Scommettiamo!

Arrivò la sera, Jin si trovava d'avanti a casa di Nam , ad accoglierlo fu sua madre che lo invitò ad entrare.

“Jin benvenuto, vieni entra. Accomodati.”
“La ringrazio signora Kim.” entrò facendo un piccolo inchino.

Namjoon scese l'ultimo scalino e andò a salutarlo con un abbraccio come era solito fare: il cuore di Jin sembrava volergli uscire dal petto ogni volta che sentiva le braccia del suo Joonie avvolgere le sue enormi spalle.                                                                                   

Jin pensava che Nam fosse bellissimo con il torace avvolto da una camicia celeste, le gambe fasciate da jeans scuri e il suo meraviglioso e immancabile sorriso, anche se a parer suo Nam starebbe bene anche con un sacco di patate addosso.

"Hyung possiamo andare."Jin gli sorrise; lui adorava camminare con Namjoon, farebbe chilometri solo per poter stare un secondo in più in sua compagnia.

Amava ascoltare la sua voce.

Amava il suo profumo.

Amava tutto di lui.

Seokjin amava Namjoon.

Si fermarono davanti ad un ristorante, dove si erano dati appuntamento con gli altri.
Nam stava provando a chiamare i loro amici per sapere dove sarebbero dovuti andare, ma come al solito non risposero.

“Seokjin, Namjoon." una voce li fece voltare, era quella di Pan che gli stava andando incontro sorridendo insieme a Hyun, la ragazza innamorata del 'suo' Joonie, così lo definiva Jin .
"Non sappiamo dove andare." disse Nam mettendo in mostra le sue fossette.
"Non c'è problema lo so io, seguitemi!" urlò Pan a mo' di:'Questa è Sparta!', facendo ridere tutti.

Pan era una ragazza sempre allegra, anche quando le andava tutto contro lei incondizionatamente sorrideva; a Jin ricordava molto Nam.
Alcune volte quei due si somigliavano.

Arrivarono di fronte all’enorme villa di Jimin, la voce elettronica del proprietario li accolse, mormorando un: "Chi è?"
"È qui la festa?!" esclamò Pan ridendo. 
Il cancello si aprì e i ragazzi salirono i pochi scalini che li separavano da una porta con delle lucine messe in modo da formare la scritta 'Merry Christmas'.
Questa si aprì rivelando Jimin con il suo adorabile sorriso che riduceva i suoi occhi a due fessure.
"Hey, ragazzi!" esclamò Jimin ridendo. 
"Jiminnie!" disse Pan saltandogli in braccio
“Ah, quanto sei morbido.”                                                                                                               “Pan scendi sai che sono geloso.” Hoseok spuntò alle spalle dei due. “Hobi sai che voglio bene anche a te.” Rispose Pan correndo ad abbracciare il ragazzo che ricambiò sorridendo. “Non fare finta di non capire, Jiminnie è mio!” Esclamò Hoseok iniziando a farle il solletico, la ragazza si dimenava chiedendo pietà.
“Va bene adesso basta, entriamo, mi sono scocciato di assistere alle vostre stupidaggini.” in suo soccorso arrivò Yoongi che afferrò Pan mettendosela in spalla, raggiungendo il salone insieme agli altri.
Ormai tutti erano abituati all’animo vecchio di Min Yoongi, un ragazzo molto tranquillo che per la maggior parte del tempo stava in silenzio, l’opposto di Pan.

La serata stava passando tranquilla quando Taehuyng si alzò ed esclamò: "Ragazzi mi sto annoiando, giochiamo ad obbligo?".
"Obbligo?! Ma che gioco è?" 
"È come obbligo, giudizio e verità ma c'è solo l'obbligo." spiegò lui con il suo sorriso quadrato, quello a cui nessuno riusciva a dire di no.  

Tutti si a misero in cerchio.

Iniziò con Nam.
La cosa preoccupò un po’ Jin, ogni volta che facevano un gioco simile finiva sempre con il piangere in bagno.  
"Vediamo cosa posso farti fare…"
"Tae vieni un attimo qui." esclamò Namjoon, lui si avvicinò e il più grande gli sussurrò qualcosa all'orecchio.
"Ma così non c'è gusto!...Va bene, ma solo per le tue fossette… Allora darai un bacio a stampo a...Haneul!" esclamò entusiasta. 
"No! Perché, proprio lei?" si lamentò il ragazzo, loro due non erano mai andati d'accordo, si erano sempre odiati.
"Non mi interessa cosa pensi, muoviti!" gli ordinò Taehyung.
Namjoon riluttante si alzò e la raggiunse compiendo il suo obbligo in meno di un secondo, per poi ritrarsi con una faccia disgustata andando da Jin. 
"Jin mi fai compagnia in bagno?" lui annuì e si diressero verso l’altra stanza.

"Devo farla pagare a Taehyung – continuò Nam - mi ha fatto dare un bacio a quella".
"Dai era solo un bacio a stampo." disse il maggiore cercando di non piangere, pur sapendo quanto quei due si odino la situazione l’aveva infastidito non poco. 
"Hyung ti senti male?" gli domandò preoccupato. 
"Sto bene, mi fa solo male la testa." Il ché era vero. 
"Chiedo a Jimin se ha qualcosa per il mal di testa, aspettami qui." senza dargli tempo per ribattere se ne va, per poi ritornare dopo cinque minuti con una pasticca e un bicchiere d'acqua in mano.
"Devi ingoiarla." Jin annuì, mettendo la pillola in bocca e bevendo un po' d'acqua.
"Ha detto la mamma di Jimin che è meglio se ti siedi sul divano."Jin sempre muto lo seguì verso il divano.                                                                                                                                                                          

Nel frattempo gli altri stavano ancora giocando a quel stupido gioco.
"Seokjin hyung tu giochi vero?" gli domandò Tae con una faccia che non prometteva niente di buono ma appena in tempo lo salvò Nam.
"Non si sente bene, passa avanti."

Il gioco continuò e Jin colse l'occasione per chiedere: "Joonie, cosa hai detto a Tae prima?"
Lui lo guardò sgranando gli occhi: "Niente di importante."
"Come, niente di importante?"
"Non è niente di importante, sul serio." disse cercando di tranquillizzare la curiosità dell'amico, che lasciò cadere l'argomento alzandosi e dirigendosi verso Pan e Yoongi, che intanto stavano chiacchierando accanto al tavolo del cibo: erano gli unici due che non stavano giocando.

"Scommettiamo! Stasera si mettono insieme." disse Pan con aria di sfida. 
"Scommettiamo! Io dico che si mettono insieme a Natale, magari si baciano sotto il vischio."
Ribatté Yoongi stringendo la mano di Pan. 

"Su cosa scommettete?" si girarono e guardarono Jin come se fossero stati scoperti con le mani nel sacco.
"Hyung hai una bruttissima cera, ti senti bene?" domandò Yoongi cambiando discorso.
"Sto bene." Intuì il suo tentativo e decise di lasciar perdere, quei due erano davvero strani.
"Stai così per prima?" gli domandò il ragazzo. Jin non disse nulla, bastò un solo sguardo che i due avevano già capito.                   
"Jin non ci pensare, mangia il tiramisù." cercò di tirarlo su Pan, porgendogli un piattino con il dolce che subito accettò.

"Ci sta guardando."
"Chi?" domandò Jin confuso.
"Namjoon- chiarì Yoongi - sembra che da un momento all'altro venga qui, ti prenda di peso e se ne vada con te in spalla stile sacco di patate.
"Entrambi scoppiarono a ridere, ma Jin era più confuso di prima, allora si girò ed incontrò gli occhi di Nam, nei quali riscontrò una strana luce.
"In effetti quegli occhi sembrano voler dire qualcosa” disse Yoongi, dando voce ai pensieri del maggiore.
“Secondo me dovremmo portargli Jin e scappare via se vogliamo sopravvivere" propose Pan. 
Jin riportò la sua attenzione su quei due: "La volete finire? Non è vero" disse, ma loro lo guardavano con aria di sfida. 
"Ah, non è vero, vogliamo vedere?" Jin per orgoglio accettò.
All'improvviso la ragazza gli saltò addosso abbracciandolo e, dopo qualche secondo, Namjoon fu alle sue spalle.
"Jin vieni un attimo con me?" 
Quella pazza si staccò guardandoli compiaciuta mentre i due ragazzi se ne andavano. 

"Hyung ricordati che hai perso la scommessa." urlarono in coro scoppiando subito dopo a ridere.  

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