53| Lizzie, James & the present
Serpeverde quell'anno pareva essere inarrestabile a Quidditch: entrambe le partite che avevano giocato le avevano vinte e non solo avevano preso il boccino ma avevano anche stracciato gli avversari. I Corvonero erano usciti devastati dallo scontro, mentre i Grifondoro - durante il primo incontro - erano arrivati impreparati alla furia delle Serpi.
Non c'era stato verso di fermare la loro avanzata e gran parte del merito spettava alla loro miglior Cacciatrice. Lizzie Greenway era ancora più carica dei suoi compagni, decisa a portarsi a casa la Coppa delle Case.
James aveva rosicato non poco quando le Serpi avevano sbaragliato la sua squadra, però aveva fatto finta di niente per diversi mesi ed aveva indossato la sua miglior espressione da "Hey amore, sono fiero di te!" quando Lizzie era nei paraggi.
La strega, tuttavia, consapevole del fastidio che il suo meraviglioso ragazzo stava provando, aveva deciso di fargli un regalo. Aveva intuito fin dal primo istante che cosa turbasse i pensieri del Malandrino ed aveva visto perfettamente come lui cercasse di dissimulare tutto per renderla felice. Non le restava che fare del suo meglio per sorprenderlo!
Approfittò del permesso per andare ad Hogsmeade di metà settimana per incontrare sua sorella, che era la sua referente di fiducia, da Madama Rosmerta. Parlarono un po', prima di fare qualsiasi altra cosa. Ed Aimee le confessò di aver nuovamente iniziato a parlare con Mike.
<<Davvero?!>> esclamò Liz, sorridendo alla notizia <<Oh cielo, che bello!>> era felicissima!
<<Ancora non mi fido di nuovo, però so che prima o poi tornerò a farlo>>
<<Andrà tutto bene, Mimi>> la rassicurò la Serpeverde, convinta <<Se c'è qualcosa di cui sono certa a questo mondo è che Mike ti ama più di qualsiasi altra cosa. Risolverete per bene le cose, non ho nemmeno un dubbio a riguardo!>>
<<Grazie sorellina. Ma comunque, di che volevi parlarmi?>>
<<Non è per vantarmi, eh... no, beh, sì, è anche per quello... comunque, tu sai che io sono la Cacciatrice di punta della squadra di Quidditch, no?>>
<<Mh mh, sì, certo>>
<<Ecco, e immagino che tu ricordi perfettamente che il primo incontro dell'anno è Grifondoro-Serpeverde, giusto?>>
<<Credo di aver capito...>>
<<Sempre detto di avere la sorella migliore del mondo!>> affermò la più giovane <<Beh, abbiamo vinto e anche di parecchio. James si sente responsabile per non essere riuscito a portare la squadra alla vittoria, anche se è il capitano. Per questo volevo fargli un regalo, per ringraziarlo di aver sempre mantenuto il sorriso con me>>
Aimee assunse un'espressione soddisfatta, fiera di sé per aver capito ancora prima che la sorella aprisse bocca <<Hai bisogno di una consulente, quindi>>
<<Già>> confermò Liz, appoggiandosi con i gomiti al tavolino e facendo un sorriso gigante alla strega <<E comunque, potevi portare Rory con te! È un sacco che non vedo la mia nipotina!>>
<<Mike voleva portarla a fare un giro. Domani hai lezione di pomeriggio, comunque?>>
<<No, ma c'è il Club dei Duellanti>> rispose <<Perché?>>
<<Utilizzando tutti i tuoi trucchetti di Houdini, magari potresti sgattaiolare via e venire da me. Possiamo andare a fare shopping insieme a Rory!>>
<<Vorrei, ma poi sono sicura che si accorgeranno della mia sparizione! La McGranitt mi tiene d'occhio da quando ho fatto tutta la settimana di assenza!>> sbuffò Liz, portandosi la mano al mento e riflettendoci su <<Beh però potrei creare un clone di me stessa perfetto. Dovrei lavorarci per benino, ma potrebbe funzionare>>
<<Perché no? Così almeno compriamo a James qualcosa che ti piace e non dai la colpa a me se il regalo che avrei scelto io ti fa schifo!>>
<<Non lo farei mai!>>
<<Ah ah ah, molto divertente questa>>
<<Non era una battuta, Aim!>>
<<Ah no?>>
<<Spiritosa>> sibilò Liz, schizzando Aimee con un po' d'acqua in faccia <<Pensa ad ordinare piuttosto, che Madama Rosmerta mi pare abbastanza impegnata!>>
Sgattaiolare fuori dal Castello era stato molto più semplice del previsto. Era bastato soltanto avvertire Marlene del suo piano, in quel modo avrebbe avuto una spalla affidabile sempre vicino al suo clone in caso di difficoltà.
<<Divertiti! E compra qualcosa anche per me!>> le aveva detto la sua migliore amica, facendola ridere <<No, beh, sto scherzando. Però tranquilla, ti copro io le spalle!>>
E così Liz era andata da sua sorella. Come da programma, avrebbero fatto per prima cosa un giro di Diagon Alley e poi, nel caso in cui non avessero trovato niente, avrebbero vagabondato un po' in qualche quartiere babbano.
La giovane strega non aveva nessun tipo di idea. Non sapeva ancora che cosa avrebbe regalato a James e per questo motivo era piuttosto pensierosa. Ci teneva davvero a trovare qualcosa che avrebbe reso il Malandrino felice.
Voleva ripagare ogni singolo favore che lui le aveva fatto. Anche se, per far quello, non le sarebbe bastata tutta la vita.
<<Allora...>> fece Aimee, schioccando la lingua e schiarendosi la voce <<Bene, siamo qui, siamo a Diagon Alley. È un po' come se fossimo nel Paese dei Balocchi, quindi non ci credo se mi dici che non trovi niente, sorellina>>
L'Incantatrice sbuffò <<Sapevo che era una pessima idea chiederti aiuto>>
L'altra sorrise maliziosa <<Oh mia piccola Lizzie, così ferisci i miei sentimenti>>
<<Sta zitta, Aim>>
<<Mh mh>>
La ricerca delle due sorelle andò avanti per due ore consecutive ma non riuscirono a trovare niente che garbasse ad entrambe. In più, c'era anche il problema del clone di Liz - ad Hogwarts la professoressa McGranitt le aveva chiesto di fare una dimostrazione e Marlene aveva dovuto far finta di sentirsi male per essere portata in infermeria.
La Battitrice poi le aveva comunicato quanto successo tramite un incantesimo che l'amica le aveva spiegato prima di lasciare il Castello. Liz l'aveva ringraziata almeno un centinaio di volte ed aveva tirato un sospiro di sollievo. Avvertire la sua migliore amica era stata la cosa più intelligente che avesse mai fatto!
Risolto quel problema - avendo detto che la falsa Liz sarebbe voluta rimanere con Marlene in infermeria - la vera Liz tornò a concentrarsi sul suo dilemma giornaliero.
<<Attenta sorellina>> fece Aimee, incrociando le braccia al petto ed appoggiandosi alla parete esterna di un negozio di Diagon Alley <<Se continui a pensare così tanto, la membrana cerebrale ti colerà dal naso>>
<<Aim, taci>>
<<Sai, no, che farti innervosire è la mia specialità?>>
<<Purtroppo me ne rendo conto, ma invece che dar fastidio a me non puoi cercare di pensare ad un regalo decente?>> ribatté Liz, spostandosi per evitare di essere travolta dalla folla <<Ti ho chiamato per questo>>
<<Guarda che il ragazzo è il tuo, io come posso sapere cosa gli piace?>>
<<Che regaleresti a Mike, allora?>>
<<Beh io...>> le guance di Aimee si fecero completamente rosse, mentre sbuffava e si lasciava scappare un lamento <<Okay, hai vinto, come al solito. Non lo so cosa regalerai a Mike, né tantomeno so cosa regalare a James. Se c'è una cosa che non sono mai stata capace di fare in vita mia sono i regali! Se qualcuno mi dice cosa gli serve, bene, ci sta anche. Ma se devo partire da zero... sognatelo>>
<<Sei sicura che questa sia l'unica cosa che non sei capace di fare?>>
<<Per caso vuoi morire, oggi?>>
<<No no, sto solo dicendo che questa non è la sola cosa che non ti riesce>>
<<E quali sarebbero le altre, sentiamo?>>
<<Non so, fammici pensare. Oh beh, certo, non mi hai mai battuto a duello!>>
<<Nemmeno Merlino ti batterebbe, sorellina, mi pare una cosa leggermente squilibrata combattere contro di te. Non credi anche tu?>> fu la risposta di Aimee, che sospirò <<Eccetto quest'amorevole conversazione, si sta facendo tardi, Lizzie. Dobbiamo trovare sul serio qualcosa prima che faccia buio. Devi tornare al Castello, Marlene non riuscirà a svenire ancora a lungo, non ti pare?>>
<<Sì, è vero>> confermò Liz, storcendo le labbra <<Abbiamo perso un sacco di tempo. Ma non riesco a pensare a niente>>
<<A James cosa piace?>>
<<Il Quidditch, soprattutto>>
<<Sorellina, va bene che gli piace, ma che cosa vuoi regalargli? Una porta toccata dalla nazionale inglese?>>
<<Sei irritante, Aimee, lo sai?>>
<<Sì, e ne vado anche piuttosto fiera>>
<<Ti odio>>
<<Anche io ti voglio bene>> sentenziò Aimee, facendo un occhiolino <<Oh oh oh!>> trillò all'improvviso.
<<Che c'è ora?>>
<<Ho un'idea!>>
<<Ovvero?>> chiesa la minore delle Greenway, che venne afferrata per il polso dalla sorella e trascinata fino alla Londra babbana <<Aim, ma dove stiamo andando?>>
<<Fidati di me!>>
<<Cielo, morirò. Me lo sento>>
<<Chiudi il becco, Lizzie>> la rimbeccò Aimee, come se quelle parole gliele ripetesse normalmente. Si fermò soltanto dopo aver percorso almeno un chilometro buono, davanti ad una cabina per le fotografie.
<<Hai deciso che vuoi una foto con me, ora?>> domandò Liz, alzando un sopracciglio <<Non è per cattiveria, sorellona, ma oggi sei più brutta del solito>>
<<Quante volte devo ripeterti, oggi, di tacere?>>
<<Penso ancora parecchie. Ma su, coraggio, illustrami il tuo grande piano. Qual è la tua idea?>>
<<Stando a quello che ho potuto osservare e a quello che mi hai detto tu, ci sono soltanto quattro cose che rendono James James. Il Quidditch, la sua famiglia, i suoi amici e... te>>
<<Me? Ma...>>
<<Fammi finire! Bene, dicevo, se vuoi fargli un regalo che sicuramente apprezzerà, fa in modo che sia qualcosa che riguarda anche te. Una foto per esempio. Oppure, ancora meglio, uno di quei pupazzi che reggono le fotografie di coppia!>>
<<Ti ricordo che il regalo devi piacergli, non farlo scappare via terrorizzato. L'idea della foto però è molto carina, anche se magari senza pupazzi strani>>
<<Sono un genio!>>
<<Hai spremuto tutte le tue meningi?>>
<<Eh già>>
<<Fra tre settimane è il compleanno di Mike, te lo ricordi, no? Sappi che dovrai fare un regalo anche a lui, quindi ti consiglio di riprenderti e cercare una buona idea!>>
<<L'ho sempre detto io a papà che ti hanno scambiata nella culla>> sibilò Aimee, fulminando la sorella <<Solo che quel disgraziato non mi dà ascolto!>>
<<Penso che abbia smesso di prenderti seriamente da quando gli hai detto che nelle tue mutande era stato commesso un omicidio, non so se capisci cosa voglio dire...>>
<<Ahhh, la buon vecchia storia del mio primo ciclo. A papà piace ancora proprio tanto, a quanto vedo>> Aimee scosse la testa <<Ci sta, sono sempre stata molto simpatica>>
<<L'importante è esserne convinti>>
<<Lizzie?>>
<<Mh?>>
<<Sta zitta>>
Se uscire dal Castello era stato semplice, rientrarci fu complicatissimo. Liz avrebbe tanto voluto materializzarsi direttamente nella sua stanza, ma si rese conto con fastidio del fatto che aveva fatto davvero tardi per i suoi schemi e che quindi tutti erano ancora a cena - tutti, incluso il suo clone.
Aspettò pazientemente fuori dalla Sala Grande, occultata, tenendo il regalo per James tra le mani. Lo rimpicciolì così tanto da farlo diventare grande come un pugno e si sostituì al suo clone non appena questi uscì.
Marlene se ne accorse immediatamente, notando il cambio di orecchini dell'amica - era proprio un falco quando si trattava di gioielli! <<Hey, trovato niente di speciale?>>
<<Dopo ti faccio vedere>> Liz annuì sorridendo <<Ma dove sono James e gli altri?>>
<<Si sono beccati una punizione poco dopo che te ne sei andata. A quest'ora...>> disse la McKinnon, controllando l'orologio che indossava al polso <<A quest'ora dovrebbero aver fatto>>
Ed infatti, qualche secondo dopo, tutti videro apparire i Malandrini, conciati come dei sultani. Liz e Marlene si scambiarono un'occhiata incredula, erano proprio dei pagliacci, quei ragazzi. Quando James si accorse della sua ragazza corse subito da lei, abbandonando gli altri.
<<Hey!>> la salutò, tirandole un buffetto sul naso <<Allora, che te ne pare? Ti piaccio?>> domandò, sfilandole davanti.
<<Sembra che una sfinge ti abbia lanciato i propri prodotti fecali addosso>> commentò, prendendolo in giro ed osservando la sua espressione ferita <<Sto scherzando, non fare quella faccia!>>
<<Simpatica>> sibilò James, fingendo di essersi offeso <<Se non mi chiedi scusa, dico alla McGranitt che oggi sei sparita e che quello che abbiamo visto tutti era il tuo clone>>
<<E tu come diavolo fai a saperlo?>> Liz spalancò la bocca, ruotando la testa verso Marlene che però non si era accorta di niente.
<<No, Marls non ha parlato, sta tranquilla. Ma sul serio pensavi che non sappia riconoscere la mia ragazza da un clone? Per carità, copia perfetta, ma non sono così stupido come tu pensi che sia, tesoro>>
<<Vuoi sapere perché sono sparita? Bene, te lo dico non appena ti levi questa cosa di dosso. C'è qualcosa che voglio dirti>> rispose la Serpeverde, sorridendo divertita quando vide Remus e Sirius scontrarsi con i fondoschiena e cominciare a ridere euforici.
<<Vuoi mollarmi?>>
<<Perché ogni volta che ti dico che voglio parlarti tu pensi che io voglia lasciarti? Do quest'impressione?>>
<<Più o meno>>
<<Okay, ora ti lascio sul serio. Addio>>
<<Addio>> replicò James, chinandosi e baciandole la guancia. Poi le sussurrò all'orecchio <<Ci vediamo dopo da me? Spedisco via gli altri>>
<<Va bene>> annuì lei <<A dopo>> gli sorrise, prendendo Marlene a braccetto e dirigendosi verso Lily, che stava chiacchierando con Severus. Il mago lasciò subito l'amica non appena vide le due streghe avvicinarsi e tornò a concentrarsi sui suoi compagni.
<<Hey!>> le salutò la nata-babbana, allegra <<Venite! Voglio farvi vedere una cosa!>>
Proprio come da programma, James cacciò Peter, Sirius e Remus dal dormitorio con due scuse diverse - non poteva dir loro che voleva restare solo con Liz o l'avrebbero preso in giro a vita e conoscendo l'Incantatrice anche lei avrebbe contribuito. Quindi al primo disse che lo cercava un ragazzino di Corvonero, mentre agli altri due che aveva una missione per loro, ossia piazzare una cimice puzzolente nell'ufficio di Gazza.
Due piccioni con una fava, pensava, Così magari quei due si dicono pure che si piacciono!
Aspettò con pazienza l'arrivo di Liz, che come al solito si comportò da orologio svizzero e si presentò in perfetto orario. Teneva le mani dietro la schiena come a reggere qualcosa, ma lui non riusciva a vedere di che si trattasse.
<<Cos'hai lì dietro?>>
<<Una sorpresa per te>> annunciò fiera la ragazza. Un sorrisetto le comparve sul viso <<Perché in questi mesi non hai fatto altro che comportarti come la persona d'oro che sei e non mi hai mai detto che in realtà eri triste per la partita di Quidditch. Quindi ho pensato, perché tu puoi essere carino con me ed io non con te?>>
<<È per questo che sei andata via oggi?>>
<<Mh mh>> mugugnò la strega <<Io ed Aimee siamo andate a fare shopping per trovare un qualcosa di bello da regalarti>>
<<E... posso sapere cosa la mia dolcissima metà ha comprato?>>
<<Non so, devo pensarci>>
<<Lizzie! Ormai hai gettato le basi, sgancia la bomba!>>
<<Solo se mi dai un bacio>>
James si avvicinò a lei e le posò le mani sulle guance. Abbassò la testa per baciarla ma invece fu più veloce di Liz e le strappò il regalo dalle mani <<Ti ho fregata!>>
<<Cattivo>> borbottò la Greenway, ma poi tornò a sorridere <<Coraggio, apri. Voglio sapere se ti piace o no>>
<<Potrebbe essere anche la cosa più brutta di questo mondo ma proverrebbe da te e quindi la amerei lo stesso>> affermò il Malandrino, abbracciando la sua ragazza e lasciandole un bacio sulla fronte <<Grazie>>
Si sedettero insieme sul letto del mago e lui iniziò a scartare il pacchetto. Da una scatola argentea rettangolare piuttosto spessa estrasse quello che pareva essere un album fotografico.
<<Prima di aprirlo, voglio che tu sappia che ti ringrazio per ogni sorriso che mi hai regalato, per ogni abbraccio che mi hai dato, per ogni bacio, per ogni parola di conforto che hai speso nei miei confronti>> mormorò Eliza, teneramente. I suoi occhi nocciola, fissi su di lui, riflettevano la flebile luce delle candele <<Sono io a dover dire grazie a te, non tu a me. Davvero>>
James si allungò e le afferrò la mano, stringendola e lasciandoci un bacio sopra <<Posso aprire? Sono curioso!>>
<<Vai, coraggio>>
Quando il Grifondoro sollevò la copertina dell'album, si rese conto con gioia che si trattava di foto sue e di Liz. Ma no... no, non erano foto. Erano veri e propri ricordi! Alzò lo sguardo di fretta, portandolo sulla sua ragazza <<Che...>>
<<Sapevo che ti avrebbe fregato!>> dichiarò fiera, ridacchiando <<È un album speciale. Non ci si devono mettere fotografie perché questo immagazzina ricordi automaticamente. Ogni volta che un ricordo bello di noi si creerà nelle nostre menti, si aggiungerà all'album. E potremo rivederlo ogni volta che vorremo semplicemente toccando l'immagine "di copertina">>
James spalancò la bocca <<È...>>
<<Non ti piace? Oddio, dovevo scegliere qualcos'altro sicuramente! Se vuoi vado a cambiarlo e...>>
Il ragazzo non la fece nemmeno finire di parlare perché si sporse in avanti e la zittì baciandola. Le prese delicatamente i polsi e se li allacciò dietro al collo, stringendola. Non era contento, di più!
<<Questo regalo>> diceva, alternando parole a baci <<È il più bello che abbia mai ricevuto. Grazie>> i suoi occhi a cuore potevano essere visti anche da un chilometro di distanza. Si rimise composto, stavolta con Liz abbracciata, ed iniziò a sfogliare.
<<Stavo pensando... che ne pensi se ci mettiamo un sigillo nostro?>>
<<Sigillo in che senso?>>
<<Fondiamo gli anelli della promessa>> suggerì lei <<Ed usiamo il materiale fuso per creare una specie di forma che abbia le nostre impronte. Così solo noi possiamo aprirlo!>>
<<Non sarebbe più comodo lanciarci su un incantesimo?>> ribatté James divertito.
<<Sì, ma è meno romantico!>>
<<Okay, facciamolo!>> acconsentì il mago e si sfilò dal dito l'anello, porgendolo alla strega. Lei li sciolse entrambi senza problemi e fece colare il metallo sulla copertina, poi, con tutto l'impegno del mondo, cercarono di dargli una forma a cuore. Ci riuscirono per miracolo!
<<È bellissimo>> ripeté lui, lasciando un bacio sulla spalla di Liz e avvolgendo le braccia intorno alla sua vita <<Grazie, grazie, grazie>>
<<Sono felice che ti piaccia, lo sono davvero>> confessò lei, scivolando tra le braccia di James e appoggiandosi al suo petto <<Te l'ho detto, non sono brava a dire quello che sento, ma sappi che per me sei più importante di chiunque altro. E... e vederti mantenere il sorriso anche quando sentivi di non riuscirci... non lo so, è come se...>>
James la interruppe, chiudendo gli occhi e poggiando il mento sopra la sua testa<<Non è stato facile, lo ammetto. Per niente. Perché dopo che abbiamo perso volevo soltanto impiccarmi, ma... ma tu eri così felice ed io così fiero di te che non potevo non sorriderti>>
<<L'avrei capito, James. L'avrei capito. Promettimi che d'ora in poi mi confiderai tutto quello che ti passa per la testa, va bene?>>
<<Te lo prometto>> sussurrò <<Però la cosa è reciproca>>
<<Te lo prometto anch'io>>
Dopodiché, mormorandosi a vicenda parole cariche d'amore, si addormentarono, stretti l'uno all'altra. Quando i tre Malandrini tornarono nel dormitorio, capirono il vero motivo del loro allontanamento e sorrisero: era proprio un romantico, quell'idiota di James!
Si premurarono di buttar loro sopra una coperta e poi si misero a dormire. Non li avrebbero di certo svegliati! Erano così carini insieme che era un peccato anche solo allontanarli.
<<Pss Moony>> fece Sirius sottovoce, una volta che anche Peter finì per addormentarsi <<Hey, mi senti?>>
<<Che c'è, Sirius?>>
<<Domani dobbiamo parlare, lo sai, no?>>
<<Sì, lo so>>
I pensieri di Remus - ed i suoi occhi anche - slittarono su Liz, che dormiva teneramente accucciata a James.
Avrebbe tanto voluto poter fare lo stesso.
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