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Le settimane trascorsero veloci e Michy e Alex si erano visti ogni settimana. Alex oramai era diventato un grande amico di Nico, e insieme a Laila e Michela passavano molto tempo.


Quel sabato sera Alex arrivò in città molto presto e decise di andare al pub dove Michy lavorava, e aspettare che finisse il suo turno.

Quando entrò, Michy non si accorse di nulla. Continuava a riempire bicchieri ai clienti, che ridevano e scherzavano intorno a lei, in un'atmosfera allegra.

Alex si avvicinò al bancone.

"Buonasera, signorina. Vorrei un po' di baci!"

Michy alzò lo sguardo sorridente, e si sporse dal bancone per abbracciarlo forte.

"Sei già qui!"

"Si, la signora dell'appuntamento delle cinque mi ha dato buca, quindi ho lasciato Sally a sbrigare le ultime carte e sono partito!"

"Avevi detto che saresti arrivato a notte inoltrata!" disse Michy con occhi innamorati.

"Si, volevo farti una sorpresa!"

"Alex, mamma mia quanto ti amo!" e lo baciò di nuovo.

Maira apparve affianco a loro. "Su, su, che poi se i clienti sanno che sei fidanzata non vengono più!"

Fece ridere Alex, che si sedette al tavolino davanti al bancone.

Michy riprese il lavoro all'istante e rideva ascoltando Maira, che continuava simpaticamente a conversare con lei.

Entrò nel locale un ragazzo alto, di bell'aspetto, evidentemente sbronzo. Appena Michy lo vide entrare tirò istintivamente un' occhiata ad Alex ed andò verso il retro del pub, dicendo qualcosa all'orecchio di Maira, che, ora, pareva tesa.

"Dov'è Michela!" urlò il ragazzo appena si avvicinò a Maira.

"Vattene Gian! Non è al lavoro, stasera!"

"Tutte cazzate. Ho visto il motorino qui fuori! Chiamamela!"

Alex si alzò dal posto in cui era seduto ed andò vicino al ragazzo.

"Ehi amico, non so perchè, ma qualcosa mi dice che ti stai cacciando in grossi guai!"

"E tu chi cazzo sei per dirmi questo!?" rispose lui. L'alito puzzava di tabacco ed alcolici.

"Sono il fidanzato di Michela."

"Ah, e così tu saresti il famoso Alex, vero? Quello che l'ha sempre riempita di corna e poi ha preteso ogni volta il suo ritorno!"

Gian non parve spaventato quando Alex gli si avvicinò ancora di più.

"Dai, ragazzi, vi prego. Non fate casini qui dentro! E te, Gian, vattene. Le hai già parlato ieri sera e sai cosa pensa Michy!"

"No, tesoro. Michy pensa quelle cose perchè sto bastardo qui le sta facendo il lavaggio del cervello, ok?"

Nell'istante in cui pronunciava quella frase, la porta del pub si aprì violentemente e tutti quelli che si erano radunati intorno ai due ragazzi curiosi di vedere come sarebbe andata a finire, fecero largo a Nico, che procedeva a passi veloci, Incazzato.

Prese Gian per un braccio e lo portò fuori dal locale, senza fare alcuno sforzo.

Alex fece per seguirli, ma Nico gli fece cenno di rimanere dentro.

Così Alex chiese a Maira dove fosse andata Michela e la ragazza lo fece passare da una porticina che dava sullo spogliatoio.

Dentro, c'era Michy seduta in terra, con il viso nascosto tra le gambe, e le mani tra i capelli.

"Ehi, piccola!"

Michy lo guardò.

"Alex, mi spiace!"

"Non ti preoccupare. E' arrivato Nico e l'ha portato via."

"Lo so. Appena sono venuta qui dentro mi ha mandato un messaggio Laila, per chiedermi se Nico fosse già arrivato! Lo ha chiamato Titto, dicendogli che Gian voleva venire qui per parlarmi, ma che era molto alterato!"

Alex si sedette al suo fianco.

"Perchè stamattina non mi hai detto che ieri sera era venuto a parlarti?"

Michy si appoggiò a lui.

"Perchè non è stato niente di che. Mi ha detto che voleva stare con me, e io gli ho detto di no."

"Tutto qui?"

"si, Alex. Non è che perchè te hai sempre raccontato un sacco di cazzate, vuol dire che le debba dire anche io!!!"

"Ok, ok, piccola. Non intendevo dire che mi stessi mentendo. Volevo solo sapere se ti ha stressato o cose del genere."

"No, direi di no. E' un bravo ragazzo, Gian, solo che si è invaghito della ragazza sbagliata!"

Michy si alzò e andò verso la borsa. Prese una sigaretta e l'accese.

"Ehi ragazzi! Tutto bene?" chiese Nico aprendo la porta.

"Si, Nico!" rispose Michy.

"Non ti preoccupare per lui, è venuto Manuel e lo sta portando a casa!"

"Ok!"

"Andiamo via?" continuò Nico "Maira ha detto che per stasera il tuo turno può finire un po' prima!"

"Ok" rispose lei, guardando prima Nico e poi Alex.

Il viaggio verso casa fu comunque allegro. Erano andati tutti in macchina con Nico, lasciando il motorino di Michy nel posteggio del pub.

Manu aveva inviato un messaggio a Nicola facendogli sapere che era arrivato a casa con Gian il quale, dopo qualche vomitata, si era addormentato.

Laila li stava aspettando nel portone con i pantaloni del pigiama e una giacca di jeans leggera.

"Come sei sexy conciata così." esclamò Nico, avvicinandosi.

"Sei davvero un cretino! Potevi anche chiamarmi per farmi sapere qualcosa, cazzo!"

"Ehi, calma, calma. Sono qui, vivo e vegeto, che ti chiedo perdono!"

"Ma vaffanculo, va!" quando Laila vide che c'erano anche Alex e Michy diventò rossa dall'imbarazzo. "Ciao ragazzi!"

"Meno male che ci siete voi, con me, raga! Sennò a quest'ora mi avrebbe già menato!" conversò Nicola ridendo ed entrando nel portone, mettendo un braccio intorno alle spalle di Laila che, dopo qualche tentativo di schiodarselo di dosso, si convinse a far pace con lui.

Una volta in casa Michy si mise dei leggins grigi e una maglietta larga nera con uno smile giallo che sorrideva. Si sedette vicino ad Alex e insieme a Laila e Nico guardarono un film.

Alex la stava abbracciando, ma Michy sentiva che era distante. Ogni tanto lo guardava, ma lui fingeva di guardare la televisione, per non incrociare il suo sguardo.

Michy non capiva quale fosse il suo problema, ed iniziò a farsi mille paranoie.

Quando il film finì, Nico dovette letteralmente scrollare Laila che si era addormentata già da tre quarti d'ora e non ne voleva saperne di alzarsi.

"A domani Michy!" disse Alex andando verso la sua stanza, appena Laila e Nicola entrarono in camera.

"Alex! Qual è il tuo problema, stasera?"

"Michy, sono stanco e..."

Lei lo interruppe. "Non ci provare, sai? Ti conosco troppo bene e lo so che, anche quando sei stanco, il bacino della buona notte me lo dai!"

Alex si avviò verso di lei.

"Ok, allora te lo dico. Io sto male ogni volta ad andare via da te. Ogni lunedi sera prendo quella cazzo di macchina e mi faccio chilometro dopo chilometro pensando a come farò a sopportare tutta la settimana ad averti lontana da me, ok? In più, ora che so che c'è quel Gian lì che inizia a dare segni di squilibrio mentale, non riesco a ragionare. Perchè non torni a casa, Michy? Andiamo d'accordo, ci amiamo come nessun altro al mondo ed è ora che torni a casa!"

Michy non riusciva a formulare alcun pensiero.

"Senti Alex, stai dicendo troppe cazzate. Anche io soffro nel saperti lontano, Ok? Ma oramai ho la mia vita, qui, il mio lavoro, mio fratello, Laila, e se tra un mese capita di nuovo qualcosa? Io cosa faccio, torno giù, con la coda tra le gambe?"

"Ah, è questo allora il tuo problema?"

"Cosa?"

"Che hai paura che io possa farti star male ancora?"

"L'hai già fatto mille volte, Alex!"

"E come pensi allora che possa andare avanti tra noi se non ti fidi di me?"

"L'hai voluto tu."

"Ciao Michy, io vado a letto, ok?"

Michy spense la luce, dopo aver preparato il divano.

Ma quella notte faticò a prender sonno.






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