36
Michy era sveglia da circa due ore. Era troppo emozionata, per poter dormire.
Prese un caffè, lasciò la tazzina nel lavandino e, senza fare rumore per non svegliare Nico e Laila, uscì di casa.
Davanti al portone c'era Gianluca che l'attendeva con un sorriso a trentadue denti. Le andò incontro per aiutarla con le valigie e, quando le portiere della macchina lasciarono fuori tutto il resto del mondo, si guardarono. Gian le prese il viso e la baciò. Iniziò così il loro viaggio. Con un bacio, che lasciò Michy senza parole.
"Sei pronta Bellezza?"
Chiese Gianluca mentre l'aereo stava per decollare.
"Si, diciamo che non avrei mai pensato che mi avresti portato ad Amsterdam!"
"E' per quello che l'ho scelta tra le mille città europee. E' la Venezia del nord, e mi piaceva farti vedere un lato di me che nessuno ha mai visto!"
"Bè, deduco quindi che non ci chiuderemo due giorni dentro coffee shop!" rise Michy.
"No, quello è uno dei lati di me che tutti conoscono" disse lui, stringendo la mano di Michela nella sua.
Atterrarono nel giro di tre ore e, dopo aver preso la metropolitana, si ritrovarono in Piazza Dam.
Raggiunsero subito l'albergo. Era un hotel molto carino, e la loro stanza era all'ultimo piano. Risero, mentre trascinavano le valigie su per le scale, che erano molto ripide.
Appena entrarono in stanza Michy sussultò. C'era un balconcino che affacciava su uno dei canali caratteristici della città, ed era molto romantico. Gianluca la cinse da dietro.
"E' solo l'inizio, Michy. Se ti sorprendi già ora, non ci arrivi a stasera!"
La baciò sul collo, più volte, e Michy era sempre più emozionata. Era uno dei migliori amici di Nicola, e l'aveva sedotta con costanza, giorno dopo giorno, con i suoi modi gentili e la sua bellezza senza fiato.
A lui Michy piaceva davvero, e voleva trascorrere due giorni lontano dalla quotidianità di sempre, insieme a lei.
"Mi faccio una doccia veloce, e poi ti do tempo tre minuti per prepararti. Abbiamo un sacco di cose da fare, oggi." disse Gianluca, continuando a baciarla.
Quando Gian entrò in bagno, Michy chiamò Alice.
"Ehi tesoro!" disse l'amica,
"Ciao Aly, se ti dico dove sono, non ci crederai!"
"Mmmmh fammi pensare. Sei al lavoro!"
"No. Sono ad Amsterdam!"
"Cooosa??" gridò Alice, divertita. "Non prendermi per il culo scema!"
"No, no, te lo giuro. Gianluca mi ha portato ad Amsterdam e restiamo fino a domani!"
Mentre diceva così sentì Chris sottofondo che diceva ad Alice "Amoreee, vieni è arrivato Alex!"
"Divertiti tesoro- disse Alice, dopo aver fatto cenno a Chris di stare zitto- ora devo andare. E' arrivato un amico di Chris. Chiamami domani, appena torni in città!"
Michy era un po' affranta. Perchè Alice non le voleva far sapere che lei e Chris si vedevano con Alex? Aveva sentito chiaramente le parole con cui Christian si era rivolto a lei ma, per non discutere con la sua amica migliore, finse tranquillità.
"Grazie tesoro, salutami Chris. Ci sentiamo domani."
Il tempo di riattaccare, e Gianluca uscì dal bagno lavato e profumato. Un asciugamano lo copriva dalla vita in giù e il suo petto scolpito e tatuato fece arrossire Michela, che prese un cambio pulito e si chiuse nel bagno.
Avevano girato la città tutto il giorno, e più di mille foto erano oramai custodite nella Refelx di Gianluca.
"Ti sei ripresa un po'?" chiese lui, abbracciandola.
"Si, si. Scusami, ma vedere dal vivo il nascondiglio di Anna Frank in quello che fu uno dei periodi più brutti della storia, mi ha fatto commuovere."
"non ti preoccupare. Mi piacciono le ragazze sensibili, e io ti adoro!" Gianluca la prese per mano e la portò lungo il canale.Le luci dei ponti brillavano nei canali e le coppie camminavano mano nella mano per le strade ciottolate. Erano oramai quasi le otto di sera e lo stomacò di Michela brontolò.
"Eccoci arrivati!" comunicò Gianluca.
"Stai scherzando, vero?"
"No, Michy! Ho organizzato il minimo particolare da circa una settimana!"
Salirono sul battello, che partì poco dopo.
Navigarono ammirando le più famose tenute storiche e le più spettacolari attrazioni di Amsterdam, il tutto accompagnati da una bella cenetta romantica.
"Hai detto che hai organizzato tutto da circa una settimana" disse Michy mentre sorseggiava un calice di vino.
"Si, esatto!"
"Ma come facevi a sapere che avrei accettato di venire qui con te?"
Gianluca le sorrise "L'ho sempre saputo. L'ho saputo dal momento stesso in cui mi hai guardato la prima volta!"
Michy gli diede un buffetto sulla guancia "Come sei scemo!" rise, facendo ridere anche Gianluca.
Entrarono in camera aggrovigliati. I loro corpi sudati ed eccitati non vedevano l'ora di toccarsi senza vestiti. Michy si gettò sul letto e Gian le si coricò sopra, baciandola dappertutto.
Quando lui riprese fiato per un attimo, lei lo scostò e si tolse il maglioncino azzurro, restando in reggiseno. Aveva bevuto molto Michy, quella sera, ma non abbastanza da non capire che era quello che davvero voleva in quel momento.
Gian la ammirò per qualche secondo e la baciò fino all'ombelico, sfilandole i leggins neri in un secondo.
Quello che successe poi, sarebbe rimasto segreto in quelle quattro mura.
A nessuno dei due interessava nient'altro, in quel momento, che stare l'uno nelle braccia nell'altro.
A Michy piaceva il modo che aveva Gian di corteggiarla e ora, nonostante fosse lontana dal mondo che conosceva così bene, con lui si sentiva a suo agio. Non sapeva cosa sarebbe successo il giorno dopo. Non sapeva se il ricordo di Alex l'avrebbe fatta ancora soffrire, o se invece sarebbe diventato finalmente un capitolo chiuso. Tutto ciò che desiderava in quel momento era abbandonarsi a Gianluca.
Totalmente.
L'indomani Michy si svegliò con un forte mal di testa e il ricordo della notte appena trascorsa era più nitido che mai. Lasciò Gianluca dormire ed andò in bagno. Cercò i trucchi nel gran casino che aveva nella borsa quando, rovistando con la mano, toccò quel foglio oramai stropicciato per le tante volte che l'aveva letto. Lo tirò fuori, si sedette per terra e si trovò, senza volerlo, a rileggere la lettera di Alex per la centesima volta.
Mentre la leggeva, si sentiva sempre più oppressa.
E stupida.
Aveva trascorso uno dei giorni più belli della sua vita con uno dei ragazzi più carini che avesse mai conosciuto, ci aveva fatto l'amore, e ora era lì, con quelle parole tra le mani.
Doveva andare avanti, pensò, e non doveva farsi trasportare così da un amore iniziato già da subito col piede sbagliato. E finito ancora peggio.
Tante volte aveva voluto scrivere ad Alex, dopo aver ricevuto quella lettera, ma non poteva farlo. Se aveva un po' di amor proprio doveva dimenticarlo una volta per tutte.
Dovette combattere contro sè stessa per non stracciare la lettera e, ricacciando indietro le lacrime, la piegò con cura e la ripose nella tasca interna della borsa.
Lì era il posto di quelle parole, in una tasca interna della borsa.
E in un angolo nascosto della sua anima si trovava il posto di Alex.
"Fanculo!" imprecò a bassa voce Michy, trovando la spazzola e i trucchi.
Era pronta a ricominciare un'altra giornata fingendo, anche con sè stessa, di poter stare bene anche lontana da Alex.
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