20. The first bite
Eddie rimase con la cornetta in mano per circa una ventina di secondi, ancora incredulo per ciò che era successo; la sua migliore amica non si era mai incazzata con lui in quel modo. Doveva essere successo qualcosa. Ma cosa? Era vero sì che non si erano sentiti per un giorno intero, ma addirittura prendersela in quel modo quando lei sapeva benissimo quanto lui tenesse a Chrissy.
Si cambiò in tutta fretta e decise di non restare troppo a rimuginarci, le avrebbe parlato in serata chiedendole spiegazioni.
Dopo aver riempito il suo van con il necessario, raggiunse il garage di Gareth ancora con la testa affollata da mille pensieri, ma stabilì che doveva anche scindere le cose altrimenti non avrebbe dato il massimo come invece era solito fare ogni qual volta teneva un concerto.
"Ehi, master, hai portato il Cube 20?" gli domandò ansioso il proprietario di casa.
"Con quello che mi è costato, ti pare che potevo scordarmene?" asserì il moro, facendo ridacchiare Jeff e Grant.
"Lo so, lo so, ma un concerto senza uno dei migliori amplificatori in circolo che concerto è?" si difese il batterista.
I membri dei 'Corroded Coffin' aiutarono il proprio leader a smontare gli strumenti e cominciarono con le prove.
Il loro leader però proprio non riusciva a concentrarsi, nonostante stesse facendo del suo meglio per farlo. Cercò di liberare la mente dalla specie di lite che aveva avuto con Eden, ma la cosa lo rendeva comunque abbastanza nervoso, inoltre, aveva dei pizzichi allo stomaco se ripensava al bacio che gli aveva elargito la cheerleader il giorno prima e, al pensiero di vederla tra il pubblico a fare il tifo per lui, non riusciva a non agitarsi.
Chrissy Cunnigham era sempre stata il suo amore segreto e mai corrisposto, fin dai tempi delle medie, quando l'aveva vista esibirsi al Talent Show dell'Hawkins Middle School, con quei suoi pon-pon colorati e le mosse da provetta cheerleader, nonostante la sua giovane età.
Le emozioni che quella ragazza, anche solo nel guardarla, gli faceva provare non le aveva mai sentite per nessun'altra e l'idea che quella sera finalmente le sue attenzioni sarebbero state ricambiate non riusciva a farlo focalizzare su cose più concrete.
I suoi stessi compagni se ne accorsero.
"Ehi, Ed, ma che hai oggi?" disse Jeff, interrompendo le sue elucubrazioni sulla serata.
"Già, è la quarta volta che sbagli l'attacco." commentò Grant.
"Co... sì, scusa, è che ho la testa da tutt'altra parte..." ammise il chitarrista, grattandosi il capo.
"Si vede, ma pensa che se suoniamo bene, magari ci ingaggia qualche locale." asserì il bassista.
"O qualche impresario." si accodò ai sogni il loro ospite.
"Avete ragione, riprendiamo... Gareth dai tu il tempo?" chiese indicando il batterista che annuì e diede l'attacco con le sue bacchette.
Il resto delle prove non andò malaccio, anzi, i ragazzi erano davvero emozionati per l'imminente esibizione e ad Eddie era scomparsa la malinconia della telefonata con la streghetta e perfino un po' di ansia per la cheerleader.
Stavano appena smontando la batteria quando una chioma bionda fece capolino all'entrata del garage.
"Ciao ragazzi!" Chrissy Cunnigham in carne e ossa era davanti all'intera band.
I musicisti erano tutti basiti e Eddie per la sorpresa fece rovesciare uno dei tamburi sul piede di Grant che ululò per il dolore.
"Scusami, amico." si scusò il leader, mettendogli una mano sulla spalla. "Chrissy cosa ci fai qui?" domandò poi alla ragazza.
"Ieri mi avevi detto che facevate le prove prima di andare in piazza, quindi, sono passata a vedere se eravate ancora qui... ho fatto male?" domandò in tono lievemente dispiaciuto.
"Oh no, certo che no. E' che non ti aspettavo già qui." ammise lui, ancora stupito.
Poi credendo di sembrare un po' sgarbato aggiunse, "Ragazzi lei è Chrissy, l'ho invitata a sentirci suonare stasera."
Gli amici si guardarono tra di loro con uno sguardo stupito ma anche di chi la sapeva lunga e la salutarono in coro.
"Ciao Chrissy!"
Eddie sorrise imbarazzato, ma tanto bastò per tranquillizzare la cheerleader che ricambiò il sorriso assieme al saluto appena elargitole dai musicisti.
Per il leader, la ragazza era ancora più bella quando sorrideva, poi per la serata si era vestita da vera strafiga: camicetta bianca, sotto ad un bomberino celeste tenuto aperto, mini di jeans, calze a rete e converse bianche basse. A quel look aveva abbinato un rossetto rosa perla, un ombretto celeste ed un eyeliner blu che le metteva ancora più in risalto il colore delle sue iridi, mentre aveva lasciato i capelli semi sciolti, tenuti con una codina fatta da un nastro bianco.
La ragazza si accorse dello sguardo approfondito del riccio e ridacchiò imbarazzata, lui distolse gli occhi.
"Mmh, Chrissy stavamo smontando gli strumenti per il concerto." le rivelò.
"Posso farvi compagnia? Vedi non mi hai fatto più sapere se la tua amica poteva accompagnarmi..." aggiunse lei con un lieve rimprovero nella voce.
"Ehm..." fece lui imbarazzato, grattandosi la testa, "Vedi, credo che Eden abbia da fare, e non so se riuscirà a raggiungerci e a che ora!" optò per una mezza verità. Dopotutto non poteva mica rivelarle che la moretta non la sopportava e che si era categoricamente rifiutata di stare assieme a lei quella sera?
"Ah..." disse la biondina presa in contropiede. "Allora resto con voi, posso? Me ne starò buona buona dietro il palco, senza darvi fastidio." propose.
"Mhm, ma poi da dietro non potrai goderti per bene lo spettacolo..." confessò un po' dispiaciuto il riccio.
"Ovviamente quando comincerete me ne andrò in prima fila." lo tranquillizzò e lui sorrise.
Chiaramente il chitarrista cedette senza molta difficoltà alle lusinghe della cheerleader e le permise di restare con il resto della crew.
Arrivarono in piazza di fronte all'Hawkins Town Hall, dove era stato allestito il palcoscenico in legno, molto rudimentale ma funzionale, in una quindicina di minuti e subito si salutarono con gli altri pochi gruppi presenti in città. I Corroded Coffin, infatti, erano solo una delle quattro band cittadine: la prima e la più antica era quella dei Bullet for Fire, un gruppo progressive rock nato negli anni '70, poi ce ne erano altre due dal sound leggermente più moderno e molto più discotecaro che Eddie disprezzava con tutto se stesso, e per ultima la loro, la più giovanile, eppure più vicina alla passata decade.
Sistemati gli strumenti i ragazzi decisero di fare una pausa e di andare a mangiare qualcosina prima dell'evento. Chrissy li seguì incuriosita, per lei era la prima volta che viveva i retroscena di un concerto e sembrava entusiasmarsi per ogni piccolezza.
Quando Eddie la portò a mangiare un pezzo di torta di zucca dalla signora Melodie che era la proprietaria del miglior forno del posto, si stupì del fatto che la cheerleader non l'avesse mai assaggiata prima.
"E' un sacrilegio! Melodie fa le migliori torte di zucca d'America! Come è possibile che tu non ne abbia mai mangiata una??" le chiese tra un morso e l'altro.
La ragazza si incupì, poi sospirò.
"E' che mia madre è una molto fissata per la linea, quindi a casa mia quasi mai, anzi diciamo mai si mangiano cose come questa!" ammise.
Lui ebbe un moto di comprensione nei suoi confronti e si dispiacque.
"Vuoi dire che di solito mangi solo roba salutare?"
Lei annuì.
"Cavolo, deve essere dura!"
"Eccome! Mamma mi ripete sempre che non si entra nella divisa da cheerleader mangiando schifezze, quindi, diciamo che organizza lei tutti i miei pasti!"
"Wow... adesso mi fai sentire in colpa." confessò.
Lei rise di gusto.
"Dai qua!" e gli sfilò il pezzo di torta dalle mani, assaggiandola con gusto.
Le sue papille gustative esplosero nel momento in cui i sapori di zucca, patate, rosmarino e formaggio si mischiarono nella sua bocca. Alla ragazza sembrò non aver mai assaggiato una cosa più buona. E si affrettò a mangiare qualche altro boccone.
"Ma è buonissima!" rivelò mezzo sputacchiando.
Eddie cominciò a ridere e le tese un tovagliolino.
"Scusa..." si asciugò le briciole.
"Immaginavo ti piacesse, è la preferita mia e di Eden!" sentenziò e nel nominare la moretta ebbe un piccolo colpetto alla pancia, mentre la biondina fece una leggera smorfia di fastidio.
Finirono di mangiare, accompagnando il tutto con una bottiglia di coca-cola, poi tornarono dagli altri.
Come da anzianità di gruppi, si esibirono prima le band più veterane, e restarono per ultimi i Corroded Coffin.
La cheerleader era rimasta dietro il palco per tutto il tempo, anche se negli ultimi quaranta minuti si era un po' annoiata nell'ascoltare sempre gli stessi discorsi su termini a lei finora sconosciuti quali jack, amplificatori, maschere, pickup, ecc.
Quando finalmente toccò ai ragazzi, prima di salire lasciò un bacio sulla guancia del leader, facendogli quasi cadere la chitarra dalle braccia. Gareth, Jeff e Grant rimasero spiazzati peggio di Eddie.
"In bocca al lupo!" gli sussurrò in un orecchio, facendolo rabbrividire. Poi se ne andò a piazzarsi sulle panche posizionate subito davanti al palchetto di legno.
"Ehm... ehm... buonasera!" salutò il riccio ancora su di giri. "Noi siamo i Corroded Coffin e questa è You Shook Me All Night Long!" annunciò la loro cover tra gli applausi dei pochi amanti del genere. Chrissy gli sorrise e lui dovette cercare di non andare in tilt, pertanto, decise di non voltarsi più dalla sua parte per evitare ulteriori distrazioni. A causa dei colpi al cuore che la ragazza gli faceva provare stava per dimenticare anche gli accordi di una delle sue canzoni preferite!
Scosse la testa e decise di tornare al presente. Attaccò con la sua Warlock, per poi lasciare spazio alla batteria.
She was a fast machine, she kept her motor clean
She was the best damn woman that I ever seen
She had the sightless eyes, telling me no lies
Knocking me out with those American thighs
Fermamente convinto di non volere rivolgere la sua attenzione alla biondina altrimenti avrebbe messo a rischio l'intera performance, al ritornello si avvicinò al microfono di Jeff che lo aiutava con i cori e si decise ad osservare il pubblico: la maggior parte delle persone se ne era andata, ed erano rimasti una decina di appassionati del genere, qualche ubriacone e si accorse che sulla destra c'era anche un gruppetto nuovo che di solito non supportava le sue serate: Byers, Wheeler, Argyle ed Eden, che lo fissava mezza offesa (ancora!) ma anche abbastanza ammirata.
In quell'istante le sorrise, sentendosi davvero completo, aveva vicino a sé la sua migliore amica e contemporaneamente anche la ragazza del suo cuore! La moretta, però, non lo ricambiò e quel suo gesto fece voltare la ragazza dalla chioma bionda che nel notare la streghetta si indispettì.
You really took me and you shook me all night long
Ooh, you shook me all night long
Yeah, yeah, you shook me all night long
You really got me and you shook me all night long
Yeah, you shook me
Yeah, you shook me all night long
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***
ciao a tutt*,
eccomi con un nuovo capitoletto visto che molt* di voi mi avete scritto che attendevate questa storia con ansia, così eccovi accontentat*
che ne dite? che sta combinando Eddie? che ne pensate di Chrissy versione groupie? :D
sono sempre curiosa di leggere le vostre opinioni **
e se la storia vi sta piacendo, vi chiedo di sostenerla con una stellina **
grazie **
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