1| Lizzie, James & the hate
Lo smistamento dei ragazzini del primo anno rimaneva sempre la cosa più noiosa a cui Eliza Greenway avesse mai assistito, e dire che solo due anni prima a posto dei novellini c'era stata anche lei.
Sbadigliò, appoggiando la testa contro il pugno sinistro e ruotandola leggermente per parlare con il suo vicino di posto.
Severus Piton era un genio di pozioni, nonché uno dei maghi più bravi che Liz conoscesse. Erano diventati semi-amici dopo aver cominciato a lavorare insieme la maggior parte del tempo alle lezioni di Lumacorno: si erano scelti involontariamente, essendo lui fenomenale e lei dotata di grande intelligenza ed ingegno.
<<Quando finisce questa tortura?>> gli chiese, annoiata, bisbigliando. Lui alzò le spalle in risposta, portando gli occhi su di lei.
<<Speriamo presto>>
<<Quest'anno ci sono più Serpeverde rispetto a quando siamo stati smistati noi>> osservò Liz, guardandosi intorno <<E meno piaghe Grifondoro>> aggiunse, sospirando.
<<Tu sei tormentata da Potter, Lizzie, dubito che ti cambi qualcosa se ci sono novellini Grifondoro>> le fece notare Severus, usando il nomignolo con cui solo lui la chiamava. Lizzie, diminutivo del suo diminutivo. Era abbastanza carino, doveva ammetterlo, da Eliza a Liz a Lizzie.
Tornando al discorso James Potter. La tormentava. Continuava a farle scherzi e a cercare di divertirsi con lei, provando a fare amicizia. Ma Liz non avrebbe accettato per nulla al mondo.
Odiava quel borioso ragazzino con tutta sé stessa.
In realtà, non lo aveva sempre detestato: per il primo trimestre del loro primo anno lo aveva trovato anche abbastanza simpatico e si divertiva ad ammirare gli scherzi che i Malandrini organizzavano. Poi era cambiato tutto durante la seconda parte dell'anno.
La madre di Liz era morta a seguito di una malattia che nemmeno al San Mungo erano riusciti a curare e le aveva scritto una lettera prima di andarsene. Una lettera che lei teneva sempre con sé ma che non osava leggere.
Era stato vedendola con in mano quella busta chiusa che James Potter aveva cominciato a renderla il bersaglio dei suoi giochetti infantili.
E così aveva commesso quell'unico gesto che l'avrebbe costretto sulla lista nera della Greenway fino alla morte. Aveva involontariamente dato fuoco alla lettera. Presa alla sprovvista e senza la propria bacchetta in mano, Liz non aveva fatto in tempo a spegnere le fiamme e tutta la carta era andata bruciata.
Per quel motivo odiava Potter, lo odiava così tanto che lo avrebbe distrutto a suon di magia se solo avesse potuto evitare Azkaban in seguito. Il contenuto della lettera rimaneva un mistero, lei non l'aveva aperta ed ora non avrebbe più potuto farlo. Era il suo rimorso più grande.
Non aveva mai confessato al ragazzo cosa contenesse la busta, convinta che non fossero fatti suoi, ma in quel modo la sua rabbia l'aveva consumata così tanto da spingerla a diventare ancora più in gamba di quanto non fosse già.
Aveva consultato ogni libro di testo possibile e conosceva centinaia di nuovi incantesimi. Riusciva persino a produrre un perfetto Incanto Patronus, che assumeva la forma di un'aquila maestosa.
In un certo senso, era grata a James Potter, che l'aveva resa la versione più terribile di sé. Al suo passaggio, ora, terrorizzava persino gli studenti più grandi e spocchiosi: era diventata un "mostro", un qualcuno da temere.
Ovviamente, i Serpeverde erano inclusi nel gruppo degli "spaventati" però erano meno preoccupati. Liz con loro era quasi civile, mentre provava gusto a far tremare di paura i novellini.
Il suo sguardo gelido era noto tra i corridoi di Hogwarts come lo "spacca-cuore". Lei stessa era un po' una Medusa.
<<È proprio questo il problema, Severus>> bisbigliò, scuotendo la testa a mo' di lamento <<Lo detesto>>
<<Lo so, Liz>> le rispose, poggiandole la mano sulla spalla e indicandole con un gesto degli occhi la propria bacchetta. La fece muovere rapidamente, sotto al tavolo, e un qualcosa davanti a James Potter e Sirius Black esplose. Il piatto di purè di patate del primo schizzò in aria e fece per cader loro addosso.
Eliza trattenne una risata ghiacciata, mentre Peter Minus osservava il tutto preoccupato e Remus Lupin agiva in fretta e bloccava la caduta del cibo. Doveva ammetterlo, Lupin era il più normale tra i Malandrini e quello che detestava di meno.
<<Bello>> sussurrò, in direzione dell'"amico" <<È sempre divertente vedere Potter in versione pesce lesso>>
Severus annuì <<Che materie hai scelto in più quest'anno?>>
<<Antiche Rune e Aritmanzia. Tu puoi anche non dirmelo, lo so già. Che tu ci creda o no, è l'argomento più discusso>>
<<Argomento più discusso?>> replicò Piton, stupito <<Stai scherzando, spero>>
<<No no, quelli del secondo anno e del quarto si sono messi a scommettere. Qualcuno ha puntato dieci galeoni su te che diventi assistente di Lumacorno entro la fine dell'anno>> gli spiegò, ghignando divertita <<In effetti, stavo pensando di unirmi alla scommessa>>
<<Tu fallo e alla prima lezione ti faccio schizzare la pozione in faccia>>
<<Mi fai davvero paura, Severus, guarda. Sto tremando>>
Il ragazzo la guardò male ma in realtà non si era offeso. Liz Greenway era una delle uniche due persone che Severus voleva vicino, che considerava amiche (l'altra era Lily Evans, Grifondoro del terzo anno e compagna di casa dei Malandrini) e che potevano dirgli quello che volevano.
Rimase ad osservarla sbadigliare e sbattere le ciglia perfette.
<<Che c'è?>> gli domandò, avendolo beccato a guardarla <<Dimmelo, Severus, se hai una cotta per me. È assolutamente normale, chi è che non ce l'ha, dopotutto?>>
Piton sospirò <<Prima cosa, non ho una cotta per te. Seconda cosa, ci saranno massimo quattro persone ad Hogwarts a cui piaci, il restante gruppo di individui è spaventato da te a tal punto da farsela addosso nei calzoni>>
<<Uh, e chi sono queste quattro persone?>>
<<Una è Jasmine Presteck di Corvonero, poi c'è quel Tassorosso del quarto anno di cui non ricordo il nome, piaci anche a uno dei nostri del settimo anno e a... beh... Potter>>
Al sentire l'ultimo nome, Eliza indossò la sua miglior espressione schifata <<Stai scherzando, spero!>> citò la frase di Severus di qualche minuto prima <<No, dico davvero>>
<<Secondo te perché ti infastidisce, altrimenti? Gli piaci, Lizzie>>
<<Sì, più o meno come alla McGranitt piacciono i ritardatari!>> affermò la strega, facendo capire al compagno di voler interrompere quella conversazione orribile con una sola occhiata.
<<Okay, okay>> Severus alzò le mani <<Però gli piaci>>
Liz lo fulminò con lo sguardo <<Non è divertente>>
<<Per me lo è invece. Soprattutto quando annulli gli incantesimi di Potter a lezione senza che lui lo sappia>>
<<Te ne sei accorto allora!>>
<<Certo. Era difficile non farlo, dato che siamo seduti vicini di solito. È proprio bello quando gli incantesimi di prova gli riescono e poi davanti a Vitious fallisce>>
<<Pensavo non sapessi del mio piccolo scherzetto>>
<<Che incantesimo usi di solito?>>
<<Semplicemente Finite. Se è un qualcosa di più complicato, allora Finite Incantatem. Allora, mago delle pozioni, che mi dici?>>
<<Non posso che essere divertito, Liz. E propongo di tirare un altro scherzetto a Potter>>
<<Oh sì, e ho già un'idea...>> Eliza estrasse la bacchetta, puntandola da sotto il tavolo contro James <<Incantesimo Infrangibile>> evocò e la mela che il ragazzo stava per mangiare sembrò diventare di pietra. Quando la morse, per poco non ci lasciò i denti.
<<Ah, che bello essere tornati>> commentò Severus, tirando una gomitata semi-amichevole alla compagna di Casata e rivolgendole un mezzo sorriso <<No?>>
<<È ancora presto per dirlo>> fece soltanto la ragazza. In realtà, sapeva perfettamente che sarebbe stato un anno ancora più lungo del previsto. Lumacorno le aveva già accennato qualcosa prima delle vacanze estive e non le piaceva per niente ciò che aveva sentito.
Sarebbe stata a vedere.
Entro la fine del banchetto, James intuì - o meglio, Remus intuì - da chi provenissero i due incantesimi che lo avevano "colpito". Liz Greenway e Severus Piton.
Di loro aveva due opinioni contrastanti: lei era una strega iper-talentuosa e speciale, mentre lui era un'ameba, un qualcosa buono solo per fare danni.
Oh, non sarebbe stato con le mani in mano.
Stavano rientrando al dormitorio, quei due, quando James e Sirius li colpirono con un incantesimo, Engorgio Skullus. La testa di Severus prese a gonfiarsi, mentre quella di Liz rimase di dimensioni normali.
James vide il proprio incantesimo schiantarsi contro una barriera quasi-invisibile: la Greenway doveva sicuramente essersi aspettata un colpo di quel tipo e così si era protetta.
<<Redactum Skullus!>> la Serpeverde lanciò il contro-incantesimo su colui che i Malandrini chiamavano Pivellus e lo mise a posto, poi sussurrò delle parole agitando la bacchetta e James sentì un qualcosa avvolgergli le caviglie e tirarlo a testa in giù a mezz'aria, lo stesso successe a Black.
<<Siete degli idioti>> bisbigliò loro Peter osservandoli, ridendo assieme a Remus <<Finite>>
I fili che li avevano bloccati si sciolsero e loro sbatterono a terra, rialzando lo sguardo giusto in tempo da vedere Eliza fissarli gelida.
<<Ci hai provato, ma non sono un'idiota>> gli disse, freddamente <<Ora torna a farti gli affari tuoi, se non vuoi rimanere appeso alle scale>>
<<Avete cominciato voi, Greenway>> rispose James, incrociando le braccia al petto <<Ammettilo che ti piaccio, Lizzie, ti diverti a rispondere ai miei scherzetti tanto quanto io mi diverto a rispondere ai tuoi>>
<<Per te è Greenway, caro mio, e soprattutto, tu non mi piaci. Ti esecro, Potter, se non l'avessi capito>> il Malandrino rimase a fissarla quasi confuso <<Ah giusto, hai ragione, non conosci molte parole, poverino... esecrare significa odiare>>
Detto questo, Liz si voltò e afferrò Severus per il braccio, tirandolo verso i sotterranei. Scese per le scale a passo svelto e pesante, tanto che il rumore delle sue scarpe per il pavimento risuonò con un eco violento.
James stette in silenzio a guardarla andare via con una strana espressioni sul viso. La Greenway era diventata ancora più bella, con i lineamenti più definiti rispetto a quando l'aveva conosciuta e con un tono di disprezzo ancora più evidente.
<<Ma che le hai fatto per farti odiare così?>> Peter batté una mano sulla schiena dell'amico, ridacchiando <<Sembra che voglia lanciarti un Crucio quante più volte possibili!>>
<<È dal primo anno che ti odia, però, Jamie, quindi deve essere qualcosa di pesante!>>
<<Punto uno, non chiamarmi così, Black. Punto due, all'inizio pensavo di starle simpatico>>
<<A quanto pare non è così!>>
<<Ma no, Lupin, tu dici?>> replicò James, sbuffando e affrettandosi verso la Sala Comune dei Grifoni <<Vedrete, ragazzi, le farò cambiare idea su di me!>>
<<Sì, tu speraci. Far cambiare idea alla Greenway? È più semplice infilare un drago dentro all'Hogwarts Express!>> Remus era piuttosto scettico. Se aveva imparato qualcosa sulla giovane e arguta Serpeverde in quei due anni era proprio che una volta presa una decisione Liz non si voltava indietro, mai.
<<Scommettiamo, ragazzi? Entro la fine dell'anno, Liz Greenway mi considererà il suo migliore amico>>
<<E perché non farla innamorare di te, allora, Potter?>> Sirius alzò le sopracciglia <<Pensi di non essere capace di entrare nel cuore di una come lei?>>
<<Vedremo, Black>>
<<Remus, tu che dici?>> Sirius si rivolse a Lupin <<Per me, potrà provarci anche centomila volte, ma se la Greenway gli ha chiuso la porta in faccia una volta penso che lo farà di nuovo>>
<<Anche per me, James, è difficile che Liz ti consenta di avvicinarti. Sì, insomma, l'hai vista. Per cominciare, sta sempre con Piton e quando non è con lui è in biblioteca a studiare e studiare. Quella ragazza potrebbe tranquillamente dare i M.A.G.O di tutte le materie!>>
<<Moony bocca della verità!>> ghignò Black, sfregandosi le mani e buttandosi addosso all'amico per scompigliargli i capelli.
<<Io penso che riguardi te, James, se Liz è così brava>> disse invece Peter, fisso sull'argomento.
<<Che vuoi dire, Pete?>>
<<Al primo anno già sapeva tante cose, è vero, però hai notato che dopo che ha iniziato a disprezzarti è diventata ancora più brava? Si dice che sia in grado di diventare un Animagus!>>
<<A tredici anni?>> Remus sgranò lo sguardo.
<<Davvero?!>> Sirius aprì la bocca in una "O" perfetta.
<<Sei serio?>> James alzò le sopracciglia stupefatto, sistemandosi gli occhiali sul viso <<No, dai, un Animagus?! Ma quanto bello sarebbe????>>
<<Guarda il lato positivo>> cominciò a dirgli Sirius, recitando la parola d'ordine ed entrando nella propria Sala Comune <<Se diventate amici puoi farti spiegare come si fa!>> poi scoppiò a ridere, attirando l'attenzione delle due ragazze sedute davanti al fuoco.
Lily Evans e Marlene McKinnon.
<<Ciao ragazzi!>> li salutò la seconda, sorridendo e agitando una mano in aria.
<<Ciao Lene!>> Sirius le si avvicinò, lasciandole un bacio sulla guancia. Si appoggiò con il braccio sopra la sua testa <<Come sono andate le vacanze?>>
<<Benone! A voi?>>
<<Bene!>> recitarono in coro i Malandrini, guardandosi poi con un sorrisetto.
<<Oh, non ditemi che avete già programmato qualcosa!>>
<<Rilassati Evans>> sentenziò James, buttandosi sulla poltrona a poltrire <<Stavolta è solo uno scherzetto>>
<<Dovete smetterla di prendere Severus come bersaglio!>>
<<E chi ha detto che sia Pivellus l'obiettivo?>>
<<Sei proprio un infantile, Potter!>>
Esattamente come Liz aveva fatto pochi minuti prima, anche Lily si alzò e voltò le spalle ai Grifoni, dirigendosi verso la propria camera da letto.
Marlene, che era rimasta ad osservare la scena ammutolita, scoppiò in una risata <<Non dovrei dirvelo, ragazzi, ma se volete fare uno scherzo a quel ragazzino insopportabile allora vi aiuterò a nasconderlo a Lily!>>
<<L'ho sempre detto che sei la migliore qui dentro, McKinnon!>> fece Remus, osservando poi le guance di Marlene diventare rosse fuoco <<Ragazzi, andiamo ad organizzare il tutto?>>
<<Sì!>>
<<Ah, Lene!>> Sirius si fermò per dire qualcos'altro alla ragazza <<Io mi porterei sempre dietro un ombrello, non si sa mai!>>
I Malandrini sparirono velocemente, lasciando Marlene da sola con un sopracciglio alzato e un sorriso gigante sul volto <<Cielo, ragazzi! Sarete leggende>>
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