Capitolo 20 - La festa

Ero in ritardo.
Ovviamente.
Quando la mia ragazza e la mia migliore amica suonarono alla porta, io ero in mutande e con la maglia del pigiama, che mi lavavo i denti mentre mi pettinavo.
"Ci avrei scommesso." disse Jisoo rassegnata, dopo che la feci entrare.
Borbottai una frase ma, avendo lo spazzolino in bocca, ne uscì qualcosa tipo: "sha xkjjta"
Aprii l'armadio e presi l'abito che avevo scelto la sera prima: un vestito corto fin sopra le ginocchia, a quadri bianchi e rossi. Lo stesi sul letto accanto alle scarpe, rosse anche quelle.
Finii di lavarmi i denti e mi vestii.
Nel frattempo le ragazze si erano sedute in cucina.
"Tua madre...?" chiese Jiu.
"È fuori, come al solito." risposi.
Mia madre era strana: alcune volte voleva sapere ogni cosa che mi succedeva, altre non ricordava neanche della mia esistenza, a parer mio. Stava sempre in giro con i suoi amici, non mi presentava mai nessuno e io avevo imparato da lei.
A cena rimanevo da sola, ogni volta. Papà avrebbe saputo trattenerla, ma non gli interessa più di lei, né di me...
O almeno così sembra. Ricevo cartoline per natale, pasqua e compleanno, con la solita semplice frase: "Auguri piccola mia."
Sono un ottimo conduttore di calore, bruciano bene nel camino.
Nessuno sapeva la mia storia, tranne Jisoo, lei era con me quando mia madre mi ha dato la notizia. Jisoo mi era stata accanto, molto più di mia madre. Lei sembrava aver reagito bene, ma poi ha cominciato a bere e la nostra vita è stata un incubo.
Quando è riuscita a smettere, stava con un uomo. Io non l'avevo mai conosciuto, dubitavo che fosse uno a posto.
In ogni caso, mia madre era cambiata, stava cominciando a essere un buon genitore, ma sentivo comunque la sua mancanza.

Mentre ripensavo al passato, mi vestii e mi truccai.
Presi il cellulare e le chiavi di casa e raggiunsi le due ragazze in cucina.
"Okay, ci sono." esclamai.
"Finalmente." disse Lisa.
Aspetta...
"Quando sei arrivata tu?" domandai confusa.
Tutte e tre risero.
"Circa dieci minuti fa."
"...ah."
"Ma, Chaeyoung...?" chiesi poi.
"Ci raggiunge dopo aver chiuso il locale." spiegò lei.

Uscite di casa, seguimmo la bionda per venti minuti buoni, fino ad arrivare davanti a una casa a tre piani, con giardino e piscina inclusa.
La casa era bianca, con le finestre azzurro-verdi. Quando entrammo, c'era già parecchia gente.
Un ragazzo dai capelli scuri e lisci, piuttosto robusto, venne ad accoglierci.
"Manoban, sei venuta alla fine." esclamò.
"Ehi! Dov'è Courtney?" chiese Lisa.
"In giappone da qualche parte."
"Pensavo fosse tornata." ribatté.
"È stata male qualche giorno, così ha deciso di rimanere ancora per vedere cosa si era persa. Vuoi scusarmi...?" ci superò e andò a salutare altre persone che erano appena arrivate.
"Che disordine." notò una voce alle nostre spalle, scandendo bene le parole.
Ci girammo.
"Rosé!" sorrise Lisa
"Ehm, salve capo, chiude sempre così tardi il locale?"
"Oh perfavore, dammi del tu che mi sento vecchia se no. Comunque sì, lavoro tutto il giorno, alle volte è stressante."
Mi girai verso la bionda come dire: "sta bene?".
Lei annuì, come se fosse una cosa normale.
Una ragazza passò con dei bicchieri.
"Prendete un drink ragazze!" offrì ridacchiando.
Quella non era certo aranciata.
Okay, volevo rifiutare, ma con la storia di mia madre in testa, avevo bisogno di distrarmi un po'.
"Io passo" almeno la mia ragazza era ragionevole.
Io e le altre prendemmo un bicchiere.

Non ricordo molto di quella notte, so solo che bevendo da quello stupido bicchiere, invece di dimenticare mia madre me la faceva tornare in mente, e io continuavo.
Non l'avessi mai fatto...

Mi sembrava che tutto andasse per il meglio, o almeno in parte, quando vidi una scena parecchio inaspettata.
Lisa stava parlando con Chaeyoung, mentre le toccava i capelli scostandoglieli dal viso.
Mi avvicinai al punto da sentire la loro conversazione.
"Non dovremmo" ammetté la rossa.
"Già, forse..."
Non ero sicura di aver capito.
"Però mi piaci così tanto..." Lisa si avvicinò a Chaeyoung.
"Io..."
"Dai Rosé."
"Amo quando mi chiami così."
Credetti di sognare, ma non era così.
La più grande prese il viso della bionda e cominciò a baciarla.
Non riuscii a vedere altro, perché crollai su un divano, distrutta.

Quando aprii gli occhi, mi trovavo in una camera, tentai di alzarmi, ma una mano mi riportò indietro.
"Stai giù piccola."
"J-jiu?" chiesi.
"Nahh."
"Lei...lei dov'è?"
"Da qualche parte fuori..."
Riuscii a vedere il mio interlocutore.
"Jisoo...?" esclamai.
Non disse niente. Si sdraiò su di me e mi baciò.
"Questo rimarrà in questa stanza, va bene?" fece una risata e...beh non ricordo.
So solo che a un certo punto Jisoo si addormentò.

Dopo un po' decisi che era il momento di alzarsi.
Svegliai Jisoo e la aiutai ad alzarsi, malgrado anche io non ne avessi le forze.
Uscimmo dalla camera e ci incamminammo verso il piano di sotto.
Non so se fosse vero, ma credetti di vedere anche Lisa e Chaeyoung uscire da una stanza.

Poi ricordo solo che Jiu ci porto via.
"È ora di andare ragazze, forza."
Ci portò tutte a casa sua, ci stese su un letto e ci mise delle coperte per non farci sentire freddo.
Poi mi addormentai, borbottando qualcosa a proposito di un letto scomodo.

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