45| Lizzie, James & the couple goal
Abby Cruz, anche a distanza di mesi dall'ultima volta che l'aveva vista, rimaneva una delle ragazze più carine e sofisticate che Eliza Greenway avesse mai conosciuto. Era sempre ben curata, con i capelli tirati in una coda perfetta e gli occhi più luminosi del sole stesso.
Seppur fosse la vicina di casa di James, Liz ed i ragazzi avevano avuto la fortuna di non incontrarla mai durante quei brevi giorni di vacanza. Ma il caso volle che proprio la sera prima di ripartire per Hogwarts il gruppo di maghi si scontrasse con lei ed un paio di sue amiche.
James, che fu l'ultimo a vederla, teneva il braccio attorno alle spalle di Liz e camminava accanto a lei sorridendole e bisbigliandole barzellette all'orecchio. Quando si accorse di Abby, parve sbiancare ed una spiacevole sensazione di sensi di colpa si materializzò nello stomaco del ragazzo, stringendolo come una morsa violenta, non appena gli occhi di lei saettarono sulla coppia.
<<Ciao>> salutò, con voce debole e prossima alle lacrime. Si sentiva perfettamente. Il suo dolore si palpava con mano.
<<Ciao>> recitarono tutti in coro, in imbarazzo.
<<Come va?>> si affrettò a chiedere Lily, che sicuramente era la più sensibile di tutto il gruppo. Certo, l'avrebbe fatto anche Marlene, se solo la Grifondoro non avesse trovato Abby davvero, davvero insopportabile.
Lei si limitò a scrollare le spalle <<Tutto bene>> diceva, ma non riusciva a staccare lo sguardo da James e Liz.
La strega, allora, sciolse la presa del ragazzo su di sé e fece un passo avanti, sistemandosi tra Sirius e Remus, che sembravano le sue guardie del corpo per quanto erano alti <<Possiamo parlare?>> le chiese, con tono più gentile del solito.
Le amiche di Abby la guardarono con diffidenza, forse per via della costante e pura bellezza che continuava a mostrare. Quello che importava a Liz, però, era il cervello. Ed il suo le stava dicendo, in quel momento, di parlare con la babbana.
<<Va bene>> acconsentì alla fine la londinese, annuendo piano. Le sue iridi si posarono dapprima su James e poi di nuovo su Eliza <<Ma da sole>>
<<Certo>> confermò la Serpeverde, infilandosi le mani in tasca e facendo un cenno con gli occhi agli altri. Andata avanti, diceva, Io vi raggiungo.
Remus si chinò e le sussurrò qualche parola all'orecchio, un consiglio <<Rimani calma, in ogni caso>> le disse. Come se sapesse bene cosa sarebbe successo se lei avesse perso il controllo, come se anche a lui fosse già capitato...
Liz annuì e colpì piano la spalla dell'amico per ringraziarlo <<Vi aspetto dove ci siamo incontrati tra mezz'ora, va bene?>>
<<Sì>> rispose Sirius per tutti, notando l'improvviso silenzio del suo migliore amico <<A dopo>>
Una volta rimaste sole, dato che anche le amiche di Abby se n'erano andate, Liz invitò la ragazza a sedersi. Si accomodarono sulle scalette marmoree del palazzo di fronte al quale si trovavano, coprendosi bene con i giubbotti.
<<Abby...>> incominciò a dire la strega, sospirando.
<<Senti, so già cosa vuoi dirmi>> rispose l'altra, scrollando le spalle con occhi tristi <<Non c'è bisogno che tu le ripeta, quelle parole. Le ho già sentite tante volte, metà da parte di quelle ragazze con cui sono stasera. Mi spiace, ma mi sono innamorata del tuo fidanzato. Mi spiace, ma io e lui ci amiamo. Mi spiace, ma sono io quella perfetta per lui e non tu! Fammi indovinare, quello che vuoi dirmi tu è simile a questo?>>
Liz fece una smorfia con le labbra, rivolgendo un'occhiata alla ragazza <<Sì>> confermò. Sorrise, cercando di trovare le parole giuste da dirle <<Sì, è questo. Dopotutto, di che altro dovrei parlarti?>>
I jeans di Liz, che in realtà erano di Marlene, si tesero contro la sua pelle per via della folata di vento gelido che sferzò l'aria.
<<Non importa>>
<<Sì, importa invece>> ribatté la giovane Incantatrice, seria <<Voglio spiegarti delle cose>>
<<Oh, tipo perché hai aspettato che stesse con me per capire che ti piaceva e piace?>> il tono piccato e ferito di Abby emerse completamente. Pareva che le parole le fossero sfuggite, ma a Liz andava bene così. Anzi, era anche meglio.
<<Sì, tipo quello>> si interruppe, sentendosi stranamente osservata. Dovevano essere i ragazzi, senza dubbio. Ma non poteva usare la magia davanti ad Abigail, per cui doveva accontentarsi delle sue misere sensazioni. Tornò a concentrarsi sulla babbana.
<<Allora parla, forza>>
<<Vedi, io non sono sempre stata innamorata di James. Mi piacerebbe ammettere il contrario, ma non voglio mentirti e dunque non lo farò. Quando ho iniziato a provare dei sentimenti? Non lo so con precisione. L'unica cosa di cui sono certa è che senza di lui io non respiro, Abby. So che anche per te è così, lo so. Lo vedo nei tuoi occhi. Non ho mai avuto intenzione di rubarti James, mai>>
<<Allora perché l'hai fatto?>>
<<Perché... perché brucio per lui, Abby. Perché è riuscito a farmi sentire in un modo tale che il dolore era sparito. Sai, mia madre è morta pochi anni fa. Da allora non ho mai provato un affetto tale per qualcuno, quella donna per me era il mondo. E James... James si è insinuato lentamente sotto la mia pelle. Ha fatto così piano che non me ne sono accorta, non ho percepito tutto il suo amore fino a quando non è strisciato via. Fino a quando non si è insinuato sotto la tua>>
La babbana stette in silenzio, tristemente.
<<Ti giuro che ho provato con tutta me stessa a non dirgli niente, a stare zitta. E ce l'ho fatta per un periodo. Ma poi... poi forse l'inerzia è diventata incontrollabile e non ho resistito più. Comunque sia, finché siete stati insieme io non ho detto una parola>>
<<Va bene>> mormorò Abby <<Che altro dovrei dirti? Sì, insomma, non posso ucciderti se ti sei innamorata di James. E soprattutto non posso biasimarti. Però posso odiarti. Posso odiarti, anche se non te lo meriti, per avermi spezzato il cuore, per avermi portato via la persona che amo>>
Eliza si alzò in piedi, le mani ferme nelle tasche posteriori dei pantaloni. Si voltò verso Abby e con il suo tono lento e cortese le disse ciò che non aveva mai ripetuto a James, quello che invece aveva detto a suo padre <<James ha disegnato stelle intorno alle mie cicatrici, Abby, è riuscito a mostrarmi colori che non posso vedere con nessun altro e mi ha insegnato una lingua nuova, che non posso parlare se non con lui. Innamorarmi di lui è stata la cosa più bella che mi sia successa ed io non riesco a farne a meno>>
L'altra si alzò a sua volta, piantando lo sguardo in quello della "rivale" <<Promettimi solo una cosa>>
<<Che cosa?>>
<<Quel ragazzo è spericolato, penso che tu lo sappia addirittura meglio di me. Allora, non permettergli di farsi male. Tienilo fuori dai guai seri, ecco>>
Liz fece un sorriso <<Te lo prometto>>
<<Grazie>> bisbigliò Abby, facendo per andarsene <<Ah, e un'ultima cosa>>
<<Tutto quello che vuoi>>
<<Non c'è mai stato un momento in cui James si è innamorato di me, mai. Anche mentre stavamo insieme, il tuo nome era sempre sulle sue labbra. Ho iniziato a detestarti così tanto da non poter nemmeno sentirti parlare. Tu non lo sai, ma è stata Marlene a parlarmi e spiegarmi come stavano le cose>>
L'espressione sconvolta di Liz fu la conferma per Abby: lei non sapeva niente.
<<È vero>> proseguì <<Marlene è venuta da me a dirmi che non potevo odiarti, perché non era giusto e perché non avrei mai potuto prendere il tuo posto. Certo, l'ha detto in modo un po' brutale ma è stata chiara. Mi ha detto che James ti ha salvata e che mentre lo faceva si è innamorato di ogni parte di te, anche dei tuoi difetti. Ed è per questo che io non potrò mai e poi mai competere con te>>
<<Sei una brava persona, Abby>> sussurrò Liz, porgendole la mano in segno di pace <<E se vuoi odiarmi, odiami. Sappi solo che io ti ringrazio. Ti ringrazio perché se non ci fossi stata tu forse io non avrei mai capito che cos'è l'amore. E forse un giorno, capendolo, avrei avuto rimpianti. Per cui, grazie, Abigail. Grazie>>
La babbana non le rispose e così la strega si incamminò verso il punto prestabilito di incontro con i ragazzi. Prima di svoltare all'angolo, si fermò e si voltò completamente verso la ragazza. Non disse niente, la guardò soltanto.
E poi sparì.
L'Hogwarts Express non sembrava essere mai stato pieno come quel giorno. C'erano i ragazzini del primo anno, che sbucavano da ogni parte, che sembravano degli insetti minuscoli in confronto agli omoni spropositati che erano quelli di Durmstrang.
Già, Liz quasi si era dimenticata di loro.
Erano state le vacanze di Natale più belle della sua vita, non aveva pensato nemmeno per un momento agli 'ospiti' della Scuola.
Salutò suo padre con un bacio sulla guancia e schioccò le dita, tramutando i suoi bagagli in scatoline così piccole da poter essere tenute tranquillamente in tasca.
<<Ti scrivo domani, papà!>> gli disse <<Ti voglio bene!>>
<<Anche io, figliola! Ciao!>>
La strega sparì tra la folla. Era piuttosto minuta di statura: in confronto a tutti i suoi compagni del quarto anno sembrava una piantina buttata in mezzo ad un colonnato.
<<Marls!>> strillò, sbracciandosi. Aveva finalmente visto la sua migliore amica, ferma ad aspettare l'arrivo di Lily. Si erano date appuntamento tutte e tre vicino alla mappa con le traiettorie del treno per poter passare qualche minuto da sole, prima di incontrarsi con i ragazzi.
<<Ciao bellissima! Mi sei mancata tantissimo!>>
<<Ci siamo viste ieri sera, tesoro>> ribadì la Greenway, ridacchiando.
Pochi secondi dopo, due mani si posarono sui suoi occhi, offuscandole la vista. Una voce familiare chiese <<Indovinate, mademoiselle, chi sono?>>
Il buon profumo di James la inebriò completamente, facendole provare un'immane sensazione di calma e tranquillità.
<<Non saprei, Merlino?>>
<<No, mi spiace. Sbagliato. Ultimo tentativo?>>
<<Mhh, allora direi che sei uno studente di Hogwarts>>
<<Giusto>>
<<Che frequenti il quarto anno>>
<<Giusto anche questo>>
<<Che hai una cotta per me>>
<<Beh, definirei i miei sentimenti per lei più di una cotta... glielo lo accetto lo stesso dai, mia signora. Allora, mademoiselle, ha capito chi sono?>>
<<Bah, vagamente>>
James, allora, tolse le mani dagli occhi della sua ragazza e le balzò accanto, schioccandole un bacio sulla guancia. Liz arrossì leggermente, scivolando tra le sue braccia e ricambiando il gesto di qualche secondo prima.
<<Ciao>> gli sussurrò piano, con un sorriso che la andava da un orecchio all'altro <<Gli altri?>>
<<Sirius e Remus sono fermi a litigare davanti alla porta dei bagni pubblici, Peter è dentro>>
<<Ai bagni?>>
<<Già>>
Marlene sorrise, scuotendo la testa <<Per cosa stanno litigando questa volta, quei due idioti?>>
<<Di preciso? Non ne ho idea>>
<<Per me si piacciono>> commentò la McKinnon, incrociando le braccia al petto e guardando la sua migliore amica <<Voi due state insieme, Sirius e Remus beh, lo sapete, Peter si sente con quella Corvonero del terzo anno... accidenti, devo convincere Lily che mi ama>>
Liz rise di gusto <<Non puoi costringere qualcuno ad amarti, Marls!>>
<<Tesoro, non ho intenzione di morire zitella! Almeno una trombat...>>
<<MARLENE>>
<<Scusate, scusate>>
<<Oh va bene, tranq...>>
<<Sì, però una trombata volevo farmela prima di morire!>>
<<MARLENE>>
Liz fece per rispondere ironicamente alla Grifonodoro ma si accorse di un qualcosa di particolare al braccio di James. Il Malandrino si stava spostando i capelli dal viso e sul suo polso troneggiava un piccolo elastico nero.
<<E quello?>> chiese, la voce che tremolava. Aveva già capito, come al solito, ma voleva sentirselo dire direttamente da lui.
<<Questo? Ah, mh, è un elastico, mon amour. Hai presente, no?>>
Eliza lo guardò male per un attimo <<Sì, ho presente. Ma a che ti serve?>>
James aumentò la presa sulla sua streghetta <<Beh, ho sentito la nipote della zia della cugina della mamma della sorella di mio zio che è la nonna di mamma dire che portare un elastico al polso è una specie di simbolo>>
<<Simbolo?>>
<<Sì, dell'amore che si prova verso la persona che ha indossato l'elastico. Ma qui c'era un problema fondamentale, tu nell'ultimo periodo non hai avuto mai i capelli legati. Quindi, potrei aver rubato un elastico a caso da casa tua>>
Liz rise <<Chiedermene uno ti faceva schifo?>>
James annuì <<Non sarebbe stato divertente sennò. C'è da dire che tuo padre ha iniziato a ritenermi un demente>>
<<Ah tranquillo, non ha iniziato adesso. Anche prima ti considerava tale>> rispose lei, scrollando le spalle e assumendo un'espressione divertita notando la smorfia sul viso di lui.
<<Ed io che speravo di aver fatto una bella figura con Simon>>
Marlene borbottò qualcosa di ironico ma poi si allontanò di corsa per raggiungere Lily. Liz ne approfittò per sussurrare all'orecchio del suo ragazzo.
<<Scusa se non ti dico mai cosa provo>> bisbigliò, sorridendo piano <<Però sono davvero felice di questo tuo gesto>>
<<Non è niente di importante, patata>>
<<Lo è, invece. Anche se è un piccolo gesto, per me è stato dolcissimo. Grazie, mon cœur>> lo baciò, gettandogli le braccia al collo. James le carezzò la schiena con la mano ed intanto vide tornare sia Marlene e Lily che Sirius e Remus, Pete subito dietro di loro.
<<Hey, eccovi finalmente!>>
<<Che muso lungo, ragazzi>> commentò Liz, indicando due dei Malandrini <<Che avete combinato?>>
<<Succede che Remus è una testa di cazzo>> ribadì Sirius, irritato. La strega alzò un sopracciglio.
<<Semmai è Sirius che è una testa di cazzo>> fu la risposta nervosa di Lupin, che fulminò l'amico.
<<Motivazione?>>
<<Personale>> esclamarono insieme, rivolgendosi - seppur per un decimo di secondo - una strana occhiata. Non sfuggì a Liz, che decise che una volta sul treno avrebbe parlato con Remus.
Marlene alzò gli occhi al cielo, posandosi le mani sui fianchi <<Certo che voi maschi siete proprio complicati. Ecco perché preferisco le donne!>> dichiarò, teatrale. Poi si voltò verso Lily <<A proposito...>>
<<A proposito, cosa?>> domandò la Evans, confusa. Cercò lo sguardo della sua altra migliore amica, tentando di capire
<<Non guardare me, Lils>> commentò la Greenway, sollevando le spalle <<Anche se una vaga idea ce l'ho>> aggiunse sottovoce, ridacchiando quando vide Marlene proseguire esattamente come lei aveva pensato.
<<Io ti piaccio?>> domandò la Battitrice di Grifondoro, sbattendo velocemente le palpebre, con la voce che suonava più zuccherosa di quella di un usignolo.
Lily sgranò gli occhi e si portò alcune ciocche di capelli rossi dietro le orecchie <<Ma che vai dicendo?>>
<<Rispondi, per favore>>
<<Sì? Voglio dire, tu e Liz siete le mie migliori amiche e...>>
<<No no, non hai capito>>
<<Spiegati meglio?>>
<<Io ti piaccio... romanticamente?>>
Lily si aggrappò al braccio di Liz, tentando di nascondersi dietro la schiena di James - dato che i due ragazzi erano ancora stretti l'uno all'altra <<Proteggetemi, vi prego>>
Eliza scoppiò a ridere, sfilandosi dall'abbraccio di James e afferrando le sue migliori amiche, prendendole a braccetto. Si incamminò verso il vagone del treno con aria allegra e gioiosa. Ben presto, tutti le andarono dietro.
C'erano diversi vagoni liberi, pur considerando l'enorme quantitativo di persone, così i Malandrini e le ragazze si sedettero nel primo che trovarono disponibile.
Prima di accomodarsi, però, Liz acchiappò Remus e lo trascinò da parte.
<<Hey, che ti prende?>> le chiese lui, ancora visibilmente frustrato dalla discussione di poco prima con Sirius.
<<Che prende a te, a voi, voglio sapere...>>
<<Sono affari nostri, Lizzie. Scusa, ma non ho voglia di parlarne>>
<<Remus...>> bisbigliò dolcemente, con quel suo tono maledettamente convincente <<Che cos'è successo?>>
<<Eravamo ubriachi ieri sera...>>
<<Sì, purtroppo vi ho visti vomitare dentro un cespuglio. Ma qual è il punto?>>
<<Sai che ci siamo fermati a dormire tutti da James, no? Beh, quando ci hai portati a casa sua, poi noi ce ne siamo andati in bagno e ci siamo messi a letto. Il problema è che eravamo talmente fradici ed io potrei...>>
<<Potresti?>>
<<Potrei averlo più o meno baciato...>>
Liz spalancò la bocca, incredula <<Ma è una cosa bella! Perché sei arrabbiato? Ti ha res...>>
<<No>> il lupo fece un sorriso malinconico <<Ieri sera no>>
<<Ieri sera?>>
<<Stamattina si è ricordato di cos'è successo... e... e abbiamo litigato>>
<<Tu cosa gli hai detto?>>
<<Che ero talmente fuso da non ricordarmi nemmeno il mio nome. Non so se se la sia presa per questo, so solo che... Dio, avrei potuto continuare a baciarlo per tutta la notte, Lizzie>> gli occhi di Remus, vivi di tristezza, scintillarono per qualche secondo.
<<Lo capisco>> annuì la strega, sorridendo all'amico e posandogli la mano sul braccio <<Ascolta, parlerò anche con Sirius una volta a Scuola. E vedrò di carpire qualche informazione, però tu devi promettermi che non litigherete di nuovo. Va bene? Non per questo, almeno>>
<<Posso farti una domanda?>>
<<Spara>>
<<Perché aiuti me e non Sirius? Voglio dire, perché hai fermato direttamente me e non lui?>>
<<Perché? È semplice. Perché so come ti senti, perché lo capisco. E perché è stato anche grazie alla tua amicizia e al tuo supporto che non ho ammazzato Abby dopo aver visto lei e James insieme. Ti devo tanto, amico mio>>
Remus si chinò e la abbracciò impacciatamente <<Grazie per tutto quello che fai>> le disse, sinceramente <<Fino all'anno scorso non avrei mai creduto di poter fare amicizia con te, ed invece sono felice di averti conosciuta. Volerti bene è stata una delle cose più belle che io abbia mai fatto, Eliza. Sul serio>>
La Serpeverde curvò le labbra verso l'alto, con tenerezza <<Ti voglio bene, Moony>>
<<Anche io, Greenway>>
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