lui la vide, prese a volare come un matto nella sua direzione. Tentò di raggiungerla, ignorando la pioggia diventata incessante. Lei strinse gli occhi, preparandosi all'urto.

Sto arrivando.

Sto arrivando.

Aspettami.

Sto arrivando!

James riuscì ad afferrarla all'ultimo, avvolgendole le braccia attorno alla vita e tirando. La sua scopa si fermò di scatto e l'urto dei propri corpi uno contro l'altro li fece rovinare entrambi a terra, bagnati fino al midollo.

Liz sputò un po' d'erba, tossicchiando e lamentandosi mentre si massaggiava la testa. James strizzò gli occhi, togliendosi gli occhiali e accorgendosi di averli rotti.

<<Te li sistemo io>> gridò lei, urlando per sovrastare la pioggia <<Appena prendo la bacchetta>>

<<Va bene>>

Il silenzio piombò tra loro, rendendo le cose imbarazzanti. Non erano abituati a restare per troppo tempo vicini nello stesso posto senza litigare.

Eliza respirava affannosamente <<Grazie>> disse, ansimando e poggiandosi la mano destra sopra al cuore <<Mi sarei fatta male se non fosse stato per te>>

<<Te lo dovevo, Liz>>

<<Se è per la storia di mia madre, io...>>

<<Non è per quello. O meglio, non è solo per quello. Mi piace, devo ammetterlo, darti fastidio, perché sei l'unica che mi risponde per le rime, ma alle volte ho esagerato. L'esempio della lettera di tua madre è... diamine, è stato orribile fare una cosa del genere da parte mia. Scusa, Eliza. Scusa davvero>>

La Serpeverde scosse il capo, deglutendo <<Anche io non sono stata propriamente un bocciolo di rosa. Mi... mi dis... oh accidenti! Mi dispiace, James>>

Il suono del suo nome sulla bocca di lei gli fece venire la pelle d'oca, e il freddo non c'entrava niente <<Tu avevi tutte le ragioni del mondo per detestarmi. Ce le hai ancora, a dire il vero>>

<<Anche tu ce le hai>>

<<No>> replicò il Grifondoro, tendendole la mano destra e aspettando che lei facesse lo stesso <<Da questo momento in poi, non voglio più litigare con te>>

<<La cosa è reciproca>> Liz ricambiò la stretta <<Vanno bene gli scherzi, ma niente di grave. E poi, se dobbiamo lavorare ancora insieme durante le lezioni di Lumacorno, tanto vale andare d'accordo>>

<<Ci sto>>

<<Perfetto>>

Si zittirono nuovamente, guardandosi ansimanti e provati. La spalla destra di Liz le doleva e le faceva davvero male, mentre il polso sinistro di James pulsava ad ogni secondo a ritmo con il suo cuore.

Le goccioline di pioggia sui loro visi sembravano lacrime, tanto erano fitte e precise nel loro cadere.

<<Non ho mai voluto odiarti>> mormorò la Greenway, stringendo le mani a pugni <<Ma sentivo di non avere altra scelta>>

<<Non te ne faccio una colpa. Anzi, ti ringrazio per non avermi ucciso. Se le posizione fossero state invertite, io l'avrei fatto>>

<<Non posso dire di non essermi vendicata, in realtà>>

<<Che cosa hai fatto?>> James sembrava confuso, non ricordava niente di anomalo!

<<Potrei aver solamente annullato ogni tuo incantesimo davanti a Vitious, niente di più>> spiegò Liz, sorridendo e chinando leggermente la testa. I suoi bellissimi occhi erano fermi in quelli di Potter.

<<Eri tu allora! Oh grazie a Dio!>>

<<G-grazie a Dio?>> ripeté Liz. Ora quella confusa era lei <<Ma...>>

<<Ero convinto di essere diventato stupido tutto d'un tratto! Deo gratias, non sono rimbambito!>>

Eliza scoppiò a ridere per la prima volta dopo tanti anni. E James si immobilizzò, la guardò splendere di allegria e se ne compiacque: era riuscito nell'impresa che tanto agognava. L'aveva tirata fuori da quel guscio perfetto che si era creata!

Fu lì che il suo cuore realizzò di aver consentito l'accesso ad un'altra persona, fu lì che LUI realizzò di essersi innamorato.

Di essersi innamorato di Liz, del suo sorriso, della sua risata, della sua voce mentre tentava di ringraziare, della sua freddezza, del suo coraggio, della sua potenza.

Era innamorato di Liz Greenway.

Ed era certo che quel sentimento sarebbe stato la sua rovina più grande, ma in quel momento non gli importava. Avrebbe fatto i conti con il proprio amore più avanti, per ora gli bastava osservarla.

Non gli serviva altro.





*cacciatore: James Potter nei libri era cacciatore, mentre nei film viene fatto diventare un cercatore

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