35| Lizzie, James & the fireworks

Lizzie Greenway sentiva il proprio cuore frantumarsi sempre di più man mano che i giorni passavano. Ogni volta che James ed Abby si prendevano per mano, ogni volta che si sorridevano, lei impazziva.

Remus e Marlene, tuttavia, erano gli unici due a sapere che cosa le passasse per la mente. E cercavano di fare di tutto pur di evitarle altri dispiaceri. Erano diventati abilissimi a chiamarla e farla voltare quando quei due idioti si baciavano o si abbracciavano!

La McKinnon aveva preteso di sapere TUTTO quello che James aveva detto a Liz quando erano andati a comprare dolciumi durante il soggiorno a casa di Lily. Non c'era stato verso di dissuaderla.

<<Che mi ha detto...>> aveva sospirato l'Incantatrice, scrollando le spalle <<Mi ha detto che Abby incomincia a piacergli davvero e voleva un consiglio...>>

<<Consiglio? Da te? Stai scherzando, spero!>>

<<Mi ha spiegato che è perché si fida di me e perché sa che non gli direi mai niente di sbagliato per prenderlo in giro...>> aveva risposto Lizzie, gli occhi bassi <<Capisci Marlene? Avrei potuto confessargli i miei sentimenti nell'esatto frangente in cui siamo usciti da quella porta ma semplicemente non ho potuto>>

<<James la lascerebbe in un decimo di secondo, Lizzie, se tu gli dicessi che sei innamorata>> aveva detto Marlene, afferrando la mano dell'amica e stringendola per confortarla <<Potevi farlo, ti meriti di essere felice>>

<<Sono sicura di meritarmelo, Lene, ma non se significa togliere lui a lei>>

La Grifondoro aveva espresso chiaramente il proprio dissenso ma era ovvio che contro Lizzie non avrebbe mai vinto in quella gara: la sua amica era praticamente una roccia e difficilmente cambiava idea.

Ormai l'estate era quasi finita, mancavano pochi giorni alla fine di agosto e tutti i ragazzi erano particolarmente tristi. Si erano divertiti moltissimo durante quei mesi e si erano ripromessi più e più volte che quella non sarebbe stata l'ultima uscita di gruppo!

Persino il compleanno di Marlene, il 1 agosto, era stato indimenticabile. Avevano festeggiato mischiandosi ad un gruppo di babbani pazzi a Manchester e Liz aveva reso onore alla sua migliore amica lanciando getti magici colorati in cielo. Era stato bellissimo!

Quella sera, invece, il 24 agosto, tutta Londra avrebbe sparato fuochi d'artificio per rendere onore all'estate che stava lentamente finendo. I ragazzi, ovviamente, si erano organizzati per assistere.

Dopodiché, avrebbero tutti soggiornato a casa di James - tranne Abby, che sarebbe tornata dai suoi genitori, che abitavano letteralmente a cinque metri di distanza dai Potter.

<<Ragazzi, muovetevi! Inizieranno a sparare tra dieci minuti!>> strillarono Liz e Lily dal fondo delle scale di casa Potter.

<<E poi dicono che siamo noi ragazze quelle in ritardo!>> commentò Abby e per la prima volta da quando l'aveva conosciuta Liz si trovò ad essere d'accordo con lei.

<<Ragazzi! Muovetevi!>> urlò Marlene, sbuffando e mettendosi a giocherellare con i suoi orecchini.

Euphemia e Fleamont Potter si sporsero dalla porta, appoggiandosi ai cardini e mettendosi a chiacchierare con le ragazze <<Ci stanno mettendo tanto, vero? Dev'essere colpa di Sirius e James, quei due non escono senza capelli perfetti!>>

<<È vero!>> si ritrovò a dire Lizzie, annuendo <<Sembra che debbano fare i modelli!>>

<<A proposito di modelli...>> la signora Potter fece un passo avanti, avvicinandosi all'unica Serpeverde presente e poggiandole una mano sulla spalla <<Sono stata a trovare tua sorella e suo marito. Cavolo, Lizzie, quella bambina è bellissima!>>

<<Lo so!>> la strega confermò, facendo gli occhi dolci <<Aurora è così bella che sembra una bambola di porcellana! Ti verrebbe da spupazzarla tutti i secondi!>>

<<Accidenti>> sussurrò Marlene <<Ma che diamine ha bevuto questa ragazza? Ridateci la vecchia Lizzie!>> scherzò, beccandosi una linguaccia dalla diretta interessata.

<<Tu perché ancora non l'hai vista>> ribadì Liz, piantandosi le mani sui fianchi e voltandosi verso l'amica <<Prima o poi dovrò farvi conoscere anche Aimee e Mike!>>

<<Sarebbero tua sorella ed il marito?>> domandò Abby, curiosa <<Hai una loro foto?>>

<<Ah sì!>> la Greenway si allargò leggermente il collo della sua maglietta, tirando fuori un cammeo argenteo riccamente decorato all'esterno. Lo aprì, rivelando una foto al suo interno. Se lo sfilò, porgendolo a Lily per farlo vedere alle tre ragazze <<Siamo tutti noi insieme qualche settimana fa! Quello in alto a sinistra è mio padre, quella al centro è Aimee e quello vicino a lei è Mike. Aurora la tengo in braccio io!>>

<<Accidenti!>> commentarono tutte insieme <<Hai proprio ragione, Liz, sono bellissimi tutti quanti!>>

<<Tuo cognato è davvero un gran figo>> fece Lily, mimando il gesto della bava e facendo scoppiare a ridere le altre <<No, dico sul serio. Se solo lui ed Aimee non fossero così carini, giuro che un pensierino ce lo farei!>>

<<LILY!>>

<<Che c'è? Almeno sono onesta!>>

<<ECCOCI QUI!>> strillarono i Malandrini in coro, apparendo in cima alle scale in una specie di danza strana.

<<Oh cielo, deve essere esploso l'unico neurone che condividevano!>> dichiarò Liz sottovoce, venendo sentita solo da Euphemia e Fleamont, che le sorrisero divertiti.

Solo quando scesero le scale e si mostrarono per bene le ragazze capirono perché ci avevano messo tanto. Si erano davvero messi in tiro, tutti quanti.

James in particolare.

Liz trattenne il fiato, sentendo il cuore scalpitarle nel petto. Dovette ricorrere a tutta la forza di volontà che possedeva per non cominciare a sbavare davanti a tutti - magari l'avrebbe fatto in privato.

Ma c'era da dire che anche lei non era male. Marlene le aveva fatto due trecce all'olandese perfette e le aveva trovato dei vestiti che le calzavano a pennello: le aveva portato un paio di suoi Jeans che le stavano una meraviglia e una maglietta bianca con disegnate su un fianco due stelle comete. Lily invece le aveva prestato una giacca di pelle nera e un paio di scarpe da ginnastica che potevano passare anche come eleganti. Ovviamente, non potevano mancare i sedici suoi anelli.

<<Siete pronte ragazze?>>

<<Ah, a noi lo chiedi?>> sbuffò Marlene, scuotendo la testa <<Certo che siamo pronte! Stavamo aspettando voi! Da almeno mezz'ora>>

<<Pff>>

<<Io vi uccido>>

<<Ciao ragazzi, buon divertimento! Ci vediamo dopo>> li salutarono Euphemia e Fleamont, con un sorriso gigantesco. Erano proprio due persone splendide!

Come già previsto da programma, Abby si avvinghiò a James e lo prese per mano, iniziando a trascinarlo e a fargli vedere cose. Remus cercò di stare più vicino possibile a Sirius ma al tempo stesso anche a Liz, per non farle sentire il peso di vedere la coppietta fare la coppietta.

Arrivarono al punto prestabilito giusto in tempo per assistere al primo fuoco d'artificio illuminare il cielo. Era uno spettacolo straordinario.

Certo, per Liz niente era paragonabile alla superba pioggia di stelle cadenti che James le aveva regalato per Natale, ma era comunque un qualcosa degno di nota. Era certa che quel ricordo le sarebbe rimasto marchiato in mente per molto tempo.

Remus sparì per circa cinque minuti e quando tornò le ragazze per poco non gli saltarono addosso per la gioia. Aveva visto uno stand di zucchero filato e ne aveva comprato uno per ciascuno. Aveva scelto dei colori precisi, non a caso per i Grifondoro era un misto tra rosso e giallo e per Liz tra il verde ed il bianco. Per Abby aveva preso un semplice viola mescolato con del rosa.

<<Grazie Remus!>> fece Liz, chinandosi e abbracciandolo <<Sei il migliore, lo sai?>>

<<Oh, beh, ovvio!>>

Quello zucchero filato era la cosa più buona che Lizzie Greenway avesse mai mangiato in vita sua. Non era la prima volta che lo assaggiava, però quello... però quello aveva un sapore così speciale che dovette trattenere l'istinto di andare e chiedere al venditore di vivere con lei.

Ben presto scattò il "coprifuoco" per i ragazzi imposto dal signore e dalla signora Potter. Dovettero tutti tornare a casa e si salutarono con dispiacere. Era stata una serata magnifica.

Liz approfittò della confusione generale per andare in bagno per creare una copia di sé stessa con la magia ed infilarla nel letto. Non aveva ancora voglia di dormire, si sarebbe fatta un giro con i suoi poteri. Dopotutto, lo spettacolo dei fuochi sarebbe andato avanti per tutta la notte.

Era quasi riuscita a sgattaiolare via senza problemi quando si trovò James davanti, che le chiese cosa stesse facendo. Si ritrovò costretta a spiegargli tutto quanto.

<<Vengo con te!>> affermò subito, sorridendole. Poi si placò e aggiunse <<Certo, se non vuoi stare da sola, ovvio...>>

<<Dai, vieni. Basta che tu non ne faccia parola con nessuno>>

<<Prometto!>>

Liz modellò una sfera con le mani, il clone del ragazzo, e la spedì nel suo letto <<Ecco, dai, andiamo!>>

<<Hai un posto preciso?>>

<<Aimee mi ha sempre detto di visitare la Cattedrale di Canterbury di notte! Andiamo lì!>>

Si materializzarono grazie alla magia della strega ma non in un punto qualsiasi. Bensì in cima ad una delle torri.

James per poco non si sentì male, dovendo sorreggersi all'amica <<Wow, Lizzie, ti ci sei davvero impegnata in questo teletrasporto!>>

Lei sorrise, sedendosi con le gambe a penzoloni e stando attenta a non finire giù. Lui le si accomodò accanto, appoggiandosi per non perdere l'equilibrio <<Volevo vedere i fuochi e sono sicura che da qui non avremo alcun ostacolo>>

Rimasero in silenzio per un po', quando James lo spezzò per dirle qualcosa che le fece fermare i battiti all'istante <<Vorrei chiedere ad Abby di stare insieme ...>>

Lei mandò giù il boccone amaro <<Ma non state già insieme? Beh, comunque, se ti piace, non vedo perché no...>>

<<No, adesso non stiamo proprio proprio insieme. Diciamo che è una sorta di prova. E sì...>> si interruppe <<Sì, mi piace, ma ha un problema piuttosto serio. Ed è uno di quelli che non posso ignorare>>

<<Si scaccola?>>

James rise, voltandosi a guardare l'amica <<No, non si scaccola...>> esitò per un istante prima di parlare <<Non è te, Lizzie>>

La strega si paralizzò <<James...>>

<<Ci sto provando sul serio a toglierti dalla mia testa, ma sei più dura di un pidocchio!>>

<<Sto cercando di non prenderlo come un insulto, sappilo>>

<<Non lo è... Abby è carina, è gentile, le piaccio, soprattutto... però non riesco a vederla in quel modo>> fece lui, mordendosi la lingua per tranquillizzarsi <<Lo so cosa stai per dirmi, Lizzie, ma non riesco a fare a meno di sperare che forse un giorno... no, lascia perdere>>

Liz gli posò una mano sulla spalla con fare gentile <<Abby ti piace?>>

<<Sì, beh... non lo so... credo di sì. Vedi, è così difficile capirlo. Tu come hai fatto a renderti conto che non amavi Craig?>>

<<Devo essere sincera?>>

<<Lo apprezzerei moltissimo>>

<<L'ho capito quando mi hai abbracciato quel giorno in cui ho perso il controllo per la seconda volta. Ho capito che lui non avrebbe mai fatto una cosa del genere, che non si sarebbe mai inginocchiato accanto a me per curarmi le ferite alle mani. Anzi, forse, se possibile, avrebbe riso di me nel vedere com'ero ridotta. Tra me e Finn non è mai stato amore, o almeno da parte mia...>> confessò, osservando James trattenere il fiato <<Mi dispiace dirlo, ma averlo lasciato è stata la cosa migliore che io abbia fatto in vita mia>>

<<Non è stato niente di speciale quello che ho fatto, Lizzie...>>

<<Per me lo è stato, James. Perché per la prima volta qualcuno mi ha dimostrato davvero che ci tiene a me. Perché per la prima volta mi sono sentita come se potessi superare tutte le difficoltà soltanto avendo i miei amici, soltanto avendoti, accanto>>

James sentì le guance colorarsi di rosso <<Mi stai facendo arrossire>>

Liz rise <<Arrossisci adesso, perché non te lo dirò mai più>>

<<Secondo me lo farai>>

<<Bah, sono una dura, io>>

<<Ma che dura! Hai il cuore più cioccolatoso e pieno di panna di tutti noi! Anche se ti ostini a non volerlo mostrare>>

Liz scosse il capo <<Io l'ho detto prima che vi siete giocati tutti l'ultimo neurone buono>>

<<Sai cosa mi ha chiesto Abby?>>

<<Cosa?>>

<<Se sono ancora innamorato di te>>

<<Ancora? Cioè, gliel'avevi già detto?>>

<<No, ma deve aver parlato con i ragazzi di sicuro...>>

<<E... tu? Tu che le hai detto?>> la strega tentennò nel parlare ma si fece coraggio e riprese il controllo della propria voce.

<<La verità>>

<<Ossia?>>

James non le rispose volontariamente, preferendo piuttosto puntare il naso verso il cielo, costellato di stelle. La luna splendeva luminosa, messa a dura prova dalla luce emanata dai fuochi d'artificio.

E Liz non seppe resistere.

Agguantò la spalla sinistra di James con la mano, costringendolo a voltarsi di colpo e baciandolo nell'esatto momento in cui il più lucente dei fuochi esplose. Posò le labbra sulle sue velocemente, non dandogli quasi neanche il tempo di reagire.

Il ragazzo rimase per un attimo paralizzato ma poi fece scivolare la mano prima sulla guancia sinistra della strega e poi tra i suoi capelli.

<<Lizzie...>> mormorò lui, staccandosi a malincuore e piantando gli occhi nei suoi <<Che significa questo?>>

<<Significa che non ce la faccio più a nascondere che mi piaci anche tu, James>> sussurrò lei, chinando lateralmente la testa <<Ma non posso fare una cosa del genere ad Abby>>

<<Ma se non ti sta nemmeno simpatica! E non dirmi che non è vero, perché non ci credo>>

<<È comunque una persona, James>>

<<La lascerò, Lizzie. Smetterò di vederla, devi solo dirmi quello che provi per me!>> la sua voce risultava come una supplica alle orecchie della strega.

<<Te l'ho detto, James. Tu mi piaci, mi piaci così tanto che prenderei una coltellata per te. Mi piaci tanto e l'ho capito troppo poco tempo fa>>

James scattò in avanti, per baciarla ancora, ma lei lo fermò <<Lizzie...>>

<<Adesso il tuo giudizio è offuscato da quello che ti ho detto, non stai pensando con la tua testa>> gli disse, ma si concesse la debolezza di baciarlo un'ultima volta. Sapeva ancora leggermente di zucchero filato.

<<Che vuoi dire con questo?>>

<<Voglio dire che per quanto tu mi piaccia non voglio che Abby soffra inutilmente>>

James la vide allontanarsi leggermente e far apparire una sfera con le mani <<No...>> si rese conto subito di cosa lei volesse fare, ma non poteva fare niente per difendersi <<Lizzie, ti prego, non farlo>>

<<Mi spiace>>

Gli scagliò contro l'incantesimo modifica-ricordi e fece in modo che gli eventi di quella sera fossero parzialmente cambiati. Gli fece dimenticare la sua confessione ed i loro baci ma per il resto lasciò così.

Se James doveva sceglierla, voleva che fosse lealmente.

Conoscendolo, sarebbe stato capace di tornare a casa e svegliare la ragazza solo per dirle che non voleva più sentirla. No, sarebbe stato brutto ed umiliante.

Fosse stata la vecchia Lizzie non le sarebbe importato di ferire qualcuno, però era cambiata. Era cambiata e proprio per quello non avrebbe scelto la strada più semplice ma velenosa.

<<Di che parlavamo? Mi sono dimenticato!>> le chiese James sorridendo.

Liz gli fece un sorriso <<Dei compiti della McGranitt per le vacanze>>

<<Ah sì, per Merlino, che tragedia quella donna!>>

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