Due
-Un overbooking? Come diavolo è potuto accadere che i nostri posti siano in... overbooking? Ma non è possibile!-
-Beh Signore, in realtà è matematicamente possibile se i biglietti venduti sono superiori alla capienza effettiva disponibile nell'aereo, e se...-
Oikawa si strofina tranquillamente le unghie con una lima mentre, steso sul letto del piccolo Hotel italiano, segue la conversazione delirante che sta avendo il suo manager al telefono con la compagnia aerea.
Sbadiglia annoiato guardando fuori dalla finestra quel panorama mozzafiato perdendosi dentro a quel colore azzurro che sembra non poter finire mai.
A lui sinceramente di rimanere ancora un pochino di tempo in più in questo bellissimo paesino nascosto da occhi indiscreti, dove la calma accompagna il saper vivere e dove il cibo è persino ottimo, non dispiace proprio affatto.
Anzi... avrebbe persino proprio voglia di comprarsi un altro libro e di fare due chiacchiere con il suo simpatico connazionale libraio.
Il manager sbatte il telefono sul comodino emettendo un gemito frustato.
-Nulla, non possiamo rientrare in Giappone. Se ne riparla, se tutto va bene tra qualche giorno.-
-A me non dispiace affatto. Rimaniamo ancora un pochino qui, così posso pure abbronzarmi meglio. Tanto non ho impegni per le prossime due settimane.- Ribatte alzando le spalle.
Il manager prende una penna e un'agenda scrivendoci sopra alcuni appunti.
-A questo punto direi che potremmo sfruttare questi giorni per farti fare delle foto extra da pubblicare magari più avanti... o addirittura potremmo farci un pò di pubblicità gratuita.
Ieri i nostri sponsor italiani parlavano del fatto che domani verso sera si terrà una partita di beach volley per beneficenza.
Che ne dici? Ti andrebbe di partecipare? Magari potresti farlo in coppia con l'altro ragazzo giapponese che vive qui.-
Oikawa si raddrizza a sedere improvvisamente interessato al discorso.
-Iwaizumi? Anche lui gioca?-Ribatte stupito sgranando gli occhi.
-Come si chiami quello lì io non lo so. So soltanto che quando era in Giappone se la cavava piuttosto bene con la pallavolo. Poi si è infortunato e non ha più voluto riprendere fino a che ha seguito alcuni anni fa sua sorella qui in Italia.-
- Che ruolo faceva quando giocava?- Domanda soprappensiero Oikawa guardando fuori con lo sguardo rivolto verso il cielo terso.
-Schiacciatore laterale.- Dichiara il manager sogghignando.
-Va bene. Non ditegli però che giocherà con me. Voglio fargli una sorpresa.-
•
Iwaizumi è veramente un bravissimo ragazzo.
Lavora in una piccola libreria che oltretutto adora, aiuta quando può la sorella che ha seguito dal Giappone all'Italia, e che gestisce anche un buon ristorantino di pesce, e occupa il restante tempo disponibile per leggere, uscire qualche volta con qualcuno e aiutare i suoi nuovi compaesani nelle attività di tutti i giorni.
Come appunto la partita di beneficenza che si tiene tutti gli anni e che serve per accumulare denaro e aiutare i ragazzini a studiare e ad allontanarsi dalla strada.
Iwaizumi partecipa sempre volentieri a queste iniziative, visto che oltretutto lo avvicinano anche allo sport che ha sempre amato.
Chiude la libreria alcune ore prima, dirigendosi verso il campo da beach improvvisato in una piccola spiaggia ubicata in un angolino remoto, portandosi dietro il borsone per cambiarsi. Mette i piedi sulla sabbia indossando già i pantaloncini leggeri da mare sopra lo speedo chiaro, appoggiando tutto il resto per terra e togliendosi velocemente la maglietta cercando la canotta da indossare al suo posto.
Nel rimanere a petto nudo si bea per alcuni secondi del calore dato dai raggi caldi di Settembre restando immobile a testa alta e ad occhi chiusi, godendo del silenzio irreale che accompagna il paese di Conca dei Marini.
Poi all'improvviso un vociare continuo, degli schiamazzi fastidiosi e una persistente sensazione di essere osservato lo fanno voltare di scatto, trovandosi di fronte proprio l'ultima persona che avrebbe voluto vedere, cioè il modello giapponese che lo sta osservando serio.
-Ma che cazzo... Cosa fai tu qui?-
-Gioco a Beach Volley...Con te.-
-Non è possibile! Io non ne sapevo nulla!-
-Il mio manager ha pensato che potesse essere interessante farci partecipare insieme e farci fare anche scattare qualche foto da pubblicare nelle riviste in Giappone... non ti dispiace no?
Dopotutto in questo modo sai quanti soldi in più potremo fare guadagnare insieme a questo paesino?-
-Fanculo.- Borbotta tra i denti Iwaizumi spostando lo sguardo da quel bellissimo viso in cui aleggia sopra un sorrisino a suo parere anche troppo sarcastico, a tutte le persone presenti in spiaggia quest'anno.
Visto la folla purtroppo deve dare atto a Oikawa di avere ragione.
-Giochiamo questa dannata partita e basta.-
•
Iwaizumi è insofferente a tantissime cose ma in cima alla lista potrebbe metterci senza ombra di dubbio il caos, l'essere osservato... e le urla isteriche.
Giocare la partita di pallavolo con il modello e giocatore Tōru Oikawa, proprio per questi motivi, è stata alla stesso tempo una vera tortura ma anche una meravigliosa sorpresa.
L'alzatore sul campo è veramente un fenomeno.
Si muove veloce per tutto lo spazio disponibile percependo, con solo un'occhiata veloce, gli spazi vuoti lasciati dagli avversari e alzandogli e dirigendogli indirettamente le schiacciate proprio in quei punti.
Iwaizumi ha sempre giocato a pallavolo da quando era piccolo, e nonostante tutti gli avessero sempre detto che era molto portato per questo tipo di sport, non è mai stato neppure lontanamente simile a lui.
Ancora oggi si allena, corre e segue un'alimentazione controllata come se fosse un vero sportivo.
Quando fanno l'ultimo punto e la folla che si è radunata esplode, Iwaizumi guarda assorto il viso del giocatore che durante la partita gli è sembrato mutato, diventando completamente differente da quello che ha di solito.
Più serio, più partecipe...
più interessante.
Ma come se avessero riacceso all'improvviso un interruttore, quando arriva il fischio finale con lei arrivano anche le grida sguaiate, gli applausi scroscianti... ed il volto di Oikawa che torna ad essere quello spocchioso di sempre.
Iwaizumi si toglie la canotta sudata pulendosi addosso con una telo prima di dirigersi verso il mare.
-Andiamo a fare il bagno?-
Domanda Oikawa raggiungendolo correndo.
-Vado a fare il bagno. Da solo. Tu non hai qualcun altro da cui farti accompagnare?- Risponde indicando le mille ragazze che lo stanno osservando lanciandogli sguardi innamorati.
-Naaaa... non mi va, sono stanco.
Tu non mi vuoi con te?-
Chiede mettendo il broncio.
-Devo proprio risponderti onestamente ?-Ribatte Iwaizumi togliendosi veloce il pantaloncino e rimanendo solo con uno speedo chiaro che gli mette in risalto non solo il fisico muscoloso e ben piazzato ma anche la sua dotazione in mezzo alle gambe che non è per nulla indifferente.
Oikawa sgrana gli occhi un istante prima di rivolgere lo sguardo altrove e spogliarsi anche lui rimanendo soltanto con uno speedo scuro.
I capelli castani che si appoggiano morbidi sul viso fanciullesco, il corpo flessuoso e snello, e quella pelle chiara che sembra fatta di diamanti.
E' veramente troppo bello per essere vero.
-Sai che sei cattivo con me Iwa-chan?-
-Iwa...che? Non ti azzardare a darmi nomignoli come se io e te fossimo amici!- Sbotta il libraio girandosi di spalle con le gote rosse e andando verso il mare.
-Ma come? Siamo entrambi giapponesi e abbiamo appena giocato insieme!Non hai sentito anche tu una certa affinità in campo?-
Domada Oikawa seguendolo in acqua.
-In realtà ho sentito un fastidioso crampo ma forse è quella la sensazione a cui ti riferisci.-
Ribatte Iwaizumi prima di aprire gli occhi verdi sconvolto quando un primo spruzzo di acqua lo raggiunge e Oikawa lo guada serio facendoli una linguaccia prima di sorpassarlo e tuffarsi in mare.
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