Prologo
《Ma che diavolo è successo qui?!》
Il mio capo entrò nell'appartamento. Come il poliziotto che era entrato prima di lui, rimase sconvolto dalla scena.
《Thomas. Vieni qui, devi fare tu le foto, dato che hai lo stomaco più forte del nostro》 disse. Annuii e, dopo aver preso la macchina fotografica, entrai nella stanza.
Il salotto era completamente coperto di sangue. Mobili, pavimento, soffitto e muri. Tutti imbrattati di sangue.
La cosa che era però decisamente più agghiacciante era il corpo di colui che fino a poche ore prima abitava lì.
Vedendo i miei colleghi immobili decisi di andare ad esaminarlo di persona.
Era stato attaccato al muro con dei chiodi, conficcati nella parete direttamente attraverso le braccia.
Gli occhi erano stati strappati fuori dalle orbite, la lingua tagliata e alcuni denti tolti.
Il petto era stato aperto in due. Gli organi non erano più lì, al di fuori del cuore e dei polmoni. La spina dorsale era stata fracassata, molte delle costole erano state rotte.
Mi guardai intorno. Gli organi mancanti erano per terra, spappolati. A completare il tutto si vedeva l'intestino decorare il soffitto come delle inquietanti ghirlande.
Tutto abbastanza disgustoso.
《Thomas... Cosa può essere stato a fare una cosa del genere?》 chiese il capo, bianco come un lenzuolo.
《Un pazzo psicopatico che adora alla follia le torture, direi. Potrei dire Laughing Jack, ma dato che non esiste...》
Qualcuno andò a vomitare, facendomi alzare gli occhi al cielo.
Quando tutti ebbero svuotato il loro stomaco dissi: 《Non escludo che abbia qualche collegamento con l'attacco alla stazione di polizia del paese vicino. Del resto là è successa più o meno la stessa cosa... solo che i corpi erano di più》
《Sei tu che sei andato là prima dell'accaduto》
《Ho solo parlato e interrogato un prigioniero》
《Scommetto invece che sapevi che ci sarebbe stato quell'attacco》
Sbuffai sonoramente e dissi seccato: 《Non siamo qui per parlare di questo》
Non che stessero dicendo delle bugie. Ero stato chiamato dalla stazione per parlare con un ragazzo che aveva ucciso tutta la scuola e così avevo scoperto il suo piano e dei suoi sconosciuti amici.
Mi girai e un oggetto bianco sulla poltrona attirò la mia attenzione. Lo presi, incuriosito da cosa potesse essere.
Era una specie di biglietto da visita.
《Ecco qua un indizio decisamente utile》 dissi dando al capo il foglietto.
Su di esso c'era una sola parola che però parve spiegare ogni cosa.
"Creepyhouse"
-🌸-
Ben ritrovati in questa storia!
Lo so che la aspettavate da tanto -3- ma ogni volta mi scordavo di pubblicarla ;)
Pemso abbiate già intuito chi sarà il protagonista di questo sequel. Comunque sia, spero vi piacerà.
Come per la prima storia, dovrete attendere, specialmente perché qua scrivo a mano i capitoli e devo anche correggerli e rifarli, in certi casi, dato che voglio rendere i personaggi della storia il più simile possibile agli originali (ardua impresa questa è).
E niente, spero l'inizio vi sia piaciuto.
Alla prossima ;)
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