Scomparsi

Scott correva col cuore in gola. Se Michael fosse morto, sarebbero stati guai. Quando lo scorse dall'alto del colle dove si trovava, notò che stava parlando con una donna. No, no, no. Ricominciò a correre.

-Polizia locale?- aveva chiesto Michael.

-Sì...io ero di turno la notte in cui abbiamo trovato il corpo della sua compagna. Mi dispiace molto per lei. Quella povera donna presentava delle ferite compatibili alla violenza domestica. Suo marito era un poliziotto ma non di queste parti. Il medico legale scoprì che aveva partorito, ma il marito non ne sapeva nulla. Mi dispiace. Solo ora capisco quanto quell'informazione dovesse rimanere riservata. Trovai il cofanetto nella vettura e, lo ammetto, lo sottrassi. C'erano solo tre lettere al suo interno e, dopo averle lette per capire quanto fossero utili al caso, la vidi in televisione. Sapevo tutto della vostra storia a quel punto. Lei era affranto, ma non parlava di suo figlio. Era come inesistente. In quel momento capii che lei lo stava proteggendo da Richard e...ho preferito tenere le lettere per me, così nessuno avrebbe mai scoperto il nome del padre o...che fine avesse fatto il bambino scomparso. Il fatto che suo figlio mi abbia trovata, è stato solo un caso-

-Perché ha mentito?-

-Beh io...non volevo che quel ragazzo mi facesse delle domande...come dire...pesanti-

Michael incurvò le sopracciglia. Cosa voleva dire? Poi capì. Se Jack avesse scoperto che lei era sulla scena del crimine, avrebbe fatto delle domande di cui probabilmente non avrebbe considerato il peso. In fondo lui aveva tanti dubbi su quella notte, sarebbe stato quasi normale per lui chiederle di descrivere le dinamiche e lo svolgimento delle indagini.

-Credo di capire-

-Mi dispiace molto, ma ritenevo giusto che lo avesse-

Un lampo colpì la mente di Michael -Aspetti, lei ha detto TRE lettere?-

-Sì, erano soltanto tre-

-Sicura?-

-Certamente, tre lettere e una collana, perché?-

-Mi scusi, le spiegherò tutto, ma ora devo andare arrivederci-

-Aspetti: sicuro di non volere aiuto?-

-Spero non sia necessario- rispose mentre già correva verso il sentiero da cui era sceso. Proprio in quel momento Scott lo raggiunse.

-Michael, ma che cosa diavolo fai? Lei potrebbe-

-Scott ascoltami. Siamo in pericolo, Jack è in pericolo. Dove sono ora? A casa?-

-No-

-Gesù...corri veloce-

Scott obbedì ciecamente all'amico, ma non smise di fargli domande lungo il percorso. Quando seppe che poteva trattarsi di una trappola, si fermò e tirò fuori il telefono. Stava chiamando Derek. Non poteva sapere che l'uomo, purtroppo, non avrebbe mai più risposto. Sfortunatamente non c'era ancora un valido motivo per cui chiamare la polizia. Solo congetture. Michael intanto era entrato in casa e aveva trovato il cofanetto. Tre lettere erano state aperte. Le lesse rapidamente per cercare di capire se ci fossero dei messaggi in codice o altro che potesse spingere Jack a fare qualcosa di pericoloso. La calligrafia...come poteva essere così dannatamente simile? Ora Jack poteva essere in pericolo e tutto per delle lettere che lui non aveva saputo riconoscere...

-Michael cosa dicono le lettere?-

-Nulla di falso...parlano di tante cose-

-Devi trovare quella che parla di un luogo-

-Cosa?-

-L'unica cosa che potrebbe aver impedito a Jack di finire di leggere è la scoperta di un luogo importante per sua madre. Ecco perché sono usciti-

-Ecco! Parla di un precipizio, sul sentiero 15, andiamo!-

-Fermo- disse afferrandolo per un braccio -Non sappiamo se sia successo qualcosa o no. Non possiamo chiamare la polizia, quindi, per la tua sicurezza, indossa un giubbotto anti-proiettile e resta dietro di me-

Michael fece come gli era stato ordinato e i due si arrampicarono sù da quel sentiero. Una scena orribile apparve davanti a loro. Derek era a terra, con un foro di proiettile in fronte. Scott rimase paralizzato dal terrore.

-Oh mio Dio- disse, poi sospirò. Anche se Derek era morto, lui aveva un compito da svolgere. Doveva soffocare il dolore e cercare di essere lucido.

Michael invece quasi svenne. Le sue ginocchia sembravano non riuscire a reggerlo. Se Derek era morto, dov'era Jack? Era vivo? Prigioniero? O era scappato?

-Jack!- gridò e cominciò a cercarlo con lo sguardo.

-Michael, Michael- disse Scott mentre cercava di fermarlo -Non urlare, è una zona pericolosa, Richard potrebbe essere qui, Michael!- l'uomo in questione era riuscito a divincolarsi dalla presa dell'amico.

-Non capisci?! Non mi importa nulla di Richard! Io devo trovare mio figlio, Jack!-

-Fermati! Chiamo aiuto va bene?-

-No! L'FBI mi vorrà portare via da qui...io non posso andarmene senza mio figlio...- i suoi occhi erano lucidi e la voce tremante.

-Mi dispiace, ma non ho altra scelta. Io non sarei dovuto rimanere con te...-

-Cosa?-

-Tu...tu non sei mai entrato nel programma di protezione testimoni-

-Cosa?!-

-Quando ho saputo che Richard era evaso, sapevo di dover proteggere tuo figlio, così mi sono preso dei permessi dal lavoro e ho organizzato tutto in meno di due minuti. Ho chiamato Derek e gli ho chiesto se potesse aiutarmi...lui ha detto di sì.... L'agente che ti ha parlato in ospedale è un mio amico. Ho inserito nella lista anche Rachel. Lei ha sempre saputo la verità e ha finto un attacco di Richard alla sua famiglia, come scusa per la sua entrata nel programma. Non potevo fare di più. Ho fatto troppo. Ho scelto di usare la scusa del programma per impedire a Jack e Rachel di essere scoperti da Richard. E lo stesso vale per te-

Michael era allibito, sconvolto da quella confessione. Scott decise di concludere il suo discorso ugualmente -Chiamiamo la polizia-

Così fecero e di lì a poco arrivarono FBI e polizia locale. Michael non sapeva cosa stesse succedendo perché a quanto pare c'era un conflitto per la giurisdizione del caso, ma non poteva importargli di meno. Degli agenti gli fecero alcune domande e lui rispose raccontando una storia che aveva concordato con Scott. Lui e Jack erano lì per allontanarsi da dove Richard era evaso e con loro avevano portato anche Rachel. Scott lo sapeva e aveva deciso di unirsi a sorpresa al gruppo, perché era molto preoccupato per lo stato d'animo dell'amico e aveva portato Derek. Prima che arrivasse la polizia, avevano fatto sparire il giubbotto che Michael indossava gettandolo nel fiume.

-Potete cercare mio figlio per favore?- riprese con un tono quasi implorante.

-Le nostre squadre stanno già setacciando il territorio, non si preoccupi faremo il possibile per riportarlo da lei-

-Posso partecipare anche io? Vi prego-

-Ehm ecco signor Smith, per ragioni di sicurezza-

-La prego...ho bisogno di trovarlo...è tutta colpa mia se è sparito-

-Cosa intende dire?-

Le lettere. Doveva spiegare anche quello? Lo fece inventandosi una storia che ne giustificasse la presenza. Gli fu chiesto di consegnare il cofanetto.

-É nel cottage che avevo preso-

-Andremo a prenderle noi-

Michael si sedette e affondò il volto nelle mani. Scott si avvicinò e gli si sedette accanto mettendogli una mano sulla spalla.

-Cosa faremo ora?-

-Loro cercheranno Jack e Rachel. Per la tua sicurezza saranno piazzati fuori casa degli agenti ventiquattrore su ventiquattro e stanno valutando se farti entrare nel programma di protezione testimoni o no-

-Cioè io dovrei aspettare a casa mia senza fare nulla?! Mio figlio è disperso e io devo aspettare?-

-Michael cerca di capire-

-No io non posso abbandonarlo in mezzo ai boschi...sono...sono suo padre...come...è tutto ciò che ho...- smise di fissarlo scuotendo la testa. Troppe cose orribili potevano essergli capitate.

Scott si guardò intorno per evitare di fissarlo. Notò solo allora Tom, bagnato e confuso, mentre parlava con degli agenti. Si alzò e lo raggiunse.

-Ho visto Jack e Rachel nel fiume. Lei aveva le mani legate e faceva fatica a restare a galla e lui cercava di aiutarla. Volevo aiutarli e ho cercato di afferrarli da sopra una roccia sporgente sul fiume, ma per poco li ho mancati. Ho corso nuovamente, però questa volta mi sono tuffato. Non è stato molto utile perché la corrente era davvero troppo forte. Siamo finiti in mezzo a un tratto pieno di rocce e...lì li ho persi di vista. Mi sono salvato grazie a una roccia su cui mi sono arrampicato. Posso farvi vedere dov'erano-

Gli agenti gli dissero di condurli li con le squadre di ricerca e Scott si unì a loro. Non voleva dire a Michael che suo figlio poteva essere annegato e doveva scoprire la verità prima di lui. Se fosse stata troppo atroce, avrebbe potuto perderlo per sempre.

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