8 Marzo e riflessioni varie

Ciao, ragazzi.

Approfitto di questa giornata (8 Marzo) e di vari commenti letti in giro sui social per raccogliere una serie di mie riflessioni.

La frase in particolare che ha catturato la mia attenzione è più o meno la seguente: "Oggi si ha una concezione sbagliata dell'emancipazione perché si ritiene che essere emancipate significhi andare in giro svestite, perdendo così il rispetto di noi stesse, facendoci trattare come merce proprio come quella società maschilista che tanto combattiamo vuole".

Frasi del genere mi provocano sempre reazioni a metà tra il riso e il nervosismo.

Care ragazze, penso sia ovvio a tutti che l'emancipazione non significhi andare in giro svestite. Significa solo POTERLO FARE SENZA PER QUESTO ESSERE CONSIDERATE POCO DI BUONO e onestamente non vedo alcuna mancanza di rispetto verso se stessa in una donna che decide volontariamente e consapevolmente di vestirsi come diavolo le pare, con un burqa o in bikini o quel che sia.

Poi passiamo alla questione del SESSO. Come al solito non è quello che facciamo, ma il significato che diamo alle cose che determina il valore di quelle cose stesse.

Se vedo il sesso come un piacere, farlo con anche cento uomini contemporaneamente non significa perdere la dignità o il rispetto di sè, ma solo rispettare e soddisfare i propri desideri senza farsi condizionare da una mentalità maschilista che impone l'immagine della donna pura, vergine, dedita a un solo uomo.

D'altra parte una donna manca di rispetto a se stessa quando fa sesso con uno o più uomini senza volerlo davvero, solo per compiacere l'uomo o per "sentirsi donna" o per motivi che esulano dal puro piacere sessuale.

Ma poi l'idea che le donne siano migliori perché mettono al mondo figli? Cioè, bisogna veramente spiegarlo che la gravidanza non può essere considerato un merito della donna dal momento che non è la donna ad aver scelto di mettere al mondo figli (perché brava e aperta al sacrificio, al contrario dei "maschi scansafatiche"), ma è Madre Natura ad averlo imposto? Che ne sappiamo che, potendo scegliere, anche gli uomini avrebbero portato avanti la gravidanza?

Tra l'altro, spesso viene snobbato il ruolo dell'uomo nel mettere al mondo figli. Quante volte abbiamo sentito frasi come "É vero che gli uomini sono necessari per fare un figlio, ma..."'? Niente ma, gente. Il "contributo" del maschio nella riproduzione non è qualcosa di secondario, qualcosa di cui possiamo fare a meno. Senza l'uomo non ci sono figli, punto. È una cosa scontata, ma a quanto pare non per tutti.

E frasi come "Non picchiate una donna perchè è una donna ad avervi messo al mondo"? Mettendo da parte la questione che senza un uomo la donna nulla può, frasi del genere sembrano quasi dire "non picchiate/ insultate/ sottomettete una donna perché...". Essenzialmente ci dà un motivo per non maltrattare una donna. Ma la volete sapere una cosa? Non c'è bisogno di uno o dieci mila motivi per non sottomettere una donna. Non è che perché portiamo avanti una gravidanza che non dobbiamo essere picchiate. Non dobbiamo perché siamo essere umani e NESSUNO, che sia maschio o femmina, deve essere trattato così.

Io capisco che a volte sentire persone decantare la nostra presunta superiorità può far piacere e lusingare, ma dubitate di chi dice cose del genere perché essenzialmente vi sta mentendo.

A mio avviso inoltre, è proprio dall'idea della presunta superiorità della donna che nasce violenza e sopraffazione. "Le donne sono pure, non sbagliano, non tradiscono, non hanno istinti sessuali" e poi quando ci si rende conto che la donna sbaglia, tradisce ecc - in quanto essere umano al pari dell'uomo - ecco che per l'uomo il pensiero è talmente inconcepibile da portarlo a compiere follie.

Per concludere, vorrei ricordare lo spirito originario di questa giornata: raggiungere la PARITÀ, uomini e donne che fanno quello che vogliono nel rispetto degli altri, senza lasciarsi condizionare da stereotipi di genere. Perché, gente, non siamo uomini e donne (o gay, transgender, bianchi o neri): SIAMO PERSONE, OGNUNA CON LA PROPRIA INDIVIDUALITÀ.

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