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POV MICHY
Ho avuto davvero una bella idea.
Stasera Alex andrà con Luke a bere una birra e, dato che è già la seconda sera di fila che esce, ho pensato bene di comprare due pizze nella pizzeria all'angolo, per rendere piacevoli queste due orette in cui rimaniamo insieme.
Tornerà tardi, ho idea, quindi dopo che sarà uscito mi braserò sul divano a guardare la pay tv. Ieri sera la mia idea di aspettarlo sveglia è fallita miseramente, e credo che anche stasera alex mi troverà addormentata sul divano.
Arrivo a casa che Alex è al telefono. Mi saluta sorridendo, e riattacca, solo dopo aver salutato Luke.
"Pizza?" esclama, appena vede che poso sul tavolo i due cartoni con il logo della pizzeria italiana.
"Si! L'ho presa da Made in Italy!" dico, mentre mi sporgo per baciarlo.
La pizza è ancora fumante, e mentre piego la prima fetta in due, prendo un'oliva con le dita.
"Cazzo, c'ha il nocciolo!" sbuffo.
"Se ogni tanto cambiassi pizza, non avresti di questi problemi!" ride lui.
Gli racconto della mia lunga giornata in boutique e mentre gli parlo della cliente super famosa che, ovviamente, è entrata durante la mia pausa pranzo, noto che non mi sta ascoltando.
"Ehi. Todo bien?"
"Uhmm si scusa!"
"Cos'hai, Alex?"
"Non sto molto bene" mi risponde lui, lasciando la pizza ai funghi a metà, e richiudendo il cartone.
"Non è da te lasciare la pizza a metà! Di solito ti sbrani anche i miei bordi!" dico preoccupata.
"Non è niente, piccola. Ho solo lo stomaco un po' in subbuglio!"
"Puoi chiamare Luke e rimandare!"
Alex mi guarda e mi sorride, ma capisco che si sta sforzando.
"Non ti preoccupare, tesoro! Starò fuori solo un'oretta!"
Gli sorrido, e finisco la mia pizza, ammucchiando i bordi a mò di montagnetta.
Mentre Alex va in bagno, io mi cambio, prendo la mia copertina di pile da sopra il comò, e mi avvio verso il divano.
Accendo la tv e inizio a fare zapping.
Alex mi si avvicina, con la giacca in mano, e il suo profumo che mi provoca i pensieri più sconci. Mentre mi bacia, gli sussurro all'orecchio.
"Se dai buca a Luke, posso farti passare tutti i malanni che hai!"
Alex mi allontana un po'. Se non fosse che stasera è così strano, probabilmente non me ne sarei mai accorta.
"Vado Michy. Luke starà già imprecando per il mio ritardo!"
Lo accompagno all'ingresso.
"Ti amo, Alex!"
"Ti amo, Michy!"
Mi dice, sulla soglia di casa.
Mentre chiudo la porta, mi avvio alla finestra, per vederlo uscire e salutarlo, come facciamo ogni volta quando uno di noi va via.
Ma stasera non alza lo sguardo, se non l'attimo prima di svoltare all'angolo del palazzo.
Lo saluto con una mano, pensierosa.
Lui mi sorride, e sparisce, lasciandomi qui, come un ebete.
Dopo qualche secondo mi telefona.
"Ehi Michy, scusami. Sono uno stronzo!"
"Eh si, un po' si!" rispondo, mentre mi accendo una sigaretta.
"Affacciati!"
"Cosa? Hai perso la tua partita per stasera, bello!" rido, scostando le tendine gialle per guardare in strada.
"Ti amo, Michy!" mi dice al telefono, mentre mi guarda e mi sorride, da sotto il palazzo.
"Ricordatelo sempre, piccola!" continua.
Io rido ancora "Cercherò di ricordarmelo ogni volta che farai lo stronzo!"
"Ti amo!" mi dice, prima di riattaccare e salutarmi con la mano, mentre gira l'angolo.
La sigaretta è già finita, e vado in bagno a lavarmi i denti.
Prendo il boccettino col suo profumo, lo apro e gli dò una odoratina. Ne verso due gocce sul dito e mi bagno leggermente dietro le orecchie. E' una cosa che faccio spesso, quando Alex non c'è. Mi piace avere l'odore di Alex sulla pelle. E' come averlo addosso! Soprattutto mentre mi addormento.
Alla tv sta iniziando Proposta Indecente. Dio, quanto amo sto film! L'ho visto milioni di volte e alla fine mi commuovo Come se non l'avessi mai guardato.
"Ancora?" chiede lui.
"Sempre!" risponde lei
Si, è così l'amore.
Nonostante tutto, tu ami sempre!
Mando un messaggino ad Alex, prima di mettere il cellulare in modalità silenziosa.
GUARDO PROPOSTA INDECENTE. SPERO CHE TU STIA UN PO' MEGLIO. PROVERÒ AD ASPETTARTI SVEGLIA.
bip.bip.
STO MEGLIO, PICCOLA. NON TI PREOCCUPARE. CI VEDIAMO QUANDO TORNO!
Ok, ora che Demi Moore sta salendo sullo yatch, sento gli occhi abbandonarsi al sonno.
Porca puttana, perchè sono così cronica?
Dormirei anche sulle scale.
Mi alzo facendomi violenza, per cercare di svegliarmi un po'.
Guardo finire il film, mentre sorseggio un the freddo ai frutti di bosco.
Mi soffio il naso e guardo l'ora.
Mezzanotte passata.
Meno male che Alex doveva stare fuori solo un'oretta.
"Pronto?"
"Ehi, Alex. Dove sei?"
Un attimo di silenzio.
"Sono entrato ora nel portone, Michy!" dice, mentre sento l'ascensore avviarsi nel palazzo.
"Sei ubriaco?" chiedo io, notando con quanta fatica abbia detto quelle sei parole.
Il tempo di rispondermi di No, che Alex esce dall'ascensore.
Ha gli occhi arrossati, la mano che si muove nervosa tra i capelli.
"Dio, Alex!" dico mentre apro la porta.
Mentre entra in casa e si chiude la porta alle spalle si rivolge a me, senza guardarmi.
"Dobbiamo parlare, Michy!"
"Alex, ti prego non mi fare cagare addosso!"
"Ti devo parlare!" continua.
Io annuisco, con lo stomaco premuto in una morsa senza sollievo.
So, da come si è comportato stasera prima di uscire, e dal modo in cui è appena tornato a casa, che ciò che mi deve dire non sarà per niente piacevole.
Mi siedo sul divano, ma non mi sento più le gambe.
Non sento più la televisione.
Non sento più alcuna sensazione.
Sento solo i sospiri di Alex, seduto di fronte a me, e quando lo vedo mordersi il piercing sul labbro, cerco di immobilizzare questo istante in cui lo vedo ancora così bello, così perfetto, così tutto.
Ho la percezione che quello che mi deve dire, mi colpirà direttamente lo stomaco.
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