46| Lizzie, James & Emily
Lizzie Greenway ormai viveva con Emily Sharp attaccata alle costole.
La strega del primo anno le si era appiccicata già sul treno e si era seduta nel vagone con gli altri Malandrini, infilandosi in mezzo tra lei e James. I due ragazzi non avevano nemmeno potuto sedersi abbracciati.
Avevano passato gran parte del viaggio di andata a guardarsi disperati, sperando di potersi solo sfiorare. Il massimo che avevano potuto fare era stato tenersi per mano di sfuggita, dato che Emily si era completamente incollata al sedile.
Poi, finalmente, quando la Serpeverde più piccola si era distratta, James aveva potuto gettare il braccio attorno alle spalle di Liz e stringerla a sé. Non l'aveva lasciata andare nemmeno per un secondo, da quel momento.
Emily pareva essere così gelosa del Grifondoro da arrivare a fulminarlo in ogni istante. L'Incantatrice ci provava a smorzare la tensione, ma era come sperare di togliere manualmente ogni granello di sabbia dal deserto.
Erano passati cinque giorni da quel primo approccio, eppure le cose non erano minimamente cambiate. Sembrava di vivere in un loop infinito, con l'incapacità totale di scollarsi da quella banale monotonia.
<<Wow>> commentò Marlene, a pochi passi dalla Sala Grande, all'orecchio di James, ridendo nel vedere come il ragazzo si fosse irrigidito notando Emily sorridere soltanto ad Eliza e fulminare tutti gli altri <<Di questo passo, anche quando ci darete dentro ci sarà lei in mezzo>>
Lily, avendo capito pur non avendo sentito tutto, scoppiò a ridere e si sporse in avanti, verso il Malandrino <<Hey James, perché non dici ad Emily se vuole dividere Lizzie con te? Fate a metà, la destra tu, la sinistra lei>>
<<Lily?>>
<<Sì?>>
<<Strozz...>> si interruppe, dovendo trattenere con forza uno sbuffo infastidito dovuto alla presenza scocciante di Emily <<Non importa, Lils, eh? Hai capito tanto, no?>>
<<È del tutto cristallino, JP>>
<<James...>> mormorò Liz, posando le mani sulle spalle del fidanzato e parlandogli a bassa voce <<Non voglio litigare con lei, non ora che andiamo un po' d'accordo>>
<<Un po'?>> ribatté lui, alzando gli occhi al cielo infastidito.
<<Mi prometti che cercherai di trattenerti e che farai il bravo?>> gli domandò, lanciandogli un'occhiata carica d'affetto. Lui non riusciva a resisterle quando faceva così e lei lo sapeva perfettamente.
<<Mi stai dando del bambino?>>
<<Diciamo così>> Eliza gli fece un sorriso così bello che James non riuscì a non spingersi in avanti, a non abbracciarla e a non baciarla. La strega percepì le proprie gambe sciogliersi, ma riuscì a tenersi in piedi lo stesso. Il cuore le batteva violentemente nel petto, come ogni volta che lui le era accanto.
Simon gliel'aveva detto. Ti sentirai come se lui fosse l'ossigeno che ti fa respirare. Era vero. Più lo guardava e più aveva la certezza di esserne innamorata. Con Finn non era mai stato così, con lui non aveva mai provato quella sensazione di pienezza, di gioia. Di speranza, soprattutto, di un futuro insieme. James invece... James era diverso. In tutto.
<<Te lo prometto>> le sussurrò all'orecchio, facendola tremare. Sembrò accorgersene, perché bisbigliò anche un'altra frase, una di quelle che avrebbe potuto far sciogliere completamente la Serpeverde <<Mi fai impazzire>>
Lei deglutì, intrecciando il proprio sguardo a quello di James <<Non puoi dirmi questo>> disse piano, in modo che solo lui potesse sentire. Appoggiò la fronte contro la spalla di James, nascondendo il viso in fiamme.
<<Perché no?>> la prese in giro, carezzandole i capelli divertito.
<<Perché mi fai venire voglia di riempirti di baci e non voglio farlo davanti a tutti>> rispose schietta, facendo spalancare la bocca al Grifondoro, che si aspettava di tutto meno che una risposta diretta come quella. Quella volta fu il suo turno di arrossire.
Emily improvvisamente si attaccò al braccio di Liz, quasi spintonando Remus per allontanarlo dal suo fianco e tirandola via dalla stretta di James <<Hey Liz, ci sediamo vicine?>>
Il Malandrino dovette appellarsi a tutta la sua forza di volontà per non schiantare la ragazzina dall'altra parte del corridoio. Era davvero stanco di averla tra i piedi, ma aveva promesso a Liz che avrebbe tentato di non detestarla e avrebbe mantenuto la sua parola.
<<Certo, va bene>> fu la risposta della Greenway, che rivolse uno sguardo grato a James per essere rimasto in silenzio. Intrecciò le dita alle sue, come gesto di ringraziamento.
<<Voglio mostrarti un incantesimo che ho imparato! Posso?>>
Il ragazzo strinse i pugni. Ogni volta, quella nana malefica faceva gli occhi dolci. La nuova Liz, a quello, non sapeva proprio resistere, specialmente se tentava di rimanere simpatica agli occhi di qualcuno. Per lo meno, in quel singolo aspetto, preferiva la vecchia versione della sua Lizzie.
<<Sì, va bene>>
<<Ah, e stasera possiamo allenarci insieme?>>
James si tese immediatamente ed Eliza sentì il braccio di lui gravitare pesante sulle sue spalle. Non era un caso che avesse fatto quel gesto: era come se volesse ricordarle di quello che dovevano fare quella sera. Era troppo importante per essere rimandato.
<<Mi spiace>> disse, cercando di risultare il più cortese possibile <<Ma stasera ho preso già impegni con i ragazzi>> rispose. Il mago quattrocchi si rilassò leggermente, ma rimase comunque vigile. Era evidente come il sole che non voleva quella ragazzina tra i piedi, soprattutto non mentre poteva passare del tempo con la sua ragazza in santa pace, ma ci avrebbe provato. Sì.
Bastava soltanto ripetersi il mantra Non ucciderla, non ucciderla, non ucciderla almeno sette volte nella mente prima di fare qualsiasi cosa.
<<Beh, posso venire con voi, allora! Che ne di...?>>
<<No>> fece Sirius immediatamente, incrociando le braccia al petto ed appoggiandosi alla parete. Quando faceva così, era ancora più figo del normale: Remus per poco non prese a sbavare. Sarebbe stato difficile spiegarne il motivo, senza dover dire la verità <<Non è per cattiveria, Sharp, ma anche noi vogliamo passare del tempo da soli con Lizzie>>
<<Ma...>>
Lily le sorrise, sfruttando la migliore delle sue armi: l'immane gentilezza che Madre Natura le aveva donato. Era davvero convincente quando voleva <<Si vede che a Lizzie fa piacere allenarsi con te, ma questo non significa che tu possa rubarcela per tutto il tempo. Capisci? Anche noi siamo suoi amici...>>
La ragazzina, però, parve non gradire il commento della Evans e si attaccò ancora più morbosamente al braccio della Serpeverde. La diplomazia della nata-babbana aveva sortito l'effetto contrario, a quanto sembrava, quella volta!
Forse per ripicca, tirò via Liz dall'abbraccio di James, che cercò di riacchiapparla inutilmente. Sembrava che tra loro due fosse in atto una guerra, una di quelle dovute alla gelosia, una di quelle che erano quasi impossibili da risolvere senza avere il cuore spezzato.
<<Emily>> sussurrò Eliza, appesantendo il proprio corpo con tutta la forza che aveva. Solo in quel modo la strega del primo anno si fermò <<Emily ascoltami, per favore>>
<<Per te sono tutt'orecchi, lo sai>>
Finalmente, i tre Malandrini non lupi mannari e Liz avevano trovato un giorno perfetto per incontrarsi senza destare sospetti. Marlene frequentava un corso da Madame Pomfrey per imparare come curare ferite alla vecchia maniera, Lily aiutava Madama Pince in Biblioteca e Remus faceva ripetizioni a dei dementi del secondo anno.
Era perfetto.
Liz, Sirius, Pete e James si erano dati appuntamento mezz'ora prima dell'orario prestabilito anche con gli altri tre. Qui, Potter avrebbe mostrato ai suoi amici i progressi fatti come Animagus e avrebbe espresso il suo parere sull'aiutare Remus.
Cioè, per essere precisi, avrebbe annunciato loro di essere diventato abile in Trasfigurazione! Solo Liz era a conoscenza di quel piccolo segreto "cornuto". Voleva che fosse una sorpresa in tutto e per tutto!
<<Emily>> Liz ripeté il suo nome, cercando di emanare quanto più potere possibile - aveva bisogno di essere convincente <<Stasera non posso, ma domani al Club dei Duellanti potrai mostrarmi quello che vuoi. Va bene? Solo... non posso>>
<<Okay...>> annuì lei, con gli occhi bassi.
James si rese conto con fastidio del fatto che Emily non stesse appiccicata a Liz per qualche motivo strano. Le voleva bene e quindi voleva starle il più vicino possibile. Sarebbe stato anche carino, se solo non fosse stata la cosa più inquietante che il Malandrino avesse mai visto.
<<Okay?>> Lily era incredula. Emily aveva davvero ceduto così facilmente? L'indomani sarebbe sicuramente nevicato! Si sporse verso Marlene, coprendosi la bocca con la mano e bisbigliandole qualche parola.
<<Che hai da dire, Evans?>> sibilò acidamente la diretta interessata del discorso tra le due Grifondoro. Fulminò la nata-babbana, che alzò le mani.
<<Niente di speciale, Sharp>>
Sirius si lasciò andare ad una grassa risata, attirando l'attenzione di un paio di studenti ed ammazzando completamente il cuore di Remus <<Per Merlino, dovremo continuare ancora a lungo a non poter parlare in santa pace?>> domandò, così sarcasticamente da costringere Emily ad allontanarsi stizzita.
<<Accidenti>> fece Marlene, affiancando Remus <<Dovresti essere sempre tu a risponderle, Sirius, sei perfettamente in grado di infastidire qualsiasi essere vivente capace di respirare>>
Al lupo mannaro sfuggì una risata, portando lo sguardo dell'altro Grifondoro su di sé. Sentiva la sua pelle bruciare sotto gli occhi attenti di Sirius e gli pareva di non riuscire più a respirare.
Liz parve accorgersene, perché si affrettò a distogliere l'attenzione da loro e a portarla su di sé. Lupin la ringraziò mentalmente e lei gli fece un sorriso in risposta. Ancora qualche secondo e probabilmente sarebbe morto lì, incapace di fare altro se non essere innamorato di Sirius.
<<Grazie>> bisbigliò poi sottovoce alla Greenway mentre entravano nella Sala Grande per fare colazione.
Pareva tutto normale tra loro due, per fortuna. James le aveva già confermato che Remus non ricordava niente dell'aggressione fatta ai suoi danni però voleva esserne sicura. Così, anche se si sentiva tremendamente in colpa, si era infilata nella testa dell'amico ed aveva controllato. Niente di niente.
Alla fine, non erano nemmeno riusciti a scoprire il motivo per cui James fosse uscito dal Castello. Sì, beh, aveva sentito gridare. Ma chi era stato? Quella era una delle tante domande senza risposta del mondo magico, una di quelle che dava proprio fastidio non sapere.
Si sedettero tutti al tavolo dei Grifoni, con Emily che fissava James brutalmente dalla schiera dei Serpeverde. Pareva considerarlo come il motivo per cui Lizzie non passava del tempo con lei. E Sirius Black... Sirius Black era un buzzurro, un bastardo, un idiota, un decerebrato. E ubo veramente, veramente bello.
Osservò Marlene McKinnon chinarsi ed appoggiare la testa sulla spalla della sua migliore amica, ridendo probabilmente per qualche cazzata sparata da Minus, e desiderò con tutta sé stessa che quella ragazzina sparisse.
Anche lei, anche Lily Evans, anche Remus Lupin, anche Peter Minus... erano tutti ostacoli che trovava nel suo cammino verso Eliza.
<<Dovresti smetterla>> sussurrò qualcuno al suo fianco. Lei saltò per lo spavento, ruotando immediatamente la testa <<Dovresti smetterla di fissarla così>> ripeté Severus Piton, sorseggiando il suo succo di zucca e portandosi del cibo alla bocca.
<<Che ne sai tu, Piton? Se non sbaglio, lei ti ha lasciato andare!>>
<<Ci siamo lasciati andare a vicenda, Sharp>> ribadì lui, gelido <<Ti sto solo dando un consiglio. Speri di allontanare Potter e la McKinnon da lei? Sarebbe più semplice spostare le Piramidi a mani nude>> sentenziò <<E nemmeno tutti gli altri. Le vogliono bene, sono amici. E se tu non riuscirai a capirlo, presto Liz si stancherà anche di averti intorno>>
<<Sta zitto>> esclamò, scattando in piedi e facendo per allontanarsi.
<<La verità fa male, no?>> aggiunse però Severus, accennando un mezzo sorriso <<Sapere che anche l'unica persona a cui vuoi veramente bene potrebbe stancarsi di te...>>
<<Tu non sai niente>>
<<Oh, è vero. Io non so niente. Ma conosco Eliza. E per quanto sia cambiata, il suo cuore in un modo o nell'altro continua a pensarla come faceva un tempo>>
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