27| Lizzie, James & that extraordinary and magical alcohol

Eliza Greenway non sapeva più dove sbattere la testa. Era a conoscenza della tendenza dei Malandrini di cantare "Tanti auguri" al membro festeggiato in Sala Grande, ma non si aspettava che l'avrebbero fatto anche con lei.

Non appena era entrata per fare colazione, Remus e Peter avevano sparato coriandoli dai due lati lunghi della Sala e Sirius e James avevano improvvisato una specie di remix di "Tanti auguri" misto alla "Marcia funebre" di Beethoven.

Marlene l'aveva subito agguantata, trascinandola a sedere al tavolo dei Grifondoro, infilandole un cappellino triangolare in testa e Lily le aveva piazzato davanti un cupcake con una candelina accesa sopra.

Uno dopo l'altro, tutti i Grifondoro ed i Corvonero (con cui stava stringendo più o meno amicizia grazie a dei dibattiti da cervelloni, come li chiamava Sirius, che la dimostravano quasi sempre vincitrice) avevano iniziato a cantare insieme ai Malandrini.

<<Grazie ragazzi!>> aveva esclamato Liz, sorridendo ai suoi amici. In realtà, stava morendo di vergogna, ma non poteva dirlo ad alta voce! In fin dei conti, era Lizzie Greenway: lei non arrossiva mai.

<<Oh, ma non è finita qui!>> aveva affermato Peter, baciandole la guancia e sedendolesi accanto <<La giornata sarà piuttosto luuunga>>

<<Cielo, adesso ho paura>>

<<Nah!>> aveva esclamato Sirius, dandole un colpetto amichevole sulla nuca.

Dal tavolo delle Serpi, Finn aveva osservato la scena con rabbia. Da quando avevano litigato dieci giorni prima, non si erano più parlati. Ed entrambi avevano potuto percepire quella sensazione orribile di spaccatura.

Però, forse, lui c'era rimasto più male di lei. Alla fine, Lizzie sarebbe riuscita ad andare avanti senza troppi problemi: le dispiaceva soltanto l'essersi resa conto di non essere innamorata in maniera così brusca.

Finn non sapeva ancora che le cose sarebbero cambiate nuovamente quella sera stessa. I Malandrini avevano organizzato una festa a sorpresa per l'Incantatrice, che però già sospettava qualcosa.

Era difficile non aspettarsi una cosa del genere, considerando che Lily e Marlene erano praticamente sparite e i ragazzi ricomparivano, alternandosi, ogni ora.

Liz però fece finta di niente, passando la sua giornata in Biblioteca. Le lettere ed i regali che aveva ricevuto da suo padre ed Aimee e Mike le erano piaciuti tantissimo - si era commossa leggendo tutte le parole cariche d'amore.

Era come se finalmente avesse trovato il suo angolino nel mondo!

Stava leggendo il suo libro, il regalo di sua sorella, quando venne interrotta da una figura apparsa davanti al suo tavolo. Alzò gli occhi dalle pagine, sorpresa di trovare Severus.

Anche loro due avevano praticamente perso i rapporti: non c'era più la sinfonia iniziale, non c'erano più né la loro chimica né il loro capirsi.

<<Ciao!>> lo salutò, infilando il dito tra le pagine e chiudendo il libro <<Ti serve qualcosa?>>

<<No...>> rispose l'altro, serio <<Solo... tanti auguri, Eliza>> fece, gettando distrattamente un piccolo pacchetto di fronte alla ragazza e scomparendo in meno di tre decimi di secondo. Lei sorrise, posando le dita sopra il regalo e tastandone i bordi.

Scartò la carta, trovando una confezione lignea rettangolare e abbastanza fina. Al suo interno, una piuma d'oca bianca candida. La sua particolarità era messa in bella vista: non c'era l'inchiostro. Era un piuma "invisibile", si poteva leggere ciò che si scriveva solo di notte sotto la luce della luna.

Severus non era più lì, ma lei mormorò comunque <<Grazie>>

Ed era sentito, quel grazie.

Ben presto, fu costretta da Marlene a tornarsene al dormitorio insieme e ad indossare il suo abito più bello. Aveva capito: era inutile fingere con lei, era troppo intelligente per riuscire a fregarla!

La festa si sarebbe tenuta dai Grifondoro, come ogni buona occasione. Erano quelli ad avere la Sala Comune più favorevole per balli/banchetti/qualsiasi altra cosa.

La realtà era che Lizzie non si aspettava, seppur essendone a conoscenza, una sorpresa del genere, considerando che solo pochi giorni prima era stato il compleanno di Moony. Non si considerava importante a sufficienza per i ragazzi. Almeno fino a quel momento.

Si divertì un mondo alla festa. Ballò, cantò, provò una gioia immensa. Sentiva il cuore scalpitarle di felicità ad ogni minimo passo. Era emozionata, era contenta, era spensierata. Per una volta non si preoccupò soltanto di tenere alte le sue barriere, per una volta lasciò completamente da parte la sua magia e pensò a divertirsi come una ragazzina di quattordici anni.

Si rese conto con allegria di quanto fosse bello permettersi di amare, di voler bene. Non aveva mai provato quella sensazione prima, ora non l'avrebbe più lasciata andare per nessun motivo al mondo.

<<Lizzie, vieni!>> James la afferrò per le mani, trascinandola al centro della Sala <<È il momento dei regali!>> le annunciò, facendola sedere sul divanetto e circondandola con pacchi e pacchetti di ogni tipo.

Scartò all'incirca settanta regali, la cui maggior parte era composta da libri di ogni tipo. Mancavano solo i Malandrini e le ragazze. Chissà cosa avevano preparato! Liz era sempre più confusa, dato tutto il segreto tenuto intorno alla questione.

Marlene e Lily le schiaffarono davanti due fogli componenti un unico spartito. La strega lo sollevò, accorgendosi con sorpresa della scritta M.M. e L.E. in alto a sinistra.

<<Avete scritto una canzone per me?!>> fece, a bocca aperta. Le sue migliori amiche la guardarono sorridenti, abbracciandola e Lily fece apparire una chitarra magica con la propria bacchetta.

<<Sì, dato che sappiamo che cantare ti piace parecchio!>> esultò Marlene <<Ci siamo impegnate tantissimo, ed i ragazzi hanno dato ciascuno una mano! Speriamo che ti possa piacere, Lizzie>>

<<Diciamo le cose come stanno!>> dichiarò Sirius sottovoce, chinandosi verso l'amica e sussurrandole all'orecchio <<In realtà, è stato James a scrivere tutte le nostre strofe, ma loro due non lo sanno>>

Liz non ebbe il tempo di rispondere, ancora una volta stupefatta <<V-voi...>>

<<Forza, cantiamola insieme!>>

<<Devo prima leggere lo spartito!>>

<<Fallo in diretta, Greenway!>> Peter le fece un occhiolino, incoraggiandola. La strega allora annuì e prese la chitarra dalle mani di Lily. Si sedette in modo da poter tenere meglio lo strumento ed i suoi occhi caddero su una riga in particolare.

Yeah, you'd bleed just to know you're alive.

Non poté fare a meno di ruotare la testa verso James, che sapeva. E quello che le aveva detto Sirius ora si confermava. Gli sorrise, ma nessuno eccetto loro due capì.

Liz cominciò a suonare e i ragazzi cantarono con lei: la sua voce era come un cinguettio di uccellini, dolce e soave. Era morbida ed appiccicosa allo stesso tempo, come lo zucchero filato, una di quelle voci da cui non riesci a staccarti nemmeno per un momento. Però, aveva anche un tono tragico, una piccola macchia che trasmetteva malinconia e sofferenza.

La melodia era perfetta, completamente legata alle parole. Non aveva quasi neanche bisogno di leggere le note per capirne l'eleganza. Lì c'entrava Marlene sicuramente: la Battitrice aveva un tocco niente male per la musica!

Non appena terminarono di cantare, tutti presero ad applaudire. E quello fu il momento che segnò la fine della festa. Pian piano, ogni invitato cominciò ad abbandonare la Sala dei Grifondoro. Erano ormai le tre del mattino passate e la stanchezza cominciava a farsi sentire!

Con un pizzico di magia, Liz ripulì da tutta l'immondizia che si era formata. Ma la sua mira scarseggiò in più di un'occasione. Avevano tutti bevuto qualcosa, soprattutto la festeggiata - spinta da Sirius e Remus a fare uno di quei giochi con gli shottini.

La testa le girava un po', ma riusciva lo stesso a tenersi in piedi. Era anche abbastanza lucida, considerando il quantitativo di alcol ingerito.

<<Dai, ti accompagno al dormitorio>> James la prese sottobraccio, uscendo dalla propria Sala Comune e scortandola ad ogni passo. Sembravano una coppietta di anziani.

<<Non ho mai bevuto niente>> sussurrò Liz, passandosi una mano in fronte <<Mi fa male tutto>>

<<È normale, nanetta>> ribatté lui, sorridendole <<Ce la fai a camminare o ti porto io?>>

<<No, dai, non ti disturbare... ce la faccio a...>>

Non fece in tempo a finire di parlare che Potter si chinò davanti a lei e le fece cenno di salirgli a cavalluccio sulla schiena. Quando vide che la strega non si muoveva, le afferrò le caviglie e la tirò fino a convincerla.

<<Sembro una demente>> commentò Eliza, sospirando e lasciando cadere la testa, appoggiando la tempia sulla spalla di James.

<<È il tuo compleanno, concediti questo lusso!>>

<<Non è sfruttamento?>>

<<Nah>> sorrisero entrambi e poi lui si decise a dirle ciò che doveva <<Ti è piaciuta la canzone di Lily e Marlene?>>

<<Da matti! Anche se Sirius ha detto che molte strofe le hai scritte tu! Ti ringrazio, JP, ti voglio bene>>

<<Anche io, Lizzie>> ribadì, con il cuore che scoppiava <<Senti... dentro la tasca destra della mia giacca c'è un pacchetto. Prendilo, è per te>>

<<Ma James! Bastava la canzone!>>

<<Dai, non fare storie. Prendilo>>

La ragazza eseguì e mentre spacchettava si rese conto di essere già arrivata al proprio dormitorio. Si spicciò, non volendo far perdere tempo al suo amico. Scese dalla sua schiena, passandosi una mano tra i capelli.

Trovò una confezione piuttosto sottile e lunga, al cui interno c'erano degli occhiali tondi con delle lenti nere spessissime.

<<Che cosa...>>

<<Mettiteli, sono speciali. Li ho fatti fare appositamente>>

Leggermente titubante, li prese dal ponte e li aprì. Le asticelle sottili erano un pelo ruvide e al contatto con esse la sua pelle ebbe un leggero fremito. Li indossò ad occhi chiusi, sotto consiglio del ragazzo.

<<Al tre, guarda. Uno... due... TRE>>

Una volta aperti gli occhi, Lizzie non trovò i corridoi di Hogwarts, anzi. Al loro posto c'era una specie di Nebulosa Elica, che ruotava intorno a lei e la avvolgeva. Era come trovarsi nello spazio per quanto era realistica.

James la riprese sulla schiena, facendole fare il giro del corridoio <<Ogni volta che camminerai e li indosserai, la Nebulosa si sposterà con te>>

La strega li sollevò da davanti il proprio sguardo e si buttò su di lui, abbracciandolo <<Grazie! Grazie! Grazie!>> trillava <<James, davvero, sei stato dolcissimo! Questi occhiali sono bellissimi! Grazie!>>

Il Malandrino ora aveva le guance completamente rosse <<Sono felice che ti piacciano, Lizzie. Non sapevo che cosa regalarti perché volevo che fosse qualcosa di veramente speciale. Non sono sicuro di aver soddisfatto le mie aspettative però, ci tenevo a regalarti l'incredibile>>

<<Li adoro, JP! Li adoro...>> ripeté lei, con la voce che si andava affievolendo man mano che si perdeva negli occhi di James <<Non potevi farmi regalo più bello, esattamente come a Natale>>

Potter la guardò, allungando una mano e passandogliela giocosamente tra i capelli <<Non ringraziarmi, Lizzie>> mormorò <<Sei una delle mie più care amiche, volevo solo stupirti>>

<<Ci sei riuscito alla perfezione!>>

<<L'unica pecca è che indossando questi occhiali non riuscirai a vedere chi ti sta intorno...>>

<<Li userò quando avrò voglia di ignorare qualcuno, allora...>>

<<Buon compleanno di nuovo, Li>> sussurrò James d'improvviso, scattando in avanti e posandole le labbra sulla guancia <<Felici quattordici anni>>

Lei arrossì <<Grazie, Jamie. Grazie davvero>>

Il Grifondoro la salutò, facendo per incamminarsi verso la propria "abitazione", quando Eliza lo afferrò per il braccio e lo trattenne.

<<Che c...>>

Un istante dopo, le labbra di Liz combaciavano perfettamente con quelle di James. Per la sorpresa, gli occhiali di lui erano scivolati sempre di più contro la sua pelle. La sua mano si andò a posare sulla guancia di lei.

Fu Liz quella a staccarsi per prima, imbarazzata <<Io vado, torno da sola. Tanto il dormitorio è alla fine del corridoio. Va bene?>>

James, che era rimasto senza parole, annuì soltanto.

<<Ah...>> la ragazza si voltò di nuovo, i suoi occhi si addolcirono <<Grazie>>

Poi sparì, diretta verso la propria stanza.

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