67. Arriverà l'amore
Emma Marrone- Arriverà l'amore
Quando Michy si svegliò, si trovò sola, in quel grande letto, e per un attimo pensò di essersi sognata tutto.
Dopo qualche istante, però, sentì la voce di Alex salutare Nico e Laila, e la porta di casa chiudersi. Il silensio piombò nell'appartamento, e si sentiva solo una musica in sottofondo e qualcuno che maneggiava pentole e mestoli in cucina.
Michy guardò l'orologio del suo cellulare. Erano le tre meno un quarto del pomeriggio, e sorrise nel ricordare ciò che successe qualche ora prima.
Decise di alzarsi. Nonostante le tapparelle fossero tirate giù, tra le fessure entrava tanta luce quanto bastava per riuscire a vedere dove andare.
Si mise una felpa verde presa dall'armadio, insieme a un paio di leggins neri, sgualciti sulle ginocchia.
Indossò le ciabatte pelose con la faccia di Lisa Simpson ed uscì dalla stanza. Mentre si avviava verso la cucina, sentì un profumo intenso di torta, e trovò Alex a caricare la lavastoviglie.
"Buongiorno, Michy!" le augurò Alex, appena la vide.
Michy rise nel vedere che Alex si era messo il grembiule da chef a fiori sopra la tuta grigia con i teschi azzurri.
"Buongiorno a te, Mister contraddizione!"
Alex si guardò, pose lo sguardo su Michela e rise anche lui.
"Ho preparato la colazione!"
"La colazione alle tre del pomeriggio?!" lo derise lei, seduta sullo sgabello accanto alla porta.
"Non è colpa mia se fai le ore piccole!"
Alex alzò il piatto che copriva il contenuto del grande tegame al centro del tavolo e svelò una torta a forma di cuore ricoperta di crema al cioccolato.
Michy guardò la torta e poi Alex, unendo i pollici e gli indici delle due mani formando un cuore e dicendo contemporaneamente "Ti Lovvo!"
Si alzò dallo sgabello e si avvicinò al tavolo mentre Alex prendeva un coltello dal primo cassetto sotto il ripiano della cucina.
"Ti lovvo anche io!" disse lui, sorridendo.
Mangiarono la torta seduti l'una di fronte all'altro, e risero nell'immaginare la faccia di Nico quando si sarebbe accorto che ne era rimasta solo una fetta.
"Hai detto che mi ami!"
Michy lo guardò, immobilizzando il cucchiaino con un pezzo di torta gigante a mezz'aria.
"Si, prima, mi hai detto che mi ami!" insistette lui, guardandola dritta negli occhi.
Michy lo amava per davvero, ma non aveva il coraggio di ammetterlo davanti a lui. Tra nove giorni se ne sarebbe andato un'altra volta, ed era meglio lasciare il loro rapporto ad un livello di sofferenza accettabile.
Certo, era appena successo che lui era tornato, che avevano trascorso la serata insieme a passeggiare per la città mano nella mano senza dire una parola per un po' con quell'ansia che contraddistingue ogni primo appuntamento. Era appena successo che arrivati nel portone la passione li aveva condotti a buttare giù ogni barriera.
Avevano dormito nudi ed abbracciati, lei si era svegliata e aveva trovato Alex in cucina con una torta gigante preparata per lei.
Ma non poteva dirgli che l'amava.
Non poteva, perchè quelle parole, una volta distanti, li avrebbero fatti soffrire molto di più degli stessi ricordi.
"Ti ho detto che ti lovvo, è diverso!" rispose Michy, arricciando naso.
Alex non la guardò, in quel momento, e non continuò neppure il discorso.
"Ti lovvo lo si può dire a un'amica, ad un parente, ad una collega. E' una versione più ampia del ti voglio bene, ma meno intensa di un ti amo." Quando terminò la frase, ebbe la sensazione che pure il suo cervello le stesse dicendo "Ma che cazzo stai dicendo, cretina!" ma non lo ascoltò più di tanto.
Bevve un sorso di thè al limone, ed attese.
Alex stava ripensando a quella frase appena pronunciata da Michy, ed in contemporanea vedeva nella sua mente le immagini di lei che gli correva incontro nella gioia di rivederlo. Ricordava lo sguardo ammirato di Michela mentre lui, la sera prima, raccontava dell'America. Pensava a Michela, che ansimava e gemeva sotto di lui.
E sorrise.
"No, no, Michy...Tu mi ami!"
"No, Alex, io ti lovvo!"
"Tu mi ami!" urlò Alex inseguendo Michela per tutta la casa, cercando di acciuffarla. Michela stava ridendo tantissimo mentre correva via, tentando di non prendere gli spigoli dei mobili nelle gambe.
"Tu mi ami Michy!" disse Alex, raggiungendola e, prendendola per i fianchi, la fece cadere sul divano. Alex si mise a cavalcioni sopra di lei, le blocco i polsi con una mano, mentre con l'altra iniziò a farle il solletico.
"Ti prego, Alex, basta!" implorava lei, tra le risa.
"Dimmi che mi ami!" continuò Alex.
"Ti amo, Alex. Ti prego, ti amo!"
Alex liberò la presa dai suoi polsi, ma rimase su di lei e si avvicinò al suo viso arrossato.
"Anche io ti amo, Michy! Ti amo più della mia vita."
La baciò, e lei lo lasciò fare.
Quando le sue labbra si staccarono da quelle di Michy, lei lo guardò.
"Alex, non possiamo!"
"Perchè?"
"Perchè poi soffrirei!" rispose lei, guardando i lineamenti del volto di Alex, senza incontrare il suo sguardo.
"Ti prego Michy! Ho bisogno di te!"
"In questi mesi, quando ho avuto bisogno di te, tu non c'eri!" rispose Michy.
"Lo so, Michy. Ma ci devi dare una possibilità!"
"Quante ce ne devo dare, Alex, di possibilità?"
"Sai quanto stiamo bene insieme!" rispose lui, rimanendo su di lei.
"Guardaci Alex. E guardati indietro. Quante volte questa storia ci ha fatto soffrire?"
Alex subito ribattè.
"Guardaci Michy. E guardati indietro. Quante volte, invece, ci ha fatto star bene?"
Michy distolse lo sguardo dalle labbra di Alex, per guardarlo finalmente negli occhi.
In un secondo, la sua espressione tesa, si trasformò in un sorriso.
Quando dopo qualche minuto i loro corpi si fusero insieme, Michy pensò che forse aveva ragione lui.
Non poteva vivere senza quella testa di cazzo vicino.
Forse era vero.
Doveva seguirlo, andare con lui. Forse doveva dargli un'altra possibilità.
Oppure doveva continuare testarda con le sue idee. Non doveva rinunciare a tutto per una storia che da subito era stata un gran casino. Michy ci teneva davvero a lui. E forse, proprio per quello, doveva lasciarlo libero. Doveva allontanarsi da lui fino a scomparire. Lui avrebbe conosciuto un'altra ragazza di cui innamorarsi, con una vita semplice, e un orgoglio pari a zero. L'avrebbe amato, e lui avrebbe amato lei. Mentre Michy, sarebbe stata finalmente rinchiusa nel cassetto dei ricordi.
L'amava, lo amava talmente tanto che, quando Alex esplose di piacere sul suo ventre, Michy aveva già deciso.
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