38

Appena Michy sentì la voce calda ed emozionata di Alex, sentì come se quei mesi di lontananza non fossero mai esistiti.


"Ciao Michy!" rispose lui, con le gambe che gli tremavano tanto che dovette sedersi sul letto per non cadere.

Quante volte aveva immaginato quel momento.

Quante volte avrebbe voluto sentire Michy anche solo per un secondo. Si era preparato mentalmente mille discorsi da farle, nel caso un giorno lei lo avesse chiamato, ma ora che era successo,il cuore non elaborava più nessuna parola sensata.

"Scusa se ti ho chiamato a quest'ora Alex, forse avrei dovuto aspettare domani!"

"Ma cosa dici, Michy? Forse, invece avresti potuto farlo già tempo fa!" disse Alex, velocemente.

"Lo so, Alex, ma sono successe tante cose tra noi, che dovevo andare via per un po' e schiarirmi le idee"

"E l'hai fatto?"

"Non lo so. Non lo so ancora."

"Senti Micky, so che tutte le scuse del mondo non basterebbero per riavvicinarti a me, ma davvero, ho bisogno di vederti, ho bisogno di vederti anche un solo secondo!"

"Alex, questo non lo so. Io so che se ti vedessi, sarei incapace di mantenermi lucida. Ho paura che rivederti possa significare ricadere in questa storia malata, e non ho intenzione di soffrire ancora."

"Ehi piccola, io non ti farei mai più soffrire, lo giuro!"

"L'hai detto più volte, Alex, ma poi mi sono sempre ritrovata a piangere."

"Questa volta, però, sarà diverso, Michy!"

"Non ti ho chiamato per riniziare con te, Alex!"

"scusa, piccola!"

"Ti ho chiamato perchè Nico mi ha detto che sei venuto qui da noi, e volevo chiederti scusa se è stato poco gentile."

In quel momento Denise sbattè talmente forte la porta d'ingresso che i vetri delle finestre vibrarono.

Per fortuna Michy, dall'altro capo del telefono, non si accorse di nulla.

"Ehi, ci sei?" chiese MIchy, impaziente di sentire la voce di Alex.

"Si, si, scusami. Non ti devi preoccupare, io e Nico ci siamo già chiariti."

"Non mi interessa, deve darmi la possibilità di vivere la mia vita senza interferire ogni volta!"

"Mi ha detto che ti vedi con un tipo!"

"Si, stiamo iniziando a conoscerci piano piano."

"E diventerà una cosa seria?"

"Alex, cosa vuoi che ti dica?" sbuffò Michy, in quella notte calda.

"Non lo so, forse vorrei che tu mi dicessi che torni, che torni per stare con me, e basta!"

"Ma io non lo dirò!"

"Scusa, sto facendo lo stronzo!"

"Giusto un po'! Comunque so che anche te hai un'amica!" rispose Michy, acida.

Alex sapeva che le bugie con lei erano sempre state un gran casino.

"Si, l'avevo, ma penso che dopo questa nostra telefonata non lo sarà più!"

"E perchè mai?"

"perché è appena andata via sbattendo la porta, incazzata!"

"Non voglio allontanare le persone a te vicine, Alex! Forse sarebbe stato meglio non averti mai chiamato!"

"Lascia perdere Michy. L'avevo già messa al corrente di tutto. E sapeva che con lei non avrei mai potuto fare niente di più!"

"Niente di più che scopartela?"

"Michy!!! Ora però la stronza sei tu!"

Michy ripensò per un attimo alla notte che aveva trascorso tra le braccia di Gianluca, e non poteva pensare che lei poteva divertirsi un po' in assenza di Alex e lui invece avrebbe dovuto piangere per lei ogni giorno della sua vita.

O forse si.

"Hai ragione, Alex. Ma sono ancora emotivamente coinvolta!"

Dopo alcuni attimi di silenzio, Michy continuò.

"Ora devo andare, Alex."

"Ok, piccola!"

"Buonanotte!"

"Aspetta Michy!"

"Dimmi!"

"Mi richiamerai?"

Lei ci pensò su un secondo.

"Si, penso di si"

"Ti amo, Michy!"

"ciao Alex!"

Alex si sdraiò sul letto intontito. La sbornia di mezz'ora prima si era volatilizzata, ma la testa continuava a girare.

Turbini di pensieri lo trascinarono in immagini fin troppo nitide dei momenti con Michy. Momenti in cui avevano riso, e momenti in cui avevano pianto.

La voce di Michela rimbombava nella testa di Alex, e aveva voglia di gridare.

Dalla felicità.

Certo, quella telefonata era stata più confusa di quello che avesse mai sperato.

Ma Michela l'aveva chiamato nel pieno di quella notte, e gli aveva detto di essere ancora emotivamente coinvolta.

Le aveva detto anche che non gli avrebbe mai detto che sarebbe tornata con lui,  che forse non avrebbe mai dovuto chiamarlo e che aveva un ragazzo con cui si stava frequentando da poco.

Ma quello che teneva Alex su di morale era quella frase, detta da Michela senza pensarci.

"sono ancora emotivamente coinvolta!"

Alex non poteva rinunciare a lei.

E avrebbe fatto ogni cosa per riconquistare la sua fiducia.




Michy riattaccò, ed entrò nel portone solo dopo aver fumato l'ennesima sigaretta di quella sera.

Salendo le scale pensava ad Alex, e alle sensazioni che aveva provato nel risentirlo.

Era come se tutti i progressi che aveva fatto per dimenticarlo fossero stati spazzati via da una folata di vento.

Voleva vederlo anche lei, farci l'amore, abbracciarlo, baciarlo, ma sarebbe caduta in una strada senza ritorno. Con Alex era sempre finita a terra. Con lacrime amare a rigarle il volto. 

Mentre ripensava a queste cose, entrò in casa.

"Allora, come è andata? chiese Nico, che la stava aspettando in cucina.

"Senti Nico, lasciami stare, ok?"

"Ok. Volevo solo rassicurarmi del fatto che fosse andato tutto bene!"

"come rompi le palle, cazzo!" sbuffò Michela, prendendo il cartone di succo d'arancia dal frigo.

"Buonanotte, sorella." disse Nico, baciandole la guancia, e andando in camera.

Michy non gli rispose, e non lo guardò andare di là.

Prese il cellulare, guardò curiosa se fosse arrivato qualche messaggio da parte di Alex e, quando vide che lui non le aveva scritto, rimase un po' delusa.

Dopo essersi  preparata per la notte, spense la luce, e si sdraio sul divano, coprendosi con la coperta fin sopra la testa.

Il cervello le diceva di non farlo, ma il cuore prese il sopravvento.

Digitò veloce sul cellulare un messaggio.

BUONANOTTE, ALEX.

in un secondo, il telefonino vibrò.

BUONANOTTE ANCHE A TE, STELLINA.





Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top