6. It hasn't been a good move

Gli sudavano i palmi delle mani, tutta la spavalderia che aveva dimostrato poco prima con i ragazzini sembrava aver abbandonato Eddie miseramente. Come il calore del sole durante una giornata di tempesta in pieno inverno.

Fece training autogeno mentre riempiva la distanza che lo separava dalla ragazza che gli faceva battere il cuore così forte da sembrare che gli stesse per uscire dal petto.

Una serie di respiri profondi lo accompagnarono per fargli definitivamente coraggio e approcciare la bionda.

'Ciao... ehm... Chrissy?' ecco era già partito male. Che significavano tutte quelle pause? Che non conosceva il suo nome?

La ragazza si voltò e fissò stranita lo svitato della scuola che le stava blaterando qualcosa.

'Sì?' domandò più per cortesia che per altro, mentre riponeva il rossetto nella tasca davanti dello zaino.

'Ciao, io sono Eddie, ehm, Eddie Munson.' la salutò con la mano, come se già non fosse abbastanza ridicolo.

'Sì, ti conosco, Munson.' quattro semplici parole eppure pronunciate dalla sua voce lo fecero volare per un attimo. Lei lo conosceva? Sapeva chi era?

'Ah, wow. Non pensavo che Chrissy Cunnigham, la reginetta dell'Hawkins High mi conoscesse...' ma non riuscì a continuare perché lei lo bloccò.

'Ti serve qualcosa, Munson?'

'Ehm, sì, ecco..' continuava a blaterare cose a caso, mentre lei alzava un sopracciglio, mostrandosi spazientita.

'Sì...?'

'Volevo sapere se per caso a te piacciono i giochi di ruolo.' si fece coraggio e pronunciò quella frase tutta d'un fiato.

'Giochi di che?' domandò lei a sua volta, guardandosi intorno.

'Giochi di ruolo, sono quei giochi dove tu devi interpretare un personaggio, in base alla storia, ai tiri con il dado...' provò a spiegarle.

'No, guarda, non sono interessata a questo tipo di giochi, e comunque ormai ho una certa età diciamo che mi interessano altre modalità di gioco.' ammiccò lei, scandalizzandolo per qualche istante.

'Oh sì, ma vedi non è un gioco per bambini, cioè ci giocano anche persone adulte...'

'Eddie?' lo fermò con la mano.

'Sì?'

'Ti chiami così, no?'

Lui annuì con le farfalle nello stomaco nel sentirle pronunciare il suo nome.

'Vedi, Eddie, non sono assolutamente interessata, se vuoi però ho un fratellino che frequenta la scuola media, posso provare a chiedere a lui?'

'No, grazie, vedi io cercavo persone qui al liceo, perché abbiamo fondato un club. Ma come non detto.'

'Beh, sai, in confidenza, mi sembra un'attività per ragazzini, oltre che per sfigati, e credo di non essere né l'uno né l'altro.' confessò la bionda senza peli sulla lingua.

'Mentre io sono entrambi per te, ho capito.' ammise più a sé stesso che a lei.

Senza aspettare la risposta della cheerleader, girò i tacchi e si allontanò.

Voleva scappare, andare via da quella scuola, da tutte quelle persone che lo consideravano uno scherzo della natura; era andato a parlare con Chrissy con tutte le buone intenzioni del mondo e aveva ricevuto in cambio l'ennesima umiliazione. Lei aveva di lui la stessa identica concezione che avevano anche gli altri: ecco Eddie Munson, ecco il freak della scuola.

Non riusciva a restare in quel posto, perciò decise di allontanarsi verso il boschetto e cercare di calmarsi per non farsi vedere in quello stato dai suoi amici.

Quello che Eddie non sapeva era che Eden aveva assistito a tutta la scena e le si era spezzato il cuore nel vedere il suo migliore amico trattato in una maniera simile dalla ragazza di cui si professava tanto innamorato. Purtroppo, anche se non sopportava minimamente la cheerleader, non riusciva a vedere il suo migliore amico in uno stato simile.

"Eden ti caccerai nei guai!!" si ripeté mentre decise di correre dietro al riccio, ma l'affetto che provava per lui era più forte di tutte le sue imposizioni mentali.

'Ah sei qui, svitato!' lo salutò facendolo sobbalzare.

'Ciao.' le sussurrò di rimando in tono disperato.

'Come va?'

'Una schifezza.' sospirò.

La moretta non voleva confessargli di aver osservato tutta la scena, ma preferiva che fosse lui stesso a sfogarsi.

'Che succede? Nemmeno siamo entrati in classe e già stai così? Cos'è, un'altra verifica a sorpresa di Brishop?' cercò di alleggerire l'atmosfera.

'Magari!' altro sospiro.

L'amica lo incitò a confidarsi lanciandogli uno sguardo d'incoraggiamento.

'Ho appena parlato con Chrissy...' confessò tutto d'un fiato.

'E...?' lo esortò.

'E niente Eden, è andata una vera merda! Mi ha confermato quello che già pensavo...' rivelò rammaricato.

'Cioè?'

'Cioè che mi considera uno svitato che sta appresso a giochi da ragazzini.' scosse la testa.

'Non per fare la signorina sottuttoio, ma io te l'avevo detto di parlarle normalmente e di non tentare l'approccio D&D.' gli mise una mano sulla spalla.

'Lo so, ma credimi, ero convinto che potesse interessarle, cioè ti ricordi com'era alle medie?'

"Alle medie era la stessa stronza di adesso, solo più piccola e leggermente meno cattiva." pensò Eden ma non ebbe il coraggio di confessarlo ad Eddie, perciò, si limitò a fare una faccia dubbiosa.

'Era così carina, partecipava a tutte le attività extra ed era la fondatrice del club del teatro...' continuò il ragazzo, che non riusciva a capacitarsi di un tale cambiamento nella bionda.

'Ed, avevamo 12 anni, cazzo. Le persone cambiano, lo sai benissimo e, purtroppo, il più delle volte il cambiamento non è in meglio.' svelò la ragazza.

'Da quando sei così pessimista?' le domandò.

'Da quando la vita ha cominciato a prendermi a calci in faccia, e ne dovresti sapere qualcosa anche tu!' si infervorò.

'Lo so, lo so, ma ti assicuro che stavolta ci speravo davvero che ricordasse di quando eravamo vicini di banco e ci aiutavamo con i compiti, per non parlare di quando le ho dato una mano quando stava rischiando di fare scena muta durante l'esposizione di letteratura.'

'Dai, basta! Stai parlando del passato! Ormai abbiamo appurato che Chrissy con il tempo è diventata una stronza, ora cerca di togliertela dalla testa!' gli consigliò.

'Non ci riesco! E' più forte di me! Ormai sono davvero perso!' sembrava davvero disperato, con gli occhi che gli erano diventati lucidi.

'Love will tear us apart, diceva il grande Ian Curtis, ma per te credo che ci vorrebbe la versione 'love will make you mad!'' scosse la testa decisa, facendolo sorridere per un istante.

'Hai ragione lo sono, e solo tu puoi aiutarmi, Eden.' la afferrò per le spalle e la costrinse a guardarlo negli occhi.

'No!' si aiutò con il movimento di diniego della testa.

'Ti prego Eden, ti sto implorando! Ho bisogno di te!' sussurrò quest'ultima frase accompagnandola con uno sguardo di un'intensità tale da farle tremare le gambe.

'Eddie...' era avvilita.

'Ti prego!' ripeté. 'Solo stavolta, poi non ti chiederò più niente, te lo giuro!' e utilizzò le dita per disegnarsi un'immaginaria croce sul cuore.

'Ti odio!' rivelò lei con rabbia.

'E io ti adoro! Sei la migliore, davvero!'

Il sorriso che gli si aprì sul volto fu il più bello che la ragazza gli avesse mai visto. Si maledisse internamente per non essere riuscita a dirgli di no, ma sapeva che non avrebbe mai potuto rifiutarsi di aiutarlo; era il suo migliore amico, la sua roccia, e la loro filosofia era sempre stata quella del 'salti tu, salto io' fin da bambini. Ed Eden avrebbe rispettato quella norma di vita ad ogni costo.


⚠️ATTENZIONE⚠️: quest'opera è protetta da copyright © - sono vietati plagi, anche in modo parziale.

***

ciao a tutt*, scusate se vi faccio aspettare tra un capitolo e un altro, ma non li ho tutti pronti come per l'altra storia...
Ad ogni modo che ve ne pare?** che ne pensate di quello che sta succedendo?
Eden alla fine aiuterà Eddie? E quali saranno le conseguenze? 
Aspetto di conoscere tutte le vostre opinioni che sapete che adoro leggervi **
Se potete, sostenete la storia con una stellina, grazie **

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