19 Dammi solo un minuto
Gemelli Diversi- Dammi solo un minuto
"Ehi tesoro!" Michela fu tirata via dai suoi pensieri da Riccardo, che si era alzato dal tavolino, porgendole la mano.
"Mi sa che è ora che ti porti in un bel posto!"
Michela era curiosa, ma allo stesso tempo triste.
L'unico bel posto in cui voleva stare era tra le braccia di Alex.
Si alzò e seguì Riccardo fuori dal locale.
Lui sorrideva, mentre le diceva di essere piacevolmente colpito dalla sua compagnia di amici.
Erano tutti simpatici, alla mano, a parte quell'Alex lì, che era davvero strano.
Michela, finse un sorriso "Si, lo so, non sta simpatico neppure a me"
Michy non riusciva a smettere di pensare allo sguardo carico di rabbia che lui le tirò prima di alzarsi ed uscire dal locale. "Eccoci arrivati, bellezza!"
Michela alzò lo sguardo, e rimase stupita dalla bellezza del faro che illuminava il mare. Non si era accorta di aver camminato cosi a lungo da arrivare all'altra sponda dell'isola.
Michela guardò Riccardo.
"Ma qui è bellissimo, Ricky!"
Lui le sorrise, felice di averla stupita.
La strinse a sé, e la baciò. Mentre le loro lingue si intrecciavano, il telefono di Michela iniziò a squillare.
"Non rispondere!" le disse Ricky, mentre continuava a baciarala.
Lei obbidì, abbandonandosi a quel bacio che poco significava per lei, ma che le stava dando un po' di conforto.
Quando il telefonò squillò una seconda volta, Michela decise di guardare chi fosse.
Appena sfilò il cellulare fuori dalla tasca dei jeans, lesse il nome di Alex che scorreva sul display.
Un misto d'ansia ed eccitazione la pervase.
"Scusami Ricki", disse, allontanandosi dal ragazzo che aveva appena baciato dolcemente, per rispondere alla telefonata di colui che invece l'aveva solo presa in giro.
Alex stava quasi per riattaccare quando sentì Michela rispondere al telefono.
"Pronto, Alex?"
Alex quasi non riusci a trovare le parole.
"Ciao Micky!" Qualche secondo di silenzio fece pentire Alex di aver telefonato.
"Quindi? Che vuoi da me, Alex?"
"Scusa, Micky, volevo solo sentire la tua voce" disse lui, dimenticandosi all'istante tutto il discorso che si era mentalmente preparato prima di trovare il coraggio di chiamarla.
"Ah, si? E perché volevi sentire la mia voce, dimmi!"
Il tono di Michela era furioso, ma le tremavano le gambe per l'emozione.
Era sinceramente innamorata di Alex, ma allo stesso tempo lui l'aveva ferita, e non poteva tartassarla per tutta la vacanza, cazzo!
"io,....ehm,io volevo....boh Micky, lascia stare. Fai finta che questa telefonata non ci sia mai stata." disse Alex, mentre riattacava.
Michela rimase lì impalata, con gli occhi pieni di lacrime, e una voglia matta di correre da lui.
Sentì una mano appoggiarsi sulla sua spalla.
Riccardo cercava di consolare il suo pianto, che da silenzioso irruppe in un uscire disperato di lacrime.
Michela piangeva col singhiozzo e si accasciò per terra nascondendo il volto tra le mani. Riccardo, senza dire niente, la abbracciò e le sussurrò all'orecchio "Mi dispiace per te e Alex!" Lei lo guardò intenerita.
Avevano trascorso tanti giorni insieme senza che lei gli avesse detto nulla su Alex, e ora lui, che l'aveva scoperto da una telefonata arrivata nel bel mezzo di un bacio appassionato sotto un faro imponente, le stava dicendo che era dispiaciuto, consolandola.
Era stata una stronza con Riccardo, proprio come Alex lo era stato con lei.
"Scusami Ricky, io ci ho provato!"
"lo so piccola, lo so!" Le disse lui, facendola piangere ancora di più.
Quando Riccardo accompagnò Michela in campeggio erano le tre di notte.
Michela le aveva raccontato tutto su ciò che era accaduto tra lei ed Alex e Ricky, che era così carino e comprensivo, le aveva detto che secondo lui doveva lasciarlo parlare.
Michela annuì, e non sapendo come salutarlo aspettò che fosse lui ad avvicinarsi e a darle un amichevole bacio sulla guancia.
"Grazie Ricky, davvero!" le disse lei guardandolo negli occhi.
Riccardo l'abbracciò "Ricorda che se hai bisogno di un amico con cui parlare, io ci sarò sempre!"
Quando Riccardo se ne andò, Michela decise di non aver voglia di andare al bungalow, quindi uscì sola dal campeggio e proseguì verso la spiaggia.
Il cielo, da lì, sembrava aver fatto nascere migliaia e migliaia di stelline che curiose guardavano quello che stava succedendo sotto di loro.
sorrise, immaginando i racconti di suo nonno quando, guardando il cielo nelle sere d'agosto, la teneva sulle sue spalle per farla arrivare vicina vicina alle stelline.
Decise di non camminare troppo, questa volta, ma si sedette su uno scoglietto, ad ascoltare il rumore del mare, che di giorno sembrava tanto silenzioso, sovrastato dalle urla divertite dei bambini e dagli schiammazzi dei ragazzi che popolavano la spiaggia.
Il telefonino vibrò.
Un messaggio su Whatsapp.
Scusami per prima, sono stato uno stupido. Non dovevo chiamarti.
Michela si accese una sigaretta, senza nemmeno accorgersene.
Si, hai ragione. Non dovevi
digitò sul display, e schiacciò il pulsante di invio.
Dopo pochi secondi un altro messaggio di Alex
Se solo riuscissi a spiegarti...
Il fatto è che dovevi dirmelo subito
Lo so, ma avevo paura ti allontanassi da me
Dovevi darmi la libertà di decidere
La risposta di Michela lo pugnalò.
E cosa avresti deciso se te lo avessi detto?
Di starti alla larga.
La risposta di Michela lo pugnalò di nuovo.
Michela si alzò dallo scoglio per andare finalmente in campeggio.
Era trascorsa quasi un'ora da quando Alex aveva ricevuto e letto il suo messaggio e non le aveva più risposto, anche se era ancora on line.
Forse adesso era tra le braccia di Stefania, assaporando la sua pelle, tra le sue gambe... L'immagine di Alex insieme a Stefania la faceva ammattire.
Prese la sua borsa e si incamminò.
Quando arrivò all'ingresso del campeggio lo vide.
Era seduto in terra, col cellulare in mano, che guardava verso la sua direzione.
Ad un certo punto, si alzò e, nello stesso istante, Michela si bloccò.
Non sapeva cosa fare.
Avrebbe avuto voglia di gridargli di tutto, di prenderlo a schiaffi, ma anche di gettarsi tra le sue braccia e sentire il suo sapore.
Alex le andò incontro. "Ciao Micky, sapevo che saresti tornata, prima o poi!"
Nulla di intelligente gli uscì dalla bocca.
Dopo qualche istante, Alex si sedette di nuovo e battè leggermente sull'asfalto caldo per invitarla a sedere.
Vedendo che Michela esitava, lui la guardò "Ti prego, Michy, dammi solo un minuto!". Michela decise di ascoltarlo.
Si sedette vicino ad Alex che cominciò.
"Mi spiace davvero tanto, Michy. Avrei dovuto dirtelo subito, che stavo con Stefania, ancora prima di baciarti. L'avrei lasciata, te lo giuro, l'avrei fatto. Ma quando è arrivata mi ha preso alla sprovvista.Michy, credimi! Quando ti ho visto in discoteca, la sera che sei arrivata con Alice, non ho pensato altro che a te, e sapevo che dirti della mia relazione non ti avrebbe fatto avvicinare a me, almeno non nel modo che desideravo io!"
Lei guardava davanti a sé, senza rischiare di guardarlo negli occhi, per evitare di capire se stava dicendo la verità.
Ma capiva, dal tono della voce, che non stava mentendo. "Tu mi piaci davvero tanto, e mi spiace se pensi che tu sia stata solo un passatempo per me. Come mi sono sentito con te...bè...ehm..."
"Basta, ti prego!" lo interruppe Michela. "Non so perché mi stai dicendo queste cose. Forse vuoi farmi soffrire ancora di più di quanto io non stia già soffrendo. Avevo pensato che fosse tutto vero, le tue parole, i tuoi baci, io e te. Poi mi sveglio una bella mattina, e ti ritrovo li, a pochi passi da me, con lei!"
La voce di Alex si incrinò. "Non so più come dirti che hai ragione, Micky. Hai ragione su tutto, tranne sul fatto che ti ho presa in giro. Io ti, ehm, Micky, io ti ,,,voglio bene!"
Michela inizò a tremare, ma non sapeva se dal freddo o dalla rabbia, o da qualcos'altro.
Si alzò di scatto, e inizò ad andare verso l'ingresso del campeggio, lontana da Alex.
Alex le urlò "Ti prego, Micky, fermati!"
Lei finse di non ascoltarlo e continuò a passi svelti verso il bungalow.
Pochi passi prima di entrare, Alex la raggiunse.
ORA O MAI PIU!
La prese per un polso, la fece girare verso di sé e la baciò.
Fu un bacio appassionato, il più bello, il più dolce che nessuno le avesse mai dato.
Michela mugulò per un istante.
Si staccò da lui, che però non sarebbe riuscito a vederla scappare di nuovo.
Quindi la prese per la vita, avvicinandosi di nuovo alle sue labbra.
Non riuscì a fermarsi.
L'eccitazione che iniziò a provare lo travolse. Iniziò a baciarle il collo talmente con tanta enfasi che le lasciò il segno, le palpava il seno e lei, per l'ennesima volta lo lasciò fare.
Alex la appoggiò contro la parete laterale del bungalow delle ragazze, da dove nessuno degli amici li avrebbe potuti vedere, nemmeno Stefania.
Continuò a baciarla con passione. Finchè Michela lo fermò. "Mi spiace, ma mi sa che per oggi la nostra serata finisce qui!" e guardandola rientrare nel bungalow delle ragazze, Alex sorrideva felice, pensando al giorno dopo, e a quando l'avrebbe rivista.
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