Cap. 3 Niall pretende le coccole


"Non riuscivo a dormire, e sono sceso a fare un giro".

Louis lasciò un bigliettino a Niall, nel caso quest'ultimo si fosse svegliato nel cuore della notte e non avesse trovato l'amico.

Così come la notte prima, Louis si ritrovò in un vagone della metro quasi del tutto vuoto, con la speranza che il treno non si bloccasse. I pochi secondi tra l'arrivo nella nuova stazione, e la partenza, erano per il povero Tommo istanti di tensione allo stato puro. Quella sera fu fortunato, infatti, riuscì a raggiungere la sua destinazione, ed era pronto a girare per la città durante la notte.

Come un vero New Yorker- pensò Louis esaltato.

La sua prima tappa fu uno spettacolo a teatro. Il ragazzo non era proprio un tipo da teatro, ma il prezzo era basso a causa dell'orario, e infondo si sentiva quasi felice all'idea di fare una delle tante cose che la madre gli diceva sempre di fare.

L'entusiasmo di Louis, però, svanì totalmente non appena lo spettacolo iniziò, e il castano si rese conto che era in francese. Il ragazzo uscì correndo, cercando di tenere a freno la lingua per non sparare parolacce a raffica. Lui odiava il francese, lo odiava da quando a 12 anni fu costretto dai suoi genitori a studiarlo.

Che razza di spettacolo ha il titolo in inglese, ma gli attori recitano in francese?- pensò Louis in modo confuso.

Una volta raggiunto l'esterno, il ragazzo sospirò di sollievo. La sua tappa successiva fu vedere un film, per cancellare il trauma del teatro francese. Così, Louis si recò al cinema più vicino. A quel punto iniziò per lui una battaglia interiore, una parte di sé voleva vedere un film d'azione o un thriller, ma sapeva che ciò avrebbe peggiorato la sua insonnia; decise infine di optare per un film "rilassante": una commedia.

***

Louis uscì dal cinema, e nonostante l'orario, gli era venuta fame. Dopo soltanto dieci minuti di cammino, trovò una tavola calda aperta 24 ore al giorno. Dall'esterno il locale sembrava accogliente e tranquillo, ma non appena il castano varcò la soglia delle urla lo investirono.

"Non voglio ascoltare ragioni, sei licenziato, licenziato!" urlò un uomo, scandendo ogni sillaba dell'ultima parola. Pochi secondi dopo, una cameriera accolse Louis, scusandosi per le grida, e scortandolo ad un tavolo. Nonostante l'inizio turbolento, Louis si era trovato bene in quella tavola calda; una volta finita la "cena", o "pasto delle 3 del mattino", il castano decise di tornare a casa.

***

Una volta raggiunto l'appartamento, Louis ebbe la saggia idea di scrivere un altro bigliettino a Niall:

"Sono tornato alle quattro, non svegliarmi presto."

Fatto ciò, andò finalmente a dormire.

***

L'orologio segnava le 8:30 quando Niall lesse entrambi i biglietti che Louis aveva scritto la notte prima. Il biondo non reagì bene, quella mattina, infatti, il ragazzo aveva voglia di coccole: farsi preparare il thè, i pancakes, il succo e così via.

L'irlandese davvero non poteva sopportare l'idea che quella mattina non avrebbe ricevuto nessuna di quelle cose. Così, quasi preso dalla disperazione, si recò da Liam e Zayn, che ormai il biondo considerava veri e propri amici.

Fu Liam ad aprire la porta.

"Hey Niall, va tutto be..." il castano non riuscì neanche a finire la frase che Niall entrò in casa, mugugnando uno sconsolato "Buongiorno", per poi mettere il broncio. Liam e Niall si sedettero sul divano, e quando il castano gli chiese cosa ci fosse che non andava il biondo spiegò:

"Volevo che Louis mi preparasse la colazione, ma mi ha detto di non svegliarlo" disse l'irlandese piagnucolando, e buttandosi su Liam a mo' di koala, prima abbracciandolo, e poi poggiando la testa sulla sua spalla in una disperata richiesta d'affetto. Richiesta, purtroppo, declinata da Liam, ma in quell'appartamento vivevano due persone.

Zayn, che aveva visto tutto, prese il posto del coinquilino, che intanto era andato a preparare qualcosa a Niall. Il moro, a differenza di Liam, assecondava il biondino, e non ebbe nulla da dire quando quest'ultima si buttava addosso, e chiedeva di essere abbracciato.

Inutile dire che, quandoLiam vide quella scena, morì di gelosia. Non aveva mai desiderato essere qualcunaltro nel modo in cui desiderava essere Niall in quel momento. Il ragazzo,tuttavia, decise di tenersi dentro la rabbia e la gelosia che provava... sputarlain faccia a Zayn non avrebbe cambiato la situazione. 

Angolo dell'autore

Ecco un bel capitolo di transizione, interessante eh!?


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