10. You're a player, baby!

Il telefono squillò un paio di volte, quando una voce stanca ma allegra si precipitò a rispondere.

'Surf is up, qui Surfer Boy Pizza, qui è Argyle che parla. Facciamo tutto fresco qui, ad eccezione dell'ananas, che compriamo in lattina. Ma, secondo me, dovresti comunque buttare un po' di ananas sulla pizza. Oh, e se odi l'idea di una pizza con la frutta, ti dico: "Prima di criticare, assaggia!"'

'Argyle? Sono io, Eden.' lo informò la ragazza.

'Ehi, ciao. Non mi aspettavo mi chiamassi qui e a quest'ora! Sei così in ansia per il colloquio che dovrà fissarti Johnny?' scese dal tavolino sul quale si era appoggiato non appena aveva sentito che c'era lei dall'altra parte della cornetta.

'No, assolutamente! Non ci stavo nemmeno pensando, a dire la verità.' ammise.

'Oh, allora hai chiamato per ordinare una pizza?' le chiese, un po' deluso.

'Assolutamente no! Volevo sentirti.' gli confessò lei.

Eden non poteva vederlo, ma il ragazzo della pizza si era aperto in un enorme sorriso contagioso e le sue guance si erano colorate di rosso.

'Oh... wow. Okay. Dimmi pure.' lo aveva lasciato senza parole.

'Niente, avevo bisogno di una magica sigaretta.' rivelò lei, lasciandolo un po' deluso.

'Oh, hai bisogno di un po' di magia?' domandò, alludendo all'erba. 'Ho ancora un po' della fenomenale Purple Palm Tree Delight da parte, credo.' proseguì.

'No, ne ho un bel po' di scorta di quella che mi ha lasciata Eddie, a dirti la verità, è che volevo fumarla insieme a te, sempre se ne hai voglia?' gli propose.

Il ragazzo andò praticamente in visibilio solo a sentire quelle parole che lei aveva appena pronunciato, cercando di ignorare il fastidio che aveva provato nel sentire il nome del riccio.

'Certo che mi va! Ma porto la mia! Dimmi solo dove e quando!' praticamente non aspettava altro.

'Allora, devo assolutamente cenare in famiglia altrimenti mio padre comincia a farsi mille film mentali su dove vado, cosa faccio, ecc, ma dopo cena vedo di inventarmi qualcosa per uscire... diciamo per le 9,30?'

'Va benissimo, così ho il tempo di farmi una doccia.' ammise lui.

'Sì, scusami se ti ho chiamato al lavoro, ma avevo provato anche a casa tua e non mi aveva risposto nessuno.'

'Tranquilla piccola, tu non disturbi mai.' la rassicurò, facendola arrossire.

'Allora a più tardi.' riagganciò.

'A più tardi.' rispose di rimando ad un telefono che già ripeteva uno statico tututu.

Eden si buttò sul letto, con i capelli che le andavano in tutte le direzioni. Aveva davvero bisogno di tranquillizzarsi con un po' di erba magica e soprattutto aveva bisogno di vedere una faccia amica. Sapeva che Argyle provava qualcosa per lei, e forse faceva male ad incoraggiarlo così tanto, ma la verità era che a lei piaceva stare con lui – si sentiva apprezzata, appoggiata e protetta.

Era stanca di dover essere lei quella che apprezzava, appoggiava e proteggeva gli altri; lo faceva con i suoi fratelli e sorelle e soprattutto lo faceva sempre con Eddie. Pertanto, adorava frequentare il ragazzo della pizza proprio per quel motivo, perché con lui poteva lasciare andare il freno a mano ed essere comunque sicura che qualcuno sarebbe intervenuto nel caso di un guasto al motore.

Il lato A della cassetta dei The Smiths era terminato da un pezzo, ma lei non aveva voglia di alzarsi, premere eject, sfilare la cassetta, rigirarla e premere play per ascoltare il lato B, che tra l'altro conteneva la sua canzone preferita.

< Che cos'è? > domandò la ragazza, accettando lo strano pacchetto che il suo migliore amico le stava porgendo.

< No spoiler! Aprilo e vedrai! > le suggerì lui, sorridendo.

Eden lo guardò incuriosita e cominciò a scartare l'involucro di carta pesta unita alla bell'e meglio da uno scotch sbilenco. Strappò i fogli colorati senza troppa grazia e tirò fuori ciò che ne era stato custodito fino a poco prima: una musicassetta. Se la girò bene tra le dita – quella non era una musicassetta, in realtà, ma era LA musicassetta; The Queen is Dead il terzo album in studio della sua rock band preferita, i The Smiths.

< Eddie! Ma come hai fatto a trovarla? E' praticamente introvabile da questa parte del mondo! > gli domandò ammirata.

< Ehehehehe, nulla è impossibile per Eddie Munson, ricordalo, streghetta! > e le passò una mano tra i capelli, scompigliandoli.

Ma Eden quella volta non gli lanciò il suo tipico sguardo omicida, era troppo esterrefatta dalla gioia che stava provando nell'avere finalmente tra le mani quell'album, con quella canzone.

Eddie aveva un sorriso che gli andava da una parte all'altra del viso; adorava renderla felice e anche se sapeva che le avrebbe fatto piacere ricevere quel regalo in particolare, non si aspettava di vedere quel luccichio così brillante negli occhi color nocciola della sua migliore amica.

Per racimolare i soldi necessari e soprattutto per trovare quella cassetta in particolare in quel buco di posto aveva dovuto implorare Rick di dargli quante più commissioni possibili e di contattare tutte le sue conoscenze per poter avere accesso a quell'album. Ma Eden era la sua ragazza magica e la sua espressione estasiata lo stava ripagando di tutti gli sforzi.

< Sembra che ti piaccia questo regalo! Buon 15esimo compleanno streghetta! >

< Grazie! Questo è il più bel compleanno di tutti! >

< Addirittura! Allora ti sei convinta ad entrare nella mia band con questo presente? >

< Non ci sperare! Invece sarai tu a suonarmi la mia canzone preferita! > gli passò la palla.

< Ah, ah, ah, bella questa, sappi che la mia splendida chitarra non emetterà mai quelle volgari note! Lei è fatta solo per suonare metal, che è la sola e unica vera musica! Tutto il resto è rumore bianco! > ribattette, facendole alzare gli occhi al cielo.

'Edeeeeeeen! E' pronta la cena!' fu la voce di Suzie e il suo bussare frenetico alla porta che la riportarono alla realtà.

Aveva ricordato la volta in cui Eddie gli aveva regalato uno dei suoi album preferiti, quello che aveva appena ascoltato.

Scosse la testa, pensando che anche quando voleva toglierselo dalla testa, lui in qualche modo prepotentemente entrava nei suoi pensieri. Sospirò e seguì sua sorella in sala da pranzo.

'Ce l'hai fatta a scendere?! Lo sai che ho bisogno di te per sistemare la tavola!' la rimproverò il padre vedendola sulla soglia.

Lei alzò gli occhi al cielo e strinse i pugni.

'C'era Suzie, potevi chiedere a lei di apparecchiare!' puntualizzò.

'Tua sorella è andata a raggruppare tutti i tuoi fratelli, non gettare su di lei le responsabilità che sono tue!' le intimò, puntandole un dito contro.

Per amore della pace Eden evitò di rispondergli e prese a cercare forchette e coltelli dal cassetto. Dopo averle piazzate in ordine sul tavolo, cominciò a fare avanti e indietro portando con sé piatti e pentole.

I suoi fratelli erano una banda di scalmanati, ma il sig. Bingham sembrava avere una pazienza infinita con tutti loro, eccetto la primogenita, che era per lui sempre fonte di malessere e smorfie adirate.

Nel bel mezzo della cena la secondogenita pensò bene di informare il genitore che la prossima settimana avrebbe avuto il primo incontro di un gruppo di studio per primi della classe della scuola, facendo sperticare il padre in lodi senza fine.

La streghetta rise internamente perché si immaginava la scena di Eddie che inforcava un paio di lenti scure, coda di cavallo, e che cominciava a declamare versi in antico latino in questo famigerato club per nerd – lo avrebbe visto bene con le poesie di Catullo! Scosse la testa perché sapeva benissimo che il suo migliore amico ignorava beatamente l'esistenza di un tale autore.

Si alzò per sparecchiare, senza farselo dire dal sig. Bingham, anticipandolo sui tempi.

Suzie la raggiunse portando altri piatti sporchi e scaraventandoli nel lavello.

'Ti è piaciuta l'idea del gruppo di studio?' chiese fiera.

'Mh, avresti potuto fare di meglio, papà prima o poi sospetterà che potrebbe esserci anche il tuo Dusty-Bun!' le rispose, mentre aggrediva una pentola particolarmente sporca.

'Lo so.' sospirò la sorella. 'Ma così ho allontanato ogni sospetto da Eddie, proprio come mi avevi consigliato tu!'

'Sì, infatti da quel punto di vista è stata un'ottima mossa, ma ricorda che Dustin è il nemico n.2 per papà, quindi dovrai imparare a proteggerlo.'

'Hai ragione. Cercherò di inventarmi qualche altra cosa se dovesse domandarmi più in là. Suggerimenti?' alzò un sopracciglio, speranzosa.

'Al momento no! Ho la testa che mi scoppia! Non vedo l'ora di finire qui e uscire un pochino.'

'Mi dispiace. Con chi esci?'

'Mi vedo con Argyle!'

'Uhhhhh, un nuovo ragazzo. E siamo a due! Sei una player, baby!' le fece la linguaccia, facendo volare la sua immaginazione un po' troppo in alto.

'Ma cosa dici?? Siamo solo amici! Quale player!' scosse la testa.

'Vabbè, come vuoi.' fece spallucce.

Eden rise nel pensare di come potesse apparire agli occhi di sua sorella. Sembrava davvero che le piacesse il ragazzo della pizza? E il secondo ragazzo chi era? Eddie? Rise internamente per quanto quella teoria le sembrasse stupida. Lei una player? Ma quando mai!

Appena finito di sistemare la cucina salì in camera e si chiuse dentro. Ormai da un po' di tempo aveva capito che quella era la soluzione ideale per evitare rotture con i genitori – con l'aiuto della notte a coprirle le spalle, si calava dalla finestra e otteneva qualche oretta di libertà. Ormai era diventata un'esperta arrampicatrice, anche in quel caso doveva ringraziare il suo migliore amico per averla iniziata alla nobile arte della fuga.

Decise di cambiarsi per la serata, senza però dare troppo peso a quello che indossava. Nel mentre decideva se optare per una felpa nera a zip o per il giubbino di jeans dello stesso colore da abbinare ai suoi jeans scuri e strappati, si decise a cambiare lato alla cassetta. La soave voce di Morrissey con 'Bigmouth Strikes Again' riempì le molecole dell'aria e anche quelle del suo corpo. Chiuse gli occhi e ondeggiò con la testa.

Lasciò andare la cassetta in modalità play, in modo da coprire bene la sua sparizione, dando segno che la camera fosse in realtà popolata, e sparì nella notte.

Le parole della sua canzone preferita rimasero inascoltate anche quella volta, mentre lei si trovava già lontana, sicura di essere ben supportata dal ragazzo dai lunghi capelli lisci.


⚠️ATTENZIONE⚠️: quest'opera è protetta da copyright © - sono vietati plagi, anche in modo parziale.

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ciao a tutt*, o meglio hola brochachos ** per rimanere in tema :D
che mi dite di questo capitoletto? l'ho scritto oggi pomeriggio perché avevo bisogno di rilassarmi e come ormai sapete la scrittura per me è un favoloso anti-stress :)
vi è piaciuto?** abbiamo scoperto qualcosina in più sui tre personaggi del nostro triangolo, che in realtà è un quadrato se aggiungiamo Chrissy :DDD 
fatemi sapere le vostre opinioni che adoro leggervi **
inoltre, se potete supportate la storia con una stellina, per me è molto importante! **
Grazie mille **
effy


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