76. Ti ho voluto bene veramente
Marco Mengoni- Ti ho voluto bene veramente
POV DI MICHY
Esco ora dal negozio.
Amanda mi ha dato il permesso di prendermi mezza giornata libera.
Oggi non ce la faccio proprio. Ieri ho litigato con Alex, perchè è un bastardo.
Non capisce quanto mi mancano Nico, Laila, la piccolina, i miei amici. Non capisce che venire qui per me è stato un grande sacrificio. E ho fatto tutto per noi.
Continua a fare lo stronzo, a fare le cose di nascosto e a prendermi per il culo.
A volte penso quanto sia stupida, nel credere ancora a noi.
Mi dirigo verso il grande parco, col suo laghetto, e i suoi alberi maestosi. Mi piace sempre sedermi su una panchina in solitudine, nonostante adesso non aspetti più di vedere un bel ragazzo ricciolo passare.
La colazione di stamattina mi è rimasta un po' indigesta, e non ho voglia di pranzare.
Sarà tutto questo stress, il trasferimento dall'altra parte del globo, un nuovo lavoro, nuove abitudini.
Prendo il cellulare e guardo il display.
Zero chiamate.
Zero messaggi.
Non è proprio un bel modo per voler chiarire ogni cosa, ma non ho voglia di chiamare Alex.
Lui non chiama me, e io non vedo per quale motivo dovrei chiamare lui.
D'altronde è sempre lui a sbagliare, con me.
Anche io ho il mio carattere di merda. Lo ammetto.
Ma ce la sto mettendo davvero tutta.
Cerco le cuffie nella mia borsa troppo grande, e prendo l'I-Pod.
Sto cercando qualche canzone con una carica depressiva pari a cento, quando sento Alex, dietro di me.
"Sapevo di trovarti qui!"
Ma che cazzo!
Lo guardo come se lo volessi ammazzare e mi metto le cuffie a palla nelle orecchie.
Lui si siede vicino a me, e resta in silenzio.
Cerca un paio di volte di parlarmi, ma davvero, non ho alcuna voglia di ascoltarlo. E continuo a guardare davanti a me, con la musica al massimo del volume.
Probabilmente il volume è davvero alto perchè, quando parte Marco Mengoni, Alex sorride. Il giorno che è nata Sarah, mentre io ed Alex eravamo in macchina per andare in ospedale, iniziò questa canzone nell'autoradio e Alex mi disse che i primi mesi qui a Boston, lontano da me, aveva ascoltato questa canzone mille volte, talmente tante da impararla a memoria. Gli parlava di me, diceva, ed era una delle canzoni più belle, per lui.
Gli ricordava un periodo brutto della sua vita ma, allo stesso tempo, riavermi al suo fianco dava a questa canzone un sacco di significati belli.
L'attesa, lo strazio, e poi quella persona che tanto desiderava, di nuovo al suo fianco. Quella persona, ovviamente, ero io.
Queste erano state le sue parole, quel giorno in macchina, e io sorrisi.
Ma ora non ho voglia di menate. Perciò prendo l'I-Pod per cambiare canzone e togliergli quel sorrisino di merda dalla faccia, quando lui, con una mano, mi blocca delicatamente.
Vabbè, ascoltiamo sta minchia di canzone, così poi smetterà di rompermi i coglioni.
Lui gira leggermente il corpo verso di me.
Così sono partito per un lungo viaggio
"Che cazzo fai Alex! ...
lontano dagli errori e dagli sbagli che ho commesso
...Non vorrai mica...
ho visitato luoghi per non doverti rivedere
...cantarla veramente?"
e più mi allontanavo e più sentivo di star bene
Sgrano gli occhi! Forse è un incubo!
E nevicava molto però io camminavo
Sbuffo quando mi accarezza la gamba
a volte ho acceso un fuoco per il freddo ti pensavo
qui invece sorrido, perchè mi sta facendo fare una figura di merda con tutti quelli che passano, ed è divertente vedere le loro facce allibite.
sognando ad occhi aperti sul ponte di un traghetto
credevo di vedere dentro il mare il tuo riflesso
Guardo il passerotto che mangiucchia a qualche passo da noi, cercando di non incrociare lo sguardo di Alex
le luci dentro al porto sembravano lontane
Mi volto verso Alex, che continua a guardarmi, mentre canticchia queste parole
ed io che mi sentivo felice di approdare
e mi cambiava il volto, la barba mi cresceva
Gli sorrido, anche se non vorrei, davvero, non vorrei
trascorsi giorni interi senza dire una parola
E quanto avrei voluto in quell'istante che ci fossi
Mi prende la mano
perché ti voglio bene veramente
Inizio ad odiare questa canzone, con tutta me stessa
e non esiste un luogo dove non mi torni in mente
avrei voluto averti veramente
Anche io avrei voluto averti veramente, penso, e distolgo lo sguardo
e non sentirmi dire che non posso farci niente
Avrei trovato molte più risposte
Lo guardo di nuovo. Non posso credere che lo stia facendo davvero!
se avessi chiesto a te ma non fa niente
mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio ed io arrossisco
e non posso farlo ora che sei così lontana
si avvicina a me, e mi bacia sulla spalla
Mi sentirei di dirti che il viaggio cambia un uomo
Mi bacia i capelli
e il punto di partenza sembra ormai così lontano
la meta non è un posto ma è quello che proviamo
si, e che cazzo provi, Alex? penso, mentre preme per un istante le labbra sulle mie
e non sappiamo dove né quando ci arriviamo
Dio! Quanto cazzo lo amo?
Trascorsi giorni interi senza dire una parola
"Anche io!" penso
credevo che fossi davvero lontana
Be, fai te, eri dall'altra parte del mondo, mi suggerisce il mio cervello, ma continuo a non parlare
sapessimo prima di quando partiamo
che il senso del viaggio e la meta è il richiamo
Dio, quanto cazzo lo amo!
perché ti voglio bene veramente
mi bacia il collo,
e non esiste un luogo dove non mi torni in mente
avrei voluto averti veramente
Lo lascio fare e, ...
e non sentirmi dire che non posso farci niente
Avrei trovato molte più risposte
se avessi chiesto a te ma non fa niente
... mentre la canzone finisce,
e non posso farlo ora che sei così lontana
...le sue labbra divorano le mie.
Dopo qualche secondo mi allontano da lui.
"hai finito, adesso?" gli chiedo senza riuscire a non sorridergli.
Sento che il mio volto sta bruciando, e il mio cuore esplodendo.
Lui, sorride a sua volta.
"Non ancora!" mi dice, mentre si mette in ginocchio davanti a me.
Noto in fondo al vialetto un gruppetto di ragazzini che ci guarda divertito.
Io torno a guardare Alex, mentre lui mi sorride.
"So che ti faccio incazzare! Ti faccio incazzare da sempre. Sei sempre scappata da me, ma sei sempre anche tornata."
"Alex!" lo imploro. Ma lui continua, e a me non resta altro che continuare ad ascoltarlo.
Il suo labbro trema, mentre riprende a parlare.
"No, Michy. Non mi interrompere, perchè sennò finisce che perdo il filo del discorso!"
Io annuisco in silenzio, e sorrido.
"Michy, io nella vita non ho fatto altro che sbagliare. Ma sai quali sono gli sbagli di cui mi pento di più? Quelli che ho fatto nei tuoi confronti.
Io ti amo Michy. Ti amo come si ama il Sole d'estate, come si amano le stelle di notte. Ti amo come si ama una canzone.Ho sbagliato tante, troppe volte con te.. Ma ora voglio che tu mi dia un'ultima possibilità.
Alex prende una piccola scatolina blu dalla tasca della felpa. E quando la apre, mi viene voglia di urlare, abbracciarlo, piangere dalla gioia.
Infatti inizio a piangere e, dopo che il mio cuore fa sussurrare alle mie labbra un commosso "Oh mio Dio!", Alex continua.
"Non sbaglierò più, Michy. So che te l'ho detto molte volte. Ma davvero, non commetterò più l'errore che ti porterà lontana da me.
Sposami, Michy. Ti prego, sposami."
Guardo l'anello, e guardo Alex. Ha gli occhi lucidi, ed è molto teso.
"Sei un coglione, Alex. Lo sei sempre stato. Hai sbagliato un sacco di volte con me e un sacco di volte mi hai fatto allontanare da te, da noi.
Ma sono sempre tornata e sai perchè? Perchè nella mia vita non voglio altro. Stare al tuo fianco e vivere di te è l'unica vita che voglio!"
Mi stupisco di come queste parole siano scivolate tra le mie labbra facilmente.
Di solito sono brava a gridare insulti, o a sfottere le persone. Ma lui mi fa questo effetto. Anche se a volte non lo sopporto proprio, ALex tira fuori il meglio di me.
Prende l'anello, contemporaneamente alla mia mano.
La bacia, e suggella il nostro amore lì, sulla panchina di un parco.
Tutto è iniziato così, tra noi, ed è così che doveva finire.
O riiniziare. Dipende dai punti di vista.
Lo amo, lo amo dannatamente tanto.
Ed è davvero così la vita che voglio.
Non voglio altra vita, che non sia con lui.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top