12| Lizzie, James & Lily and Marlene

Liz Greenway non aveva mai avuto una migliore amica, qualcuno di tanto speciale da essere quasi una sorella, qualcuno a cui confidare i suoi segreti, qualcuno di cui fidarsi ciecamente. Non ne aveva mai sentito la necessità. E poi, c'era Aimee che più o meno compensava.

Ora, però, mentre Marlene McKinnon strillava il suo nome e le correva incontro, sentiva uno strano calore nel lato sinistro del petto. La guardava attraversare velocemente il corridoio verso l'aula di Pozioni per raggiungerla e non poteva fare a meno di pensare a quanto sarebbe stato bello averla come amica.

Non si azzardava a dirglielo, però. Non voleva risultare una pappamolla, non dopo quello che Marlene sapeva.

<<Ciao!!!>> la salutò pimpante, saltandole accanto e sorridendole sorniona. Liz invidiava davvero la voglia di vivere della Grifondoro, lei di prima mattina non voleva nemmeno alzarsi dal letto.

<<Ciao Marlene>> replicò, tentando di ricambiare il gesto il più naturalmente possibile <<Come stai?>>

<<Benone! Ma tu, piuttosto?>>

<<Bene anche io>> rispose, facendole cenno di iniziare a prendere posto in aula. Non c'era nessuno ancora, erano le prime a sedersi. Così Liz ne approfittò <<Senti... c'è una cosa che devo chiederti>>

<<Certo, dimmi pure!>>

<<Hai detto a nessuno di beh... me e loro?>>

La strega assunse un'espressione a metà tra lo stupore ed il timore, però si affrettò a scacciarla e a tornare a sorridere <<No, a nessuno. Il preside mi ha chiesto di tacere, ma l'avrei fatto comunque>>

<<Okay, volevo solo sapere questo. Ti ringrazio ancora per l'aiuto>>

<<Non ho fatto niente di speciale>> mormorò l'altra, stavolta più seria. Si girò a guardarla completamente <<E... ci tenevo a dirti che penso che tu sia davvero incredibile, Liz>>

<<I-incredibile?>>

<<Sì>> confermò Marlene, portandosi le mani sopra il cuore <<Incredibile. Non so che cosa tu abbia visto in quelle visioni, ma di certo niente di positivo. E nonostante quello sei ancora qui più forte di prima e vai avanti come se non fosse successo niente>>

<<Non è coraggioso, Marlene, però>>

<<Dici che non è coraggioso? Perché?>>

<<Perché me ne sto qui seduta ad andare avanti, come dici tu. Esattamente per questo, perché non posso fare niente>>

<<Hai tredici anni!>> ribadì la Grifondoro, alzando le spalle <<Nemmeno Silente sa che cosa fare!>>

<<Mi sento inutile, però>>

Marlene trattenne il fiato, rendendosi conto da sola di quello che quella frase volesse dire. Era la prima confessione veramente onesta che Liz faceva a qualcuno che non fosse sua sorella, Severus o anche James, era un passo importante in avanti.

<<Ascolta...>> le disse, allungandosi e posandole le mani sulle spalle. La guardò fisso negli occhi, per farle comprendere bene le proprie parole <<Tu non sei inutile, ma anzi... sei un elemento chiave. Il tuo potere è il più forte che si sia mai visto da secoli e secoli, è importante che tu sappia da che parte stare! Ora come ora, per quanto tu possa odiare ammetterlo, non puoi fare niente, così come nessuno di noi può farlo. Non stare a scervellarti più di tanto! Va bene?>>

Poi fece un gesto, che ricordò a Liz sua madre ancora una volta. Le porse il mignolo per fare una promessa. E non sembrava farlo per scherzare, no... lei lo intendeva seriamente.

La Serpeverde esitò per un istante, ma allungò la mano a sua volta.

Marlene le sorrise nuovamente, controllando poi l'ora sul proprio orologio <<Oh accidenti! La lezione sta per cominciare! Meglio che vada al mio posto!>>

Fece per alzarsi e per allontanarsi, ma Liz la fermò <<Se ti va, puoi rimanere qui... non c'è problema>> la voce esprimeva concretamente ciò che i suoi occhi già mostravano.

<<Beh... io mi ci siederei pure, Liz, ma non voglio essere insultata di nuovo dai tuoi compagni di Casata... è già abbastanza brutto quello che dicono normalmente ai nati-babbani, non voglio peggiorare le cose anche ai Mezzosangue>>

Al sentire quelle parole, Eliza sgranò lo sguardo <<Chi ti ha insultata?>>

<<Eh?>>

<<Chi è stato, Marlene? Penserò io a sistemare la questione, non preoccuparti>>

<<No, no, aspetta! Non fare niente, non è necessario! È fastidioso ciò che dicono, ma è sopportabile. Il brutto è ciò che urlano a Mary, in realtà>>

<<Se c'è qualcosa che posso fare...>> incominciò a dire, ma venne interrotta da una sfilza di parole gentili. Marlene sembrava proprio una di quelle persone incapaci di smettere di sorridere, probabilmente era nata già con la letizia sul viso.

<<Ripeto, non c'è bisogno, Liz>> ripeté la ragazza, sfiorandole il braccio con la mano e spostandosi più in là. Si sedette al suo solito tavolo ed osservò i primi studenti fermarsi davanti la porta.

Eliza decise di fare un'azione che avrebbe nuovamente alimentato i gossip su di lei, che l'avrebbe di nuovo portata al centro dell'attenzione. Cambiò posto a sua volta. Afferrò la borsa con i propri libri e la lasciò cadere accanto a Marlene, che aveva la bocca aperta e uno sguardo stupefatto.

<<Ti do fastidio, Marlene?>> sussurrò Liz, ora quasi timorosa. L'ultima cosa che voleva era darle noia, assolutamente!

<<Per niente!>> esclamò la strega, prendendola a braccetto e cominciando a chiacchierare.

Fu in quel momento, in quel minuto preciso, che Liz Greenway capì che Marlene McKinnon per lei sarebbe diventata davvero, davvero importante.


James Potter fu uno di quelli più stupiti nel vedere la nuova sistemazione della studentessa più in voga di Hogwarts. Lei e Marlene sembravano pappa e ciccia e parlottavano con espressioni divertite in viso.

Lily si unì a loro, prendendo posto vicino alla McKinnon e salutando Liz con un gran sorriso. Pochi istanti più tardi, anche Mary MacDonald si sedette al loro tavolo. Quest'ultima era titubante, i Serpeverde con lei non erano mai stati gentili, come avrebbe mai potuto esserlo invece la regina delle Serpi?

La nata-babbana scoprì con sorpresa quanto Liz Greenway potesse essere particolare, ma non in senso negativo. Sapeva fare battute ed essere simpatica, si offriva sempre di dare una mano e soprattutto non parlava mai, MAI, di ragazzi.

Tutti nella scuola sapevano dei suoi vari appuntamenti con Finn Craig e ne discutevano, ma lei non aveva detto nemmeno una parola al riguardo, mostrando ancora una volta il suo carattere più riservato.

Lumacorno stesso osservò con sorpresa Liz, seduta tra una mezzosangue e due nate-babbane. Forse, a quanto sembrava, i suoi consigli avevano fatto più o meno effetto!

Severus fu l'ultimo ad entrare in classe, stranamente persino dopo il professore. Si aspettò di trovare la sua amica al solito posto, ma non fu così.

<<Liz, vieni qui>> le disse, con la voce inflessibile come al solito.

Eliza ruotò la testa, distogliendo l'attenzione da Marlene. Aspettò un istante prima di rispondere con un secco e rapido <<No>>

I Serpeverde trattennero il fiato, poche volte succedeva che la giovane strega decidesse di rispondere nella sua solita maniera acida anche al suo amico. I Grifondoro scoppiarono a ridere applaudendo, ma vennero fulminati subito dalla diretta interessata e smisero immediatamente.

Severus aprì la bocca per ribattere qualcosa sui mezzosangue e nati-babbani, ma si accorse di Lily e tacque. Si mise seduto e non si voltò nemmeno per un istante a guardare Liz.

La strega, d'altro canto, fece la stessa cosa: lo ignorò a sua volta.

Dopo le vicende con la Legilimanzia, Liz aveva passato due giorni in infermeria per sicurezza e Marlene e Lily erano state le uniche a farle visita; nemmeno Severus si era presentato, allora perché mai lei avrebbe dovuto acconsentire alla sua richiesta?

Voleva stare vicino alla Grifondoro, voleva diventarle amica, voleva finalmente qualcuno veramente dalla sua parte. E conoscendola almeno un po', sapeva che Marlene era la persona giusta.

La lezione fu più breve del previsto ma per la prima volta a Liz non importò affatto. Era l'ultima ora della giornata e questo significava che normalmente sarebbe andata in biblioteca a studiare, quel giorno però era in vena di cambiamenti.

<<Marlene, Lily>> richiamò le due ragazze, prima che si allontanassero. Si fermarono entrambe, aspettandola e camminando una accanto all'altra quando lei le raggiunse <<Sentite... vi va di studiare insieme? Ovvio, se non avete...>>

<<CERTO!>> trillò Lily euforica, afferrandole il braccio e scuotendolo allegra <<Sono anni che spero di avere l'opportunità di confrontarmi con te!>> Eliza non poté trattenere un sorriso sincero.

<<Anche per me è perfetto!>> aggiunse la McKinnon, dolcemente <<Andiamo a farci zittire da Madama Pince o vuoi venire nel dormitorio da noi?>>

<<Nel dormitorio? Si può?>>

<<Certo! L'importante è che non ci becchi nessuno, sennò ci fanno arrosto>> scherzò Marlene, passandosi una mano tra i capelli e portandosi le ciocche che le davano fastidio dietro le orecchie <<Se non vogliamo rischiare, possiamo sempre...>>

<<Va bene nel vostro dormitorio!>> la interruppe la Greenway, sfilando la bacchetta e sostituendo i libri che aveva nella borsa con quelli che le servivano <<Dite che però i vostri compagni saranno...>>

Lily controllò l'ora e poi afferrò le mani di Liz e Marlene e prese a correre <<Se ci sbrighiamo, non ci beccherà nessuno. A quest'ora sono tutti a parlare in cortile, forza ragazze!>>

Era la prima volta che la Serpeverde si sentiva veramente adatta a qualcosa. E per rendersene conto era bastato semplicemente smettere di fare l'orgogliosa. Come aveva fatto a non capirlo prima?

Marlene disse rapidamente alla Signora Grassa la parola d'ordine e si fiondarono dentro. Come previsto dalle due studentesse in rosso, non c'era nessuno nella Sala Comune, nemmeno i Malandrini.

Le "padrone di casa" condussero Liz verso la loro stanza e lanciarono un incantesimo sulla porta, per fare in modo che non si aprisse. Mary sarebbe stata fuori con il suo ragazzo per tutto il pomeriggio, per cui nessun problema.

Liz si buttò sopra il letto di Marlene insieme alla sua proprietaria, mentre Lily si sedette per terra, circondata da una marea di libri. Sembrava proprio Madama Pince!

<<Con che vogliamo cominciare?>> chiese, sprizzava ancora gioia da tutti i pori. Si vedeva che era davvero contenta di passare del tempo insieme alla Greenway; Severus le aveva parlato tanto di lei ed era curiosa di scoprire se fosse davvero così terribile come tutti la descrivevano.

Non lo era affatto.

<<Direi di fare Erbologia>>

<<Cominciamo allora!>>


James non si stupì affatto quando sentì della risate provenire dalla stanza di Lily e Marlene. Si aspettava che le due ragazze avrebbero prima o poi invitato Liz a studiare nel dormitorio con loro.

Anche se le cose tra lui e la Greenway non erano più messe bene, era davvero felice per la ragazza. Finalmente si era aperta con qualcuno! Non le avrebbe di certo fatto male trovare della amiche vere.

Aveva assistito al rapido botta e risposta tra Liz e Pivellus prima dell'inizio della lezione di Lumacorno e l'aveva trovato sia davvero esilarante che davvero imbarazzante per il secondo. Se c'era una cosa che gli aveva garantito la "fama" era di certo l'amicizia con la strega.

Ora invece lei faceva per lasciarlo da parte.

James sapeva per certo che prima o poi la Greenway avrebbe fatto un passo indietro e sarebbe tornata da Severus anche solo per recuperare ciò che lei stessa aveva incrinato. Solo che quella volta Liz non avrebbe quasi sicuramente perso Lily e Marlene.

Si vedeva nei suoi bellissimi occhi luminosi che era contenta di stare con le due Grifondoro, e se il Malandrino la conosceva almeno un po' allora sapeva che avrebbe trattato con i guanti le sue nuove amiche.

Sirius, Peter e Remus sbucarono da dietro, saltandogli addosso e facendogli venire un colpo. Distolse l'attenzione dalle scale che portavano alle stanze delle ragazze e la prestò ai suoi amici.

<<Siete scemi?>>

<<Ah, noi?! Tu che stai aspettando? Di vedere Lily o Marlene uscire nude?>> replicò Sirius, mettendo su il suo famoso sorrisetto. Remus gli tirò una gomitata e Peter lo guardò male <<Che c'è? Ah giusto, a te piace la G...>>

Quella volta fu James a saltargli addosso e tappargli la bocca <<Zitto, è dentro con Lily e Marlene>> sibilò, a denti stretti. Le guance gli si erano fatte improvvisamente rosse.

I tre ragazzi si scambiarono un'occhiata perplessa, ma poi scoppiarono a ridere. Peter addirittura si piegò sulle ginocchia tenendosi la pancia.

<<Che avete da ridere, stronzi?!>>

<<La tua faccia!>>

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