5. The Hellfire Club

Con la scusa di fare la spesa per comprare qualcosa per cena Eden riuscì ad allontanarsi da casa, rifugiandosi per qualche oretta nel suo porto sicuro, il caravan di Eddie.

Parcheggiò con una frenata polverosa e scese dalla macchina. Salì di fretta i gradini prima dell'ingresso e bussò con i pugni.

'Arrivooo!' urlò una voce dall'interno. 'Oh sei tu!' il riccio si aprì in un sorriso.

'Sei sorpreso? Come se non ti avessi avvisato.' fece lei sarcastica.

'Vieni, andiamo di là.' le prese la mano e la portò nella sua stanza.

'Stavi suonando?' domandò lei vedendo la Warlock poggiata sul letto.

'Sì, ho strimpellato qualche canzone.' si buttò sul letto, le fece cenno di sedersi accanto a lui, poi tirò fuori una bustina di erba dalla valigetta nera che si trascinava anche a scuola.

'Ecco questa è per te! Te l'avevo promesso no?' gliela porse con due dita.

'Grazie.' sospirò.

'Come è andata a casa prima?' chiese lui notando il malessere che il suo volto stava mostrando.

'Le cose peggiorano di giorno in giorno, e non so se l'assenza di mia madre sia un bene o un male. Ora papà ha preso a prendersela anche con Suzie che è sempre stata la sua preferita, il suo orgoglio. Pensa un po'!'

'Cazzo!' disse lui.

'Già. Dai preparane una.' gli porse la bustina.

'Non te la sprecare, usiamo la mia!' e cominciò con fare esperto ad unire il tabacco di una Benson all'erba.

'Cioè ha cacciato quel ragazzetto di casa, dai.' rivelò lei mentre lui leccava la cartina per sigillare la storia.

'Mmm... ne so qualcosa...' disse con rammarico e un pizzico di ilarità.

'Infatti, dagli errori si impara e adesso ti faccio entrare sempre dalla finestra.' rivelò sincera facendolo ridacchiare.

'Sai che credo che sia in gamba il ragazzino di tua sorella da quello che mi racconti? Avevo intenzione di proporgli di unirsi all'Hellfire, che ne pensi? Potrebbe accettare?' domandò mentre accendeva la storia e inspirava qualche tiro.

'Credo che potrebbe piacergli, ma non lo conosco benissimo, però boh, provaci.' fece spallucce.

'Oggi i ragazzi si sono lamentati del fatto che il club ha bisogno di nuova linfa, quindi necessitiamo di nuove reclute. Non è che tu o Suzie vorreste farne parte vero?' le chiese mentre le passava la sigaretta.

'Scherzi? Sono anni che me lo domandi e ormai dovresti conoscere la risposta a memoria!'

'Sì, ma ci spero sempre che prima o poi mi dirai di sì, sai com'è, si parla di mostri, demoni, cavalieri intrepidi e maghi e streghe...' dichiarò lanciandole una profonda occhiata d'intesa.

'Ancora? Non vorrai mica riprendere il discorso di stamattina?' lo interrogò lei esasperata.

'No, no, ho capito quello che volevi dirmi prima e ho deciso che farò così; proverò a conquistare Chrissy con mezzi leciti, cioè dai la conosco da più di sei anni ormai. Dovrei sapere quello che le piace.'

'Mmm... tu che ascolti un mio consiglio? Vuoi prendermi ancora per il culo?' chiese sarcastica mentre buttava fuori del fumo e passava la sigaretta al suo amico.

'Sono serissimo, Eden. Devo provare ad affascinarla partendo da quello che so fare, e a parte saper vendere bene la droga' inarcò le sopracciglia facendo ridacchiare l'amica, 'Sono bravissimo con la chitarra e con D&D. Ora, siccome stiamo cercando nuovi membri per il club penso proprio che le chiederò di farne parte.' continuò.

'Mmm... sono un po' scettica su come la richiesta di partecipare al tuo gruppo di nerd potrebbe aiutarti nella conquista della reginetta del liceo...' confessò sinceramente.

'Dici che è meglio se provo a venderle della droga a prezzo stracciato?' le chiese con i suoi occhioni apprensivi.

'No!' rise lei. 'E' che credo che dovresti provare a parlarle tranquillamente come parli con me.' rivelò.

'Sì, la fai facile tu.' sospirò di frustrazione. 'Io e te ci conosciamo da una vita, non è facile approcciare le altre come faccio con te, cioè tu sei come la mia sorellina minore.' confessò lui, cominciando ad arrotolarsi le sue ciocche tra le dita come a volersi calmare.

La ragazza ignorò il leggero fastidio che aveva percepito allo stomaco quando lo aveva sentito appellarla in quel modo.

'Vabbè è normale che non puoi avere la stessa confidenza che hai con me anche con lei, anzi, sarebbe assurdo il contrario!' sembrava indispettita e al ragazzo affianco a lei non sfuggì il suo disappunto.

'Sei gelosa, Bingham?' le domandò serafico con le labbra arricciate in un sorriso beffardo.

'Sì, come no! Ti piacerebbe!' spense la storia nel posacenere ma evitò di guardarlo direttamente negli occhi.

'Vabbè, come ti pare! Ad ogni modo, domani cascasse il mondo, parlerò con la nostra reginetta e conquisterò il suo cuoricino!' fece sicuro lui, facendole alzare gli occhi al cielo.

'Staremo a vedere, svitato.' affermò mentre si alzava dal letto.

'Dove vai?' la osservò mentre lei prendeva le sue cose.

'Ho detto a papà che passavo al supermercato per comprare qualcosa per cena, se non torno tra poco mi farà venire a cercare da Hopper.'

'Va bene, ciao streghetta. A domani.' la salutò mentre lei gli arruffava i capelli prima di uscire dal caravan.

Era sempre contento quando aveva la sua amica vicino a sé, era come se si sentisse spalleggiato, e inoltre quella ragazza irradiava attorno a sé una strana aura che infondeva benessere a chiunque si trovasse attorno a lei. Lei era la sua ragazza magica, e anche se negava fino all'infinito, lui lo sapeva quanto straordinaria fosse e quando era insieme a lei si sentiva un pochino speciale anche lui.

Sospirò, prese a cercare un disco tra quelli della sua collezione, scelse 'Shout at the Devil' dei Motley Crue e si abbandonò sul letto ad ascoltare la loro musica.

Sperava di sognare la bella cheerleader stavolta...

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Il giorno dopo si svegliò prima del suono della sveglia, deciso a mettere in atto il suo piano. Avrebbe parlato con Chrissy, anzi avrebbe fatto di più, l'avrebbe invitata ad entrare nel suo club D&D e con quella scusa avrebbe rotto il ghiaccio.

Si alzò con quella convinzione e si ritenne abbastanza soddisfatto della decisione che aveva maturato. Dopo la doccia si vestì con tutta cura, indossando la maglietta dell'Hellfire club bianca, con le maniche nere e un diavolo rosso al centro sovrastato dalla scritta che ripeteva il nome del club, un paio di jeans neri – tanto per cambiare – e le sue immancabili sneakers bianche.

Esibendo il suo migliore sorriso si avviò con il suo van verso l'Hawkins High. Aveva anche pensato di fermarsi per dare un passaggio alla sua amica, ma poi preferì evitare, dato che era deciso a far sì che nulla si intromettesse tra lui e il suo proposito.

Parcheggiò, fu tra i primi ad arrivare e notò che vicino al parcheggio delle bici c'era il ragazzino riccioluto e i suoi amici nerd. Sorrise alla fortuna che sembrava accompagnarlo quella mattina e dopo aver spento la sigaretta con la punta della scarpa decise di andare a parlare con il gruppetto.

'Ciao ragazzi, come va?' si girarono tutti nello stesso momento, sorpresi che lo strambo del liceo avesse deciso di rivolgere loro la parola.

'Ciao, tutto bene. Tu?' gli rispose il ragazzo più alto dai capelli neri mossi.

'Sono ancora in piedi.' rispose serafico elargendo loro uno dei suoi amichevoli sorrisi.

'Possiamo fare qualcosa per te?' domandò il ragazzino riccio.

'Mh, forse potrei fare qualcosa io per voi.' sottolineò il moro.

'In che senso?' chiese il ragazzo con i capelli a scodella, mentre tutti loro si guardavano con curiosità.

'Vedete la mia maglietta?' non aspettò la risposta e proseguì, 'Ecco, io faccio parte di un club di D&D, non so se avete presente?' domandò e vide i volti dei ragazzini rischiararsi.

'Stai scherzando?! Noi siamo fissatissimi per quel gioco!'

'Sì, ci giochiamo da anni nel mio garage.' confermò il ragazzo allampanato.

Il corvino sorrise. Stava avendo la conferma di ciò che aveva sempre sospettato.

'Perfetto, allora sapete di cosa sto parlando... ecco, io e qualche altro compagno abbiamo fondato un club qui a scuola, si chiama Hellfire.' e con fierezza mostrò nuovamente la sua t-shirt.

'Wow! Siete davvero a livelli professionali allora?!' rivelò ammirato il ricciolino.

'Diciamo che siamo molto appassionati. Ci riuniamo una volta ogni paio di settimane proprio qui a scuola, io sono il Dungeon Master, ovviamente, e stiamo per cominciare una campagna contro Vecna. Ecco, se vi va, ci farebbe piacere se voleste unirvi a noi.' fece lui in tono di perfetto affabulatore.

I ragazzi si guardarono tra di loro sorridendo – sembravano molto felici.

'Sì, certo, vogliamo partecipare!' confessò a nome di tutto il gruppo il ragazzo di Suzie.

'Bene, sono contento. Ah, io sono Eddie, Eddie Munson.' si presentò in un inchino.

'Sì, ti conosciamo di fama. Io sono Dustin.' gli porse la mano.

'Io invece sono Mike.' si introdusse quello alto.

'Io invece mi chiamo Will.' fu il turno del ragazzino con i capelli a scodella di stringergli la mano.

'Tra poco ci raggiungerà anche Lucas, è l'altro nostro amico patito per D&D. In questi giorni è un po' impegnato perché sta provando ad entrare nella squadra di basket, ma sta sicuro che verrà anche lui volentieri.' lo informò Dustin.

'Va bene, ogni fervente giocatore è il benvenuto.' dichiarò il master.

'Noi di solito ci sediamo tutti insieme a mensa. Se vi va, oggi vi teniamo il posto, così conoscerete anche gli altri, e ci potrete presentare questo Lucas.'

'Wow. Certo. Magari, ci farebbe davvero piacere.' sentenziò Dustin.

'Perfetto. Ora, cari adepti, se volete scusarmi.' e con un gesto teatrale si congedò dai ragazzini e si avvicinò alla decappottabile di Chrissy Cunnigham che aveva appena fatto il suo ingresso nel parcheggio.


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ciao a tutt*,
nuovo capitoletto in arrivo per voi ** spero che vi piaccia **
abbiamo qualche altra interazione tra i nostri eroi e finalmente si vedono anche gli altri membri dell'Hellfire, che ne pensate?**
fatemi sapere i vostri commenti, opinioni, sensazioni che adoro leggerli **

se la storia vi sta piacendo vi chiedo di sostenerla con una stellina ** 
Grazie mille **

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