58| Lizzie, James & the first map

*Mi prendo una licenza poetica: secondo il calendario lunare, il 27 marzo 1975 c'era la luna piena ma siccome cadeva in occasione del compleanno di James ho preferito lasciar slittare la trasformazione del nostro Moony <3


Se il compleanno di Lizzie Greenway era stato magnifico, quello di James Potter non fu da meno. Anzi! Giovedì 27 marzo 1975 divenne una data che Hogwarts non avrebbe mai e poi mai dimenticato.

Tutto era partito nella notte tra il 26 ed il 27, quando i Malandrini (escluso il festeggiato) e Liz avevano incantato la scuola affinché al passaggio di James ogni parete potesse sparare coriandoli.

Poi c'era stato il meglio del meglio.

Sfruttando la sua abilità nel poter fare magie senza usare la bacchetta, Liz aveva fatto in modo di modificare la Sala Grande. Quando tutti gli studenti la raggiunsero, quella mattina, si accorsero con sorpresa che gli arazzi erano stati sostituiti.

Al posto delle solite decorazioni ora c'erano immagini che sembravano ricamate sugli stendardi rossi di James che giocava a Quidditch. Erano bellissime, così realistiche e perfette.

Avendo lasciato il festeggiato da solo, Liz, gli altri e Marlene e Lily aspettarono pazientemente abbracciati il suo ingresso. Solo quando lo videro mezzo assonnato e con i capelli e gli abiti pieni di coriandoli iniziarono a cantargli "Tanti auguri a te!"

Lui si sfregò gli occhi con il dorso della mano e fissò i suoi amici con espressione a metà tra l'incredulità e la gioia per essere stato messo al centro dell'attenzione. Era un maledetto egocentrico, quel ragazzo!

Liz si sfilò subito dal mucchio e corse verso il suo ragazzo, abbracciandolo e baciandogli la guancia <<Buon compleanno, amore>> gli sussurrò.

<<Grazie, petite>> la ringraziò, sorridendole ed afferrandole la mano. Fece alcuni passi avanti, ricongiungendosi al suo gruppo e guardandosi intorno. I suoi occhi caddero sulle decorazioni e curvò le labbra verso l'alto.

Si sedettero al tavolo a ridere, scherzare e mangiare. Quando però Minerva McGranitt fece la sua comparsa, la spensieratezza che circolava nella Sala Grande si spense. La donna aveva fatto il suo ingresso trionfale a passo svelto e si era subito accorta del cambiamento radicale del Castello.

<<Greenway!>> trillò, rivolgendosi alla ragazza <<Rimetti a posto qualsiasi cosa tu abbia combinato!>>

<<Non so di cosa parla, professoressa!>>

<<Ah no?>>

<<Per niente!>>

<<Allora cosa mi dici di questo?>> la professoressa estrasse dalla tasca interna del suo mantello un piccolo martelletto e fece in modo che comparisse nelle mani della studentessa <<Perché immagino che se non sia opera tua allora sia di uno di quei tre gentiluomini accanto a te>>

<<Un martelletto?>> domandò infatti Liz a Sirius sottovoce <<Non l'ho fatto comparire io>>

<<Aspetta ancora un minuto>> fu la risposta del Grifondoro, che accennò un piccolo ghigno.

<<Ma...>>

Remus le posò una mano sulla spalla <<Fidati Lizzie>>

Infatti, neanche quaranta secondi dopo, una serie di martelletti rosa tipici dei clown fece la sua apparizione, colpendo le teste di ogni studente.

Giusto perché era il suo compleanno, James venne colpito da sette martelli. Ah no, anzi, otto. No no, invece no, erano nove. Scocciato, il mago sbatté le palpebre velocemente <<Simpaticoni>>

<<E non abbiamo ancora finito>> commentò Peter, sorridendo.

<<Non so se voglio sapere che cosa avete combinato senza di me>> borbottò Liz.

<<Era qualcosa che altrimenti non ci avresti mai lasciato fare...>>

<<Ossia?>>

<<Zitto Pete, hai già parlato troppo!>>


Inutile dire che le lezioni quella mattina finirono per essere sospese. Durante l'ora di pozioni, il contenuto di ogni calderone esplose e le pozioni che i maghi stavano realizzando scoppiarono, volteggiando in aria ed inondando l'aula. Durante la materia preferita di James (ossia Divinazione), le sfere per il futuro proiettarono immagini strane e buffe. E per finire, l'ultima ora, quella di incantesimi fu la migliore.

Il professor Vitious, che già si aspettava uno scherzo da parte dei Malandrini, aveva lanciato una barriera per creare una zona anti-magia. Aveva deciso di fare teoria quel giorno.

Sentendosi in colpa nel non aiutare i suoi amici, ci pensò Liz. Dal bagno di Mirtilla Malcontenta, usò la sua magia per spezzare facilmente la barriera. Per far sì che i ragazzi se ne accorgessero, spedì una specie di creatura infuocata dentro la classe. La fece posare sulla testa di James e gli fece beccare le guance, lasciandogli sulla pelle il segno del becco.

Silente, capendo che altrimenti non ne sarebbero mai usciti, annullò le lezioni e permise ai ragazzi di festeggiare. Non l'avesse mai fatto!

I Malandrini diedero il loro meglio.

L'Incantatrice fece sparire il sole e comparire la notte già a metà mattinata ed uno spettacolo celeste incredibile aveva preso posto. Le nebulose della Galassia troneggiavano tutte ed ogni costellazione era quasi riconoscibile.

Solo allora i ragazzi spararono il loro colpo migliore. Fuochi d'artificio colorati e manipolati esplosero, disegnando tra le stelle varie scritte, tra cui "Buon compleanno, James" e "Sei un idiota, Potter".

Poi per un po' si placarono, con grande gioia dei professori. O almeno, così sembrò. Nessuno, tutti troppo impegnati a fissare lo spettacolo celeste, si accorse del fatto che Hogwarts aveva mutato forma.

Le torri e la struttura principale avevano cambiato aspetto. Ora sembravano il monte Rushmore americano, soltanto con la testa di James che si elevava. Quella sì che era opera di Liz, che manovrava ogni singolo cambiamento soltanto con l'ausilio degli occhi.

Da quando era caduta a Dozmary Pool, era molto più frequente per lei utilizzare "le iridi". Queste si coloravano di azzurro e rendevano la sua magia molto più lineare. Era come una specie di evoluzione.

Quando gli studenti si resero conto di che cosa stesse succedendo, scoppiarono tutti a ridere. Persino i professori non riuscirono a trattenersi, era troppo bello per non farlo. La copia di James era perfetta!

Il mago guardò la propria testa assumere una forma sempre più definita con un gran sorriso in volto. Quello sì che era uno spettacolo!

Guardò i suoi amici, che si divertivano ad osservare. E poi guardò Liz, che si stava impegnando e giostrava i movimenti del castello. Non aveva bisogno di scrutare il viso del suo ragazzo per disegnarne i dettagli, era come se li ricordasse a memoria.

La raggiunse, abbracciandola. Le baciò la guancia, spostandole delicatamente i capelli dal viso. Le fissò gli occhi, ancora colorati di azzurro e non poté evitare di perdercisi. Erano come il mare in una giornata di sole.

<<Grazie>> le sussurrò <<Per tutto>>

<<C'è una cosa per te, nella tua stanza sotto al cuscino>> mormorò l'Incantatrice, lasciando cadere il proprio incantesimo ed osservando il Castello tornare al suo stato originario <<Mio padre l'ha trovata e me l'ha spedita, io ho pensato di ripulirla per te...>>

<<Ripulirla? Cos'è, una bomba?>>

<<No, no. Tranquillo, non ho intenzione di farti saltare in aria>>

<<Mh, non si sa mai!>>

<<Non offendermi così!>> ribatté Liz, incrociando le braccia al petto ed assumendo un'espressione fintamente infastidita.

James, in risposta, le prese il viso tra le mani e le stampò un bacio sulle labbra soffici <<Non ti sto offendendo, ti sto prendendo in giro, amore mio, è diverso>>

<<Non chiamarmi amore mio quando mi prendi in giro!>>

<<Oh piccolina>>

<<Ci sto pensando seriamente adesso a farti saltare in aria>> borbottò la Serpeverde facendo ridere il suo ragazzo. Potter avvolse le braccia intorno alla sua vita e giocò insieme a lei, riempiendole il viso di baci.

<<Sei straordinaria, amore mio>>


James tornò nella sua stanza soltanto due ore dopo ma il suo primo pensiero fu comunque scoprire che cosa Liz gli avesse regalato in più. Sollevò il cuscino dal suo letto e vi trovò una mappa color caffè.

La prese, scrutandola con attenzione. La aprì e vi trovò all'interno un biglietto scritto con una grafia perfetta, quella di Liz.

Quando si tratta di te, non potrebbe esserci regalo migliore di un'idea. Quindi eccomi qui, fornendoti un piano (in cui io non ho parte, eh!). Appena papà mi ha spedito questa mappa ho subito pensato a te - e come avrei potuto non farlo, in effetti, dato che sei costantemente nei miei pensieri? Ti suggerisco questo James, quindi, create una mappa, voi ragazzi. Create la "Mappa del Malandrino" ed usatela come scorciatoia per evitare Gazza e i professori, oltre agli studenti ovviamente. Potreste incantarla, in modo tale da vedere ogni personaggio muoversi. Certo, è solo un'idea ma so già che ti piacerà. Penso di conoscerti abbastanza bene, ormai. Beh, che altro devo dire? Spero che ti piaccia? Nah, lo so già. Spero che tu possa continuare ad essere innamorato di me? Nah, lo SEI già (giusto??????). A parte gli scherzi, buon compleanno amore mio!

Con affetto,

tua Lizzie <3

James sorrise terminando di leggere il biglietto che la sua splendida Serpe gli aveva lasciato. Aveva proprio ragione quella ragazza: l'idea della mappa era geniale! Non ne sbagliava una!

Tenendo il pezzo di carta in mano, il Grifondoro scattò in piedi, alla ricerca dei suoi migliori amici. Avrebbe ringraziato Liz più tardi e l'avrebbe riempita nuovamente di baci, poteva giurarglielo.

Ormai mancava anche poco alla fine della trasformazione completa dei Malandrini in Animagi. James ci riusciva da solo mentre Sirius e Peter avevano ancora qualche difficoltà, Liz si era impegnata tantissimo anche in quello. Solo allora avrebbero potuto rivelare al loro Moony la verità e fargli una sorpresa.

<<Ragazzi!>> chiamò, trovandoli al centro della Sala Comune a bisticciare su qualcosa <<Venite, riunione urgente!>>

<<Hai deciso di diventare donna?>> chiese Sirius, divertito <<Neanche Marlene e Lily fanno così con Lizzie>>

<<Stupido, muoviti. Ho una cosa importante da farvi vedere!>>

<<James, non sei un po' grande per fare a gara a chi ce l'ha più lung...>>

<<MOONY!>>

I tre ragazzi scoppiarono a ridere <<Povero piccolo James>>

<<Siete degli idioti>> borbottò, facendo per ritornare in stanza. I suoi amici lo seguirono, continuando a prenderlo in giro con fare divertito. Sembravano spassarsi davvero molto.

<<Coraggio, non fare così, James. Non volevamo spezzarti il cuoricino!>> trillava uno.

<<Sì, esatto, non offenderti!>> proseguiva l'altro.

<<Forza James, vediamo chi ha la pistola più carica>> aggiungeva l'ultimo.

James roteò gli occhi <<La smettete?>>

<<Dovremmo?>>

<<Sì?>>

<<Oh scusa pistolino>>

<<Se non la smettete, giuro che vi schianto uno per uno dalla finestra!>> minacciò James, con la stessa violenza di una formica. Non riusciva proprio a sembrare un essere pauroso, non come faceva Liz - per lo meno - quando era infuriata.

<<Che paura, piccolino!>>

<<Okay, okay. Continuate pure, non importa. Non vi dirò quindi che Liz ha trovato un modo per farci eseguire gli scherzi al meglio e che ha deciso di donarmelo come regalo di compleanno. Non vi dirò che abbiamo tra le mani un piano geniale che ci aiuterà in tutto e per tutto>> fece James, assumendo una posa seria.

I tre maghi si fermarono improvvisamente, spalancando gli occhi <<CHE COSA?!>> sbottarono insieme <<E TU NON HAI PENSATO DI DIRCELO?!>>

<<Lo stavo facendo, ma voi tre idioti avete iniziato a parlare di pistole e lunghezze. Chissà perché, finite sempre lì a parlare>>

<<Forse perché noi, a contrario tuo, pistolino, siamo single come la morte>> rispose Peter, sbuffando <<Forza, coraggio, illustraci il piano geniale di Liz>>

<<Che bello che marchiate proprio il suo nome>>

<<Magari lo facciamo per il semplice fatto che è lei ad aver avuto l'idea. È ovvio che qualcosa di così importante non possa provenire da te, amico!>> esclamò Sirius, avvicinandosi a Potter e tirandogli un paio di pacche sulla schiena <<Benvenuto nel club degli sfigati>>

<<Sta zitto>> lo fulminò James, per poi sventolare nuovamente in aria la mappa di Liz <<Questo è ciò che vi dicevo>>

<<Una cartina dimenticata anche da Dio?>> la buttò lì Remus, alzando un sopracciglio e facendo ridere Sirius <<Wow, questo è un gran colpo. Cavolo, Liz, ci hai preso proprio>>

James scosse il capo, appoggiandosi sopra al proprio letto e aspettando che i suoi amici lo circondassero <<L'idea di Lizzie era un'altra. Partendo da una base che ci ha già fornito lei, dobbiamo creare una mappa. Una mappa che sia in grado di mostrare tutta Hogwarts, una mappa che rifletta i movimenti di ciascuno degli studenti. Non capite ragazzi, potremmo controllare cosa succede in tutta la scuola pur restando insieme>>

Sirius e Remus si scambiarono un'occhiata incredula <<Questo risolverebbe il problema delle tempistiche. Potremo evitare di fare il giro del Castello ogni volta. Ci basterà soltanto dare un'occhiata alla mappa>>

<<Capite perché Liz è geniale, ora?>>

Peter sembrava l'unico scettico <<Certo, è geniale, ma... come faremo a segnare ogni studente qui? Dobbiamo trovare un modo veloce, non possiamo incantarne uno per volta. Ci vorrebbe di più a marchiare ogni studente che a fare il giro del Castello!>>

<<E se...>>

<<Che hai in mente, Moony?>>

<<E se non marchiassimo solo gli studenti dei nostri anni? Se trovassimo un incantesimo in grado di segnare tutti i maghi fino a quando questa mappa esisterà?>> ipotizzò il lupo mannaro <<Liz saprà di certo come aiutarci. Una volta trovato l'incantesimo, ci basterà soltanto lasciarlo lanciare a lei>>

<<Potrebbe funzionare, sì>> annuì Sirius <<Così renderemo la nostra memoria eterna. Chiunque troverà questa mappa si renderà conto di sono stati e di chi saranno sempre i Malandrini per Hogwarts>>

I quattro ragazzi si sorrisero reciprocamente. Avevano tra le mani l'occasione più grande di tutta la loro vita.

Remus sospirò, allungando una mano davanti a sé ed aspettando che gli altri facessero lo stesso <<Come vogliamo chiamare questa nostra impresa gloriosa?>>

<<Mappa del Malandrino>> rispose subito James, sicuro, stendendo il braccio ed appoggiando il palmo della propria mano sul dorso di quella dell'amico <<È così che Liz l'ha chiamata ed è giusto che il nome lo scelga lei, soprattutto perché è un'idea sua>>

<<Dovresti ringraziarla a vita per questo, sai?>> chiese Peter, passandosi una mano tra i capelli <<Ti ha fatto il regalo più grande possibile>>

<<Forza, non perdiamo tempo>> replicò Sirius, terminando l'unione delle loro mani unendo la sua <<Uno per tutti...>>

<<TUTTI PER UNO>>

Una voce proveniente dalla porta li fece tremare tutti e quattro <<Cos'è, la sagra della lettura? Avete riesumato I tre moschettieri?>>

James riconobbe subito i passi, ancora prima che la persona aprisse bocca <<Ma belle, è solo grazie a te se abbiamo inaugurato questo club della lettura!>> fece, voltandosi ed incrociando lo sguardo luminoso di Liz.

<<Eh già, princess, è solamente merito tuo!>> confermarono Sirius e Remus teatralmente, avvicinandolesi e poggiandole le braccia sulle spalle <<Come faremmo noi senza di te?>>

<<Siete degli idioti, sapete?>>

<<Io che ho fatto? Non ho detto niente!>> si difese Peter, ridendo insieme alla Serpeverde.

<<Tu sei l'unico escluso infatti!>>

<<Ma...>>

<<Ma...>>

<<Ma...>>

<<Zitti, bambinoni!>>

<<Non insultarci, Lizzie!>>

<<Sennò che fate, vi mettete a piangere?>>

<<NGHUE! NGHUE! NGHUE>>

<<Maschi...>>

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