Capitolo 13
Stavo guardando fuori dalla finestra del mio ufficio il cielo. Era azzurro, stupendamente azzurro, eppure mi pareva velato da qualcosa che non potevo vedere.
L'idea che lì ci potesse essere Zalgo mi aveva tormentato tutta la notte. Ero un semplice umano e dovevo compiere un'impresa titanica a tirar fuori tutti da lì, senza contare che potevo trovarmi davanti un demone che non avevo idea se poteva essere visto da occhi umani o se mi si sarebbero liquefatti gli occhi a vederlo.
Era un disastro anche solo da immaginare.
《Ah, ecco qui il mio poliziotto preferito!》, esclamò una voce alle mie spalle.
Non avevo ancora idea se Slenderman avesse avuto effetti su di me, ma ero certo che gli istinti omicidi che mi faceva venire quell'uomo erano aumentati a dismisura.
《Cosa c'è?》, feci senza entusiasmo.
《Devi andare ad interrogare la bambina demoniaca》.
Lo guardai confuso.
《La bambina demoniaca?》.
《Sì, la bambina, come si chiama... Sally, forse》.
《È un fantasma e non so neanche perché sia qui, dato che non ha torto un capello a nessuno》.
《Ma l'hai vista? È coperta di sangue!》.
《Porco Giuda, capo, si legga quelle dannate creepypasta e capirà perché nonostante il suo aspetto è innocente! Voglio che sia liberata》.
Il capo appoggiò la mano sulla pistola e disse: 《Thomas, è un'assassina, non uscirà di qui》.
《Quel sangue è dovuto agli abusi e alle violenze attuate dallo zio. Basta cercare su internet e lo troverai nelle cronache di tempo fa. Non è un'assassina, vuole solo dei compagni di gioco》.
《Quindi un fantasma sarebbe solido?》.
《È un poltergeist, se non sbaglio, quindi sì. Ora tirala fuori di lì》.
Mi alzai, trovandomi una pistola puntata contro. Il capo mi guardò e disse: 《Ti conosco da parecchio tempo, Thomas, e mi sembra che tu sia cambiato》.
《Se le storie dicono il vero sto diventando pazzo o schizofrenico, motivo per cui è meglio se non provocarmi, prima di far trovare nel tuo ufficio il tuo corpo tagliato in due e con l'intestino come festoni》.
Restammo a guardarci per diversi secondi, poi l'uomo abbassò la pistola.
《Ti tengo d'occhio, ragazzo》, disse rinfoderandola, 《Non mi sembri ancora pericoloso, ma sappi che non esiterò a buttarti in una cella》.
《D'accordo. Ora tirala fuori, non sto chiedendo la luna》.
Cinque minuti dopo stavo uscendo dalla centrale, tenendo per mano Sally.
《Dove stiamo andando?》, chiese la bambina, l'orsacchiotto sotto braccio.
《Devo ancora lavorare per oggi, quindi ti lascio al mio appartamento con Rick. Tornerò stasera, spero con buone notizie》.
Rick fu felicissimo di avere finalmente compagnia. Sally era solo una bambina ma almeno era come lui e potevano farsi compagnia insieme.
Uscii di casa e tornai sui miei passi, pensando a quello che avevo detto al capo.
Avrei davvero potuto fare una cosa del genere? Possibile. Avevo sinceramente voglia di farlo fuori in modi orribili, l'unica cosa che me lo impediva erano una serie di fattori sovrannaturali.
Ero davanti all'entrata per la foresta quando una pattuglia mi si fermò accanto. Due uomini scesero, manette e manganello ben in vista nelle loro mani.
《Ascolta, Thomas, se non opponi resistenza nessuno si farà male, ora lasciaci fare il nostro lavoro e vieni con noi》.
《Ma di che state parlando? Serve un mandato di arresto per fare una cosa simile, non potete arrestarmi!》, esclamai senza muovermi.
《Ordini del capo. Non opporre resistenza》.
Li guardai attentamente, cercando tracce per capire cosa stesse succedendo. I due si avvicinarono e io arretrai.
《Non intendo seguirvi senza un motivo valido》.
《Sono gli ordini del capo, Thomas. Devi obbedire》.
《Davvero? Beh, non intendo obbedire a due succubi di Zalgo》, dissi riconoscendo quegli occhi neri lacrimanti. Il sangue rigava le loro guance rendendolo pure più inquietanti di Sally.
I due non dissero più nulla, si limitarono ad accanirsi contro di me con violenza.
Non avevo mai subito un pestaggio così violento. Impossibilitato a fare altro, mi chiusi a riccio cercando di difendere i punti vitali e urlando come se mi stessero torturando.
Non potevo salvarmi, ma di certo il capo se ne sarebbe accorto, se fossi morto.
Poi sentii qualcosa piovermi addosso.
Sangue. Sangue che non era mio.
Osai alzare lo sguardo, trovandomi davanti i due poliziotti tagliati perfettamente a metà. Dietro di loro c'era una ragazza con la spada insanguinata.
Mi aiutò lei ad alzarmi, anche se le crollai praticamente addosso per il dolore.
《Respira, sei vivo》.
《Se fossi morto soffrirei molto meno. Tu sei...?》.
《Judge Angel. Ora devo tornare a casa, se non ti dispiace》.
La ragazza fece per andarsene, ma la fermai con una mano sulla spalla.
《Aspetta. La creepyhouse è in condizioni pietose, è successo un casino. Se mi dai una mano ti posso portare dove si trovano Sally e Rick》.
La ragazza mi osservò con quei suoi occhi così particolari, facendomi sentire a disagio.
《Perché dovrei fidarmi?》.
《Perché non avrei motivo di mentire》.
Judge Angel mi osservò per un momento, per poi far passare un mio braccio attormo al suo collo e sorreggendomi ad essa.
《Grazie, Judge》, dissi a piano con un sorriso.
《Se mi stai mentendo, io ti ucciderò》, disse lei incamminandosi.
《Non ho voglia di giocare col fuoco, non sono nelle condizioni. Dovrò anche andare in ospedale, credo di avere costole rotte e chissà che altro》.
Come arrivammo alla casa fummo accolti da esclamazioni di gioia e sconcerto insieme. Mentre Sally giocava con la nuova arrivata, Rick mi trascinò in bagno e iniziò a medicarmi come un vero dottore.
《Che diamine ti è successo, Thomas? Ho visto ferite più gravi solo su me stesso, e io sono stato torturato》, fece mettendomi un cerotto sopra un sopracciglio.
《Ho scoperto a mie spese che effettivamente c'è di mezzo Zalgo. Erano posseduti da lui, volevano portarmi da lui e in caso contrario uccidermi》, spiegai mentre lasciavo il ragazzo a ripulirmi il sangue.
《Dovrai stare attento d'ora in poi, è evidente che lui sa che sei al corrente della sua presenza qui. Se vuole farti fuori vuol dire che intravede una minaccia di cui noi non siamo al corrente》, fece lui cambiandomi le bende sul braccio precedentemente ferito.
《Io non ho alcuna capacità e non so nemmeno se saremo in grado di batterlo o simili. Mi sta sopravvalutando》.
《Io non credo. Sai perché lo penso? Perché senza volerlo ti stai simpatizzando i killer più pericolosi e soprannaturali mai esistiti, anche Slenderman ha evitato di ucciderti. Ti proteggeranno, anzi, ti proteggeremo da lui. E questo indica che ti ha individuato come un nemico alla sua altezza》.
《Non sono sicuro di volere questo onore》, dissi osservandolo alzarsi e mettere via le bende.
《Non hai ferite interne, per fortuna, o me ne sarei reso conto》.
《Bene》, dissi abbracciandolo in ringraziamento e uscendo dalla stanza.
《Judge, Sally, per la vostra incolumità vi chiederei di restare in questo appartamento. Se volete uscire, cercate di non rendervi riconoscibili e di chiedere prima a Rick. Per quanto riguarda un posto per dormire, il divano è libero... poi ne manca uno》, dissi meditando.
《Una può dormire con noi. Il letto matrimoniale è grande abbastanza per tre》, disse Rick.
《Posso dormire io con voi?》, chiese Sally con un sorrisino timido.
《A te va bene, Judge?》.
《Sì》.
《D'accordo, allora diamo d'accordo così. Ora torno al lavoro, devo dare parecchie spiegazioni. Voi fate i bravi, per favore. Potete farlo?》.
I tre annuirono, anche se sospettavo non avrei nemmeno ritrovato l'appartamento al mio ritorno.
《Bene. Ci vediamo stasera, se non muoio prima. A più tardi》, dissi uscendo dall'appartamento e pregando Dio che me la desse buona e che mi salvasse da quello che stava iniziando a diventare un incubo.
-🔪-
Non so se la cosa vi possa rendere felici, ma la storia sta prendendo una piega diversa da come l'avevo immaginata all'inizio. Non ho neanvhe idea di come risolvere tutti questi casini, sarà interessante.
Spero il capitolo non faccia così schifo.
Bye~~~
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