CAPITOLO 1 - WELCOME TO ITALY
Roma 17 Agosto 2030
Un sole splendente baciava la città di Roma. Soprattutto in quei periodi quando era sovraffollata di turisti provenienti da ogni dove. La città era in movimento e qualsiasi locale pullulava di gente pronta a spendere fino all'ultimo centesimo.
Ogni anno, questi assediavano la città, mettendosi in coda per file chilometriche nella speranza di portare con sé un ricordo indelebile. Musei, monumenti e piazze erano prese di mira da centinaia di macchine fotografiche, pronte ad immortalare le bellezze della città eterna.
Paul e Kevin ne sono l'esempio. Due amici ventenni, vincitori di un viaggio in Italia grazie ad un concorso online. Paul, ragazzo alto 1.80, occhi e capelli castani, fisico atletico; timido ed introverso. Kevin invece, bassino e di corporatura media. Capelli ed occhi neri. Estroverso e alquanto sfacciato. Insomma, l'esatto contrario. Eppure sono amici da molto, molto tempo.
«Questa vacanza era proprio ciò di cui avevo bisogno» disse Kevin, rivolgendosi a Paul con aria divertita.
Quest'ultimo sospirò, sorridendo a malapena.
«Che c'è? Non ti piace?» replicò.
«Si che mi piace, ma..»
»Ma cosa?» ripeté Kevin, sollevando leggermente le spalle.
«Ma non mi piace la confusione, Kevin. Mi conosci!»
Kevin fissò Paul per un secondo, per poi prestare attenzione su un ristorantino a pochi metri da loro.
«Vieni dai, mettiamo qualcosa sotto i denti» disse.
Dopo altri due scatti verso un monumento lì vicino, i due si avviarono verso il ristorante.
«Buongiorno ragazzi!» esclamò il cameriere, con un sorriso sincero.
«Buongiorno a voi, un tavolo per due, grazie» disse Kevin.
«Certo, da questa parte».
I due, seguiti da cameriere, presero posto a tavola e Kevin, con fare divertito, esclamò: «Ci porti il miglior piatto del ristorante, grazie!»
Paul lo guardò con aria sbalordita, e quasi bisbigliando esclamò «Sei pazzo, vero?? Sai quanto ci costerà pranzare qui?»
«Ma quanti problemi ti fai, Paul? Rilassati, siamo in vacanza! Divertiti una buona volta!»
«Seh, per te è facile eh!?»
«Ascolta Paul, questa vacanza serviva ad entrambi. Un gran bel colpo di fortuna. Dimenticati di Christine!! Siamo in Italiaa!!!»
Paul, alle parole di Kevin, sorrise leggermente, per poi girare il capo verso la finestra, ad osservare la folla di turisti passeggiare all'esterno.
«Spaghetti alla carbonara regà, buon appetito!» disse il cameriere, con un marcato accento romano.
«Oh, fantastico!» esclamò Kevin.
«Ho sempre desiderato assaggiare un bel piatto di pasta Italiano!» continuò, con la bocca quasi piena di cibo.
«Bene, e allora mangia. Forse è la volta buona in cui riesci a star zitto 10 minuti!» ribadì Paul, sorridendo!
Kevin ricambiò con una smorfia, intento a gustarsi la pietanza.
«Quanto hai detto che restiamo qui?» aggiunse Paul.
«Due settimane, forse tre».
«TRE?» ribatté Paul, stizzito.
«Si, tre! Vedrai amico mio, appena conoscerai meglio questa città, te ne innamorerai!»
«Se lo dici tu» continuò Paul.
Kevin osservò l'orologio e fissando Paul, disse: «Sono le quattro, amico mio!! È ora di tornare in albergo, fare una doccia e prepararci per una serata fantastica all'insegna di Pub e belle donne!»
Paul osservò per qualche secondo Kevin per poi alzare il dito verso il cameriere.
«È stato tutto di vostro gradimento, ragazzi?» disse.
«Certo, la pasta era fantastica! Ci porti pure il conto, grazie!»
Dopo qualche minuto, i due si diressero verso l'uscita con il volto pieno di soddisfazione. Roma poteva offrirgli tanto, e loro di certo, non volevano farsi sfuggire nulla.
«Torniamo in albergo, come ho già detto... dobbiamo prepararci! Ci attende una gran serata!» esclamò Kevin eccitato.
«Speriamo» replicò Paul, sospirando.
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