79 Dillo alla luna

Vasco Rossi- Dillo alla luna


ALEX


Arrivo all'appuntamento mezz'ora in ritardo.

Ho la mezza pizza sullo stomaco, e per un attimo ho avuto la tentazione di tornare a casa, da Michela.

Vedo Amber dietro il vetro del pub. Appena mi vede, accenna un sorriso timido.

Entro e la vampata di calore dentro al locale quasi mi soffoca.

Mi avvicino ad Amber e, senza guardarla, mi siedo di fronte a lei.

Trascorrono molti secondi prima che inizi a parlarmi.

"L'hai detto a Michy?" mi chiede.

Io la guardo, come se fosse pazza.

"Secondo te?"

So che non si risponde ad una domanda con una domanda, ma in questo caso non me ne frega un cazzo. Amber ha il labbro che trema. Penso che tra qualche secondo scoppierà a piangere, ma non lo fa.

"Mi spiace, Alex."

"Lo hai già detto!"

"Lo so, ma è vero! Non so neppure io perchè l'abbia fatto. Ti giuro che non volevo! Cioè, forse sì, ma davvero! Non dovevo venire ieri sera!"

Io davvero, non so se mi sta pigliando per il culo o cosa. Sento la rabbia salirmi al cervello, ma non è nè il posto, nè il momento.

"Senti, Amber. Io davvero, non so cosa dirti. E non so neppure perchè io sia venuto qui, stasera. Ho raccontato una bugia a Michy, per sentire le tue stronzate. E ne ho dette un sacco di cazzate a Michy. Ma l'ultima cosa che voglio è perderla."

Amber abbassa lo sguardo e lo rialza qualche istante dopo, quando il cameriere ci chiede l'ordinazione.

"Una Coca, grazie!" chiede Amber.

"Una birra!" ordino io, senza ringraziare.

Appena il cameriere va via, Amber ribatte.

"So che non vuoi perderla, e mille altre cose sentite già mille volte. Ma volevo chiederti solo una cosa."

Mi guarda, e quando annuisco, continua.

"Perchè ci sei stato? Nel senso...potevi non baciarmi,invece sei rimasto li, poco, ma l'hai fatto."

Ed ecco qui che le sue illusioni  escono fuori.

"Amber..."

"Davvero Alex! Perchè?"

"Vuoi davvero una risposta?" chiedo io.

Amber fa si con la testa, mentre incrocia nervosamente le mani tra loro.

"Ero sbronzo, Amber. Non so neppure io perchè, ma se pensi che l'abbia fatto perchè provo qualcosa per te, bè, mi spiace deluderti. Sei una bella ragazza, ma tra me e te non potrà mai esserci nulla. Ed ora, neppure un'amicizia."

Il labbro di Amber trema di nuovo, e inizia ad avere le guance rosse.

"Ho passato tanti anni a cercare la ragazza giusta per me, Amber. Ed è Michy. Non posso mandare tutto all'aria per una cosa che per me non ha alcun senso."

Il cameriere ci porta da bere, ma io quasi non me ne accorgo.

"Ho bisogno di te, Alex. Come amico, ok? Ma ho bisogno di te!"

"Mi spiace Amber. Mi spiace per tutto, ma davvero, non posso!"

Mi alzo, accennando un saluto.

"Alex!" mi urla, mentre esco dal locale, pagando il conto al cameriere, e dandogli la mancia.

Io non la ascolto, e non ascolto i cazzo di pensieri che mi tormentano. Non ascolto i ricordi che tartassano il mio cervello, e non ascolto le macchine che passano affianco a me.

Michy mi telefona, appena sto per entrare nel portone. Non sono ubriaco, ma ho la voce smorzata dal pianto che mi ha accompagnato per tutto il tragitto. Salgo nell'ascensore sempre più convinto.

Non so da che cazzo di angolo del cervello mi sia uscita questa convinzione. Forse da quello più rincoglionito.

Ma devo dire tutto a Michela.

Michy deve sapere ogni cosa.

Non è giusto nasconderle più niente, mentre stiamo prospettando un futuro insieme.

Mi merito un futuro accanto a lei solo se sono sincero, e se inizio a fare un po' meno lo stronzo.

La amo.

Deve saperlo, deve ricordarlo ogni giorno della sua vita.

Anche se non so se la sua vita sarà con me, dopo ciò che le dirò.

Ma io lo devo fare. Per lei, per noi.

Per tutto ciò che siamo insieme. Per ciò che sono quando sono con lei.

"Ti devo parlare!" le dico, mentre entro in casa.

Michy sembra sconvolta, nel vedermi così conciato.

Appena mi siedo sul divano si rigira una ciocca di capelli tra le dita, come fa ogni volta che è nervosa.

Non sono più tanto convinto di farcela.

Sento l'ansia prendere a pugni il mio stomaco.

"Quindi?" chiede lei, con la voce scossa.

"Stasera! Stasera non mi sono visto con Luke!"

"Che cazzo dici, Alex. Non eri con Luke?"

"No!" rispondo io, giocherellando con l'accendino che non so come abbia fatto a raggiungere le mie mani.

"E con chi cazzo eri, Alex! Con chi cazzo eri?" mi urla contro, alzandosi di scatto dal divano.

"Ti prego, Michy. Siediti!"

"Dimmi con chi cazzo eri, Alex! O me ne vado. Giuro che salgo sul primo minchia di aereo e me ne vado!"

"Ero con Amber!" dico ancor prima che il pensiero di come formulare quella verità in modo che faccia meno male raggiunga le mie corde vocali.

"Ero con Amber!" ripeto, incrociando il mio sguardo con il suo.

Michy prende il cuscino a forma di cuore che sta sul divano, e lo lancia contro il mobiletto con le nostre foto sopra, facendole cadere tutte.

Io mi metto le mani tra i capelli, e so che il macello è fatto.

"E perchè cazzo eri con Amber, Alex?" continua ad urlare."E guardami in faccia, porca puttana!"

"Scusami Michy, avrei dovuto dirti tutto subito. Ma ieri sera, quando sono tornato a casa eri..."

Michy mi interrompe.

"Anche ieri ti sei visto con Amber?" dice, guardandomi come non mi aveva mai guardato prima.

"Era a casa di Luke e Anthony. Ma io non lo sapevo, te lo giuro. Non sapevo che ci fosse!"

"A no? E tutte quelle belle parole? Non aspettarmi sveglia! Farò tardi! Tutte cazzate Alex! Tu lo sapevi che era li!"

"Ti giuro, Michy. Non sapevo niente!"

Michy si risiede sul divano, ma so che non è una tregua.

"E stasera? stasera perchè ti ci sei rivisto?" Io abbasso lo sguardo. Fa male. Fa più male di come me l'ero immaginato tornando a casa.

"Perchè dovevamo chiarire. Ti giuro Michy che non volevo. E quando è successo mi sono staccato subito."

Michy ha gli occhi pieni di lacrime.

"Ci siamo baciati."

Le urla di Michela rieccheggiano nel palazzo. E' tardi e la signora del piano di sopra sbatte qualcosa per terra per invitarci ad abbassare i toni, ma Michela non se ne accorge.

"Io ti ho portato la pizza del cazzo, ho pensato a te tutto il giorno, ti ho aspettato rientrare e tu eri con Amber??????? E ieri l'hai pure baciata?" continua a gridare, puntando un dito verso di me.

"Sai cosa, Alex? Ho perso troppo tempo dietro te. Dietro le tue cazzate. Dietro le tue parole. Sei solo un bugiardo pezzo di merda, e non so che cazzo tu voglia da me, sai? Non ne ho idea. Ma d'ora in poi tra noi è finita. Cazzo se è finita! Ti odio!"

Cerco di aprire bocca per giustificarmi, per dirle di non dire così, ma mi zittisce con uno sguardo.

"E sai cosa odio di più? Odio il fatto che ogni volta mi convinci. Mi convinci a tornare. E io ci torno, ogni volta. Credendo in noi. Ma mi fai schifo! Mi fai schifo! "

Io mi alzo, e allungo una mano verso di lei.

"Non provare a toccarmi, stronzo!" dice mentre va in camera.

"Non provare nemmeno più a parlarmi, ok? é finita Alex. E' finita per sempre!" urla, sbattendo la porta, e chiudendosi dentro la stanza.

Io rimango li, impalato, a guardare i pezzi di cornice per terra, e la nostra storia andare in frantumi.



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